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Autore: Aniel    01/07/2012    1 recensioni
Klaus/Elena... so che è una coppia strana, ma un tentativo non fa mai male.
Bloccatevi a Before Sunset. Damon e Stefan sono riusciti a gettare la bara contenente Klaus in fondo all'oceano prima che Elijah arrivasse a Mystic Falls (non vi preoccupate fan di Klaus, se si trova tra i personaggi c'è più di un motivo). E' passata una settimana da quell'evento, Alaric (cattivo) sta inseguendo gli originari in giro per il mondo, ma Bonnie non è sicura che Klaus abbia detto la verità riguardo l'essere il capostipite della linea di sangue dei nostri eroi, così decide di fare un piccolo incantesimo, e ovviamente... va tutto per il verso sbagliato.
Sia Klaus che Elena vedranno così le loro vite prendere direzioni che non avrebbero mai creduto possibili.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie Bennett, Elena Gilbert, Elijah, Klaus, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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16 – Un anno dopo


 








Erano i primi di marzo, ma la giornata era incredibilmente calda, e Klaus, appoggiato al davanzale della finestra, in smoking, pensò che era davvero il giorno perfetto per un matrimonio. La porta dietro di lui si aprì ed Elijah entrò con una bottiglia di borboun in mano.
« Vuoi? » domandò, allungando il braccio verso di lui.
« No, non sono nervoso. Sono solo felice, veramente felice! Non voglio rovinare niente » Elijah gli si mise di fronte e versò un po’ del linquido in un bicchiere.
« Ricordi tutto, vero? Senza offesa, ma durante il vostro ultimo matrimonio non dovevate fare assolutamente niente e lei era piuttosto assente, quindi è stata una fortuna. Oggi la cosa si svolgerà in maniera un tantino diversa e dovrete essere un po’ più partecipi »
« Già! Pensi che sarà uguale? Elena intendo » aggiunse, all’espressione perplessa del fratello « Hai ragione, era assente quella volta, come se quello che stava accadendo lo stesse vivendo in terza persona. Sembrava preoccupata e nervosa. Ricordo di aver temuto che avesse cambiato idea. Spero che oggi sia diverso »
« Beh, visto quello che è successo negli ultimi due anni direi che ha cambiato idea, in effetti, solo non come intendi tu » sbuffò e poggiò il bicchiere ormai vuoto su un ripiano « solo tu puoi uccidere una ragazza e riuscire dopo a farla innamorare di te »
« Davvero? Perché io non so come sia potuto succedere. Ancora oggi mi sembra un sogno. Come ha fatto? Come ha potuto perdonarmi? Mamma non c’è riuscita, e neanche Finn, ed Elena è... rispetto a loro è un’estranea »
« Sono abbastanza sicuro di poter dire che mamma non è un esempio da imitare. E neanche Finn, tutto sommato. Ma Elena ti ama. È l’amore che fa girare tutto Niklaus, e sono felice che tu l’abbia trovato alla fine »
« L’amore è la più grande debolezza di un vampiro, e noi non siamo deboli, Elijah. Noi non proviamo nulla e non ci importa di nessuno »
Quelle parole presero forma nella sua mente, insieme al momento in cui le aveva pronunciate. Come aveva potuto essere così stupido? Sapeva cosa si provava ad amare, e aveva odiato Katerina per ciò che gli ricordava, ma non avrebbe dovuto essere sufficiente per farlo rinunciare a provare ancora qualcosa. Osservò il fratello maggiore bere e si accorse che, in effetti, non aveva mai smesso di provare sentimenti, neanche quando pensava d’averlo fatto.
« Sono felice che tu sia qui » gli disse, ed Elijah sembrò stupito « Sono felice che tutti voi siate qui. La mia famiglia, riunita per il mio matrimonio. Era una cosa che pensavo di non vedere mai »
« Ti sei messo d’impegno per non vederla » lo rimproverò l’altro.
« Mi dispiace. Non avrei mai dovuto pugnalarvi, tradirvi. È solo che... volevo che rimaneste con me, non volevo essere abbandonato »
« Lo so, e dispiace anche a me. Non faremo di nuovo lo stesso errore »
« Lo spero davvero! Non credo che Elena sarebbe disposta a trascinare tre bare con se per il resto dei suoi giorni » Elijah sorrise, cogliendo l’ironia della frase.
« Devo ricordarmi di ringraziarla allora »
 

