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Autore: CaTCheshirE    13/06/2012    3 recensioni
Un giovanissimo, affascinantissimo, bellissimo, coraggiosissimo, audacissimo, fighissimo Capitano.
Una bellissima, innocente ed inesperta fanciulla.
Una ciurma di manigoldi con seri problemi mentali.
Tutto questo sullo sfondo di una barriera corallina intatta, su una nave meravigliosa, e come antipasto una zuppa marcia di patate.
ALL' ARREMBAGGIO, MIEI PRODI!!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nell’ ultimo capitolo c’è stato il salto della scoperta della coda di Lily. In questo capitolo ho cercato di descrivere l’ “assestamento” che deve svolgersi a bordo della Silent per accettare “la divoratrice di uomini” alias Cara Piccola Lily. Le informazioni sulle navi a vela sono completamente vere, le ho prese da un enciclopedia (un po’ vecchiotta a dire la verità), ma comunque piuttosto attendibile.
 
Capitolo 7 – L’ amante del Capitano
«Capitano, voi siete assolutamente sicuro di volere Lily nella ciurma? Lo so che le decisioni del capitano sono legge, ma nessuno a bordo si sente…hem, tranquillo, a vivere con lei.»
Seth stava trafficando con le sue carte nautiche. Non aveva nemmeno alzato lo sguardo quando Carbonella era entrato, perché sapeva già cos’era venuto a dirgli.
«Dimmi cosa vedi, Carbonella.» disse, mettendogli sotto gli occhi una cartina. «Dimmi che cosa mostra questo maledetto foglio.»
«Mostra l’ Isola Vento e le zone di mare vicine. Perché questa domanda?»
«E più in giù? Cosa c’è a sud dell’ Isola Vento?»
«Il bianco. Nessuno sa cosa ci sia a sud dell’ Isola Vento. Sono mari inesplorati.»
«Esattamente! Tutte le navi che partono per andare a Sud non fanno mai ritorno. Mio padre ha esplorati i mari del Nord, ha sperato gli Arcipelaghi Proibiti ed è sopravvissuto all’ isola che ha battezzato l’ Ultima Spiaggia. E’ arrivato all’ estremo degli oceani consentiti a noi esseri umani. Ma a Sud nessuno è ancora andato.
«Con Lily insieme a noi, potremmo navigare in quei mari, capisci? Lily è una sirena, un emanazione del mare stesso. Scogli a pelo d’ acqua? Lily può gettarsi in mare e indicarci la via più sicura. Mostri marini? Scommetto il cappello che può domarli. Tempeste infernali? Può controllare gli oceani, lo so.
«Se vogliamo navigare a Sud, abbiamo bisogno di lei.»
Carbonella sospirò. Seth Young aveva due sogni. Il primo era ritrovare le sirene. E l’ aveva fatto. Il secondo era navigare per gli oceani del Sud. E aveva tutta l’ intenzione di realizzarlo.
Con uno sguardo paterno prese una sedia e ci si sedette a cavalcioni.  «Sono sicuro che tu desideri davvero viaggiare in quelle acque, Seth, ma siamo sinceri. Lily non è esattamente ciò che si definirebbe una cozza. Al contrario.»
«Non la tengo a bordo solo perché è…hem, carina.Ho davvero bisogno di lei.»
«Ma certo, Seth. Ovviamente.»
«Non sono maniaco come si dice. Ma sono sorpreso che nessuno di voi abbia ancora cercato di saltare addosso a Lily di notte.»
«Oh, Miss c’ha provato. Eccome se c’ha provato. Ma Lily si sa difendere benissimo da sola, e credo che lui abbia ancora i segni dei morsi sulla braccia.»
Seth lanciò uno sguardo assassino a Carbonella. «Perché queste cose le vengo sempre a sapere per ultimo?»
«Non pensavo di interessasse così tanto la castità di Lily.»
«N-n-non mi interessa la…hem…c-castità di Lily…figurati se mi interessa la…»
«Ah, bene, perché lei e Oscar hanno una relazione seria. Sai com’è, il poeta e la sirena…sono una coppia perfetta. Lei è una creatura mistica e lui un elegante poeta bucaniere. Li abbiamo visti parecchie volte andare ad imbucarsi in qualche angolino…»
Carbonella si godette per qualche secondo l’ espressione sconvolta di Seth prima di rimangiarsi tutto «Ti stavo prendendo in giro, Seth. Lily non si avvicina mai a nessuno. E’ vero che Miss c’ha provato, ma Oscar non l’ha mai toccata nemmeno con un dito. Non andare a uccidere nessuno.»
 
