Salve mie prodi!!
Alloooooora, scusate tanto per il ritardo pazzesco ma come si dice meglio “poi”
che “mai”!!
Vediamo, uhm… in questo
periodo a scuola abbiamo l’autogestione quindi posso pensare parecchio e, con
vostro sommo piacere, mi sono finalmente sbloccata (o almeno così sembra).
A proposito, il rating è
sempre quello, ma io vi avverto della scena nc17 che ho comunque segnalato così
potrete leggere tranquillamente il capitolo saltando però quelle righe, una
decina o poco meno.
Ora rispondiamo ai vostri
commenti ^^
Topolina: ciao, grazie
per il bel commento, sono molto contenta e mi spiace che tu sia stata male. Non
preoccuparti se non recensisci sempre, mi spiace un po’ (ma solo un po’),
l’importante è che tu la legga! ^^ Il fatto del rating non credo ti disturberà
tanto, basta che tu salti la scena che ho segnato sperando che non ti
infastidisca nella lettura. A presto, baci!
Fra007: grazie per la
rassicurazione, ogni tanto sono paranoica V_V quando si parla soprattutto delle
mie storie. Fidati, anche io sono rimasta stupita quando Miu l’ha avvertita, ma
sai, allora pensavo già al seguito e quindi mi serviva (non sembra, ma la scena
è molto importante per i capitoli che verranno. Forse non esattamente i
prossimi, ma nella terza parte…). Anche mille grazie!!
Yulinghan: Beh, insomma…
non è che sia molto bella come scena… cioè, mi vergogno parecchio fare una
scena NC17! Ma la mia testolina è infame… Anche mia madre dice che Naraku è
attraente, non so dove lo vediate, ma lo preferisco qui, nella mia fantasia,
che nel fumetto! E poi quegli occhi rossi non gli donano molto, ma neri *ç* la
cosa cambia!! Scarica elettrica!? Bah, dopo potremmo rovinarlo!! Povero Inu…
forse il gas soporifero è meglio! Almeno si addormento e non si muove più per
qualche ora!! XD Per la fic di dragon ball… mi piace molto il cartone (Sabato
c’è pure il film!!), ma le fic non riesco proprio a leggerle (come per Harry
Potter!)… mi spiace tantissimo ma mi fa un po’ senso! E non so nemmeno perché!
Scusami tantissimo, davvero!! Allora a presto, un bacione e grazie per il
commento! PS. anche a me piacciono molto le storie di dreamer quindi non è un
problema, fidati! Spero che il tuo esame sia andato bene ^^-
Inu_Kagghy: concordo,
quella scena è stupendamente fichissima!! Lo ammetto io, quindi ammettetelo
TUTTI!! Spero il capitolo ti soddisfi a pieno (compresa la scena, anche se non
ne sono convintissima…). Ciao e grazie!!
Fedy: grazie ma quando si
parla delle mie fic sono paranoica e rompiscatole… Sono contenta che ti prenda
la storia, in effetti non vorrei mai che fosse noiosa! Per il fan club… eh eh
eh… Inuyasha impavido come sempre (ci manca solo l’armatura, davvero!) E
Kagome… beh, mi saprai dire tu… ^^ Grazie per la recensione!! Bacione!
Marta-chan93: urgh! Vai
tranquilla, il rating non lo metterò NC l’ho solo alzato mettendolo in R e ho
segnato la parte così potrai tranquillamente saltarla. Mi spiace per tutti questi disagi, davvero! Grazie per
la recensione XD
E ora immergetevi pure
nel mio mondo!! Ciauz e alla prossimaaaaa!!
Capitolo 9
Una notte di quiete
Giovedì. Ore 18.00
Kagome sedette sul letto. Si
era appena cambiata e ora indossava un paio di jeans chiari e una maglietta a
maniche corte azzurra. Era ansiosa per il suo arrivo ma quello che doveva fare
lo aveva fatto.
Alle 16.00, la madre era
andata al lavoro raccomandandole di ricordarsi di quello che doveva fare con il
nonno.
Alle 17.00, era dentro
all’ospedale con il nonno e poco dopo se ne era andata salutandolo.
Alle 17.30, si era fatta il
bagno e al cellulare l’aveva chiamata Sota per dire che era arrivato da Kohaku
e che era andato tutto ok. Naturalmente la frase “Mi raccomando, non fate
troppo gli sporcaccioni” se la poteva evitare… ma nulla è come si vorrebbe,
essendo che l’aveva mandato a quel paese… tutto contornato con un colore fucsia
molto tendente al bordeaux. Aveva parlato con Sango sulla serata poi aveva
riattaccato quando aveva per caso guardato l’orologio facendole venire un
infarto apoplettico.
