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Autore: Kia85    11/06/2012    7 recensioni
Seguito di Fallen.
"L'avevano chiamata Rose.
Rose perché lei era il simbolo della rinascita di Hermione."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Fallen & Risen'
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Buon B-day, Roxy! 


Risen

 

 

Ogni volta che Hermione la osservava sembrava quasi che si stesse guardando allo specchio.

Era una bambina di appena otto anni ed era praticamente la sua copia: condividevano gli stessi capelli, lo stesso naso, le stesse dita non particolarmente affusolate. Insomma era fin troppo evidente che era sua figlia.

Differivano solo per il colore degli occhi. Quello sguardo, di uno splendido verde brillante, apparteneva al padre. Così come quel talento innato per la musica. L'avevano scoperto per puro caso, un giorno di pochi anni prima, un giorno in cui Harry si stava esercitando al pianoforte. La bambina si era avvicinata al pianoforte e Harry l'aveva sistemata sul suo grembo. Dopodiché le aveva fatto premere alcuni tasti per gioco, ma la bambina si era appassionata ed Hermione credeva di sapere anche il motivo: come dei semplici tasti bianchi potessero produrre melodie tanto meravigliose era ancora un mistero per una bambina che da pochi anni si era affacciata alla vita.

Così da quel giorno Harry trascorreva un'ora con la figlia e il pianoforte e le insegnava a suonare, divertendosi. In seguito quando sarebbe stata in grado di fare le sue scelte da sola, avrebbe deciso se continuare a studiare il pianoforte o a dedicarsi ad altro.

Hermione sorrise fra sé: in quella giornata di metà settembre Harry le aveva detto di raggiungere lui e la bambina nella sala del pianoforte. Così quando si ritrovarono tutti e tre nella sala, la piccola si era sistemata sul sedile del pianoforte ed aveva cominciato a suonare una delle “Dodici variazioni sul tema di Ah vous dirai-je maman” di Mozart, la stessa melodia che l'aveva tanto commossa quando aveva conosciuto Harry. E ora sentirla suonare da sua figlia la emozionò forse ancor di più.

L'avevano chiamata Rose.

Rose perché lei era il simbolo della rinascita di Hermione. (1)

La vita nell' Hertfordshire non fu affatto facile dopo il suo trasferimento. Le voci sul suo passato tormentato circolarono in fretta, come era consuetudine fra la gente di campagna. Le persone la guardavano mentre lei passeggiava e lasciava dietro di sé i soliti sussurri. La campagna non sembrava poi così diversa da Londra.

E probabilmente sarebbe impazzita in poco tempo se accanto a sé non ci fosse stato Harry. Lui che le aveva promesso di non farle mai mancare il sostegno della sua mano. E così era stato. Anche il matrimonio non fu ben visto, ma i genitori di Harry erano davvero persone incantevoli e non si curarono di ciò che mormorava la gente dietro le loro spalle.

Perciò quando si accorse della gravidanza in un primo momento fu presa dal panico.

Come poteva una creatura come lei, così sporca, mettere al mondo un bambino? E come sarebbe stato accolto quel bambino? Hermione non poteva permettere che suo figlio subisse ingiustizie per il suo passato. Una madre dovrebbe proteggere il figlio, non essere la causa dei suoi guai.

Poi Harry era giunto nuovamente in suo aiuto.

A chi importa di quello che pensano queste persone? Non importa a noi e non importerà neanche a lui. - le aveva detto, accarezzandole teneramente il ventre – O a lei. Nostro figlio si interesserà solo di noi due, Hermione.”

Allora, solo in quel momento, lei aveva deciso di ascoltare Harry: le sue parole la confortarono. Eppure quel timore non era mai scomparso definitivamente, era semplicemente assopito da qualche parte dentro di lei.

Rose la guardò un istante mentre le sue piccole dita si muovevano con agilità, ma anche con qualche difficoltà, sulla tastiera del pianoforte. Il suo volto si aprì in un sorriso ed Hermione si ritrovò a ricambiare il gesto, incoraggiando la figlia ad andare avanti.

Il sorriso di Rose era la cosa più dolce di lei, il gesto che più di tutto le metteva allegria e le infondeva amore. Hermione avrebbe voluto che Rose le rivolgesse sempre quel sorriso.

La bambina stava crescendo e con lei cresceva anche il timore che Rose, una volta appreso il suo passato, si sarebbe vergognata di sua madre e non le avrebbe più rivolto quel sorriso. Il che sarebbe stato terribile, perché solo grazie a Rose Hermione stava lentamente tornando ad amare la vita. E chi rappresentava la vita meglio di sua figlia?

Il brano terminò ed Hermione applaudì energicamente. Rose saltò giù dallo sgabello e le andò incontro, abbracciandola un istante dopo.

Buon compleanno, madre.” le disse Rose, baciandole la guancia.

Hermione chiuse gli occhi, sorridendo fra sé e stringendola tra le sue braccia.

No, la paura non l'avrebbe fermata. Un giorno Hermione le avrebbe raccontato del suo passato, del Red Heaven e della musica perché proprio grazie a quel passato lei aveva potuto conoscere Harry e concepire quel piccolo angelo dai capelli ricci e gli occhi verdi, che racchiudeva in sé il meglio di Harry ed Hermione.

Rose era l'intreccio perfetto di musica e amore.

Una piccola lacrima le sfuggì dagli occhi, ma subito una mano le sfiorò la guancia per asciugarla. Hermione aprì gli occhi e scorse Harry inginocchiato proprio di fronte a lei.

Le sorrideva teneramente ed Hermione gli disse “Grazie” con il solo labiale.

Harry annuì. Poi scompigliò affettuosamente i capelli della bambina.

Hai visto, Rose. Alla mamma è piaciuta la nostra sorpresa!”

 

 

 

 

 

(1)Rose è inteso come passato del verbo rise, ovvero sorgere.

 

 

 

 

Innanzitutto volevo ringraziare PotionFang per il betaggio. ^_^ Poi carissima Roxy, tanti auguri di cuore. Come avrai capito, questa storia è un piccolo seguito di Fallen. Non avevo mai pensato di scrivere qualcosa sul dopo, andava bene così almeno per me. Poi ho riletto le tue recensioni che mi facevano sempre tanto piacere e ho pensato che un seguito ti avrebbe fatto piacere. Spero fosse fluffosa abbastanza da soddisfare la tua richiesta.

E con questa storia ne approfitto per ringraziarti di essere sempre presente per leggere le nostre storie e farci emozionare con le tue.^_^

Un grandissimo bacio

kia85


 

   
 
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