Serie TV > Robin Hood (BBC)
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Autore: Irae90    12/06/2012    2 recensioni
Questa è la storia del fuorilegge Robin Hood, raccontata da lady Marian, ormai sposata e donna matura. La storia di un uomo che divenne leggenda, ricordi risvegliati da una lettera misteriosa...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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CIao a tutti :D dopo secoli di attesa eccomi qua ! ci siamo quasi alla fine ! dedico questo capitolo alla mia fan GUy_Love !buona lettura




Le tensioni tra Guy e RObin si placarono immediatamente ,lasciando il posto ad un ansia più seria. < Mi libero delle due bestie e voi arrampicatevi fino alle finestre delle stanze > ordinò Robin ,indicò una di esse ben sbarrata < probabilmente è li che dorme lo sceriffo>.
Il fuorilegge ci fece un cenno con la testa e ci cominciammo a muovere di soppiatto verso la parete del osteria ,protetti dalla lunga ombra che l edificio gettava sull terreno. < Sta attento > sussurrai passando davanti a Robin < anche tu Marian > mi sfiorò la mano e mi guardò deciso . Avevo i muscoli tesi come la corda del arco di Robin , seguii Much ,Elisabeth e guy e ci trovammo sotto la finestra indicata .Mi lanciai un occhiata alle spalle ,potevo intravedere l ombra di Robin ,incoccava una freccia . Pregai in silnezio Dio che andasse tutto bene ….
< Salgo io > disse Elisabeth guardando la finestra < aiutatemi > il tono era imperioso e lo sguardo freddo imponeva celerità nelle reazioni ,era tesa anche lei. < perché tu?>borbottò Much < potrei salire io ….>
< perché è più leggera > rispose secco Guy e, impedendo al uomo di replicare, si mise in ginocchio e lasciò che Elisabeth usasse le sue mani come scala . La vidi arrampicarsi con agilità fino alla finestra ,tirò fuori un coltello cominciò a seghettare il legno con movimenti febrili ,tentava di rimanere silenziosa .Forse lo sceriffo si era già svegliato ,avremmo perso l effetto sorpesa ,ma poco importava .Udimmo uno schiocco sordo e vedemmo Elisabeth aprire le ante e sgusciare al interno della stanza inghiottita dalla sua oscurità. Con una mano ci fece cenno di salire .
Anche se con un po’ di difficoltà salii e mi ritrovai nella buia stanza ,le finestre erano sbarrate ,regnava l oscurità più totale ,il silenzio più totale .Davanti a me Elisabeth rimaneva immobile con il coltello davanti a se e una mano stretta sul pomo della spada .Il cuore mi ronzava nelle orecchie ,trattenni il respiro e aguzzai l udito in cerca di qualche segno di vita…
< Qua non ce nessuno > disse Much dando vita ai miei dubbi,Elisabeth e Guy tacevano ancora ,sembravano in attesa.Dopo un altro minuto mia sorella si innoltrò nella stanza oscura ,verso il letto ,allungò le mani e strinse una delle colonne del letto a baldacchino .Senza dire nulla tirò il coltello verso le coperte ,mi morsi il labbro ,nessun suono .
< Sia dannato!> sibilò Guy ,non era li < forse abbiamo sbagliato stanza > disse Elisabeth recuperando il suo coltello.
< Lo spero ! > esclamai rinfoderando la spada con rabbia ,la sfrustrazione prese il posto del eccitazione e la rabbia mi fece venire la voglia impetuosa di colpire qualcosa.< Cerchiamo  nelle altre stanze ,deve essere qui per forza !>esclamò Much tastando la parete in cerca di del pomello della porta .Stavo per sbuffare un imprecazione quando vidi Guy scattare verso la finestra ,una figura in nero venne scaraventata a terra ,urla ,gemiti di dolore e lo scintillio di una lama .
Lo sceriffo era sbucato dal oscutrità e  aveva tentato di uscire dalla finestra ,ma il cavaliere l aveva afferrato e ora lo bloccava a terra .Un urlo stridulo usci dalla gola del vecchio sceriffo ,vecchio si ,ma non meno pericoloso. Stavamo per scattare su di lui,quando morse i moncherini del cavaliere ,Guy urlò di dolore e mollò la presa. < No!!>gridai con tutto il fiato che aveov in gola ,ma non riuscii a fermarlo ,allungai la mano verso lo sceriffo ,la sua veste mi scivolò fra le dita ,fuggi ….sparendo tra l oscurità della notte .
