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Autore: f_naluST    11/08/2012    9 recensioni
Dunque!
Questa è la mia prima storia a più capitoli (niente di chissà quanto lungo!). L'idea è partita da una one-shot che avevo intenzione di pubblicare, con una Lucy afflitta dalla tristezza per il rapporto che si rende conto stia nascendo tra Natsu e Lisanna. Invece di un solo capitolo, però, ho preferito allungarla un pò.
Spero vi piaccia :3
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lisanna, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dunque!
Vi anticipo già che questo capitolo speciale -nonché conclusivo- non sarà nè Pov. Natsu nè Pov. Lucy. 
Un... Pov Normale, e basta. xD



 

Si preannunciava essere una giornata calda, a Magnolia. 
Il sole entrò lievemente dalle fessure delle tende appena tirate, nella casa della maga degli Spiriti Stellari, lasciata socchiusa anche nelle notti più fredde -che alla fine, poi, tali non sarebbero state. Ormai era un'abitudine.
Si stropicciò gli occhi, stiracchiandosi, e sentendo, con finto stupore, una presenza, di fianco a sè.
Già, Natsu si era intrufolato, per l'ennesima volta, sotto le sue coperte. Ma non avrebbe mai detto che le dispiaceva, sarebbe stato un eufenismo. 
Sì, perché, seppure da non più di un paio di settimane, si poteva perfettamente definire la compagna ufficiale del Dragon Slayer, non solo di team. 
Sorrise, consapevole che era questione di attimi, prima che iniziasse a cercarla -invano- tra le coperte, svegliandosi così e sorridendole a sua volta. 
Infatti, non appena mise piede fuori dal letto, sentì da dietro di sè provenire una voce, impastata ancora dal sonno:
 
"Ti sei alzata presto, oggi!"
 
"Tu invece saresti rimasto sotto le coperte tutto il giorno, vero?" - cercò di dare un cenno di rimprovero alla sua frase, ma voltandosi e vedendo lo sguardo confuso del ragazzo, non potè che mettersi a ridere di gusto, trovando adorabile quell'espressione corruciata del suo viso.
 
"Adesso che ti prende?"
 
"Niente, niente! Piuttosto comincia ad alzarti, pigrone!"
 
Biasciando come un ubriaco qualche strana frase -incomprensibile-, che suonava più come un lamento, Natsu si alzò di malavoglia, tirandosi dietro anche il piccolo gatto blu che sostava, come il suo padrone, tra le morbide lenzuola di Lucy. 
L'occhio di quest'ultima, cadde involontariamente verso il calendario, notando il giorno segnato. 
 
Mi sto facendo influenzare troppo da Natsu, se mi sono persino dimenticata che oggi è... ma il suo pensiero fu stroncato dal suono -eccessivamente- acuto della voce del compagno:
 
"Che stai aspettando? Forza, andiamo!"
 
"Oh...sì!"
 
Delusione? Forse un pò. Certo, nemmeno lei se lo era ricordato, e se non fosse stato per caso, nemmeno ci avrebbe pensato. Ma davvero Natsu non sapeva che quello era il giorno del suo compleanno? A pensarci bene, nemmeno lei, però, conosceva quello del suo compagno di squadra.
Tenne un'espressione pensierosa lungo tutto il tragitto, che non mancò di essere notata dal mago di fuoco, il quale si fermò di colpo, facendola sbattere contro le sue spalle:
 
"Che ti succede? Perchè ti sei fermato?"
 
"E a te, che ti succede?"
 
Rimase sbigottita. No, Natsu non aveva affatto perso il suo dono[1], riusciva a capirla meglio di chiunque altro, a sentirne la preoccupazione seppure lei non proferisse parola. 
 
"Allora?"
 
"Ecco... oggi..."
 
Continuò solo dopo aver avuto la conferma dell'attenzione del Dragon Slayer.
 
"Sai che giorno è?"
 
"Giovedì, no?"
 
"Intendo... sai... che succede in questo giorno del mese?"
 
La guardò perplesso, davvero confuso.
Compio gli anni, razza di idiota! avrebbe voluto urlargli contro, ma come detto prima, nemmeno lei sapeva il giorno in cui compiva gli anni il suo compagno, e si sarebbe sentita ingiusta nel fargli pesare questa sua incosapevolezza, essendone, di lui, all'oscuro a sua volta.
 
"Lucy è davvero strana. Aye!"
 
Esordì l'exceed, che si beccò gli insulti di Lucy fino all'arrivo in gilda.
Grazie. gli avrebbe detto, perché non avrebbe saputo come terminare la discussione con Natsu, che parve non pensarci più.
 