E ora eccola lì, vestita di
tutto punto che attendeva trepidante il suo principe azzurro. Divertita,
Kagome, scosse il capo
“Proprio, un principe
azzurro con l’armatura splendente e il cavallo bianco!” Si sdraiò mettendosi le
mani dietro il capo e iniziò a fissare l’orologio del cellulare.
18.02
Kagome accigliata sospirò.
Era in ritardo… eppure aveva detto lui che sarebbe arrivato alle 18.00!
Comunque la ragazza alzò le spalle: chi è che non arriva in ritardo? Attese.
18.05
Vabbé, non è poi così
diverso dalle 18.02, no? Attese.
18.07
Ok, la cosa era leggermente
inconcepibile. Che gli fosse successo qualche cosa a casa? Si alzò e iniziò ad
andare avanti a indietro. Riguardò il cellulare ma non era cambiato nulla. Lo
mise a tutto volume, se arrivava un messaggio lo voleva sentire! Certo che
avrebbe potuto avvertire! Sbuffò e si sedette sulla scrivania tamburellando le
dita sulla superficie.
18.09
Kagome ringhiò a uscì dalla
stanza sbattendo i piedi. Scese al piano di sotto e si diresse in cucina a
passo svelto. Accese la tv con un gesto secco e mise a scaldare l’acqua per
fare un po’ di the mettendo poi due bustine in due tazze. Si concentrò sul
televisore e fissò due giovani che parlavano litigando: era una di quelle
trasmissioni che cercava di risolvere i problemi tra coniugi o fidanzati… che
sciocchezza! Comunque non ascoltò praticamente niente restando solo imbambolata
a fissare la tv finché il campanello non suonò. Kagome sobbalzò spaventata e
guardò il cellulare.
18.20
COSA!?!?!? A passo svelto
andò alla porta e la spalancò. Inuyasha sorrise
-Ciao angelo, posso
entrare?- chiese. Lei incrociò le braccia guardandolo malissimo e lo squadrò
-Visto che mi hai fatto
aspettare ben 21 minuti… credo che per punizione 2 minuti li puoi fare fuori!-
esclamò seccata. Lui ghignò
-Ah! E così mi stavi
aspettando eh??-
-Ce… certo… ma che spari?-
balbettò lei arrossendo un poco. Lui scrollò le spalle e incrociò le braccia
-Ho fatto tardi per un
piccolo problemino con il mio papino adorato, ora risolto. Posso entrare?-
chiese. Lei si scostò dalla porta e fece un gesto teatrale con il braccio, invitandolo
ad entrare. Lui appena dentro si guardò intorno curioso e lei gli fece un cenno
di seguirlo. Lo fece sedere poi finì di preparare il the
-Non è successo nulla di
grave però, vero?- chiese lei senza guardarlo
-Non esattamente- disse lui.
Lei gli portò la tazza fumante e lui lo sorseggiò piano
-In che senso?- chiese
sedendosi davanti a lui
-Oh, beh… mi è arrivata una
lettera da Kikyo e… sai com’è! L’ha vista ed è completamente andato in
paranoia!!- esclamò. Lei scattò in piedi
-Una lettera di Kikyo!? Cosa
diceva? Sta bene? Dov’è?- Lui fece un sorrisetto e tirò fuori due foglietti
scritti in piccolo
-Leggi pure- disse. Lei
gliela strappò quasi di mano e iniziò a lettere veloce poi corrugò lo
sopracciglia
-Come mai c’è una frase
cancellata?- domandò. Lui alzò le spalle e lei continuò.
