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Autore: Mitsuki91    30/07/2012    3 recensioni
Seira Felton è una nuova studentessa arrivata all'inizio del settimo anno di Hogwarts... Trasferitasi dall'Italia per motivi di lavoro del padre, subito s'interessa ad un biondino di nostra conoscenza... Sarà ricambiata? u.u
Scorpius Malfoy è decisamente un ragazzo normale: gioca a Quidditch, sì, ma sebbene parecchie ragazze lo ammirino non è interessato a storielle passeggere... Quando Seira si trasferisce, qualcosa nella ragazza lo farà smuovere dentro... O no?
***
Bene, se vi ho interessato, leggete e recensite! XD
Come per il resto delle mie storie anche questa nasce da un sogno che poi ho sviluppato ;)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Eccoci dunque giunti alla fine di questa storia XD
E’ stata una storia lunga u.u e mi ha dato molte soddisfazioni postarla =) grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto! =D oltre a seguirmi/preferirmi/ricordarmi anche recensendomi, e anche leggendo solamente! =)
Bene, vi lascio alla lettura! =D
Mi raccomando commentate! XD


Epilogo

POV Scorpius

“Tesoro, sei bellissimo.” mi disse mia madre, aggiustandomi la cravatta e guardandomi radiosa. Era il quindici giugno e faceva molto caldo, ma il completo era d’obbligo.
Sorrisi di rimando e le risposi: “Anche tu.” Ed in realtà era davvero bella, nel suo vestito argenteo.
Mio padre entrò in quel momento nel piccolo salottino dove eravamo, anche lui elegantissimo.
“E allora, nervoso?” mi chiese, a mò di saluto.
“Per niente.” risposi sicuro “Semmai emozionato.”
Draco mi fece un sorriso e mi diede una pacca sulla spalla.
“Beh, gli altri ti aspettano fuori… Sbrigati mi raccomando.” disse prima di uscire.
“Su, andiamo.” gli fece eco Astoria, finendo di sistemarmi. Io la seguii fuori dal salottino e dalla casa, dirigendomi verso il gran numero di persona che affollavano il giardino di Villa Malofy.
“Ehi Scorp, finalmente ti sei deciso eh?! Temevo che passassero secoli, come quando non ti rendevi conto di volere Seira e che lei voleva te… Avete sprecato un mucchio di tempo.”
Osservai Brendoon mentre parlava, con Cecily che lo teneva sottobraccio. Il sole fece un attimo risplendere la piccola fede dorata che portava la ragazza: l’anno prima i due si erano sposati, dopo anni e anni di fidanzamento. Era straordinario notare come sembrassero sempre così felici, nonostante stessere insieme da… Sempre, praticamente. Sorrisi, perché da quel momento in poi anche io sarei stato come loro, o almeno mi auguravo.
Gli invitati mi travolsero prima che potessi rispondere, tutti si congratulavano con me. Ero impaziente e continuavo a sbirciare verso l’arco di rose intrecciato, ma mancava ancora tempo…
“E dunque, chi l’avrebbe mai detto che sarei stata presente al matrimonio di un Malfoy?! E non come semplice invitata, ma come testimone della sposa! Roba da matti…” mi disse Rose Weasley, appena riuscì a beccarmi. Sorrisi.
“Non sia mai che si dica che una Weasley e un Malfoy vadano d’accordo. Vedi di starmi alla larga, rossa.” le risposi, facendo l’occhiolino. Il nostro rapporto era evoluto in quegli anni: da semplici conoscenti-rivali per natura, la mia relazione con Seira ci aveva avvicinati ed eravamo ormai diventati amici. Lei non era proprio la secchiona che mi aspettavo – beh, non che non lo fosse, risultò la migliore in assoluto ai M. A. G. O., ma era dotata anche di una sorta d’innato senso dell’umorismo – e io mi ero rivelato non stronzo come credeva, così abbiamo imparato a sopportarci… E a volerci bene, in fondo. Ormai avevo perso il conto di quante estati avevo passato alla Tana con lei e Seira.
“Oh, se questa è l’accoglienza che risevi alla testimone, non oso immaginare come ti comporterai con la damigella.” s’intromise Lucy, avvicinandosi con un sorriso. Lei e la rossa non erano mai diventate amiche vere, ma si sopportavano. E Lucy quel giorno era davvero splendida nel suo abito azzurro da damigella, molto elaborato. Quindi non mi stupii affatto quando il figlio di un ricco magnate si avvicinò con l’intenzione di parlarle, ma lei sbuffò.
“Oh cielo, non di nuovo… Vi saluto ragazzi!” esclamò prima di piantarci lì. Ebbene, nonostante i continui corteggiamenti e le pressanti richieste di matrimonio, si poteva dire che Lucy non avesse ancora trovato la sua anima gemella. C’era stata una litigata anni fa, appena finita la scuola, perché i suoi genitori volevano che sposasse Julian Nott e lei si era opposta fermamente. Era persino scappata di casa, rifugiandosi da Seira, ma suo padre l’aveva convinta a cercare un compromesso e così aveva fatto pace con i suoi genitori, con la promessa che avrebbe sposato prima o poi un purosangue di buona famiglia, ma che l’avrebbe deciso solo ed esclusivamente lei. Nonostante ciò era ancora single ed insisteva sul fatto che non aveva ancora trovato quello giusto.
