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Autore: Madama Pigna    19/06/2012    2 recensioni
Quattro anni dopo la sconfitta di Crono, Percy, Annabeth e Grover si toglieranno dal mirino e daranno spazio a nuovi mezzosangue per nuove avventure! Tra figli di Apollo sempre nei casini, ragazze che parlano troppo e animali parlanti, ne vedrete di tutti i colori, dal romantico e al drammatico al genere più comico (n.d.a. su questo punto si hanno dei dubbi).
Dal capitolo 15:
Aveva colto il segno. Estia era pur sempre la sorella maggiore tra i figli di Crono. Mentre Afrodite ed Apollo avevano capito che la dea del focolare poteva essere una discreta alleata.
Difatti Era sembrò esitare per un secondo. Poi rispose acida. – Non ho scelto io che si unisse all’ impresa. Sapeva a cosa andava incontro -. Zeus borbottò qualcosa che non si capì. Era nemmeno si voltò per capire quello che aveva detto, cosa che fece arrabbiare il marito non poco (quando si è re degli dei è piuttosto difficile accettare che qualcuno ti ignori). Ricominciarono a litigare, e i sospiri degli altri dei non furono uditi, coperti dalle urla dei due.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Avete sentito? -. Chiese Kelly.
- Cosa? -. Adrianna non aveva udito niente di particolare, oltre al suono di quello strano fiume che scorreva. Alex scosse la testa.
Kelly indicò il restò del tunnel. - Di là. C’è una voce.. che canta.. E’ bellissima! – e corse in quella direzione.
- Aspetta! Copriti le orecchie prima che.. -. Ma niente, Kelly e il suo orecchio semi-bionico erano partiti come un razzo. Alex si rimise quegli strani sassi e raccomandò ad Adrianna di fare lo stesso, perché la musica di Orfeo faceva strani effetti; ma persino lui era ansioso di andare, e mollò la figlia di Era alla stessa velocità della sorella, se non ancora più spedito. Adrianna faceva quasi fatica a vederlo, mentre tentava di raggiungere i due. Già non essendo figlia di Apollo non aveva molte capacità atletiche, inoltre le gambe corte non l’ aiutavano di certo. Quando arrivò, spalancò la bocca per la meraviglia. Era in una grotta, come quella delle Baccanti, ma almeno dieci volte più grande.
Non solo. Il fiume aveva perso quell’ inquietante tonalità rossastra, ed era incontaminato. C’erano persino qualche pesce e delle ninfee, notò.
Era tutto più luminoso. Gli alberi, i fiori, l’erba… Sembrava che emanassero luce propria, una luce solare e piena di vita. Era in mezzo alla natura incontaminata come non lo era mai stata, e si perse in quell’ ondata di odori che arrivò al suo naso. Prese a guardare ed odorare, e per un attimo le sembrò di stare perdendo lucidità.
Poi la vide. Dove il fiume si allargava per formare un piccolo lago, esattamente al centro, vi era uno scoglio, e sopra lo scoglio uno strumento musicale simile ad un’ arpa.. forse una lira. E sopra di essa, una testa, la testa di Orfeo. Aveva gli occhi chiusi, ed il viso pallido era coronato da riccioli castani. Le labbra si muovevano come se cantasse, ma non poteva udirne le parole. Rimase a fissarla, quando notò Kelly. La figlia di Apollo stava nuotando come una posseduta, ipnotizzata dal potere di quel canto. Raggiunse presto la meta, e restò lì, aggrappata allo scoglio, per ascoltare.
Vide Alex raggiungerla, cercò di trascinarla fuori, ottenendo un pugno. Adrianna non sapeva come stessero comunicando, visto che Kelly era incantata e Alex momentaneamente sordo.
 Sapeva solo che i due stavano tentando di affogarsi a vicenda, o meglio lei ci provava, lui si difendeva come poteva (non poteva mica affogarla, era sua sorella!).
Ebbe un moto di panico. Come poteva aiutarli da lì?
 Lei… non sapeva nuotare.
Kelly aveva preso i capelli del fratello, e li stava tirando con forza sovrumana.