Inuyasha tirò un sospiro di
sollievo. Come avrebbe potuto spiegare a Kagome la frase
E che presto lascerai andare…
Avere paura del potere, amico mio, è sempre stato il tuo peggior difetto…
ed esso ti porterà alla rovina totale…
Kagome sorrise
-Sono contenta- ammise risedendosi e ridandogli la lettera
-Tienila… io non me ne faccio nulla… e poi non voglio che mio padre la
legga- sbottò scostandosi la frangetta. Lei impallidì e scattò in piedi
-CHE COSA HAI FATTO??- urlò. Lui si guardò intorno
-Chi? Io? Cosa? Che farnetichi? Eh?-
-Come ti sei tagliato sopra al sopracciglio??- chiese. Lui imprecò a
bassa voce
-Niente Kagome… non ti preoccupare!- esclamò cercando di deviare
-Niente un corno!! Che cosa hai fatto??- prese un pezzo di carta
bagnato e gli tamponò il taglietto dove usciva un po’ di sangue
-Ehm… mio padre non ha gradito molto la frase: “Dov’è andata non sono
affari tuoi”- disse semplicemente
-È stato tuo padre?- chiese lei sorpresa. Lui annuì e lei sbuffò
–Uomini- sibilò –Comunque grazie per la lettera- disse radiosa. Lui spiazzato
annuì –Comunque cos’è successo?-domandò sedendosi sulle sue gambe senza
smettere di tamponagli il taglio
-Si è preso la busta Kagome… c’è il francobollo lì sopra!- esclamò –Lo
sta portando dai genitori di Kikyo! La ritroveranno!!- esclamò seccato –Non
capisco come hanno potuto fare un errore così stupido! Almeno nel mittente non
hanno scritto la via!- Lei lo guardò confusa alzandosi per prendergli un
cerotto
-Non capisco… cosa possono fare con un francobollo?-
-Scoprire la nazione? E da lì cercare lei? Hanno fatto un errore
davvero stupido!!- Lei si morse le labbra a pochi passi da lui
-Ma chissà quanto sarà grande il posto dove si sono sistemati!- esclamò
-O chissà quanto è piccolo!- esclamò lui. Lei sospirò e lo abbracciò
-Non credo. Naraku non è così stupido da andare in un luogo piccolo,
dove si è facilmente esposti. Non credi?- Lui annuì
-Però la lettera?-
-Non c’è la firma di Naraku, c’è solo la firma di Kikyo… credo che lei
lo abbia spedito per conto suo- disse
-Tipico! Che stupida che è!!- ringhiò lui
-Non dire così Inuyasha- Lo scostò da se guardandolo negli occhi –Se
fossi nella sua stessa situazione… anche io avrei spedito una lettera a Sango,
per far sapere alla mia migliore amica che sto bene!- Lui sospirò
-Ma tu non ci sei nella sua situazione! Ora sono nei guai! Pensa quando
Naraku lo scoprirà! Andrà su tutte le furie!-
-Forse…- disse lei –Comunque, discorso chiuso fino a domani, va bene?-
Lui annuì e lei sorrise –Alza la frangia che ti metto questo- disse lei
porgendogli il piccolo cerotto
-Kagome è uno stupido graffio!- esclamò Lei alzò il sopracciglio
-Può sempre fare infezione- sbottò –Alzala-
-No-
-Inuyasha non farmi incazzare-
-Lo stesso vale per te- Si guardarono male poi lei lo sbatté sul tavolo
-Fa come ti pare, non me ne frega niente- Prese le tazze e le mise sul
lavandino poi si girò incrociando le braccia. Si guardarono e lui sospirò
-Ma mi dici perché te la prendi? E’ uno stupido graffio!-
-È uno stupido cerotto!!- Lo riprese lei
-Perché non parliamo d’altro??- chiese speranzoso
-Ti faccio vedere la camera!!- esclamò saltellando –Vieni!!- Lo prese
per mano e radiosa lo trascinò su per le scale mentre lui si guardava intorno
curioso. Al muro c’erano un sacco di foto e improvvisamente lui si fermò –Che
c’è?- chiese lei mentre lui squadrava una foto di lei da bambina
-Eri un amore anche da piccola!!!!- esclamò lui. Lei gli afferrò la
guancia
-Solo?-
-Ma ora sei bellissima, stupenda, e magnifica- disse lui in fretta. Lei
gli lasciò la guancia e riprese a trascinarlo su per le scale
-Ma come mai non c’è nessuna foto di tuo padre?- chiese lui
-Fanno soffrire la mamma, quindi le abbiamo tolte tutte- disse lei
indicandogli alcuni chiodi vuoti sul muro
-Come mai?-
-E’ morto- soffiò lei stringendo la presa un po’. Lui la fermò
abbracciandola da dietro
-Mi spiace- mormorò. Lei gli sorrise tristemente
-Non ti preoccupare. Andiamo??- Ripresero a salire le scale e poi
imboccarono il corridoio e lei aprì una porta –Tadan!!!!- esclamò spalancando
le braccia
-Mi hai spaccato il naso…- gemette lui portandosi una mano al viso e
piegandosi in due
-Oooooh! Ma fregatene del naso e guarda la mia fantastica stanza!!-
esclamò strattonandogli il braccio
-Dio ma ti calmi?? Sembra che debba guardare il tuo abito da sposa!-
esclamò
-Oh si… tutto bianco molto semplice, con un lungo strascico e le
perline nel busto, il velo di pizzo e le roselline bianche nei capelli sciolti,
il bordo del vestito con dei ricami molto semplici… Fantastico…- disse con gli
occhi che le brillavano
-E quello doveva essere un vestito molto semplice?- chiese lui
frastornato
-Sempre più semplice di alcune donne che sembrano merletti e pizzetti
incorporati!!- esclamò seccata. Lui alzò le sopracciglia
-Anche quello è vero-
-Io ho sempre ragione- Si fissarono –Hai qualche cosa da ridire?-
sbottò
-Chi io? Sono l’ultimo che ti contraddice!- Lei sorrise
-Bravo. Ma dimmi… non è… bellissima?- domandò alludendo alla sua
camera. Lui fece qualche passo avanti scrutandola. Le pareti erano color panna
e in alcuni punti c’erano delle foto di lei con suo fratello o con sua madre.