Kol stava trascinando Katherine per i corridoi di casa sua, incurante delle domande che la vampira continuava a fargli nervosa.
« Kol, siamo in tremendo ritardo per il matrimonio. Tu avrai anche un altro fratello e una sorella da poter vedere in questo fatidico momento, anche se salti quello di Klaus, ma io non avrò altra possibilità di vedere una identica a me con uno splendido abito bianco che io ho aiutato a scegliere » l’originario si fermò di botto e lei gli andò a sbattere contro.
« Hai aiutato Elena a scegliere l’abito? Non me l’avevi detto » lei arrossì.
« Beh, a dire il vero ho aiutato Rebekah a scegliere l’abito. Dopo la mia entrata in scena la tua sorellina ha capito che il coinvolgimento di Elena non era necessario per quel particolare. Tanto siamo uguali » Kol era a bocca aperta e la fissava, stralunato.
« Hai indossato quell’abito? » le chiese, a voce bassissima.
« Una volta sola »
« Dannazione! » imprecò lui « Ora passerò l’intero matrimonio a immaginare te con quel vestito addosso. Già non era difficile prima... »
« Perché? Non ti piaccio così? » Katherine indossava l’abito delle damigelle. Era blu scuro, senza spalline, lungo fino al ginocchio e volteggiò un paio di volte su se stessa, facendosi ammirare, quando Kol la prese per le spalle e la obbligò a fermarsi.
« Devo farti vedere una cosa » disse soltanto, eludendo la domanda, e continuò a condurla per i corridoi, fino a fermarsi davanti al balcone che dava sul davanti della casa.
« Allora? Cosa devo guardare? » il ragazzo non disse niente, ma indicò il tetto, da cui scendeva un fermaglio con una rosa bianca. Lui lo prese e glielo appuntò fra i capelli.
« Vorrei che lo indossassi oggi » Katherine alzò la mano e sfiorò quell’oggetto con incertezza.
« E a cosa devo questo regalo? È la prima volta che mi regali qualcosa »
« Hai vinto. Lo devi a questo »
« Ho vinto cosa? » Kol sorrise, felice che lei avesse dimenticato e di poterle spiegare.
« Sei riuscita a farmi provare qualcosa. Non è ancora forte, ma cresce » le disse, e lei rimase sbigottita davanti a quella confessione « e continuerà a crescere, ne sono certo. E tu sei splendida oggi. Sei bellissima tutti i giorni, ma oggi sei insuperabile »
« Wow! Sono... senza parole »
« Chiamiamo i media. Tutti i giornali del mondo. Questa è una notizia da prima pagina: Katherine Pierce è senza parole! » Katherine gli diede un pugno giocoso, fingendosi arrabbiata.
« Smettila! O non ti permetterò da farmi da cavaliere oggi »
« Tragedia! Ok, smetto. Ti voglio bene! So che non è un “ti amo”, ma... »
« No, non è un “ti amo”, ma la speranza è l’ultima a morire » continuò lei, prima di sporgersi e baciarlo.
« Ci conviene andare. Siamo in ritardo » le ricordò Kol, allontanandosi un momento.
« Si, beh, i matrimoni non cominciano mai in orario » replicò lei, arpionandogli la cravatta.
 

Elena si rimirava allo specchio e lisciava la stoffa dell’abito con nervosismo. Rebekah aveva scelto davvero bene e lei ebbe il dubbio che l’avesse fatto provare a Katherine, ma preferì non chiedere. Era senza spalline, stretto in vita, con una larga gonna molto semplice, e un coprispalla smanicato ed elegante. L’unica cosa diversa, ma che rendeva quell’abito da bello ad eccezionale, erano due motivi di rose, uno sul lato destro del busto e l’altro sulla gonna, nello stesso lato. Sotto indossava un completo intimo che sapeva avrebbe fatto impazzire Klaus. I capelli le cadevano morbidi sulle spalle, ricci, legati solo nella parte superiore con delle mollettine e decorati con piccoli gigli bianchi.
« Sei bellissima! » esclamò Rebekah, prendendo il velo dalla sedia e iniziando a sistemarglielo tra i capelli.
« Sento che sto per vomitare » ammise lei, portando una mano allo stomaco.
« Sei mezza vampira, tesoro. Non credo tu possa. E poi rovinerebbe il vestito, quindi evita. E non è neanche la prima volta, se ci pensi, è come se fosse un rinnovo del giuramento »
« Solo che la prima volta non c’era nessuno della mia famiglia, e io non ho avuto il tempo neanche di godermi la prima notte di nozze »
« Ce l’avrai stanotte » disse Rebekah, con un sorriso malizioso.
« Siete pronte? » chiede Jeremy entrando nella stanza. Non appena ebbe visto la sorella rimase a bocca aperta dallo stupore.
« Wow! Elena, sei... sei tu? » le due ragazze scoppiarono a ridere ed Elena annuì.
« In carne ed ossa. È ora? »
« Aspettano solo te » Elena fece un respiro profondo e seguì il fratello.
 
