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Autore: Mei91    04/07/2012    2 recensioni
AELITA SINCAI una ragazza cresciuta in un villagio umano ma che ha perdudo la memoria...
Abigor demone spetato alla ricerca spasmodica della sua compagna sparita anni prima...
MI SCUSO, MA QUESTA STORIA PURTROPPO è SOSPESA AL MOMENTO
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Stava giungendo la sera ed eravamo esausti. Asia non stava bene e io me ne ero accorta, solo che cocciuta per come è nega sempre tutto e l’evidenza. Si ta attaccata a Thamiel usando delle scuse inutile, ma io sapevo che invece aveva bisogno di un appoggio e di fermarsi un attimo e rilassarsi.

“Abigor!” lo chiamai e lui si fermò e si voltò a guardarmi. Vidi che Thamiel metteva una mano una mano attorno la vita di Asia e la sorreggeva e io scossi la testa in segno di negazione come a dire che così di certo non potevamo continuare.

“Dimmi Aelita!” mi esortò il demone..

Guardai Abigor e sentii  che una strana stretta attanagliava il mio stomaco e che il cuore cominciava a battermi all’ impazzata, ma essendo abituata a far tacere le emozioni del mio corpo, ignorai quel piccolo particolare e parlai con un tono di voce neutrale.

“Potremo fermarci un attimo, sai Abigor io e Asia siamo delle semplici umane” mentii riguardante me. Abigor mi osservò a lungo poi sospirò.

“Hai ragione Aelita. Mi ero dimenticato che siete umane. Per sta sera accampiamoci qui.” Dichiarò per poi prendere a camminare dirigendosi verso il fiume li vicino. Vidi che Thamiel aiutava Asia a sedersi su un tronco e si sedette vicino a lei, io pesi a seguire Abigor. Vidi  che era seduto su una roccia a riva del fiume e guardava il celo trapunto di stelle.

“Abigor..” lo chiamai con un tono di voce quasi timoroso. Lui si voltò verso di me e mi guardò con un paio di occhi tristi che mi fecero sussultare.

“Oh, Aelita..” sussurrò e io sentii una morsa al cuore. “ Aelita lasciami solo per favore” continuò e io mi sentii distrutta.

“Perché?” chiesi con un filo di voce, ma sapevo che lui mi aveva sentita.

“Perché somigli troppo ad Abigail. Non è per te Aelita, ma sento terribilmente la mancanza della mia compagna. Senza di lei sono distrutto. Senza Abigail io non valgo nulla Aelita. Lei è la mia forza, lei è il mio sostegno, lei è il mio coraggio, lei è il mio tutto. Volevo giungere subito al mio castello in quanto posseggo lo specchio delle identità. Lo specchiò dell’ identità mi può rivelare che sembianze ha preso la mia Abigail ma solo se è ancora viva. Lo specchio mi ha condotto a te, ma penso che si sia sbagliato. Se lo specchio non riesce a trovare ciò che voglio, chiederò consiglio all’oracolo ma solo in caso estremo. Aelita, mi dispiace torturati con le mie moine di demone innamorato cotto della sua compagna” dichiarò con il capo chino guardando il fluire dell’acqua sotto di lui. Non mi ero nemmeno resa conto di avere gli occhi pieni di lacrime. Abigor stava facendo di tutto per trovarla, ma lei ancora non gli poteva rivelare chi era. Non poteva proprio.

“Abigor, non perdere la speranza. Sono sicura che troverai la tua donna, ma devi anche pensare a te stesso. Dimmi quand’è stata l’ultima volta che hai mangiato? Da che ti conosco non hai toccato cibo, dormi malissimo, e non ti prendi cura di te stesso. Pensi che tale comportamento farebbe piacere a Abigail?” dichiarai. Lo vidi alzarsi di scatto, ma poi mi ritrovai con le spalle sbattute ad un albero e la mano di Abigor intorno al mio collo.

