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Autore: Auror Girl    16/01/2007    2 recensioni
Tutto questo Lily lo stava pensando con gli occhi ancora chiusi, senza nemmeno aver voglia di aprirli….voleva fissare ogni immagine di quel sogno nella sua testa, per ricordarselo per sempre…era così dolce e spinto allo stesso tempo. Così….perfetto…quel ragazzo la stava conquistando…non c’era altra spiegazione…Lily cercò il cuscino, e lo abbracciò forte, tentando di provare nuovamente le emozioni provate pochi minuti prima virtualmente…ma aveva una voglia di provarle relamente per la prima volta nella sua vita. -Oh, James….-come avrebbe voluto che fosse lì…per abbracciarlo…per sentirlo ancora… -curioso vedere come mi pensi intensamente Evans- -POTTER!-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si preannunciava una giornata nera.

Il sole che spuntava era stato quasi subito coperto da nuvolosi neri, che avevano contribuito a rendere l’atmosfera ancora più fredda di quanto non fosse già.

Un venticello gelido scuoteva il corpo e le anime dei due ragazzi che erano ancora in viaggio, fra sbandate e cambiamenti bruschi di quota.

Nonostante fosse giorno di vacanza, infatti si potevano scorgere ancora qui lavoratori che, o troppo pignoli o troppo impegnati, si dirigevano strenuamente verso i loro uffici.

Ma davanti a loro c’era la campagna, l’immensa stupenda campagna inglese, che vantava di essere una delle più verdi del mondo, dove di solito non c’era nessuno, e il silenzio, che sembrava scontato, ma era così difficile da trovare, sembrava assicurato dalla pace regnava in quel luogo.

Un raggio di sole fece capolino da una nuvola nera colpendo in faccia Lily, che, abbagliata da quella luce, chiuse gli occhi, mentre James controllava che fosse ancora saldamente aggrappata ai suoi fianchi.

Mancava poco a Londra, un’ora, massimo un’ora e mezza e da lì a poco Lily sarebbe stata al sicuro.

Percorrevano gli enormi campi gelati a velocità impressionante, controvento, bucando l’aria che scorreva loro sui fianchi…anche se quella situazione era pericolosa, fredda, assurda o quello che era, i due ragazzi sentivano dentro di loro qualcosa che assomigliava a tranquillità nascosta, coperta mille e mille volte da uno strato enorme di preoccupazione ostentata dalla parte della loro mente che, in un certo senso, si poteva definire “responsabile”.

Lily era ancora accoccolata addosso a James, e si chiudeva, dal profondo del cuore, come mai quella situazione le sembrasse perfetta, nonostante la sua vita fosse in pericolo…come quella situazione era magica, sotto un solo raggio di sole, sotto un solo spiffero d’aria tiepida, sotto le ampie spalle che la riparavano dal vento diretto.

-Siamo quasi arrivati.- sussurrò James chinando leggermente il suo bel collo lungo verso di lei e facendo un mezzo sorrisetto tirato, che si fece più naturale quando Lily, scostandosi una ciocca di capelli ramati dalla bocca, sorrise.

James, dal canto suo, aveva paura che la Evans sentisse il suo cure battere.

Era incredibile, non aveva mai battuto così forte..faceva quasi rumore, premendo contro il petto del ragazzo e tentando di prendere il sopravvento sulla ragione…tremava quasi per quanto era nervoso all’idea di averla così vicina…sentiva il profumo della sua pelle.

Sapeva di fresco, come un frutto bagnato che libera i suoi aromi più delicati e meno invasivi…sentiva le sue guance appoggiarsi al suo pesante mantello nero da viaggio…

Avvertiva ogni suo più piccolo movimento.

E sembrava quasi che avesse moltiplicato l’attenzione a mille.

Guardava ovunque, teso, tenendosi pronto per proteggerla da quella inaspettata minaccia incombente e terribile.

Improvvisamente, le nuvole si diradarono lentamente, mentre il cielo cobalto lottava per uscire e per abbagliare quella scena di protezione.

Londra si vedeva bene all’orizzonte..erano arrivati.

James scese lentamente di quota, atterrando in un quartiere buio e sporco, pieno di rifiuti abbandonati e di gatti randagi che,m con i loro occhi a fanale, scrutavano i due con insistenza, bucando le ultime tenebre che il sole non aveva raggiunto.

-Avanti, andiamo…- disse James, afferrandole un braccio e mettendosi a camminare velocemente, mettendo a dura prova le gambe della rossina.

Attraversarono quelli che a Lily sembrarono 3 quartieri, fino ad arrivare ad una comunissima stazione dei treni babbana…la ragazza si guardò intorno, ma non vide né Silente né nessun mago…c’era forse un binario alternativo come a King’s Cross?

