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Il processo era iniziato da poco
più di dieci minuti e già entrambi non ne potevano più. In quei pochi attimi
c'erano stati un sacco di nomi lunghi e impronunciabili, dai toni altisonanti;
ma altrettanto erano stati quelli corti e di poca importanza. Assistere ad un
processo era una cosa comune; molti vi partecipavano, solo per il gusto di
vedere il condannato supplicare per la propria vita e ricevere la punizione che
gli spettava davanti a tutti. Un sadico divertimento insomma.
Questa volta invece, molti erano
presenti in quell'enorme stanza anche, e soprattutto per vedere Radh'ka
all'opera; nessuno sembrava dubitare delle capacità del diavolo, e, nonostante
fossero a conoscenza del crimine cui il demone sembrava essersi macchiato, tutti
davano quasi per scontato l'esito positivo del processo.
Il silenzio calò non appena
l'ultimo nome impronunciabile su proclamato, e i Vel'phys fecero il loro
ingresso nella stanza. La tensione era alta, e si poteva notare soprattutto nel
demone, visto che non riusciva a stare fermo per più di dieci secondi. La cosa
stava irritando Radh'ka, e non poco; non solo per la sua poca pazienza, ma per
il semplice fatto che il demone sembrava dubitare della buona riuscita, e di
conseguenza delle sue capacità. Senza farsi vedere tirò una gomitata al demone, ricevendo in cambio uno sguardo
astioso, da cui però non si fece per nulla intimorire. Sarebbero passati altri
mille anni, prima che una cosa del genere potesse anche solo pensare di
avvenire.
« Smettila di dimenarti come un
cucciolo di Durag appena nato e stai fermo. » Sibilò Radh'ka al
demone.
« La fai facile te diavolo. Non
sei tu a rischiare la pelle in tutto questo. » Ringhiò a bassa voce il
demone.
« Se avessi scelto un altro a
difenderti, ti avrei anche potuto dar ragione di temere per la tua patetica
vita. Ma sono io il tuo avvocato, quindi smettila immediatamente di fare
qualunque cosa tu stessi facendo; e vedi di non compiere azioni stupide non
appena tutto questo inizierà, o alla fine di tutto questo, ti farò rimpiangere
di essere scampato ai Vel'phys. Ci siamo chiariti moccioso? » Finì il diavolo,
ricevendo dal demone un gesto poco elegante.
Una voce gelida attirò
l'attenzione di tutti, compresi i due litiganti; i quali, al sentire pronunciare
il proprio nome, si alzarono dai posti, a loro assegnati in mezzo alla
sala.
« Kreuz Amaràin di Yàre, sei
sotto accusa per ribellione e infrazione delle leggi di Zelher; in quanto sei
stato trovato in possesso di un uovo di Durag, il nemico principale dei Vel'phys
e quindi nemico del regno. » Iniziò una voce profonda, proveniente da dietro un
enorme telo, per poi interrompersi, in modo che tutti potessero assimilare il
grave crimine commesso dal demone. « In questa sede, solo grazie alla
magnanimità dei nostri illustri sovrani avrai la possibilità di essere difeso da
un avvocato a tua scelta. Ti avvali di questo diritto a te concesso? » Chiese la
voce.
« Si. » Rispose semplicemente il
demone, non osando proferire altra parola.
« Che l'avvocato si faccia
avanti. » Continuò ancora la voce.
« Io sono Radh'ka Gràvèt Overadh
di Eroew, e quest'oggi sono in questa stanza, alla presenza dei nostri
venerabili Vel'phys, signori incontrastati di Zelher, per difendere il qui
presente Kreuz Amaràin di Yàre. Accusato di ribellione, e infrazione delle
nostre sacre leggi. »
« Che il processo abbia inizio.
» Proclamò la voce.
****
“Che lo spettacolo cominci”
pensò il diavolo prima di iniziare a parlare. « Come molti di voi sapranno, i
Durag sono i nemici del regno, e chiunque sia trovato in possesso di un uovo, o
di un cucciolo di quella pericolosa creatura è automaticamente condannato a
morte per tradimento. Tuttavia, ho due validi argomenti a favore del mio
cliente; nonostante il primo argomento sia senza alcuna prova, e di conseguenza
abbastanza irrilevante in quanto non si possa verificarne la veridicità, vorrei
comunque esporlo alla gentile corte. Il mio cliente è stato accusato di esse in
possesso di un uovo di Durag, e la cosa è assolutamente senza obbiezioni, la
corte però non è al corrente che il demone, essendo un mercenario, stava solo
trasportando l'uovo per conto di terzi sotto un cospicuo compenso; senza
essere a conoscenza della reale entità dell'oggetto. » Si interruppe un attimo,
per poi girarsi e camminare lentamente verso il piedistallo dove era stato posto
l'uovo, senza però osare toccarlo.
« Tutti in questa stanza posso
dire senza alcuna esitazione, che l'uovo qui presente, sia a tutti gli effetti,
un uovo di Durag. Me lo confermate signori? » Domandò il diavolo agli
spettatori, ricevendo in cambio molti cenni d'assenso e alcuni “si”
mormorati.
« Quello che i gentili signori
non sanno, è che a tutti gli effetti, quello, non è un uovo di Durag. » Continuò
Radh'ka, lasciando la corte stupita.
«Cosa sappiamo di quella
misteriosa e terrificante bestia? Che sia estremamente pericolosa, e che
chiunque abbia mai incrociato il suo cammino non è più tornato per raccontarlo.