Per Lily fu praticamente un momento di paradiso sdraiarsi su quella lurida, puzzolente, dondolante amaca, tirata tra due travi di legno.
Purtroppo per lei, l’ atmosfera che aleggiava sottocoperta non era proprio delle migliori.
Per sicurezza, Lily appoggiò entrambi i pugnali sulla sua pancia. Gli altri spensero le candele e tutto piombò nel buio.
Lily fece un respiro profondo. Le serviva una buona dose di coraggio per parlare in quella situazione «Lo so che in questo momento non volete avere nulla a che fare con me, ma potete ascoltarmi, per favore?»
Se possibile, il silenzio divenne ancora più pesante.
«Noi sirene mangiamo gli esseri umani, è inutile nasconderlo. Ma non siamo costrette a farlo. Quindi, potrei provare a…mangiare solo carne essiccata e zuppa di patate andata a male. Sono più che certa di riuscirci.»
Dopo parecchi istanti, nei quali Lily strinse silenziosamente le mani intorno all’ impugnatura delle sue armi, ci fu un lungo sospiro. «Il cuore di codesta fanciulla è sede di smodata dolcezza.» mormorò Oscar.
«Ma sta zitto, poeta da strapazzo! Voglio dormire!» brontolò Sputasangue.
«Io, umile poeta, ho finalmente trovato la mia Musa! Bellissima Lily, vi prego, se almeno un po’ il vostro cuore prova affetto per questo relitto di uomo, allora vi scongiuro, concedetemi l’ onore di avere la vostra mano!»
«Oscar vorrebbe tutt’ altro! Altro che mano!» ridacchiò Storm, in timoniere
Leone esclamò «Ah, Oscar, non ti facevo così sensibile al gentil sesso! Tutto ciò è da veri uomini!»
«Ma che sensibile e sensibile! Una scopata con quella, ecco ciò che vuole!» sbraitò a sua volta Sputasangue, con la sua solita eleganza.
La risata di Carbonella superò ogni rumore. «Mi dispiace, Oscar, ma sei arrivato tardi! Il Capitano ti ha battuto sul tempo!»
«Il Capitano non c’entra proprio nulla! Non tiratelo nel discorso!» sbottò Lily, sentendosi arrossire fino alla radice dei capelli.
«Non ditemi, mia Musa, che il nostro Capitano è già andato dritto al punto!» pigolò Oscar. «Oh, quale dolore mi date!»
«Dritto al punto eh?!»
«Ma bravo il nostro Capitano!»
«Ecco cosa facevano in cabina!» sussurrò Phantom, con il tono di uno che ha appena rivelato il segreto dell’ universo.
Ci fu un coro di “Ohh” e “Ahh”
«Piantatela tutti quanti! Io e il Capitano non abbiamo proprio fatto nulla in cabina! E se non la smettete subito di fare battutacce userò le vostre ossa per pulirmi i denti!»
Calò un silenzio tombale.
 
Il mattino dopo, Lily si svegliò prima di tutti. Uscì sul ponte, trovandosi di fronte un alba fresca e rosata.
E anche Seth che scrutava l’ orizzonte con il cannocchiale, ovviamente.
Gli si avvicinò.
«Dormito bene sulla branda, Lily?» domandò.
«Buongiorno anche a te. Ho dormito meglio che sul pavimento, grazie.»
«Sul mio letto si dorme ancora meglio, sai?.»
«Sul tuo letto non dormirei, Seth.»
«Beh, è vero.»
Si ritrovarono in silenzio a guardare il sorgere del sole. C’erano delle nuvole belle, compatte e voluminose che navigavano appena sopra l’ orizzonte come enormi velieri.
«Dovremo insegnarti a navigare su una barca a vela, Lily.» disse Seth, chiudendo il cannocchiale di ottone. Lo infilò in una tasca del pastrano e si voltò verso di lei. «Posso farti da maestro?»
«Ma certo. Tanto, un maestro non può avere relazione con la propria allieva. Sarebbe immorale.» Lily fece un sorrisino.
«Ti sembro un tipo morale, io?» Seth rispose al sorriso. «Vieni con me.» La prese per la mano e la trascinò via.
 