‘’Perché, Dioniso, ce l’ hai con me? Capisco Era, ma perché anche tu?’’, pensò tra sé e sé il semidio. Insomma, sapeva che il canto di Orfeo era molto particolare, ma non ricordava che partecipasse ai culti Dionisiaci. Ecco perché la sorella era momentaneamente ammattita. Accidenti, doveva assolutamente farla smettere, prima che l’ affogasse (o si affogasse da sola). Prese uno di quei sassi particolari, e tentò di metterglielo in un orecchio. Lei chissà cosa pensò, nella follia, e cominciò a graffiargli la faccia nel tentativo di fermarlo. Lui esitò un secondo, e Kelly ne approfittò per mettergli la testa sott’ acqua, come se non volesse che si avvicinasse alla testa. Alex non riusciva a risalire, e cominciava a mancargli l’aria dai polmoni.
La figlia di Era vide bollicine d’aria venire a galla, e non sapendo che fare, prese dei comunissimi sassi e li tirò contro i due. Uno colpì la figlia di Apollo in testa, così da concedere ad Alex di riemergere e respirare. Continuò a tirare, ma il colpo di prima era un puro colpo di fortuna. Aveva una pessima mira.
Colpì per sbaglio la lira, e quella cadde in acqua, trasportando via la testa di Orfeo senza tanti complimenti.
Adrianna guardò Kel spalancare la bocca, come per urlare, mentre inseguiva la voce magica.
La semidea prese l’arpa e la testa, e i due figli di Apollo ritornarono a riva, bagnati fradici, e straordinariamente senza tentare di ammazzarsi a vicenda.
Alex era ricoperto di lividi e graffi, alcuni profondi, respirava con affanno e si massaggiava la gola, come se avessero tentato di soffocarlo (cosa effettivamente vera). L’ amica sembrava essersi ripresa, o almeno non aveva più l’aria leggermente rimbambita e omicida. Disse qualcosa, poi si rese conto che non era sentita. Chiuse la bocca di Orfeo. Di colpo, tutta la magia svanì. Gli alberi e le piante appassirono e i pesci e le ninfee morirono avvelenati dalle acque del fiume, ritornato rosso. La grotta buia ritornava ad essere com’ era in realtà. Si tolsero gli strani tappi. Poi ricevette dal figlio di Apollo quella che probabilmente era la sua migliore occhiataccia stile ‘’Se uno sguardo potesse uccidere tu saresti morta’’.
- Per quale Tartaro di motivo sei rimasta lì a fissarci come una pesce lesso?! A momenti morivo affogato -. La figlia di Era pensò che almeno stesse cercando di contenersi. Stette zitta. Una parte di lei non voleva dare una risposta al figlio di Apollo.
Kelly controllò con un’ occhiata il fratello. Poi parlò. – Alex.. -.
- Vorrei saperlo, figlia di Era – quando pronunciava il nome di sua madre aveva quel tono così inquietante..
- Non amo l’acqua – rispose semplicemente lei – E comunque se avessi cercato di fermare Kelly come stavi cercando di fare tu, a quest’ ora saremmo tutti e due nel fondale. Invece distraendola è stato meglio -. Non era tutta la verità, ma dopotutto aveva ragione. Alex stava per risponderle, ma la sorella lo interruppe. Aveva capito che Adrianna nascondeva ancora qualcosa, non voleva dirlo e questo era sospetto, però aveva davvero salvato la vita a entrambi.
- Alex, lascia stare! Guarda: non è meraviglioso? L’ abbiamo trovata! Finalmente potrai porre fine a tutti i tuoi problemi -.
Persino lui, guardandola, non poté fare a meno di sorridere, pensando a tutto quello che aveva perso, e che aveva l’ occasione di riconquistare. – Già.. Finalmente. Ma come hai fatto a riprendere il controllo di te stessa? -. Era molto curioso a proposito. Lei fece spallucce.
- Ho ripreso lucidità non appena ho toccato la lira. Credo sia come una specie di telecomando. Dubito che qualcuno potrebbe chiudergli la bocca senza questa -. Fece per passargliela, ma inciampò, e la lira cadde a terra sopra una pianta appassita.
All’ improvviso, la bocca si riaprì, e ricominciò a cantare. Erano parole che per le semidee non avevano alcun senso, ma sembravano averlo per Alex. Fu come se fosse diventato cieco. Non sembrava più vedere loro, ma qualcos’ altro, qualcosa di terribile. Urlò.
- NOOOOOO!!! -.