Vicino alla finestra c’era la scrivania e in un angolo il letto. Appoggiato
alla parete poi, c’era l’armadio bianco dove si era nascosto
-Non ci sono mie foto quindi è solo una camera!- esclamò. Lei gli pestò
il piede
-Villano!- sibilò. Lui le fece un sorriso tirato
-Ma sai che mi è venuta una fame da lupi?- Lei lo fissò
-Ah… giusto… la cena…- Guardò l’orologio
-Sono le 20.15- mormorò e trascinò giù il ragazzo. Kagome guardò
preoccupata l’orario. Chissà se le ragazze del fan club sapevano già di loro…
“Cavolo che casino!!” Improvvisamente il cellulare squillò e lei lo guardò
interrogativa un momento prima di rispondere –Si?- chiese stringendo la mano di
Inuyasha e sorridendogli –Ciao Tom!!- esclamò saltellando felice. Inuyasha la
fulminò e lei gli fece un sorriso ancora più ampio –Come stai??? Eve?- Annuì
–Sono contenta. Qua tutto ok? C’è Inuyasha- Annuì ancora –Ti saluta- disse
-E tu mandalo al diavolo- ringhiò. Lei scrollò le spalle seccata e lo
ficcò a sedere. Sorrise, poi esso si spense e arrossì furiosamente
-MA TOM CHE CAVOLO DICI!?- gridò. Inuyasha sorrise sotto i baffi
–Piantala- sibilò al telefono. Inuyasha la portò a sedere sulle sue gambe –Uhm,
hai sentito quel gentiluomo di Naraku che ha rapito la mia amica?- chiese.
Silenzio –Certo che l’ho scoperto!!- ringhiò –Si si… vabbé! Ce l’hai il loro
numero?- chiese. Alzò le sopracciglia seccata e Inuyasha le sfiorò con la mano
la schiena. Lei lo lasciò fare –Come non me lo vuoi dare per sicurezza?- sbottò
–Eddai Tom!- Inuyasha le sfiorò il fianco e il ventre. Kagome arrossì –Ehm…
s…si… ah…- Tentò di scostargli la mano inutilmente –Scusa, puoi… scusarmi un
istante?- Appoggiò il cellulare e lo guardò avvampando –La vuoi smettere per
piacere???- chiese agitata e prendendogli la mano allontanandola –Antipatico-
sbottò. Lui ghignò
-E’ più forte di me- disse. Lei si alzò di scattò e prese il cellulare
allontanandosi da lui e facendogli la linguaccia
-Scusami… comunque… Kikyo ha mandato
una lettera a Inuyasha e…- Si allontanò velocemente il cellulare dall’orecchio
e Inuyasha poté sentire chiaro e forte l’urlo indignato di Tom –Rilassati-
disse calma lei e roteò gli occhi –Ok ok… senti io ora vado a mangiare… devo
preparare la cena e…- Guardò Inuyasha muoversi agitato sulla sedia –Non ho
ancora avvelenato nessuno Inuyasha!!- esclamò –Tu taci Tom! Salutami Eve
d’accordo? E anche quei due incoscienti, va bene?- Sorrise –Allora a presto-
Concluse la telefonata e sospirò. Incrociò le braccia
-Stavi criticando la mia dote culinaria?- chiese
-Io? Mai!- Lei sorrise e gli lanciò la tovaglia
-Apparecchia amore mio che io inizio a preparare- disse. Lui la guardò
stralunato
-Come scusa?- Lei sbuffò
-Inuyasha, stendi la tovaglia per piacere??- sbottò. Lui lo fece
impacciato e lei si prese la testa tra le mani “Fantastico… Se lo sapessero a
scuola…” Fece un sorrisetto poi prese una pentola e ci mise dentro delle patate
con del rosmarino. Lui la fissò sfaccendare mentre lei si muoveva sicura in quella
cucina. Kagome accese il fuoco e mise a cuocere due bistecche. Sospirò poi gli
sorrise –Beh? Che succede?- chiese lei
-Nulla... sto pregando che siano commestibili- Lei ridusse gli occhi in
due fessure
-Ti farò vedere io!!- esclamò mettendo sul tavolo piatti, posate,
bicchieri, coca e alcune pagnotte di pane. Lui sorrise e la abbracciò
-Stavo scherzando- disse aspirando il profumo dei capelli di lei –Hai
cambiato balsamo?- Lei annuì
-Si sente? È pesca- disse sorridendo
-Mh, mi viene voglia di mangiarti- Lei arrossì un poco e lui la baciò.
