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Autore: beesp    13/07/2012    1 recensioni
Prima di ritornare dietro lo steccato, Lily gli porse la ghirlanda. Sorrise al volto sorpreso di Severus.
Qui si cerca di andare oltre il cliché, di ricalcare la storia di Severus e di Lily oltre la storia raccontata dalla Rowling, viaggiando dal Surrey a Hogwarts, fino ad arrivare all'ultimo estremo saluto, dov'è giusto lasciar calare il sipario ed il silenzio.
Severus/Lily, missing moments.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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3. Life’s too good to last – we’re too young to see
3. Life’s too good to last – we’re too young to see

Estate 1972

Lily quell’estate aveva scritto ai suoi amici Grifondoro. Era entusiasta delle nuove amicizie; al di fuori di sua sorella, e più tardi di Severus, non aveva mai avuto qualcuno con cui confidarsi.
Certo, non parlava di tutti i suoi pensieri e degli aspetti più privati della sua vita, quel privilegio era concesso soltanto a Severus e a Petunia – quando lei era dell’umore giusto – ma era pur sempre rimanere in contatto con ragazzi come lei e scoprirne i più diversi dettaglia; bastava impugnare penna e calamaio, una pergamena, e cominciare a raccontare. Le rispondevano, tutti, in maniera gentile ed educata, scherzando o chiedendole consigli. Perfino quel James Potter, tra le mura scolastiche tanto infantile e arrogante, diveniva più simpatico e affabile nel segreto delle lettere.

Lucius Malfoy aveva trovato interesse in lui. Di tanto in tanto riceveva una pergamena firmata con la sua grafia elegante, in cui il giovane gli domandava cortesemente della sua vita e se stesse coltivando la sua passione per la Difesa contro le Arti Oscure; rispondeva sempre gentilmente a quelle lettere, immaginando che Malfoy fosse una sorta di Mecenate dei giovani talenti Serpeverde.
Era entusiasta di quella nuova amicizia e lo era anche sua madre; aveva sempre meno sguardi gelidi per lui. Era sembrata particolarmente soddisfatta quando aveva appreso dei voti degli esami di fine anno.
Severus, con la sua vita che sembrava visibilmente migliorata, riusciva anche a non pensare a quello strano senso di perdita alla bocca dello stomaco quando in qualche modo compariva Lily nelle sue giornate.

Severus aveva uno sguardo colmo d’ammirazione quando parlava di Lucius Malfoy.
Lily non lo trovava particolarmente interessante, ma annuiva quando veniva tirato in ballo nelle loro chiacchiere pomeridiane, sorrideva se Severus sorrideva disquisendo, perché appariva più tranquillo e non aveva alcun cuore di deluderlo. Non di nuovo.
Di tanto in tanto Severus la scrutava, preoccupato, come per assicurarsi della sua presenza.

Spesso la sua migliore amica costringeva entrambi a rimanere in silenzio; si stendevano sul prato della loro radura, immersi nell’erba alta, circondati dai fiori e dal brulicante rumore degli insetti in movimento; la vedeva chiudere gli occhi, percepiva il suo petto alzarsi ed abbassarsi lentamente, udiva i suoi sospiri profondi.
Adorava quel luogo. Soprattutto perché Lily lo adorava.
Potevano rimanere lì anche per ore, cullati dalla brezza, il fruscio delle fronde, il mormorio del fiume.
L’incanto continuava; Lily scoppiava in una risata e a Severus sembrava d’essere meno stanco.

A Lily veniva voglia di sorridere anche soltanto per il riflesso negli occhi di Severus.
Guardandolo Lily si sentiva forte e incredibilmente rara.

Avevano le teste l’una accanto all’altra; se la voltava, Severus poteva affondare nel profumo dei capelli di Lily.

… in quei giorni soleggiati, occorreva girarsi per raggiungere Severus; ed ecco che spariva il senso di smarrimento, non era più lontano, era a portata d’occhi e di mani.
Poteva parlargli.

Se parlava, Lily si illuminava. Se la ascoltava con attenzione, Lily si illuminava.
Lily era sempre illuminata con lui.


Era stata un’estate piacevole come poche altre. Partire per Hogwarts aveva un nuovo sapore; significava incontrare i compagni di scuola, rituffarsi in uno studio che non le pareva mai noioso, scoprire la magia – in ogni senso.
Tutto era perfetto a Hogwarts. I litigi, le lettere poco allegre di Petunia, le raccomandazioni dei suoi genitori … magicamente si trasformavano in un dolce sfondo di una giovinezza che percepiva; capiva d’essere giovane, d’avere a disposizione un periodo tanto breve quanto unico e splendido; Lily era una ragazza felice.
Dopotutto era anche merito di Severus.

Infilava i vestiti ripiegati nella valigia con entusiasmo, non notando nemmeno i capi peggiori del suo guardaroba, tant’era distratto dal ritorno a scuola.
Vi cacciò il suo orologio da polso – eredità del nonno materno – e chiuse il bagaglio con un solo movimento.
Non aveva proprio idea del perché l’anno prima si fosse rinchiuso in tanto malumore e pessimismo; Lily gli voleva ancora molto bene, di cosa c’era da preoccuparsi?
“Nulla, sarà un anno entusiasmante”. In quello stato d’animo Severus scese le scale verso sua madre, che lo attendeva per uscire a comprare l’ultimo materiale scolastico.




× Note dell'autore

Benissimo.
Questo capitolo mi dispiace meno degli altri. Spero che la storia vi sembri migliorare in spessore capitolo dopo capitolo. Non vorrei che appaia troppo come qualcosa di superficiale, ecco. Magari lo è lo stesso, però ecco, anch'io ho i miei limiti.
Il titolo del capitolo è preso da un verso di "Blackout" dei Muse.
Ringrazio FedyTsubasa per aver inserito questa storia tra le seguite.
A presto ^_^.
   
 
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