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Autore: Lost_Mind93    15/06/2012    2 recensioni
Le hanno insegnato a sopportare il dolore. A guardare la paura negli occhi... A diventare la paura degli altri.
Il suo nome è Penelope ed è il "contenitore" di Avres, un'antica Divinità condannata più di tremila anni prima a scatenare la prossima apocalisse.
Se fallirà nel suo compito, il mondo come lo conosciamo sarà totalmente sconvolto da orde di demoni controllate dal perfido Gareth.
Non sarà facile lottare, nè contro il proprio passato nè contro il destino che la attende ma ora come ora Penelope ha un solo obbiettivo in mente: sopravvivere.
PS: causa motivi di tempo e problemi con il pc la storia sarà temporaneamente interrotta.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Nel momento più buio della sconfitta
la vittoria potrebbe essere più vicina.
(William McKinley)

 


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Torre Nord – Dormitori

 

Liam la osservò per qualche istante e notò che il suo volto era incredibilmente pallido, per non parlare poi del respiro accelerato… Ne era certo, qualcosa non andava.
- Era solo… - Amy restò immobile nel notare la posizione del biondo, era la stessa del suo sogno. Un brivido le percorse la schiena… Dopo ciò che aveva visto, per qualche strano motivo, non poté fare a meno di stare in guardia: - Non fa niente. Devi dirmi qualcosa? –
La rossa non mosse un muscolo, studiò semplicemente Liam e si diede della stupida notando che niente era diverso dal solito: il biondo aveva le mani in tasca e l’aria più inoffensiva del mondo… Era soltanto Liam.
- Ho saputo che hai deciso di mollare la squadra. – Liam schioccò le dita e la bottiglia del whiskey incendiario versò il suo contenuto in un bicchiere che gli finì “magicamente” tra le dita – In effetti l’abbiamo saputo tutti. -

Le cose stavano prendendo la stessa piega del sogno e la cosa non le piacque affatto. Aveva un pessimo presentimento… Distolse lo sguardo, recuperò qualche vestito pulito e si rinchiuse in bagno borbottando tra se e se qualche frase sconclusionata che Liam non riuscì a capire.

- Nessuno avrebbe mai immaginato di vedere Nerida firmare il foglio delle tue dimissioni. - aggiunse il biondo, riservandole un’occhiata severa, stava cercando di instaurare una conversazione ma da quando l’aveva raggiunta non aveva ottenuto più di qualche monosillabo - Ti va di prendere una boccata d’aria? –
Amy alzò lo sguardo sull’amico: questa non se l’aspettava… Annuì semplicemente, si sentì quasi sollevata, sulle sue labbra si materializzò spontaneamente un sorriso: - Forse mi farebbe bene… Sono rimasta al chiuso per così tanto tempo da aver dimenticato il profumo della terra. -
Liam sorrise a sua volta ma quando lei gli diede le spalle tutto cambiò: la sua espressione si trasformò da serena a seria e minacciosa, la stessa che aveva mostrato a David quando gli aveva chiesto di aiutarlo con Amy… Era disposto a qualunque cosa pur di riottenere la sua migliore amica.

Il vento le scompigliò i capelli. Ridacchiò tra se e se mentre l’antica lingua degli elfi le uscì dalle labbra quindi salutò la natura, o meglio, colei che a suo tempo l’aveva imbrigliata: - § Ok Avres, ho capito il messaggio… mi sei mancata anche tu. § -