- ALEX! CHE COS’ HAI? -. Per tutta risposta il figlio di Apollo prese la sorella per le spalle e la scosse, urlando cose incomprensibili. Kelly cadde a terra, mentre la lotta di prima sembrò ricominciare, solo al contrario. Era Alex che cercava di ucciderla, adesso. Lei si difendeva con forza, ma la vittoria non era tanto scontata.
- Adrianna, la lira! Prendila! -. Lei obbedì, e andò a prenderla. Con orrore, si accorse che la pianta su cui era appoggiata, di melograno, aveva ripreso vita, e teneva avvinghiato a sé lo strumento. Cercò di prenderlo, ma la stretta era troppo forte. Poi vide delle spine circondare la pianta, e dei rami frondosi. Un albero di alloro e un arbusto di rosa stavano attaccando il melograno. ‘’Inizio ad avere allucinazioni anch’ io?! No, forse no, altrimenti non ci avrei pensato, credo..’’. Cercò di togliere la lira dalle grinfie della pianta, ma le spine della rosa la graffiavano, ed i rami dell’ alloro tentavano di prendere anche lei. Sguainò Iustitia, cercando di potare le parti scomode, ma una delle piante la fermò prendendola per una caviglia e facendola cadere.
La spada le scivolò dalle mani. Notò che la stretta sulla caviglia si scioglieva, e le tre piante avversarie si contendevano la lira (a cui, cosa stranissima, restava sempre attaccata la testa di Orfeo) ma qualcosa non funzionò. Le piante persero vita all’improvviso, e lo strumento cadde in acqua. – Kelly! -. L’ amica era sotto Alex, che cercava di stringerle il collo; aveva la faccia blu. Adrianna spintonò il figlio di Apollo nel tentativo di distrarlo, ma quello si limitò a darle un tale pugno da mandarla quasi in acqua, e ritornò alle sue faccende.
– Alex, risvegliati! –. La testa stava per essere trascinata via dalla corrente.
 A quel punto lei fece la cosa più stupida che poteva fare.
Si buttò in acqua, senza pensarci neanche.
 
Annaspò. I vestiti e le scarpe la appesantivano, e muoveva braccia e gambe in modo incoerente. Con orrore, vide che l’ acqua, anche se Orfeo aveva ricominciato a cantare, era rimasta rossa. Quel liquido sembrava consumarla, a poco a poco, la indeboliva, le intorpidiva i sensi. Terrorizzata, prese la lira, ma non riusciva a stare a galla. Affondò, scalciando e sbracciando per risalire, ma senza riuscirci. Era la fine, lo sapeva.. Non avrebbero mai concluso l’ impresa. Kelly stava morendo, Alex era in preda alla più totale follia, Audrey, Nico e Steward chissà dov’ erano. Avrebbe sentito la loro mancanza, specie dei piccoli litigi tra la figlia di Ermes e il pavone. ‘’Mi dispiace ragazzi, ma ho fallito’’. I polmoni le bruciavano, chiedendo disperatamente ossigeno; chiuse gli occhi, e perse i sensi subito dopo aver sentito una mano prenderla per il colletto.
 
Alex tirò su la figlia di Era, e con la respirazione bocca a bocca le fece sputare un po’ di liquido, ma non riprendeva i sensi. Dovevano andarsene da lì. Mentre Kelly lo insultava nei modi più coloriti, da un - Vai al Tartaro! – a cose ben più scurrili, la tirò su, costringendola a stare in piedi, anche se ci riusciva a stento. Forse avrebbe potuto usare il canto di Orfeo per scavare una galleria che portasse fuori, ma non osava toccarla. Già era tanto se era riuscito a infilarla in uno zaino (quello di Kelly). Poi sentì uno strano rumore, e una specie di esplosione. Una parete si staccò, lasciando entrare la calda e confortevole luce del Grand Canyon, e per un secondo Alex pensò di avere l’ennesimo miraggio. Poi, in mezzo alla polvere, vide dei volti familiari. – Nico! -. Il figlio di Ade non fece in tempo a rispondere, perché venne preceduto da una versione alquanto adirata di Steward in forma di mostro.