Con le dita sfiorò la schiena e la spinse dolcemente verso il muro. Le baciò il
collo e la mano scese verso il fianco di lei che buttò la testa indietro.
Kagome lo scostò un po’ da se deglutendo
-Aspetta… aspetta un secondo…- balbettò appoggiando la testa sul suo
torace con gli occhi rivolti al pavimento
-Scioccata eh?-
-Uhm… no… diciamo che… sconvolta è la parola migliore- disse
sorridendogli. Gli baciò il naso e girò la carne che, per fortuna, non aveva
subito danni poi, mescolò le patate evitando che si attaccassero –Dai, mettiti
a sedere, è quasi pronto- Lui sorrise e la strinse a se ancora
-Mi piacerebbe di più gustare qualcos’altro…- ammise. Lei avvampò e
improvvisamente il telefono squillò. Lei spense il fuoco e lui sospirando la
lasciò “Ma chi è l’idiota??”
-Si?-Inuyasha sentiva solo la voce della ragazza che proveniva dal
corridoio –Si mamma, sto per mangiare- disse –Ah ah… certo che starò attenta.
Chiudo la porta si… non ti preoccupare mamma! Tu lì?- chiese preoccupata –Bene…
allora a domani! Si, certo… ciao mamma! Ciao, buon lavoro- Riattaccò e lo
raggiunse –Dai! Mettiti a sedere!- esclamò spingendolo verso la sedia
-Tua madre che lavoro fa?- chiese mentre si versava da bere
-Commessa- rispose lei servendogli le patate e la carne cotti a puntino
-E lavoro a quest’ora?-
-Lavoro difficile la commessa!- esclamò lei saggiamente. Lui corrugò le
sopracciglia
-Non era l’infermiera il lavoro difficile?- Lei scrollò le spalle
sedendosi davanti a lui
-Buon appetito Inuyasha!- esclamò lei solennemente. Lui rise
-Con quella voce lì… sembra quasi che devi mandare in guerra un
esercito!-
-Sto mandando te in guerra- disse lei annuendo –Vediamo se osi dirmi
che la mia cucina fa… ehm… schifo?-
-Non ho mai detto che fa schifo. Ho solo paura di rimanere avvelenato!-
esclamò iniziando a tagliare la carne
-Udite udite signori e signore! Inuyasha ha paure di venire
avvelenato!- esclamò lei
-Ecco il Kagome-paggio!- disse lui mettendosi in bocca un pezzo di
carne
-E quindi?- chiese lei. Lui chiuse gli occhi
-Molto… molto… molto… buona!- esclamò lui aprendo gli occhi e
sorridendole –Una cuoca eccellente per i suoi 15 anni, signorina Kagome- disse
lui
-Oh, mille grazie signor Inuyasha! Sa, fare da mangiare per due anni
aiuta! Naturalmente il mio livello in fatto di cucina non può essere
assolutamente paragonabile ai suoi cuochi, dico bene?- chiese lei sbattendo le
ciglia
-Poco ma sicuro, signorina Kagome- Lei scoppiò a ridere
-Che sciocco che sei!-
-Lo sciocco però ti piace molto vero?- chiese lui facendole
l’occhiolino
-No no- Scosse il capo lei -Non
mi piace molto, lo amo molto. È diverso signor Inuyasha, non lo sa?- Sorrise e
lui ricambiò. Finita la cena sparecchiarono e salirono in camera, dopo avere
chiuso la porta di casa.
Lui la baciò e la spinse verso il letto dove si sdraiarono, senza mai
staccarsi l’uno dall’altro. Lui le sfiorò il fianco e scese verso la coscia,
fasciata dai jeans, per poi risalire fino al ventre. Le alzò leggermente la
maglietta azzurra quando improvvisamente un trillo di telefono li fece staccare
-Ma chi è?- chiese lei scendendo le scale. Lui si lasciò cadere
pesantemente sul letto sbattendo i pugni sul materasso
-Non ci posso credere…. Non ci posso davvero credere! Ce l’avranno con
me… devono avercela proprio con me!!- ringhiò piano.
Kagome imbarazzatissima, scese le scale e alzò al volo la cornetta,
dopo essersi accertata che la sua voce fosse normale
-Pronto?-
-Ciaooooo sorellina mia adoratissima!!!- esclamò la voce. Kagome
diventò bordeaux
-Sota!- esclamò –Che cosa c’è? Stai male forse?- chiese leccandosi le
labbra
-Chi? Io?? No! Ma che dici? Mi sto divertendo da morire!!- esclamò
-Bene, che cosa vuoi?- chiese lei seccata
-Lì a casa tutto ok??- chiese la voce del fratello. Lei avvampò
-Certo! Che credi?-
-Avete già fatto qualche cosa??- domandò lui ansioso
-Ma chi te le dice certe cose!?- urlò
-Oh beh… ho le mie fonti…- disse vago
-Le tue… ma che caspita spari?? Che fonti??-
-Oooooh! Abbiamo letto il diario segreto di Sango, sai com’è!- esclamò.