- Devo prendermi una vacanza. – ammise la rossa, incrociando le braccia dietro la schiena mentre lei e Liam attraversavano il corridoio che li avrebbe portati al cortile esterno – Lo stress mi sta distruggendo e non sono più in grado di gestire la situazione come vorrei… -
Si immobilizzò, restando a qualche passo di distanza dall’amico: a pochi metri da loro, appoggiato a una colonna, c’era David.
Amy puntò il suo sguardo verso Liam, indietreggiò di qualche passo sentendo il proprio battito cardiaco accelerare mentre le immagini del suo sogno tornavano ad affollarle la mente, confondendola e spaventandola: - Che cosa state facendo? –
- Siamo qui per il tuo problema… - Liam cercò di rassicurarla, le rivolse uno sguardo disteso ma vide chiaramente il terrore negli occhi dell’amica prendere il sopravvento – Vogliamo soltanto farti passare la paura. -
Una goccia di sudore freddo scese lenta lungo la tempia di Amy, non poteva davvero credere ai suoi occhi, il sogno stava diventando realtà ed il terrore la invase: - Un problema… La paura… Ma di cosa stai parlando? –
La rossa deglutì a vuoto e spostò immediatamente lo sguardo su David accorgendosi che aveva abbandonato la sua “posa statuaria” per dedicarsi probabilmente a qualcosa di più preoccupante…
Come un fulmine a ciel sereno gli ultimi istanti del sogno le tornarono alla mente: l’insofferenza sui volti dei suoi compagni, la delusione che traspariva da ogni fibra del loro essere ed infine quell’ultimo scioccante atto che l’aveva riportata alla realtà.

Una paura del tutto irrazionale la fece scattare di lato, cercò di scappare lungo il portico schivando all’ultimo secondo una delle tecniche di telecinesi con cui David era solito bloccare i nemici in battaglia… Liam le bloccò la ritirata e la costrinse a fermarsi a qualche metro da lui.
Cercò di raggiungere il portone che l’avrebbe condotta fuori dal castello, pochi metri e nessuno l’avrebbe più importunata, sarebbe tornato tutto alla normalità… ma due ombre le tagliarono la strada.
Indietreggiò, girando su se stessa e si trovò circondata: da una parte Liam e David, dall’altra Daniel e Declan.
La sua unica via di fuga era il tetto, stava per spiccare un salto verso l’alto quando un’intensa vampata di calore la investì, tremò sentendo la ferrea morsa della tecnica di David immobilizzarla… Aveva fallito.
- Grazie amico. - disse allora il principe persiano, sorridendo in direzione dell’altro prima di portare definitivamente il suo sguardo su Amy, immobile a qualche metro da lui - Con te ci vuole una terapia d’urto tesoro… Vediamo cosa possiamo inventarci. Qualche suggerimento Liam? -
Nello sguardo di Amy non c’era più la paura di poco prima.
Ammise tra se e se il proprio fallimento, li avrebbe semplicemente lasciati fare perché se lo meritavano.
Non aveva assolutamente previsto le fitte di dolore che la scossero da capo a piedi, come se mille aghi le stessero trapassando il cranio diffondendosi per tutto il corpo.

- Che stai facendo?! – gli gridò Daniel, terrorizzato dalla reazione della cugina che a qualche metro da loro si contorceva, in preda agli spasmi – Non era questo il patto! -
Liam annullò istantaneamente l’illusione, si avvicinò ad Amy e le posò le dita sulla giugulare ascoltandole il battito cardiaco, accelerato ma regolare e si accorse dell’elevata sudorazione.
Riservò ai compagni uno sguardo preoccupato, gli spiegò che non era la prima volta in cui gli capitava di assistere ad una reazione del genere: - Questo genere di reazioni si hanno in soggetti a cui è stato applicato un blocco… Quando ti strappano via buona parte dei ricordi, diventa difficile gestire qualsiasi tipo di memoria a lungo termine. Il “cut and paste” è stato bandito proprio per questo motivo. –
- Che facciamo adesso? – domandò Declan guardando con preoccupazione la rossa, svenuta tra le braccia di Liam che la sollevò con cura.
- La portiamo dentro… Le ragazze sapranno cosa fare. – David voleva vederci chiaro, come tutti i presenti del resto, quella situazione era strana anche per una ragazza con il passato di Amy; sapevano esattamente a chi rivolgersi per trovare una risposta ma l'unico a pronunciarne il nome fu Daniel.

– Ci serve Damastair. –

   
 
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