Eccoci dunque giunti alla fine di questa storia XD
E’ stata una storia lunga u.u e mi ha dato molte
soddisfazioni postarla =) grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto! =D
oltre a seguirmi/preferirmi/ricordarmi anche recensendomi, e anche leggendo solamente!
=)
Bene, vi lascio alla lettura! =D
Mi raccomando commentate! XD
Epilogo
POV Scorpius
“Tesoro, sei bellissimo.” mi disse
mia madre, aggiustandomi la cravatta e guardandomi radiosa. Era il quindici
giugno e faceva molto caldo, ma il completo era d’obbligo.
Sorrisi di rimando e le risposi:
“Anche tu.” Ed in realtà era davvero bella, nel suo vestito argenteo.
Mio padre entrò in quel momento nel
piccolo salottino dove eravamo, anche lui elegantissimo.
“E allora, nervoso?” mi chiese, a mò
di saluto.
“Per niente.” risposi sicuro “Semmai
emozionato.”
Draco mi fece un sorriso e mi diede
una pacca sulla spalla.
“Beh, gli altri ti aspettano fuori…
Sbrigati mi raccomando.” disse prima di uscire.
“Su, andiamo.” gli fece eco Astoria,
finendo di sistemarmi. Io la seguii fuori dal salottino e dalla casa,
dirigendomi verso il gran numero di persona che affollavano il giardino di
Villa Malofy.
“Ehi Scorp, finalmente ti sei deciso
eh?! Temevo che passassero secoli, come quando non ti rendevi conto di volere
Seira e che lei voleva te… Avete sprecato un mucchio di tempo.”
Osservai Brendoon mentre parlava, con
Cecily che lo teneva sottobraccio. Il sole fece un attimo risplendere la
piccola fede dorata che portava la ragazza: l’anno prima i due si erano
sposati, dopo anni e anni di fidanzamento. Era straordinario notare come
sembrassero sempre così felici, nonostante stessere insieme da… Sempre,
praticamente. Sorrisi, perché da quel momento in poi anche io sarei stato come
loro, o almeno mi auguravo.
Gli invitati mi travolsero prima che
potessi rispondere, tutti si congratulavano con me. Ero impaziente e continuavo
a sbirciare verso l’arco di rose intrecciato, ma mancava ancora tempo…
“E dunque, chi l’avrebbe mai detto
che sarei stata presente al matrimonio di un Malfoy?! E non come semplice
invitata, ma come testimone della sposa! Roba da matti…” mi disse Rose Weasley,
appena riuscì a beccarmi. Sorrisi.
“Non sia mai che si dica che una
Weasley e un Malfoy vadano d’accordo. Vedi di starmi alla larga, rossa.” le
risposi, facendo l’occhiolino. Il nostro rapporto era evoluto in quegli anni:
da semplici conoscenti-rivali per natura, la mia relazione con Seira ci aveva
avvicinati ed eravamo ormai diventati amici. Lei non era proprio la secchiona
che mi aspettavo – beh, non che non lo fosse, risultò la migliore in assoluto
ai M. A. G. O., ma era dotata anche di una sorta d’innato senso dell’umorismo –
e io mi ero rivelato non stronzo come credeva, così abbiamo imparato a
sopportarci… E a volerci bene, in fondo. Ormai avevo perso il conto di quante
estati avevo passato alla Tana con lei e Seira.
“Oh, se questa è l’accoglienza che
risevi alla testimone, non oso immaginare come ti comporterai con la
damigella.” s’intromise Lucy, avvicinandosi con un sorriso. Lei e la rossa non
erano mai diventate amiche vere, ma si sopportavano. E Lucy quel giorno era
davvero splendida nel suo abito azzurro da damigella, molto elaborato. Quindi
non mi stupii affatto quando il figlio di un ricco magnate si avvicinò con
l’intenzione di parlarle, ma lei sbuffò.
“Oh cielo, non di nuovo… Vi saluto
ragazzi!” esclamò prima di piantarci lì. Ebbene, nonostante i continui
corteggiamenti e le pressanti richieste di matrimonio, si poteva dire che Lucy
non avesse ancora trovato la sua anima gemella. C’era stata una litigata anni
fa, appena finita la scuola, perché i suoi genitori volevano che sposasse
Julian Nott e lei si era opposta fermamente. Era persino scappata di casa,
rifugiandosi da Seira, ma suo padre l’aveva convinta a cercare un compromesso e
così aveva fatto pace con i suoi genitori, con la promessa che avrebbe sposato
prima o poi un purosangue di buona famiglia, ma che l’avrebbe deciso solo ed
esclusivamente lei. Nonostante ciò era ancora single ed insisteva sul fatto che
non aveva ancora trovato quello giusto.
Continuai il mio giro fra gli
invitati, e Aroon mi presentò la sua nuova fiamma del momento assieme alla
nuova squadra di Quidditch famosa di cui era diventato capitano. Mio padre mi
ribeccò poco dopo, mentre ero coinvolto in un’accesa discussione con uno dei
battitori, e mi disse: “Ehi è quasi ora, preparati.” così che salutai tutti e
mi avviai verso l’arco di rose.