Kagome spalancò la bocca.
Appunto per il futuro: mai lasciare il diario segreto in camera quando
lei non era presente in casa!
Appunto per il giorno seguente: avvertire Sango della cosa e avvertirla
anche dell’ “appunto per il futuro”
Appunto per dopo: nascondere il diario segreto dal cassetto della
scrivania, cambiare assolutamente posto!
Ps. naturalmente Inuyasha non deve guardare!
Altro appunto per dopo quando vedrà Inuyasha: cercare di non arrossire
come una bambina!
-Sota! Non si fanno certe cose!- esclamò Kagome
-Guarda che è lei quella imprudente! Lo ha lasciato sulla scrivania!-
esclamò
-E allora? Non avresti dovuto leggerlo!- Lo rimproverò
-Vabbé, allora? Fatto qualche cosa di sconcio?- Si informò ironico
-Sota, va a dormire e non rompere le palle- sbottò –Notte-
-Ok, notte sorellina! Ehi! Ma sapendo che fai già certe cose… posso
chiamarti ancora “Sorellina”?? Dovrò trovare un nome più appropriato, che
dici?-
-Fa come ti pare, notte!- Kagome sbatté il ricevitore seccata e risalì
le scale –Scusami, mio fratello è un demente- sbottò incrociando le braccia al
petto
-Sul serio?-
-Già!- sbottò e lo guardò
-Ehm… posso andare un momento in bagno?- chiese lui alzandosi
-Certo, terza porta a sinistra- disse e lui uscì. Kagome alzò gli occhi
al cielo.
Dio esisteva.
Prese il diario e si guardò in giro poi decise di nasconderlo tra i
libri di scuola. Dopotutto il suo diario segreto era un semplice quadernino
azzurro. Lo mescolò insieme agli altri poi si sedette sul letto aspettando
Inuyasha che non tardò ad arrivare.
Attenzione NC17!
Si guardarono per interminabili minuti poi lui si avvicinò e
l’abbracciò
-Mi sei mancata- sussurrò sulle sue labbra
-Anche tu- mormorò di rimando. Poi non ci fu più bisogno di parole,
Inuyasha la strinse a se baciandola, infilò le mani sotto alla maglietta
alzandola, si scostò un poco e gliela sfilò gettandola a terra. La spinse fino
al letto, si sdraiarono senza mai togliere gli occhi l’uno dall’altra, le
slacciò i jeans e li sfilò, Kagome rimase con uno slip rosa e un reggiseno
dello stesso colore
-Sei bella- sussurrò roco. La ragazza arrossì violentemente, lui si
alzò e quasi si strappò i vestiti di dosso, lei arrossì ancora di più se mai
fosse stato possibile
-Anche tu- parlò talmente piano che lui la udì appena, gli sorrise e
lei si sentì sciogliere, allungò la mano e lui la prese stendendosi di nuovo al
suo fianco. Le sganciò il reggiseno e le sfilò le mutandine, l’accarezzò
lentamente come se volesse memorizzare ogni centimetro di pelle, ogni curva.
Kagome gemette quando lui le fece aprire le gambe iniziando a torturarla
dolcemente, allungò la mano e gli sfiorò il torace e le spalle, si morse il
labbro per soffocare i gemiti che aumentavano man mano che le dita del ragazzo
si facevano sempre più invasive. Inuyasha la baciò profondamente, scese poi a
mordicchiarle il collo, lei lo strinse e lui scese ancora fino ad incontrare le
dolci rotondità che prese a sfiorare con la lingua, la sentì tendersi, prese un
capezzolo rosa tra i denti e lo mordicchiò, Kagome gemette forte, artigliò le
spalle del giovane e lui incoraggiato lo
succhiò forte, il grido di puro piacere che scaturì dalla sua gola lo
inebriò, mosse la mano più velocemente, la sentì vibrare e tendersi di nuovo,
alzò lo sguardo quando sentì il corpo che si rilassava un attimo prima di tendersi
di nuovo, il viso di Kagome in quel momento era bellissimo e Inuyasha le mise
una mano sotto la nuca, lo sguardo torbido di lei gli fece perdere il poco
controllo che ancora aveva, gli si mise sopra e con una spinta entrò
completamente in quel corpo morbido e arrendevole, lei gridò stringendo le sue
gambe ai fianchi del ragazzo
-Oh Dio Inuyasha- sussurrò sopraffatta dal piacere –ti amo-
-Il mio angelo- disse guardandola negli occhi, poi si mosse veloce e
lei assecondò i suoi movimenti finché insieme non gridarono i loro nomi.