Erano seduti a cavalcioni uno di fronte all’ altra, su uno dei pennoni più alti dell’ albero maestro.
«Ricapitoliamo. Dimmi i nomi delle vele.»
«Allora.» Lily corrugò le sopracciglia, nello sforzo di concentrarsi. «Le vele triangolari sul davanti…»
Seth le tirò una botta con il cannocchiale. L’ ennesima. «Vele triangolari??»
«Ah, giusto. Si chiamano vele latine. Le quattro vele latine si chiamano controfiocco, falso fiocco, gran fiocco e trinchettina. Le vele sull’ albero più avanti…»
«Albero più avanti??»
«An, si. L’ albero di trinchetto, cioè quello a prua. Partendo dal basso le vele si chiamano: trinchetto, parrocchetto fisso, parrocchetto volante, pappafico e contro pappafico.»
«Bene. E le vele dell’ albero maestro?»
«Uhm…sempre partendo dal basso dovrebbero essere la vela maestra, la gabbia fissa, gabbia volante, velaccio e controvelaccio.»
«L’ ultimo albero, il più piccolo, parlami di quello.»
«Si chiama albero di mezzana, e le vele si chiamano contromezzana fissa, contromezzana volante, belvedere, controbelvedere.»
«Ottimo! Beh, ci hai messo poco tutto sommato a imparare i nomi delle vele.»
«Modestia a parte, sono un genio.»
Seth rise e le tirò un'altra botta con il cannocchiale. «Non abbiamo ancora finito, piccolo genio!»
«Ah no? E io che speravo di scendere da questo scomodissimo pennone!»
«Visto che siamo soli soletti, potresti parlarmi ancora delle sirene.»
Lily sospirò. Non aveva molta scelta, appollaiata com’era. «Dimmi cosa vuoi sapere, se posso ti risponderò.»
«Che tipo di poteri hanno le Sirene Pure?»
«Possiamo comandare l’ acqua di mare salata a nostro piacimento, permettere ad un essere umano di respirare sott’ acqua per un periodo limitato di tempo, e il Fascino.»
«Fascino?»
«E’ una specie di ipnosi che viene percepita dagli esseri umani quando ci sono troppo vicini. Il Fascino ha molti utilizzi. Solitamente ne emettiamo piccolissime quantità in maniera costante, anche se con un certo sforzo possiamo bloccarlo, anche se questo tipo di controllo ci esaurisce psicologicamente.»
«Tu ora lo stai bloccando.»
«Si, ma solitamente la sera mi nascondo da qualche parte e lascio fuoriuscire tutto quello che ho contenuto durante il giorno. Inoltre, mentre combattiamo, o quando siamo in pericolo ne emettiamo più del solito.»
«Come durante il combattimento contro Shark.»
«Si. Diciamo che mi sono lasciata un po’ andare. Infine, dopo una certa età, solitamente intorno ai quattordici anni, sappiamo produrre quantità così intense da ipnotizzare gli esseri umani al punto da non essere più in grado di rendersi conto di cosa stanno facendo. A quei livelli manovrarli è estremamente facile.»
«La ciurma di Cicala.»
«Siccome sono una sirena Pura piuttosto potente, sono anche in grado di dirigere il mio Fascino centro una persona in particolare senza farlo percepire alle altre. In quel caso, ho convinto quegli uomini a buttarsi in mare, risparmiando i miei compagni.»
«Una volta hai accennato al fatto che sapevi da che parte girano i dadi in anticipo…»
«E’ un potere raro. E’ il motivo per cui mi hanno scelta come futura regina. Ho una leggera predisposizione a percepire gli avvenimenti futuri. Non posso vedere il futuro, assolutamente no, ma ho un istinto particolarmente sviluppato per gli avvenimenti di piccola calibratura. I dadi. Una galletta andata a male che non devo mangiare, una febbre in arrivo. Cose così.»
«Una pugnalata alle spalle.»
«Beh, si, posso percepire anche quella.»
Seth rimase in silenzio qualche istante. «Sai, quando ero piccolo, volevo girare il mondo con la mia barca e navigare tra gli oceani inesplorati del Sud. Ma poi ho capito che per farlo avevo bisogno di qualcosa di…di più che umano. Avevo bisogno di una sirena come guida. Per cui, Lily, ti ho chiesto di entrare nella ciurma non solo perché sei…beh, bella come una sirena, ma perché ho bisogno di te per avverare il sogno di una vita.»
«A ventitre anni non si può parlare del sogno di una vita. Si può parlare del sogno di una giovinezza.»
Seth rimase in silenzio. E Lily lo scrutò attentamente, cercando di capire quanto fosse davvero serio.
«Se davvero vuoi, ti accompagnerò negli Oceani del Sud. Non ho nessuna intenzione di ritornare nella mia vecchia casa, dove mi aspetta l’ idiota che teoricamente dovrei sposare.» Poi fece un sorriso. «Tu ami davvero questa vita, Capitano.»
«Oh, Lily. Tu sei bellissima, ma il mio cuore è già di un'altra.»
«Una signorina del porto?»
«No. Questo mare è il mio migliore amico e questa barca è la mia amante. Non potrei mai amare nessun altra che non sia la Silent.»
Chiacchierarono ancora per poco, fino a quando Sbobba non li chiamò per il pranzo. Lily era un po’ ammaccata a forza di prendere cannocchialate sulle gambe, ma non lo diede a vedere.
“Beh” pensò “Pare che io abbia una rivale.” 
  
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