- TU, VILE FARABUTTO MALEDETTO DALLA MIA PADRONA! LO SAPEVO CHE ERI QUI A FARE DANNI! -. Aveva una voce leggermente più cavernosa in quella forma, ma Alex rispose in modo tempestivo. – Non c’ è tempo per insultarmi, dovete portare Adrianna al campo e andare lì, tutti voi! Kel vi spiegherà cosa è successo -. Prese lo zaino con la testa di Orfeo e uscì. – Ma Alex, dove stiamo andando?! -.
- Noi due da mia madre. Devi mantenere la tua promessa. Poi io vado sull’ Olimpo -. Il figlio di Apollo sembrava scosso nel profondo. Cosa era successo?
- Io vengo con te -.
- No, Nico. Ti prego, resta da mia madre se vuoi, ma non venire con me -.
- Ma perché? -.
- PERCHE’ SI’! E’ SUCCESSO DI NUOVO, NICO! DI NUOVO! -.
Lui sembrò capire, al contrario di Kelly, Audrey e Steward (no, in realtà lui non sembrava totalmente all’ oscuro della faccenda).
- Come facciamo noi ad andare al campo? – chiese Audrey.
- Ci penso io, voi due andatevene! -. Steward guardava i due semidei con disgusto.

****
 

Adrianna tossì, riprendendosi. Si svegliò in una specie di infermeria.
Cercò di concentrarsi per capire dove aveva già visto il posto. Ma certo, il campo!
Subito però le venne in mente l’ impresa. Cercò di alzarsi, scoprendo di avere una specie di coperta di lana addosso. Appena se la levò, si sentì molto, molto peggio.
- Rimettitelo subito! -.
- Chi? Cosa? Come? -.
A parlare era stata Shanon, che era appena entrata. La costrinse a rimettersi a letto.
- La magia del Vello ti rimetterà presto in sesto -.
- Dici quella pelle appesa all’ albero nei confini? -.
La figlia di Efesto annuì. – La stavamo già prelevando quando siete arrivati in groppa ad Arione. Per Jake -. Le spiegò, notando la faccia confusa dell’ altra semidea. – Ci hai fatto prendere un colpo, sai? Comunque non sei più in pericolo di vita. Meno male che gli animali parlanti possono comunicare fra di loro anche a grandi distanze, devi ringraziare il pavone per questo -.
- Come? Steward? Dov’ è ora? -.
- A sorvegliare i confini del campo, dato che le difese sono più deboli senza il Vello -. Disse. Non si sarebbe mai aspettata da quel borioso una trasformazione in stile ‘’Sono Argo in versione drago’’.
- Gli altri? -.
- Stanno parlando dell’ impresa a Chirone. Penso che tra poco saranno… -.
La porta si spalancò, e due ansiose semidee di nome Kelly e Audrey fecero il loro ingresso tempestoso, seguite da un più tranquillo figlio del dio dei morti.
- Adrianna! Ti sei ripresa! Come stai ora? -. Kelly aveva l’aria preoccupata, ma l’amica si concentrò di più sui segni che aveva sul collo.
- Io.. Bene, credo. Tu? -, chiese, indicandole il suo collo. Lei trattenne una smorfia. – Anch’io, anche se mi piacerebbe sapere cosa è preso ad Alex -.
- A proposito.. Cosa è successo dopo che mi sono buttata? –.
- Quando ti sei tuffata e sei affondata, il canto si è interrotto, forse per via dell’ acqua. Alex si è ripreso mentre mi stava strangolando.. Mi ha guardato con orrore, ed io.. Beh diciamo che non ero contentissima e l’ ho preso a insulti. Poi abbiamo visto che eri ancora in acqua, lui si è buttato e ti ha tirato fuori. Dopo sono arrivati gli altri, Steward ha chiamato Arione per venirci a prendere e Alex e Nico se ne sono andati.
Tu non sai nuotare, vero? -. La figlia di Apollo la guardava come se già immaginasse la risposta. Adrianna stette zitta (perché le bruciava dover ammettere le sue debolezze) ma annuì.
- Ma com’ era finita in acqua quella cosa? -. Audrey e gli altri mezzosangue erano un po’ perplessi.
La figlia di Era sbattè le palpebre, cercando di ricordare. – Delle piante.. Le piante.. Erano tutte appassite dopo che Kelly aveva chiuso la bocca di Orfeo, anche quando ha ripreso a cantare, come se avesse un ‘altro obiettivo. Ma poi un melograno aveva preso vita, seguito da un albero di alloro e rovo di rose.. Non capisco. Era come nel mio sogno -. Scosse la testa. – Credo che quell’ acqua fosse avvelenata.. -. Sentiva il potere del Vello mentre la guariva dal veleno, ma il mal di testa le impediva di pensare troppo.