< Non fatelo sfuggire!> gridò Guy alzandosi in piedi dolorante ,il sangue aveva preso a scivolare fra el sue dita,aveva riaperto al ferita. Non attesi nessuno ,mi calai giù dalla finestra ,non poteva finire cosi ,non poteva fuggire ancora. Non mi curai di avere Much o Elisabeth alle spalle ,vedevo solo la sagoma scura dello sceriffo che correva davanti a me .Il sangue mi martellava nelle orecchie ,strinsi i pugni e continuai a correre < Marian!> sentii una voce chiamare dietro di me. Non mi voltai,qualcisasi cosa fosse non era importante .Mi si affiancò Robin nella corsa ,anche lui a pugni stretti e col fiatone ,ci scambiammo uno sguardo di coraggio. Percorremmo il villaggio come frecce ,lo sceriffo era diretto alle stalle ,se prendeva un cavallo non avevamo speranze ,venni invasa dalla frustrazione. Lo sceriffo sgusciò in un vicolo e si innoltrò nella stalla < No! Maledizione!> imprecò Robin non facemmo neanche in tempo ad arrivare alla stalla che lo sceriffo ne usci al galoppo. Era finita ,non ce l avevamo fatta ,inchiodai con il fiatone ,mi scoppiavano i polmoni dalla fatica .< Robin! Marian! > la voce potente del cavaliere Guy di Gisborne mi risvegliò dal torpore frustrato,mi voltai e lo vidi arrivare al galoppo con Elisabeth e Much ,portavano anche le briglie di un altro cavallo . Robin gridò di speranza ,mi afferò il braccio e saltò in sella ,mi arrampicai con lui e riprese la corsa .Mi strinsi a Robin con forza ,avrei voluto gridare incoraggiamenti alla cavalcatura ,ma non avevo ancora fiato .Lo stallone dello sceriffo superò le porte del villaggio e si innoltrò nel aperta campagna alzando una nuvola di polvere terribile .I granellini di polvere mi entravano negli occhi ,i capelli mi svolazzavano e frustavano sul viso ,la sella stretta mi avrebbe fatto diventare le coscie viola di lividi. Ma lo sceriffo non rallentava,doveva essere stanco ,assonato e vecchio! Ma non rallentava neanche di poco .E intanto le dita di Guy schizzavano sangue ,Elisabeht urlava impazzita improperi ,Robin ansimava stringendo spasmodicamente le briglie e Much lacrimava per il vento impietoso.
Il cavallo sarebbe stramazzato a terra per la fatica lo sceriffo sarebbe caduto ,avrebbe perso l equilibrio ,doveva succedere qualcosa!! Non poteva essere cosi vicino eppure cosi lontano ! Non volevo mollare ,sfoderai un coltello da lancio < Che diavolo fai?!>strillò Robin ,non lo ascoltai < perderai l equilibrio!> gridò ancora. Strinsi le gambe attorno alla sella e combattei contro il vento per tenermi in equilibrio,la rabbia rafforzò il mio braccio.Il coltello parti veloce dalle mie dita ,ma non prese il bersaglio ,sfiorò la spalla dello sceriffo .Udimmo un gemito e un imprecazione ,l uomo si voltò e gridò < che tu sia maledetto Robin Hood>.Robin sghignazzò < per una votla che non è colpa mia !>mi fece l occhiolino e ignorò la mia smorfia di delusione per il bersaglio mancato.
La notte si sarebbe schiarata presto ,le stelle perdevano la loro luminosità e noi correvamo ,correvamo come il vento verso la nostra vendetta ,per fermare lo sceriffo ,per fermare Giovanni ,per salvare il re ,per salvare L Inghilterra.Il nostro coraggio non poteva venire meno ,ma quello dei nostri cavalli si .Le povere bestiole avevano il fiatone e i loro musi erano umidi di bava ,con la lingua di fuori elemosinavano un po’ d aria per i loro polmoni.Ma non potevamo fermarci per nessun motivo ,lo sceriffo si sentiva alle strette ,per questo fuggiva come se avesse il diavolo alle calcagna .
Non so per quanto corremmo e stremammo le nostre povere creature ,ad un certo punto il sole cominciò a spuntare dalle colline e si faceva sempre più presente il frescolino odore del sale. < Robin ! Siamo vicini a Portsmouth ! Che facciamo ?> gridò Much affiancandosi a Robin con il suo stallone rosso pezzato.Il forilegge tenne lo sguardo fisso sulla preda e gridò < Seguitemi !> era un ordine non c era altro da dire ,non c era tempo per organizzare un piano. Dovevamo impedire allo sceriffo di salire su di una nave ,dovevamo ucciderlo prima ,di sicuro Frate Tac ancora non ci aveva procurato una nave e non avevamo neanche modo di reperirlo. Non ci aspettavamo nulla di cosi repentino ,dovevamo arrangiarci .
Gli alberi si aprirono e ci mostrarono il piccolo golfo ricoperto di brina mattutina ,le fiocche lucine delle casette di pescatori cominciavano a brillare più intense delle stelle che smorte erano praticamente sparite .