Klaus andò al suo posto e osservò la sala. Era presente tutta la città, che aveva imparato a conoscerlo durante quell’ultimo anno, pur non sapendo cosa fossero lui e la sua famiglia. Intravide la signora Lockwood e Tyler in seconda fila, la signora Forbes, Matt e molti di quelli che erano stati i compagni di scuola di Elena. Klaus era contento che Tyler fosse riuscito a venire, così come Caroline. Erano riusciti a convincere il Consiglio che si era trattata di una bufala e che Alaric avesse mentito; questo, ovviamente, dopo aver sostituito la verbena con un’erba molto simile ma del tutto priva della sue capacità speciali. Con lo stesso sistema avevano anche informato la comunità dell’adozione di Elena e avevano fatto passare Katherine per sua sorella gemella a lungo perduta. In prima fila, vide Stefan, che lo fissava a sua volta. Sapeva che il ragazzo era ancora innamorato di Elena, nonostante mostrasse una serena rassegnazione, e se ne dispiaceva, ma non poteva fare nulla per aiutarlo. Dietro di lui, in piedi, come voleva la tradizione americana, c’erano Elijah e Damon, che si trovava lì solo in quanto fidanzato di sua sorella. Il fratello maggiore si sporse verso di lui e gli strinse un braccio. Non disse niente. In quel momento le parole non erano necessarie. Kol entrò di corsa nella sala, attirando l’attenzione di tutti e andò a posizionarsi tra Elijah e Damon.
« Scusate il ritardo » sussurrò e Klaus non riuscì a trattenersi dal rispondergli.
« Hai i capelli scompigliati fratellino. Katerina ti ha trattenuto? » Kol stava per ribbattere, ma la musica partì e tutti i presenti in sala si alzarono in piedi. I primi ad entrare furono Caroline e Raphael, che camminava piano, tenendo fra le mani un piccolo cuscinetto di stoffa con sopra le fedi. Aveva iniziato a camminare ben prima di compiere un anno, e quando era diventato abbastanza indipendente sotto quel punto di vista avevano deciso che sarebbe stato splendido se fosse stato lui a portare gli anelli. Non parlava ancora, ma in famiglia avevano iniziato tutti tardi, quindi non si preoccupavano di questo. Dopo di loro, c’erano Katherine, Bonnie e Rebekah e, infine, fece il suo ingresso Elena, accompagnata da Jeremy.
« Quel tipo di amore non muore mai »
Klaus rimase incantato mentre la osservava camminare lentamente verso di lui, ricordando quelle parole che aveva detto a Damon molto tempo prima, inconsciamente riferite a lei e nessuno dei due distolse gli occhi finché non furono l’uno di fronte all’altra.
« Siamo qui riuniti oggi per celebrare un’unione molto speciale, l’unione tra due persone che hanno scelto di passare la loro vita insieme » iniziò il celebrante. Elena fece un respiro profondo, lasciando che quelle parole le scorressero sulla pelle e pensando ad altre parole, molto più lontane.
« Ma Klaus, so che è reale »
« Chi è? »
« Uno degli originari, una leggenda » “Si” pensò, puntando i suoi occhi su quelli dell’uomo davanti a sé “Una splendida leggenda che sto per sposare”
« Stai dicendo che il vampiro più antico della storia dei tempi sta venendo a cercarmi? » “gli sarebbe corsa incontro se avesse saputo... beh, in effetti aveva provato a corrergli incontro, ma di certo non con le intenzioni che aveva adesso”
« Se vuole qualcosa, la ottiene »*  “Lui voleva lei” le brillarono gli occhi al pensiero, e sorrise. Lui aveva sempre voluto lei.
« Scambiatevi gli anelli » Raphael si avvicinò, accompagnato da Elijah, e gli porse il cuscinetto, per poi battere le mani, allegro. « E ora vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa »
 