-James…-

-Taci, seguimi…-

Il ragazzo, cercando di mimetizzarsi il più possibile fra le poche persone presenti, scese delle scale in ferro arrugginito, che scricchiolavano e sembravano traballare su loro stesse.

Inoltre, alla fine, c’era un cancelletto sempre in ferro arrugginito che invitava caldamente chiunque a non oltrepassarlo, rischio la vita.

Il ragazzo tirò fuori la bacchetta e aprì il portoncino, e i due sbucarono in quella che sembrava una strada sotterranea, che proseguiva come una galleria, solo che non si vedeva l’uscita.

La ragazza cominciò a sudare copiosamente….lei era claustrofobica…aveva sempre avuto una paura matta degli spazi chiusi, aveva sempre avuto paura che le crollassero addosso…non a caso la sua paura più grande era quella di finire sepolta viva.

L’aveva scoperto in occasione del terzo anno, quando avevano studiato i mollicci, e a lei era apparsa la sua figura che veniva inghiottita dalla terra…a ripensarci le venivano ancora i brividi…

Un squittio acuto e la comparsa di un topo la fecero letteralmente saltare addosso a James, riparando il viso nel suo collo…però…che bella sensazione….che buon profumo che aveva. Sembrava sudore, ma aveva un odore pungente, forte, buono….stranamente buono e intenso…e che pelle morbida che aveva…che bel collo lungo…

-Ehy, Lily, ti sei addormentata?- chiese James, mentre Lily, una volta accortasi di essere stata troppo tempo nel collo di James, si girava, assumendo una bella sfumatura color peperoncino.

-io…ecco…-

Erano vicini…erano troppo vicini…riusciva a vedere ogni capello della ciocca ribelle che gli copriva la fronte, poteva sentire il suo fiato addosso, poteva guardarlo negli occhi e perdersi nella loro semplicità…e dio, era così bello…e sorrideva…

La ragazza inclinò il collo, avvicinandosi lentamente, senza fretta….poteva godere di ogni momento che la separava dal raggiungimento delle labbra di lui, che certamente sarebbero state pronte ad accoglierla, coccolandola infinitamente e senza fretta…non era un’atmosfera esattamente romantica, ma era giusta così…

Erano ancora più vicini…lei lo sentì scostarle i capelli dietro la nuca in un solo piccolo gesto…a parere del moro, infatti, era bellissima quando i capelli le creavano una specie di onda sul collo…respirava piano, quasi ostentatamente.

Gli occhi verdi, dei quali ormai poteva scorgere ogni sfumatura, si specchiavano nei suoi, e le sue belle gote pallide si dipingevano di una colorazione giusta, rosea come non lo era mai stata e l’eco dei suoi sospiri desiderosi rimbombava fra le umide pareti di quel luogo.

Le bocche si sfiorarono timidamente, finchè non si toccarono piano, quelle morbide e rosse di lui con quelle screpolate ma rosse allo stesso modo di lei…

-Ragazzi, siete già qui!!!- prima che le carezze fra le bocche diventassero baci passionali, Silente spuntò di dietro una colonna, e i ragazzi si allontanarono, ognuno intimamente deluso da quella orrenda e crudele privazione…

-Sì, professore, eccoci- Lily ammirò la prontezza di parole del ragazzo che, nonostante avesse notato gli occhi azzurri di Silente scrutarli divertito, aveva trovato la “forza d’animo” per rispondere come se non fosse successo assolutamente niente.

-Eccellente, eccellente James…adesso mettetevi in viaggio, alla signorina Evans verrà spiegato tutto a tempo debito…-

-Ma signore…- tentò Lily, bramosa di sapere di più, ma il preside la bloccò con un gesto.

-L’importante è che vi muoviate in fretta, le spiegheremo tutto, signorina Evans, una volta raggiunto il rifugio…-

-Scusi signore, nella nostra precedente conversazione non ho afferrato bene con cosa dovremmo muoverci adesso…con la scopa?- chiese James, ostentando un passo avanti.

Silente negò con un sorriso.

-Dobbiamo fare le cose per bene…materializzandovi sareste individuati, volando anche, direi che dobbiamo…- e senza aggiungere altro, muovendo la bacchetta, fece comparire una bellissima moto blu notte, brillante, lucida e potente.

Lily immaginò che il sapere perché non potevano materializzarsi direttamente al rifugio comprendevano le “informazioni che le sarebbero state date a tempo debito”, perciò salì dietro a James, sistemandosi alla meglio lo zainetto nero sulle spalle, mentre James, con un’occhiata impacciata, le porgeva un casco.

Ella sentì sotto di sé la moto rombare potentemente e vibrare, mentre il ragazzo toglieva il cavalletto e, con un ultimo saluto al preside partiva..

Lily si riappoggiò alla schiena di James.

E nonostante il fortissimo rumore e le continue vibrazioni riuscì ugualmente a sentire un brivido attraversargli la schiena.

  
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