Continuai il mio giro fra gli invitati, e Aroon mi presentò la sua nuova fiamma del momento assieme alla nuova squadra di Quidditch famosa di cui era diventato capitano. Mio padre mi ribeccò poco dopo, mentre ero coinvolto in un’accesa discussione con uno dei battitori, e mi disse: “Ehi è quasi ora, preparati.” così che salutai tutti e mi avviai verso l’arco di rose.
Il celebrante mi salutò affettuosamente mentre finalmente incontravo Alex, il mio testimone: mi prese un po’ in giro per il fatto che di lì a poco sarei stato ‘imprigionato a vita’ e mi raccontò sottovoce una serie di avventure bizzarre che aveva vissuto nel suo girovagare per l’Europa, di cui una particolarmente divertente con una Megera e due Goblin. Con la coda dell’occhio osservai attentamente gli invitati sedersi e Lucy e Rose avvicinarsi all’arco. Mia madre e mio padre presero posto in prima fila accanto alla signora Felton, che piangeva commossa nonostante non fosse ancora iniziata la cerimonia.
Poi finalmente calò il silenzio mentre iniziava la marcia nuziale e vidi Seira venirmi incontro, a braccetto con suo padre. Tutto il mondo si fermò in quel singolo istante, e non importava che la mia ragazza fosse più bella che mai nel suo elegante vestito bianco e blu: presto sarebbe diventata mia moglie, la signora Malfoy… Completamente mia, per sempre.
Il resto della cerimonia trascorse in un moto di irrealtà, almeno per me, tranne nel momento del fatidico ‘sì’: ero più convinto che mai e non volevo lasciarla andare. Il momento del bacio lo accolsi quasi con sollevo, dato che era la cosa che volevo fare appena l’avevo vista.
Seira. La mia Seira. Non più Seira Felton, ma Seira Malfoy. Ora eravamo uniti per sempre.
Il banchetto e la festa iniziarono e sembravano non voler più finire: era meraviglioso, maledettamente meraviglioso… Tutti che i congratulavano, la cucina squisita degli Elfi, i regali, le foto magiche a colori, gli amici di sempre che si stringevano a noi, il taglio della torta, le danze, le risate, la compagnia… E poi, piano piano tutti se ne andarono, lasciandoci soli… Tutti ci augurarono buon viaggio mentre i nostri genitori facevano preparare i bagagli dagli Elfi… E venne così anche il momento della partenza: io e Seira ci smaterializzammo ad un’altra Villa Malfoy, in Francia, in riva al mare, mentre gli Elfi avevano già predisposto tutto per il nostro arrivo.
Era il momento, il momento che aspettavo da tanto: certamente avevamo già fatto l’amore prima di allora, ma la luna di miele rendeva tutto così magico… La prima volta dopo le nozze… Seira si fece una lunga doccia e si cambiò, indossando una semplice vestaglia leggera.
“E così, la nostra prima volta da marito e moglie, mh?” mi chiese, buttandosi sul letto mentre mi toglievo la camicia.
“Ma come siamo impazienti, signora Malfoy…” le risposi, sorridendo. Lei s’inginocchiò sul materasso e mi aiutò a slacciare gli ultimi bottoni, ridendo.
In poco tempo mi trovai sopra di lei, baciandola con passione e togliendole la vestaglia. Ben presto mi trovai a lasciarle una lunga scia di baci lungo tutto il corpo, ma una volta arrivato ai glutei mi fermai.
“Sai…” sussurrai lieve, il viso ancora vicino alla sua pelle “La prima volta che ti ho trovata a dormire nel mio letto, in dormitorio, ti ho morso.”
“Cosa… Cosa?!” mi chiese lei, scoppiando a ridere.
“Che c’è da ridere?” le chiesi, accigliato.
“C’è che quando poi mi hai svegliato, il giorno dopo, avevo pensato che potessi essere stato te… Ma ho subito scartato l’ipotesi perché non mi sembravi un maniaco! Oh, che storia…”
“Te ne eri accorta?!” esclamai, scandalizzato.
“Amore mio, non so tu, ma se ti mordo ti lascio un segno… E questo segno si vede. Come hai potuto pensare che non me ne accorgessi?!”
“Oh beh…” dissi, scrollando le spalle “Ora hai risolto il mistero.”
“Quindi devo dedurne che lei è un maniaco, signor Malfoy?” mi chiese Seira, guardandomi maliziosamente.
“Mmmmh… Se la mettiamo così…” risposi, stando al gioco, e la morsicai di nuovo.
Seira lanciò un urletto e mi staccò dal suo gluteo per farmi il solletico. Dopo qualche risata leggera i nostri respiri si fecero più pesanti e ci ritrovammo a baciarci, frenetici come non mai.
Quella prima notte fu stupenda: amore, complicità e passione erano tutti ingredienti fondamentali che si miscelavano alla perfezione. Quando entrambi rimanemmo soddisfatti strinsi Seira a me, pensando che avevo finalmente ottenuto ciò che volevo dalla vita.
Ero felice, e avrei continuato ad esserlo per sempre.
   
 
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