“Tu che ne sai! Per me la cosa più importante è Abigail, io sono poco importante….Tu sei poco importante. Non vali un briciolo per me di quanto valga Abigail!” mi urlò infuriato e i  miei occhi si riempirono di lacrime.

“Abigail non vorrebbe mai una persona come te!” tentai di parlare sapendo che lo avrei fatto infuriare maggiormente.

“Tu non conosci Abigail!” urlò

“Nemmeno tu!” gridai per poi divincolarmi dalla sua presa e poi corsi via in lacrime. Passai per l’accampamento dove vidi Thamiel e Asia giocare e ridere insieme e il mio cuore fu stretto in una morsa di dolore. Thamiel e Asia si accorsero della mia presenza e si voltarono verso di me, ma io ripresi a correre. Vidi Asia alzarsi e corrermi dietro. Mi fermai in un radura e Asia si fermò dietro di me.

“Aelita che succede?” mi chiese mentre i miei singhiozzi non accennavano a diminuire.

“A..Abigor…” sussurrai “Mi ha detto che non valgo nulla.” Poi tacqui e non parlai più. Vidi che dietro di Asia giungeva Thamiel ed io corsi da lui e mi tuffai tra le sue braccia distrutta e sommersa da un mare di lacrime, poi mi addormentai esausta tra le sue braccia, ma prima sentii Asia sussurrare un qualcosa a Thamiel. Qualcosa che non decifrai. Thamiel mi prese in braccio e mi portò all’ accampamento.


POV ABIGOR

Ma che diavolo ho fatto! Che diavolo mi è preso! Aelita cercava solo di aiutarmi e io me la sono presa con lei. Sono un mostro! Devo parlare con lei, chiederle scusa. Devo…

“Abigor!” mi voltai di scatto trovandomi dietro di me Thamiel.

“Che diavolo hai fatto ad Aelita!” esclamò infuriato il mio amico. Non lo avevo mai visto in quello stato.

“Io…come sta?” chiesi evitando la domanda.

“Uno schifo! È un fiume di lacrime. È distrutta! Ora dorme e con lei c’è Asia, ma si può sapere che le hai fatto?”

“Le ho detto che per me la cosa più importante è Abigail e che lei non è importante!” sussurrai abbassando la testa.

“Tu sei un idiota con i fiocchi! Asia mi ha raccontato che Aelita è stata adottata ù, che stata trovava al confine della foresta proibita, abbandonati li da qualcuno che non la considerava importate. Bravo lo scienziato e adesso chi risolleva più quella ragazza!” urlò Thamiel e io mi sentii un vero schifo. Lasciai Thamiel li al fiume e io corsi all’ accampamento trovando Asia abbracciata ad Aelita e Aelita con lo sguardo perso nel vuoto. Piano mi avvicina alle due ragazze, ma Asia mi fulminò con lo sguardo. La ignorai inginocchiandomi davanti a Aelita.

“Aelita  per favore piccola perdonami!” sussurrai ma Aelita non mi guardò e ne mi parlò. Asia sospirò .

“Non ti parlerà Abigor. Aelita è regredita. È tornata ai giorni in cui è stata ritrovata ai confini della foresta proibita. Non parlerà. Bisogna riabilitare la sua mente e il suo cuore. Sei stato crudele! Hai sputato sentenze senza conoscere la verità. Ora dimmi Abigor, credi che lei voglia più avere nulla a che fare con te? Lei stava solo cercando di aiutarti e tu l’hai trattata malissimo. Stai cercando Abigail, idiota, ti dirò di più Aelita è Abigail!” dichiarò Asia con un tono di voce freddo come il ghiaccio e per poco a me non venne un infarto. Aelita era Abigail.

“Stai scherzando vero!” urlai e Asia scosse la testa in segno di negazione, poi Aelita sciolse  l’abbraccio con Asia e si alzò in piedi e una luce bianca l’avvolse. Quando essa di diradò al posto di Aelita comparve  la mia Abigail.


To be continued…

   
 
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