La città di mare era più grande di quanto mi ero immaginata ma ,fortunatamente,non era circondata da nessuna protezione ,con i cavalli non ci avrebbero permesso di entrare. Ai moli potevano scorgere quattro velieri pronti a salpare ,uno di essi doveva essere in attesa dello sceriffo,ci eravamo quasi . < Dai !dai!> gridò Elisabeth cercando di andare più veloce ,lo sceriffo era sfrecciato sul ponte di pietra che univa la campagna alla piccola cittadina marinaresca.Il cuore mi batteva al impazzata ,l umidiccio del mare mi penetrava le ossa e il suo odore pungente misto a quello di pesce mi entrava nelle narici .Superammo il ponte ed entrammo nella cittadina ,le strade erano già ingombre di carretti e pescatori che urlavano fra di loro per il prezzo del pesce . Senza nessuna cura di loro ,lo sceriffo passò nelle strade girando di colpo fra i vicoli per farci perdere le sue traccie . Ma nulla ci avrebbe stancato o scoraggiato ,eravamo troppo vicini alla meta. Il cavallo dello sceriffo saltò un grisso banchetto con tutto il suo emrcante terrorizzato ,Robin lanciò il cavallo al galoppo ma non saltò .Inchiodò sul posto e persi l equilibrio< Marian!> urlò Robin ,caddi da cavallo rotolando nella polvere della strada . Un dolore lancinante mi percorse il braccio ,gridai di dolore e frustrazione ma scattai in piedi ,non potevamo perdere lo sceriffo a causa mia . Con mia dolce sorpresa vidi il cavallo dello sceriffo che nitriva e  scalciava senza il suo cavaliere a poca distanza da noi . Doveva aver disarcionato lo sceriffo  per lo spavento ,non attesi altro ,spinsi via con un calcio il banchetto del povero mercante che urlò un imprecazione . La gente si affacciava dalle finestre con stupore e i pochi che ne avevano il tempo si appiattivano alle piccole casette puzzolenti sdi pesce per non essere investiti . Dietro di me Robin,Guy ,Elisabeth e Much avevano lasciato i loro cavalli ,regalo che i pescatori non avrebbero di certo disprezzato ,e correvano dietro di me. Le agili gambe del cavaliere mi raggiunsero per prime con quelle di Robin ,lo sceriffo era più vecchio e stanco di noi , l avremmo raggiunto.
L ometto svoltò di colpo in un vicolo strettissimo < sceriffo non avete scampo! Arrrendetevi > gridò Robin ,ma lui non rallentò ,si guardò indietro e tentò di sputare . L ometto sembrava conoscere bene la cittadina ,infatti si trovò subito ai moli e con sicurezza lo vedemmo correre verso una nave ,portava lo stemma del principe sul albero maestro. Fui presa dal panico ,lo sceriffo gridò qualcosa agli uomini sul veliero ,erano tanti e armati ,che tirarono gli ormeggi di fretta e si misero a spiegare le vele .< Non rallentate!> ci ammoni Robin ,ma non potevamo farcela ,il piccolo ponte di legno che separava il molo dalla nave era pronto per essere tirato via . Lo sceriffo giunse al ponticello e con un balzo lo superò,un uomo lo prese al volo e lo mise in salvo sulla nave .< Togliete il ponte ! Non si devono avvicinare> ggridò lo sceriffo indicandoci con il fiatone ,sembrava stesse per svenire dalla fatica< muori di crepacuore vecchio demonio!> gridò Elisabeth fermandosi. Robin si arrestò vedendo gli uomini dello sceriffo incoccare le freccie < Al riparo !> ci ordinò ,mi guardai intorno spaesata ,non c era riparo. Nessuno di noi si mosse ,sfoderammo le armi da lancio e uccidemmo il più possibile ,per rabbia e frustrazione .La nave era già a una ventina di passi dal molo,la gente ci guardava basita e spaventata ,Robin gridò e diede un calcio ad un barile di pesce cadendo in ginocchio . Il sole sorse al completo e illuminò la nostra sconfitta < nonè possibile > mormorò Much con le mani nei capelli e gli occhi sgranti < dopo tutto quello che abbiamo fatto ! È finita cosi?!>gridò ancora . Caddi in ginocchio accanto a Robin con il fiatone ,a malapena riuscivo a respirare ,gli strinsi una spalla < non ..non è finita …Robin> dissi con un fiato.