– Ho la testa a pezzi.. -. Le sembrava come se si fosse ubriacata, e dovesse subire gli effetti post-sbronza. Audrey le diede un bicchiere di nettare, che lei bevve avidamente.
- Adesso è meglio se ti riposi -. Adrianna si guardò intorno, per capire chi aveva parlato. Chirone, il centauro, stava sulla sua sedia a rotelle. Ecco perché non lo aveva notato. Fece un cenno ai ragazzi, che salutarono la semidea e uscirono. Lui si avvicinò. – Guarirai entro poche ore, ma è meglio non sottovalutare il potere del fiume Evros -.
- Quello era l’ Evros? -.
- Sì, bambina. Dopo la morte di Orfeo, le sue acque erano corrotte. Sul luogo del delitto, si tinse del rosso del sangue dell’ eroe, e del rosso del vino delle Baccanti. Immergersi lì intorpidisce i sensi e la testa, mentre berne il liquido, come hai fatto tu, significa morte quasi certa -. Il maestro aveva un’ aria apparentemente tranquilla, non come doveva averla fino a una mezz’ ora prima.
- Ah. Ma, Chirone.. Quando Kelly è inciampata, e Orfeo aveva ricominciato a cantare, era come se qualcuno guidasse quella voce affinché Alex.. Beh, ha capito -.
Lui annuì. – E tu hai qualche sospetto -.
Il Vello d’ Oro cominciava a ripulire la mente della semidea. – C’ era un.. un melograno. La pianta sacra a mia madre. Avrei dovuto immaginarlo -. Si diede dell’ idiota. – Chirone, io non capisco. Alex ha sofferto così tanto in questi anni, per un solo errore. Perché mia madre si ostina a rovinargli la vita così? E’ orribile -. Insomma, anche lei quando subiva un torto era una persona abbastanza irascibile e vendicativa, ma non fino a quel punto. Il centauro si agitò sulla sedia, come se si fosse aspettato una conversazione del genere, prima o poi. – Alcuni dei sono famosi per le loro vendette. Suppongo che tu ne conosca vari esempi. Non sono perfetti, nessuno di noi lo è. Ma le azioni causano altre azioni. Ad esempio, Zeus ha tradito molte volte tua madre, e molte volte lei si è vendicata.. Non c’è un perché se a volte le ripicche o le punizioni possono sembrare eccessive. Anche Ercole pensava che la punizione di Prometeo inflitta da suo padre Zeus fosse esagerata -.
- Lei mi sta dicendo che quando gli dei sono malvagi io dovrei accettare passivamente tutto? Che la punizione di Alex sia giusta? -.
- No, sto cercando di dirti che nonostante questo tu sei libera di agire come vuoi, anche se a volte ci sono delle conseguenze dure da pagare. Io capisco cosa stai pensando. Ti stai ponendo delle domande su te stessa, se sei capace di fare quello che fa tua madre. Ma non è il legame di sangue a renderti come sei. Può influire, certo, ma fino a un certo punto. Ercole liberò Prometeo, ti ricordo -. Adrianna capì che Chirone probabilmente non sapeva dare una risposta alla sua domanda originaria, ma la voleva solo tranquillizzare dicendole che lei non era come sua madre.
- Ora hai solo bisogno di dormire. Non darti pensiero -. Ma la semidea aveva ancora una domanda da fare.
- Dove sono andati Nico ed Alex? -.
Il centauro finse di non sentire, e se ne andò. La figlia di Era ebbe improvvisamente sonno.
 

****
 

Empire State Building. Olimpo. Ventuno giugno. Inizio del Consiglio degli Dei.
Tre voci in particolare sovrastano tutto il resto. Quelle di Era, di Apollo e di Afrodite, bruscamente interrotte da Atena. Mentre litigavano, tre piante a miglia e miglia di distanza facevano la lotta libera.