Rimasero fermi nelle braccia l’uno dell’altra, sudati, sfiniti, i respiri
veloci ma appagati e felici.
Fine!
Kagome gli accarezzò la schiena, lui sollevò il viso dal suo collo, si
sorrisero, la ragazza gli scostò un ciuffo ribelle dalla fronte umida
-Ti amo Inuyasha- mormorò dolcemente, lui sorrise baciandole le labbra,
si sollevò mettendosi al suo fianco stringendola a se
-Sarà meglio che tu mi faccia riposare altrimenti domani mattina non mi
sveglieranno neppure le cannonate-
-Resistenza zero eh?- lo prese in giro
-Non sfidarmi piccola, perché ti assicuro che perderesti- la rimbeccò
-Chiudi gli occhi e fai bei sogni- allungò il collo e gli sfiorò il
mento con le labbra
-Notte angelo- neanche riuscii a rispondere che aveva già chiuso gli
occhi, sorrise
-Notte amore mio-
Kagome lo guardò dormire poi fece una risatina soffocandola sul
cuscino. Aprì il cassetto del comodino e ne estrasse qualche cosa poi, alzò la
frangetta di Inuyasha applicandoglielo sopra il graffio. Soffocò la risata poi
gli si accucciò contro cercando di dormire.
Venerdì. Ore 7.00
La sveglia suonò impazzita e lei la spense con un gesto secco
-Che ore sono??- mugugnò alzando gli occhi stropicciandoseli –Le 7.00…-
mormorò appoggiandosi ancora al braccio di Inuyasha –Ohi… amore… Inuyasha?- lo
chiamò. Lui mugugnò e la strinse più a se –Ehi… svegliati…- disse baciandogli
le labbra e gli occhi. Sorrise nel vedere la fronte ma face l’indifferente
-Ci sono… cosa c’è? Stai male?- chiese sempre con gli occhi chiusi
-No… dobbiamo andare a scuola…- mormorò abbracciandolo
-Non voglio…- sbottò lui
-Non possiamo stare qua Inuyasha- Gli ricordò lei
-Facciamo kaboo?- domandò
-No Inuyasha… oggi ho una interrogazione- disse
-Fregatene-
-Non posso e lo sai- Lei si alzò e lo scavalcò iniziando a vestirsi
infilandosi la gonna dell’uniforme e la maglietta –Dai vieni che andiamo a fare
colazione, forza- disse lei
-Si, vengo- Lui si alzò e si vestì mettendosi l’uniforme
-Mentre ti sistemi io ti aspetto giù- disse lei baciandogli le labbra
–Latte e cereali è ok?- chiese
-Si- rispose. Lei aprì la porta e scese quando si bloccò. Dalla cucina
provenivano dei rumori! Deglutì e scese lentamente affacciandosi piano alla
porta. Spalancò gli occhi e gridò
-MAMMA!?- La donna si voltò e le sorrise
-Ciao tesoro, hai dormito bene?-
-Tu… che fai… qua?- balbettò
-Sono tornata questa mattina presto, verso le 6.00 o giù di lì- Kagome
spalancò gli occhi e sbiancò facendo un passo indietro – Ho visto la moto fuori
e ho capito tutto, non sono entrata nella tua stanza perché non volevo farmi
venire un infarto… comunque stai attenta, hai sempre e solo 15 anni! Capito? -
sbottò guardandola male
-S…. s…si…- balbettò Kagome deglutendo. La madre sorrise
-Ma non ti biasimo. Io andavo con tuo padre già a 14- Alzò le spalle –E
tu ne hai quasi 16 ormai, mi è andata bene!- esclamò –State insieme da?-
-Am…Amsterdam…- balbettò. Lei annuì sconsolata
-La cosa dell’uomo non era tutta una bugia dunque?- Lei annuì
-Eravamo… agli inizi…- balbettò
-Mi dirai tutto, vero?- Kagome annuì velocemente –Brava la mia Kagome!
Va pure a chiamarlo, comunque, immagino sarà affamato- disse. Kagome
indietreggiò e sparì come un fulmine.
“Cavolo!! Cavolo cavolo cavolo cavolo cavolo cavolo cavolo!!!!!!!!!