< Esatto non è finita !> squillò una voce famigliare ….. Non poteva essere …. Pensai girandomi di scatto . < Che tu sia benedetto Frate! >Gridò  Elisabeth con un salto di gioia ,frate Tac sorrise dalla nave che teneva in pugno . CI alzammo di scatto e a bocca aperta vedemmo il frate tenere il timone di un aguzzo veliero circondato da i grossi uomini di Big Kirch e da lui stesso . < Salve Hood ! Salite a bordo coraggio!>ci incitò il grosso mercenario ,sorrisi e non perdemmo altro tempo prezioso. Salimmo tutti sul veliero e salpammo sotto gli occhi meravigliati dei pescatori di Portsmouth ,ci lasciammo guidare dagli ordini di Frate Tac e riuscimmo ad indirizzare la nave verso quella dello sceriffo .Il Frate era un uomo dalle mille sorprese ,nonostante la sua evidente età teneva il timone con forza e abilità ,senza mostrare nessuna fatica . Il mare era piatto e il vento inesistente ,finito di alzare el vele e di assestare la nave per l inseguimento arrivò il momento delle domande . CI avicinammo al frate < Come avete fatto ? Quale dispositivo volante fornisce il vostro buon Dio?> cimnciò Guy con un sorriso sarcastico .
Elisabeth si teneva vicina a lui e lo sguardo serio fisso sulla nave nemica ,la guardai ,qualcosa la inquietava .Nella mente di mia sorella rimbombavano i suoi sogni ,era su una nave …sapeva che il momento era vicino ,il momneot della verità era vicino .
IL volto austero del frate lanciò un occhiata al cavaliere che avrebbe fatto tremare una quercia < vi stupireste ,figliolo , di quanti miracoli possa compiere al semplice preghiera …dovreste ricordarvelo …> il tono del frate incise su quel “figliolo” per stizzire il cavaliere < …Comunque mi ricordai dei nostri buoni amici e pensai che facevano al caso nostro ,esiste la provvidenza a quanto vedo >prosegui Tac facendo un cenno a Kirch e ai suoi uomini .Il mercenario fece un verso cavernoso di orgoglio ,sapendo bene di avere u ruolo più che essenziale nella situazione ,dovevamo essere grati a quel omone peloso .
< Dobbiamo raggiungerli subito > disse Robin stringendo il parapetto con impazienza  < non avere fretta signor Locksley ,il mare è piatto come l olio e non ce un soffio neanche a pagarlo oro !>sbottò Kirch agitando la mano come se con essa potesse fare vento .
< Non abbiamo la minima idea di come si manovra una nave ! Come faremo ad inseguire lo sceriffo o a raggiungerlo addirittura ?> esclamai tirando tutti con i piedi per terra ,non sapevamo tenere in mano un timone ! Eravamo fuorilegge ,ex cavalieri e ex dame di campagna ! Sapevo a malapena come era fatto il mare ,l avevo visto poche volte da piccola e nulla più .Tutti mi guardarono con aria interrogativa < Marian fa sempre la guastafeste ma ha ragione> disse Much appoggiandosi al parapetto violaceo in viso < Much stai bene?> domandò Robin intuendo la fonte del suo male. < Sto …sto …> provò a balbettare ma poi si voltò e cominciò a vomitare giù dalla nave ,solo Guy non trattenne un sorrisino .
< Ehi ! Chi è che mi vomita davanti alla finestra!> gridò un vocione da sotto coperta ,aggrottai le sopraciglia al udire quella voce .< Oh dimenticavo!> esclamò Tac dandosi una pacca sulla fronte rugosa < abbiamo anche altre sorprese ..>. La porticina di legno che conduceva sotto coperta si apri e ne usci ,anche lui viola in viso,Little Jonh .
< Jonh!> esclamò Robin con un sorriso ,gli corse in contro e gli diede una pacca sulla spalla a cui l omone si ritrasse di botto < no no Robin …ti prego > si tappò la bocca e corse a sporgersi dal parapetto.
< Andiamo bene ..> borbottò Elisabeth andando ad esplorare la nave
< Quindi sotto coperta ci sono anche Will e Jach ?> domandò Much con voce flebile . Il frate annui < andate a salutare prima che ci avviciniamo troppo allo sceriffo e ci sarà bisogno di gente sovraccoperta >.Feci un sospiro di sollievo nel sapere che erano al sicuro con noi ,Robin scese dai due fuorilegge mentre Jonh e Much continuavano a vomitare .
Guy invece andò in cerca di Elisabeth,dovevo capire che diavolo aveva ,ma non ci pensai subito ,mi sporsi al parapetto di prua e osservai il mare mentre i mercenari giravano per la nave a fare non so cosa. Respirai a pieni polmoni l aria salmastra e la leggera puzza di pesce che impregnava il legno della nave ,nuvole nere minacciavano il cielo sereno sopra di noi ,chissà come era l odore del sangue misto al sangue …
Ebbi la sensazione che l avremmo scoperto molto presto …























 




































































 








































































  
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