Sappiamo che le sue uova sono dure come la roccia e nere come i frammenti di
korm, con minuscole macchioline arancioni sparse per tutta la superficie. Molti
dei presenti in questa stanza, sono nati in questo regno o non hanno mai
viaggiato oltre i confini; di conseguenza non possono essere a conoscenza di un
altro animale, completamente diverso dal Durag e sicuramente meno pericoloso,
che depone delle uova simili a quelle della terrificante bestia. Queste, in
confronto alle uova di Durag sono estremamente fragili; se ora i gentili
Vel'phys me ne danno la possibilità, vorrei dare una prova concreta alla
veridicità delle mie parole. » Chiese il
diavolo.
« Come intendi fare. » Chiese
uno dei Vel'phys.
« Una volta finito il processo,
quale sarà il destino dell'uovo? » Domandò il diavolo, senza rispondere alla
domanda.
« Sarà distrutto ovviamente. »
Rispose uno dei sovrani senza esitazione.
« Potrei usarlo come
dimostrazione? Se realmente fosse un uovo di Durag quello che intendo fare non
potrebbe sortire alcun effetto; se invece le mie parole risulteranno veritiere
il demone avrà comunque ricevuto la sua punizione per aver fatto perdere del
prezioso tempo alle vostra signoria. » Continuò Radh'ka.
« Permesso accordato. » Dissero
i Vel'phys.
Il diavolo si avvicinò all'uovo
e lo prese con entrambe le mani dal suo piedistallo, scatenando un leggero
bagliore dovuto all'infrazione delle barriere messe in precedenza per
proteggerlo. Era abbastanza pesante, segno che dovevano essere passate molte
lune da quando era stato deposto, ma sarebbe servito ancora un po di tempo per
la schiusa. Alzò l'uovo sopra la sua testa, lanciando un'occhiata al demone,
prima di lasciarlo cadere.
Un esclamazione sconvolta riempì
l'enorme stanza non appena l'uovo; appena toccato terra, si ruppe in mille
frammenti schizzando il suo contenuto un po' ovunque.
« Ehi, stupido diavolo, sei
impazzito! » Esclamò Kreuz arrabbiato, essendo però completamente ignorato da
Radh'ka. Quello era il suo lavoro, diamine! Come avrebbe fatto adesso, una volta
uscito di li, a consegnarlo? Quel bastardo lo sapeva, e lo aveva fatto apposta
per vendicarsi.
« Come potete vedere, la
reazione del demone è stata esattamente uguale a quella di molti di voi. »
Continuò il Radh'ka, camminando sui cocci dell'uovo e dirigendosi verso il
centro della stanza; ignorando completamente il demone.
« Per tanto; l'uovo stesso non
era realmente quello che tutti credevano che fosse. E con questo ho finito
vostra eccellenza.» Finì compiaciuto il diavolo, ghignando in direzione del
demone ancora furente.
Aveva, come da accordi vinto la
causa, il demone avrebbe dovuto per forza mantenere l'altra metà del patto. La
magia vincolante del contratto non gli dava altra scelta.
« Molto bene, abbiamo preso la
nostra decisione. » Esclamò uno dei Vel'phys.
« Kreuz Amaràin di Yàre, i
sovrani di tutto Zelher, i potenti Vel'phys, hanno deciso di credere alla
veridicità delle parole del tuo avvocato e di conseguenza alla tua innocenza.
Nonostante questo, per aver causato scompiglio nel regno, ti verranno inflitte
20 frustate con una coda di Broick. » Proclamò di nuovo la voce.
Kreuz lanciò un’occhiata di
fuoco al diavolo.
Sicuramente era tutta colpa
sua.
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La prima frustata è sempre
quella che, nonostante tu sia preparato psicologicamente, ti coglie di sorpresa,
facendoti scappare un gemito. La seconda è quella che sai che sta per arrivare,
e l’ansia anticipa il momento, ti tende come una corda di violino ogni muscolo
del corpo. Alla terza speri che il dolore finisca il più pesto possibile, perché
davvero quelle piccole lame attaccate alla frusta ti stanno facendo impazzire.
Dopo la quarta smisi di contarle, perché il dolore e la rabbia verso il diavolo
gli stava mandando il sangue al cervello. Sentiva i vestiti lacerarsi sotto le
frustate del carceriere, che di certo non si stava trattenendo; il sangue
scivolava su ogni parte del suo corpo, macchiando il pavimento di pietra.
Subito dopo la fine del processo
l’avevano condotto verso un lungo corridoio di pietra, che portava direttamente
alle segrete; e di conseguenza alla camera delle torture. Non si era opposto,
sapeva che sarebbe stato inutile. Nonostante non fosse intelligente come il
diavolo, non era certamente uno stupido come quest’ultimo pensava, altrimenti
non sarebbe sopravvissuto molti anni con il mestiere che faceva. La cosa che lo
irritava di più era stata la beffa del diavolo nei suoi confronti. Era sicuro
che ci fossero migliaia di altri modi per dimostrare la sua innocenza senza
rompere quello stramaledettissimo uovo. Nonostante fosse solo un falso come
aveva sostenuto il diavolo, quello era comunque parte del suo lavoro. Ora, dopo
tutta la fatica e l’ingiusta punizione che stava subendo, non avrebbe nemmeno
potuto riscattare la ricompensa che gli spettava.
Quel diavolo l’avrebbe pagata;
pensò ricevendo l’ultima frustata.
L'angolo di Sèlis:
Vorrei ringraziare con tutto il cuore le persone che hanno commentato il primo capitolo! Ma anche solo le persone che hanno inserito la storia tra le Preferite/seguite/da ricordare e tutti quelli che hanno semplicemente letto. Grazie mille!
L'angolo di Sèlis:
Vorrei ringraziare con tutto il cuore le persone che hanno commentato il primo capitolo! Ma anche solo le persone che hanno inserito la storia tra le Preferite/seguite/da ricordare e tutti quelli che hanno semplicemente letto. Grazie mille!