Elena osservò la stanza in cui si trovava con meraviglia. Era piccola e intima, ma molto accogliente: era perfetta! Solo per loro due, solo per quella notte.
« Non ti dissolverai nel nulla questa volta, vero? » le chiese lui con una nota di panico nella voce, baciandole sotto l’orecchio e abbracciandola alle spalle. Lei sorrise e mise le sue braccia su quelle del ragazzo.
« Non vengo da altri tempi »
« Buono a sapersi » con lentezza esasperante, le tolse l’abito, scoprendo ciò che indossava sotto e rise, osservandola « Tu mi vuoi morto »
« Non basta questo per ucciderti. Fidati, ci ho provato » continuarono a baciarsi, fino a raggiungere il letto, e poi si tolsero velocemente i vestiti. « Aspetta » lo fermò, mentre le baciava il collo, e lo scostrinse a guardarla negli occhi « Voglio che tutto questo sia perfetto. Niente deve andare storto questa volta » Klaus le accarezzò piano tutta la lunghezza del corpo, fino ad arrivare alla coscia, facendola rabbrividire.
« Cosa vuole fare allora, signora Mikaelson? »
« Solo essere tua » rispose lei, sorprendendolo « completamente, per sempre, tua »
« Lo sei, come io sono tuo » replicò Klaus, posandole un leggero bacio sulle labbra prima di prenderla.
 

Damon e Rebekah si intrufolarono in casa la mattina dopo, ancora leggermente sbronzi dalla notte appena trascorsa, e cominciarono a baciarsi camminando per casa. Di certo non potevano aspettarsi di trovare sei paia di occhi che li fissavano, divertiti. L’originaria si sventolò con una mano, rossa e imbarazzata.
« Ciao a tutti, già svegli a quest’ora? »
« Mai svegli quanto te sorellina » Kol sorrise birichino e si beccò un pizzicotto da Elijah. La sorella, per sua fortuna, decise di ignorarlo.
« È una specie di riunione? È successo qualcosa? » chiese.
« No, è solo una colazione in famiglia » le rispose Klaus, andandole incontro e dandole un bacio sulla fronte « Ho preparato i pancake solo per te »
« Grazie Nik! Pensavo avreste fatto colazione a letto voi due, da soli » aggiunse, spostando lo sguardo da lui a Elena.
« Quello che facciamo a letto non sono assolutamente affari tuoi Bekah. Cerca di disinteressartene, ok? » ci fu una risata generale, interrotta da un suono che fece immobilizzare tutti all’improvviso. Elena e Klaus si voltarono l’uno verso l’altra e poi si diressero contemporaneamente verso il piccolo Raphael che giocava nel box.
« Amore? » lo chiamò Klaus, abbassandosi alla sua altezza. Il bambino alzò i suoi limpidi occhi azzurri verso di lui, osservandolo attentamente.
« Papà » disse di nuovo, incurante delle reazioni che quella singola parola riuscì a suscitare in tutti i presenti. Kol si avvicinò al box in un attimo e si abbassò anche lui all’altezza del nipote con espressione bisognosa.
« Riesci a dire zio Kol? Zio-Kol »
« Kol, quel bambino crescerà con un’opinione pessima di te se continui così » lo rimproverò Katherine, ma Raphael rideva, divertito.
Elena si inginocchiò accanto al marito e gli strinse forte il braccio, costringendolo a guardarla e gli fece il sorriso più dolce del mondo.
« Chi l’avrebbe mai detto che un crudele mostro assassino vecchio di mille anni come te potesse rivelarsi essere la mia porta per la felicità? » gli sussurrò.
« E chi avrebbe mai detto che una piccola ex cheerleader come te potesse riuscire a farmi rimangiare le promesse di una vita? »
« Ti amo » Klaus le prese il mento con due dita e la baciò dolcemente.
« Ti amo » rispose poi, prima di baciarla di nuovo, più a lungo, sotto lo sguardo felice di Raphael e dell’intera famiglia.



FINE

 

 


Non so voi, ma la prima volta che ho visto questa scena io non ascoltavo tanto quello che Klaus stava dicendo. L’unica cosa a cui riuscivo a prestare attenzione erano quelle mani che stringevano quelle di Elena. Questi due personaggi hanno così poche scene insieme, nella serietv, nonostante tutte le decisioni di Klaus girino intorno a lei, che ogni momento che passano insieme, seppur negativo, diventa in qualche modo speciale.
 
*Questi ricordi di Elena provengono dall’episodio “Katerina”, 2x09
 
Ed eccoci qua, siamo giunti alla fine. Sono un po’ dispiaciuta di finire di scrivere questa fanfic, anche perché probabilmente non pubblicherò molto nel prossimo futuro, causa l’impegno di laurearmi fra un anno, che sembrerà molto più realistico domani, quando sarò a Ragusa per assistere alla laurea di mia sorella. Quindi questo sarà il mio ultimo aggiornamento per molto tempo, e ci tenevo a dire GRAZIE a tutti voi. Grazie di tutto: di aver seguito la fanfic, di averla recensita, di avermi fatto percepire il vostro giudizio in merito. Grazie, buona estate, e alla prossima!
 
Ps: se a qualcuno interessasse, questo sarebbe l’abito da sposa di Elena
  
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