Il celebrante mi salutò
affettuosamente mentre finalmente incontravo Alex, il mio testimone: mi prese
un po’ in giro per il fatto che di lì a poco sarei stato ‘imprigionato a vita’
e mi raccontò sottovoce una serie di avventure bizzarre che aveva vissuto nel
suo girovagare per l’Europa, di cui una particolarmente divertente con una
Megera e due Goblin. Con la coda dell’occhio osservai attentamente gli invitati
sedersi e Lucy e Rose avvicinarsi all’arco. Mia madre e mio padre presero posto
in prima fila accanto alla signora Felton, che piangeva commossa nonostante non
fosse ancora iniziata la cerimonia.
Poi finalmente calò il silenzio
mentre iniziava la marcia nuziale e vidi Seira venirmi incontro, a braccetto
con suo padre. Tutto il mondo si fermò in quel singolo istante, e non importava
che la mia ragazza fosse più bella che mai nel suo elegante vestito bianco e
blu: presto sarebbe diventata mia moglie, la signora Malfoy… Completamente mia,
per sempre.
Il resto della cerimonia trascorse in
un moto di irrealtà, almeno per me, tranne nel momento del fatidico ‘sì’: ero
più convinto che mai e non volevo lasciarla andare. Il momento del bacio lo
accolsi quasi con sollevo, dato che era la cosa che volevo fare appena l’avevo
vista.
Seira. La mia Seira. Non più Seira
Felton, ma Seira Malfoy. Ora eravamo uniti per sempre.
Il banchetto e la festa iniziarono e
sembravano non voler più finire: era meraviglioso, maledettamente meraviglioso…
Tutti che i congratulavano, la cucina squisita degli Elfi, i regali, le foto
magiche a colori, gli amici di sempre che si stringevano a noi, il taglio della
torta, le danze, le risate, la compagnia… E poi, piano piano tutti se ne
andarono, lasciandoci soli… Tutti ci augurarono buon viaggio mentre i nostri
genitori facevano preparare i bagagli dagli Elfi… E venne così anche il momento
della partenza: io e Seira ci smaterializzammo ad un’altra Villa Malfoy, in
Francia, in riva al mare, mentre gli Elfi avevano già predisposto tutto per il
nostro arrivo.
Era il momento, il momento che
aspettavo da tanto: certamente avevamo già fatto l’amore prima di allora, ma la
luna di miele rendeva tutto così magico… La prima volta dopo le nozze… Seira si
fece una lunga doccia e si cambiò, indossando una semplice vestaglia leggera.
“E così, la nostra prima volta da
marito e moglie, mh?” mi chiese, buttandosi sul letto mentre mi toglievo la
camicia.
“Ma come siamo impazienti, signora
Malfoy…” le risposi, sorridendo. Lei s’inginocchiò sul materasso e mi aiutò a
slacciare gli ultimi bottoni, ridendo.
In poco tempo mi trovai sopra di lei,
baciandola con passione e togliendole la vestaglia. Ben presto mi trovai a
lasciarle una lunga scia di baci lungo tutto il corpo, ma una volta arrivato ai
glutei mi fermai.
“Sai…” sussurrai lieve, il viso
ancora vicino alla sua pelle “La prima volta che ti ho trovata a dormire nel
mio letto, in dormitorio, ti ho morso.”
“Cosa… Cosa?!” mi chiese lei,
scoppiando a ridere.
“Che c’è da ridere?” le chiesi,
accigliato.
“C’è che quando poi mi hai svegliato,
il giorno dopo, avevo pensato che potessi essere stato te… Ma ho subito
scartato l’ipotesi perché non mi sembravi un maniaco! Oh, che storia…”
“Te ne eri accorta?!” esclamai,
scandalizzato.
“Amore mio, non so tu, ma se ti mordo
ti lascio un segno… E questo segno si vede. Come hai potuto pensare che non me
ne accorgessi?!”
“Oh beh…” dissi, scrollando le spalle
“Ora hai risolto il mistero.”
“Quindi devo dedurne che lei è un
maniaco, signor Malfoy?” mi chiese Seira, guardandomi maliziosamente.
“Mmmmh… Se la mettiamo così…”
risposi, stando al gioco, e la morsicai di nuovo.
Seira lanciò un urletto e mi staccò
dal suo gluteo per farmi il solletico. Dopo qualche risata leggera i nostri
respiri si fecero più pesanti e ci ritrovammo a baciarci, frenetici come non
mai.
Quella prima notte fu stupenda:
amore, complicità e passione erano tutti ingredienti fondamentali che si
miscelavano alla perfezione. Quando entrambi rimanemmo soddisfatti strinsi
Seira a me, pensando che avevo finalmente ottenuto ciò che volevo dalla vita.
Ero felice, e avrei continuato ad
esserlo per sempre.