La questione del mezzosangue figlio del dio sole era ormai divenuta una pubblica faccenda. Gli altri dei erano d’ accordo. Non si poteva continuare così, o presto avrebbero avuto problemi molto seri. Avevano provato in molti modi a convincere Era a lasciar stare il semidio. Ma lei, per testardaggine e orgoglio, non aveva mai smesso. Anzi aveva architettato un bel po’ di sorprese per l’impresa dei mezzosangue, anche se ci partecipava la figlia. Zeus, che forse sarebbe anche riuscito a calmarla in circostanze normali, non era nemmeno da considerare. Se Era non litigava con i suoi figliastri, litigava con il consorte. In tutto questo l’unico che non pareva interessato alla riappacificazione era Ares, ma il dio della guerra era del tutto irrilevante.
 Efesto, come molti, era convinto che non ci fosse altro modo, oltre al canto di Orfeo, per sistemare le cose. Conosceva molto bene sua madre. Una volta avevano dovuto regalarle una collana di ambra lunga nove metri per farle rinunciare alla sua voglia di vendetta.
- In questo preciso istante, Alex sta venendo qui, sull’ Olimpo, per offrirti un dono superiore a qualsiasi altro! E se non lo accetterai, potrebbe usarlo contro di te -. A parlare era stato Ermes, dio delle strade.
- Allora morirà prima di poter entrare a New York – rispose lei, sicura. Artemide, solitamente amica della dea, le si oppose. – Era! Ti rendi conto di quello che stai dicendo? -.
Atena era d’accordo. – Vuoi forse scatenare una guerra con Apollo e Afrodite? -.
La Regina del Cielo guardò la dea della saggezza con un tale disprezzo che stupì tutti i presenti.
 – Sì, se sarà necessario -.
Apollo e Afrodite erano accecati dalla rabbia.
Estia, dea che si era sempre tenuta fuori dai combattimenti, parlò, mentre stava in piedi in un angolo.
- Sorella, la rabbia per il torto che hai subito è comprensibile. Ma il figlio di Apollo ha già pagato per questo. E guarda tua figlia. Per colpa del tuo desiderio di vendetta ha rischiato la vita più volte, eppure il ragazzo l’ ha salvata ripetutamente. Saresti davvero disposta ad un tale sacrificio per appagare i tuoi desideri? -.
Aveva colto il segno. Estia era pur sempre la sorella maggiore tra i figli di Crono. Mentre Afrodite ed Apollo avevano capito che la dea del focolare poteva essere una discreta alleata.
Difatti Era sembrò esitare per un secondo. Poi rispose acida. – Non ho scelto io che si unisse all’ impresa. Sapeva a cosa andava incontro -. Zeus borbottò qualcosa che non si capì. Era nemmeno si voltò per capire quello che aveva detto, cosa che fece arrabbiare il marito non poco (quando si è re degli dei è piuttosto difficile accettare che qualcuno ti ignori). Ricominciarono a litigare, e i sospiri degli altri dei non furono uditi, coperti dalle urla dei due.
Di questo passo, una nuova guerra tra dei era alle porte.

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Hello girls!! Dunque, questo capitolo ha sfumature un po' violente, ma spero che lo apprezzerete comunque :)
Quand' è che avrò un ruolo decente?
Stewy, lo hai già avuto, lascia spazio anche agli altri!
Ma se metà delle lettrici leggono solo per me!
*gli molla un calcio stile Chuck Norris che lo manda in Groelandia*. Allora, dicevamo? Ah sì. Alcuni dei personaggi (io non sono assolutamente inclusa) hanno perso la testa per colpa del canto d Orfeo. Ma attenzione, non è casuale, Era ci mette lo zampino!
Stai dicendo delle ovvietà grandi quanto Tifone..
Vuoi un calcio pure tu?
*Gli mostra la lista dei programmi installati nel suo background, tra cui evidenziate in rosso le arti marziali di Chuck Norris combinate con la rigenerazione di Wolverine e l'invulnerabilità di Hulk*.
... Ti sfido a scacchi.
Accetto!
Bene, dopo cominciamo. Comunque, mi piacerebbe molto una recensione anche dai 'seguaci' silenziosi, anche perché siamo quasi alla fine della storia quindi gradirei la vostra personale opinione prima di iniziare il sequel :D ringrazio comunque chi ha seguito, ma soprattutto chi ha recensito e betato. A proposito! AleJackson, questo è l' ultimo ricordo *cough*  piuma di Stewy, se la vuoi xD Mnemosines ne aveva già una xD 
  
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