Oddio oddio oddio!!!!!! Da quando mia madre è così… ehm… così?????? Oddio che
figura!!!!!!!!” Bloccò Inuyasha alla porta e lo spinse dentro
-Che succede Kagome?- chiese lui
-C’è mia madre, ha visto la moto- disse lei. Lui alzò il sopracciglio
-Oh-
-Ti prego Inuyasha, ti prego! Evita le tue frecciatine, per piacere!-
esclamò. Lui annuì
-Non ti preoccupare, sarò bravissimo! Ti ha detto qualche cosa?- chiese
preoccupato
-No, è stata stranamente comprensiva quindi non rovinare tutto! Ti
prego!!- Lui annuì
-Sarò un angelo sceso in terra!- Promise. Lei sospirò
-Speriamo-
Sango scoppiò a ridere piegandosi in due mentre l’amica arrossiva
furiosamente
-Smettila! Non sei divertente!!- sibilò. Kagome si appoggiò al muro
ridendo a crepapelle –Sangoooo!!!!!- sbottò –Smettila!! Ti immagini la scena??
Ti ci vedi mia madre che dice: “Oh, beh! Hai 16 anni quindi tutto ok, mi è
andata bene!!” Mi è andata bene??? Ma è impazzita?? Sarà il lavoro… Oddio!!!!-
Kagome si prese il viso tra le mani –Volevo sparire sotto metri e metri di
terra!!- Sango si asciugò le lacrime e cercò di darsi un contegno
-Ok ci sono- La guardò e scoppiò a ridere di nuovo
-Lo vedo!- esclamò Kagome guardandola male
-Oddio! Questa cosa doveva essere filmata!!- esclamò sedendosi Sango
–Ma dai! È troppo forte!!-
-Troppo forte!? Il mio ragazzo, ha conosciuto mia madre e viceversa! Ti
immagini tragedia peggiore!? No! Assolutamente no!!-
-E poi? Cos’è successo??- chiese ghignando Sango
-Oh beh… sai com’è…- balbettò Kagome arrossendo.
Quel giorno erano in terrazza. Inuyasha e Miroku avevano insistito perché
mangiassero tutti insieme ma Kagome, aveva detto un chiaro e netto no. Miroku
poi aveva fissato Inuyasha scoppiando a ridere indicandolo. Kagome aveva fatto
un sorrisetto e Inuyasha aveva chiesto a Miroku, molto gentilmente, del perché
della sua ilarità. Il giovane amico, sempre sghignazzando, gli aveva staccato
il cerotto di hello kitty dalla fronte e Kagome era scappata veloce sulla
terrazza seguita da un ringhio poco amichevole del suo ragazzo. Dopo che Sango
l’aveva raggiunta ridendo, Kagome le aveva raccontato della lettera e della
mattina
-È andato tutto bene finché non è arrivato Sota- sbottò Kagome
diventando paonazza
-Ah, aveva scordato i libri a casa quindi era venuto da voi di corsa-
disse l’amica accigliata –Cos’ha fatto?- chiese. L’amica abbassò gli occhi
arrossendo furiosamente
-Beh… noi… ecco… non ha detto nulla ma… quando siamo usciti si è
affacciato alla finestra e… e…-
-E?- La incitò Sango
-Lui ha urlato… “Ehi Inuyasha! Com’è…”- Kagome si bloccò –…“mia sorella
a letto??”- sussurrò. Sango spalancò gli occhi –Ma dico! Si può? Ha 11 anni!!-
Sango la guardò poi scoppiò in una fragorosa risata –NON C’È NIENTE DA
RIDERE!!!- gridò
-E… cosa… avete… detto?- chiese tra una risata e l’altra la ragazza
-Io stavo scoppiando a piangere invece Inuyasha, l’idiota, ha sorriso,
si è girato e gli ha detto: “Una bomba! Vuoi i dettagli??”- Sango si sedette
scossa dalla risata –Maledizione che vergogna!!! Avrei voluto sprofondare!! Gli
ho tirato un calcio negli stinchi e me ne sono andata!- esclamò sedendosi –La
pianti per piacere??- sbottò
-Scu… sa..- balbettò l’amica sospirando e riprendendosi –No ok, sono
con te- annunciò
-Lo hai detto anche prima- Le ricordò l’amica
-No no, ora ci sono. Ma come faceva a sapere Sota tutte quelle cose?-
Questa volta fu il turno di Kagome di ridere
-Hanno… hanno letto il tuo… diario!- esclamò. Sango scattò in piedi
arrossendo
-COSA!?-
-E ci avevi pure scritto delle cose e loro le hanno lette tutte!- disse
ghignando “Vendetta!!!!”
-Oh mio Dio-oh mio Dio!! Tu scherzi vero??- Kagome scosse il capo
-No no- rispose
-Oh mio Dio. Promemoria: menare Kohaku. Altro promemoria: nascondere il
Diario!- Kagome
annuì
-È esattamente ciò che ho fatto
io- disse lei
-Non riuscirò più a guardarlo in faccia- mormorò scuotendo il capo
-Si si- L’amica tornò a mangiare tranquilla senza degnarla di alcuna
attenzione.
ANTICIPAZIONI!!
E l’appuntamento a 4 è
arrivato, cosa succederà??