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Autore: Keyla99    23/06/2012    1 recensioni
Ace è intrappolato sulla Moby Dick da una settimana. In seguito ad uno dei suoi tentativi di uccidere il capitano Barbabianca conosce una misteriosa ragazza, chiamata Umi. Lei lo aiuterà e si affezionerà molto al ragazzo, rimanendo indecisa sul rivelargli o meno il suo segreto. Perchè lui è fuoco, e il fuoco ha distrutto il passato della ragazza... Ma il fuoco lenisce e cura, oltre che ferire...
Keyla
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3

Già da dieci giorni Ace portava il simbolo di Barbabianca tatuato sulla schiena. 
Il vecchio era stato contentissimo che un giovane valente come lui si fosse unito alla sua ciurma. 
Ora Ace se ne stava disteso all’ombra a godersi la frescura in quel caldo giorno di piena estate.
-ISOLA IN VISTA!!!!- gridò l’uomo di vedetta.
Un brusio eccitato si diffuse velocemente sulla nave: tutti avevano voglia di scendere per sgranchirsi le gambe o andarsi a rilassare in qualche pub. 
Il moro sollevò il cappello che gli copriva gli occhi e chiese di che isola si trattasse a Marco, che passava lì vicino. 
-Ci avviciniamo a Rysta,- rispose lui guardandolo e sorridendo –è un’isoletta turistica molto graziosa e ci dovrebbe anche essere un Luna Park– 
Annuendo, Ace si rimise giù, credo proprio che scenderò un po’ anch’io, giusto per farmi un giretto pensò, e sorrise.

Ace vagava per le strade di Rysta sbocconcellando un dolcetto alle fragole che aveva acquistato in un forno poco lontano da lì. Ormai era quasi il tramonto, ma tanto avevano il permesso di passare la notte fuori dalla nave, se volevano.
Il ragazzo stava giusto dirigendosi verso il Luna Park che gli aveva indicato il primo comandante della flotta poco prima. Arrivò che il sole era per metà sparito oltre il mare.
Le giostre risplendevano di mille lucine colorate che animavano il paesaggio. Su nel cielo la luna brillava attorniata dalle stelle, che erano già comparse, e luccicavano nel buio facendo a gara con la luce artificiale dei lampioni. Ace aveva proprio voglia di divertirsi e di bere un po’, e le giostre facevano proprio al caso suo!
Mentre si dirigeva all’entrata vide Umi che, arco e faretra a tracolla, si dirigeva a passo svelto nella sua stessa direzione. La raggiunse in un attimo. 
–Ciao!- la salutò allegramente.
Lei, che non lo aveva notato, quasi inciampò per la sorpresa, ma ricambiò subito il saluto.
-Dove stai andando?- chiese il moro sorridendo.
La ragazza indicò l’ingresso delle giostre, a pochi passi da loro e sorridendo anche lei rispose: -Ho voglia di divertirmi un po’-
Ormai erano arrivati all’ingresso e l’arco luminoso con la scritta “Luna Park” era esattamente sopra di loro.
–Anch’io- disse Ace –Quindi andiamo insieme –
Poi prese sotto braccio un’imbarazzatissima Umi ed entrarono. 
Marco, che aveva avuto la loro stessa idea, li vide sottobraccio, e la cosa lo fece divertire parecchio, dato che si mise a ridacchiare senza ritegno.
Un’occhiataccia della ragazza lo fece smettere immediatamente. 
Si diressero verso le montagne russe che aprivano la lunga serie di giostre, giochi e tendoni che componeva il Luna Park.

-Hai paura?- chiese Ace una volta che furono saliti ed ebbero allacciato le cinture di sicurezza del vagoncino.
–Neanche un po’- rispose Umi facendogli anche la linguaccia –Piuttosto, tieniti forte: abbiamo quasi finito di salire e adesso c’è la discesa!-
Il moro la guardò fingendosi indignato. 
–Credi che non sappia come funzionano le montagne russe?-
Lei per tutta risposta soffocò una risatina e disse: –Be', non si può mai sapere-
Un attimo dopo il vagoncino si gettò in discesa a velocità ultrasonica.

Qualche ora dopo si ritrovarono seduti su una panchina accanto ad un tendone, un gelato tra le mani e il fiato corto per quanto si erano divertiti quella sera. 
Con un movimento quasi spontaneo Ace portò il braccio dietro le spalle di Umi.
La ragazza se ne accorse, ma non si scansò, anche se il suo viso dalla carnagione pallida stava incominciando a farsi rosso per l’imbarazzo. 
–Guarda c’è la luna piena!- esclamò ad un tratto il moro continuando a leccare il suo gelato al mirtillo. –Prima non l’avevo notata...-
Al suo fianco Umi si irrigidì di colpo: non si era accorta che quella notte ci sarebbe stato un plenilunio, ma dove aveva la testa?!
La ragazza fece per alzarsi ma una violenta esplosione non molto lontano da lì la fermò subito. 
Era esploso il tendone del tiro a segno, e i tendoni circostanti si erano incendiati.
Il fuoco si stava espandendo lentamente, ma aveva già preso volume e non sarebbe stato facile spegnerlo. 
I due ragazzi balzarono in piedi quasi all’unisono, si guardarono preoccupati e si misero a correre in direzione dell’esplosione.
Un altro tendone esplose, poi un altro e un altro ancora, ad Ace sembrava di trovarsi in un campo minato…
Quasi subito i responsabili di tutto quel macello si fecero vedere: era una banda di pirati entrati da poco nel Nuovo Mondo, che aveva subito deciso di attirare tutta l’attenzione della Marina su di sé, per chissà quale ragione.
I ragazzi si persero di vista dopo non molto, troppo occupati ad abbattere pirati che spuntavano come funghi in mezzo a quel mare di fiamme.

Ace tirava pugni infuocati a destra e a manca, non curandosi di chi colpiva, quando si trovò all’improvviso Marco davanti.
-Dov’è Umi?!- chiese preoccupatissimo. -Non era con te?!- richiese urlando.
–Non lo so. Ci siamo persi di vista poco fa, con tutto questo casino!- rispose il moro, non comprendendo appieno il fine di quel discorso. 
–MALEDIZIONE!!!- urlò Marco –DOBBIAMO RITROVARLA SUBITO!!!-
Le fiamme ormai si erano estese a tutto il Luna Park e lì intorno era tutto un cadere di ammassi di ferro carbonizzati, che una volta erano giostre, e gente impazzita che urlava cercando di salvarsi.
Ace sentì, come in un sogno, il suo corpo girarsi verso destra e i suoi occhi osservare la ragazza che si accasciava sulle ginocchia ad una ventina di metri da loro.


Credo che questo capitolo sia venuto un po' meglio degli altri (solo nella formattazzione del testo però...) grazie a tutti quelli che lo leggeranno. Scusate il ritardo colossale ma i miei mi hanno trascinati in campeggio e dovuto pregarli per farmi portare il portatile (non penso possiate immaginare...) quindi anche per il prossimo capitolo prevedo tempi di esecuzione mooolto lunghi...
   
 
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