Una volta giunti alla gilda, tutti sorrisero, vedendo Natsu e Lucy -e Happy, non tenuto in considerazione nel quadretto- entrare insieme. 
Vero che non era la prima volta, ma erano ormai al corrente della loro "situazione". 
Quando lo annunciarono -diciamo pure che Natsu non riuscì a trattenersi dal definire Lucy come "sua" quando Gray le si avvicinò di un centimetro di troppo, giusto per stuzzicarlo e vedere se, effettivamente, aveva progredito.- subirono gli applausi di tutti, un coro di Finalmente! , Era ora che ti svegliassi, Natsu! e altre allusioni alla stupidità di quest'ultimo. 
E nonostante fosse passato già un pò di tempo, continuarono ad essere imbarazzati e a mantenere le dovute distanze, all'interno dell'edifcio, per evitare pettegolezzi e occhiatine maliziose.
 
Come sempre, Lucy si sedette allo sgabello del bancone di Mirajane, con la quale iniziò una serie di discorsi, del più e del meno, mentre Natsu si gettò a capofitto nella normale rissa mattutina.
 
"Buongiorno, Lucy!"
 
"Buongiorno a te, Mira..."
 
In questo caso, non era necessario Natsu per comprendere che ci fosse qualcosa che turbasse Lucy.
 
"Tutto bene?"
 
La bionda annuì, accennando un sorriso che, si capiva perfettamente, non era sincero.
 
Nemmeno lei se n'è ricordata... eppure ero certa di averlo detto, almeno a Mirajane! pensò tra sè e sè.
 
"Non me la racconti giusta, signorina. Sò io cosa può tirarti su il morale!"
 
Si girò dal lato delle bottiglie, tirando fuori uno strano pacco, ben confezionato e sigilatto da un fiocco rosa. Tipico tocco eccessivamente femminile alla Mirajane!
 
"Tadà!" - gridò senza fare troppi complimenti, entusiasta e anziosa che Lucy lo aprisse.
 
"M-Mirajane... ma questo è..." 
 
Ne uscì fuori un vestito da sera nero, con una scollatura generosa -ma non troppo- e più o meno lungo fino al ginocchio. 
 
"Buon compleanno, Lucy!
 
Al suono di quelle parole, le vennero le lacrime agli occhi. Non poteva crederci. Mirajane se l'era davvero ricordato, allora! E si accorse, poco dopo, che anche gli altri se ne ricordarono, facendolo a loro volta gli auguri.
 
"I-io... non so che dire!"
 
"Tanto per cominciare, non piangere!" - disse la trasformista mentre coglieva una sua lacrima sul nascere.
 
"E poi, non te l'ho comprato semplicemente per farti un regalo di compleanno." 
 
Oh, no. pensò la bionda, avendo notato il sorriso alquanto malizioso che delineava le labbra della barista, il cui sguardo era indirizzato verso un certo ragazzo dai capelli rosa.
Le sue intenzioni erano più trasparenti del vetro.
 
"Mira... non starai mica pensando che lo userò per..."
 
Apparve alquanto confusa, a questa allusione della bionda. Poi, come se le fosse giunta l'illuminazione, si portò le mani a coprirsi la bocca, arrossendo e sentendosi leggermente a disagio.
 
"L-Lucy... non mi starai dicendo che tu e Natsu non avete ancora..."
 
Lucy arrossì di colpo. Sì. Aveva capito perfettamente le intenzioni dell'amica!
 
"Allora è vero, tu me l'hai regalato perché pensavi che io... che lui... che noi..."
 
Immagini di cui è meglio non sapere le forme, attraversarono la mente di Lucy, che si sentì le guance avvampare e sudare freddo, temendo che il Dragon Slayer, dotato di udito sopraffino, potesse aver sentito la conversazione e intuito -anche se era difficile da pensare- a sua volta le intenzioni di Mirajane.
 
"M-m-m-mi dispiace!!! E' solo che state insieme da due settimane, e io credevo..."
 
Entrambe rosse come pomodori, imbarazzate da come la conversazione era passata da semplice augurio di compleanno a rivelazioni intime che, avrebbe preferito, rimanessero tra lei e il diretto interessato. 
 
"Che succede?"
 
Il diretto interessato che aveva un tempismo da cinema. 
 
"NATSU!" - gridarono entrambe all'unisono, mentre la bionda si affrettava a farfugliare qualche scusa per dover correre di corsa a casa, lasciando l'albina in quella... situazione.
 
"Allora, che succede? Lucy ti ha detto qualcosa?"
 
"Q-qualcosa? Q-qualcosa del tipo?" - rise nervosamente, troppo forse, dando fondo a tutte le teorie di Natsu: Lucy aveva qualcosa che non andava.
 
"Non mentirmi, Mira." - la voce incredibilmente seria. Più preoccupata, che seria, visto e considerato che non aveva ancora capito un accidente -come al solito- e temeva che la compagna avesse qualche problema. La trasformista, però, fraintese le sue parole.
 
"B-beh, ecco io... ho comprato un vestito a Lucy, per farglielo usare questa sera, vista l'occasione.." 
 
Lui apparve ancor più confuso, se non irritato. Se avesse frainteso anche la più piccola parola di Mirajane, sarebbe andato a combinare l'ennesimo disastro!
 
"Parla chiaro."
 
Lei rimase di sasso. Poi le venne un dubbio, che non tardò ad esprimere.
 
"Natsu... non è che, per caso, ti sei dimenticato che oggi è il compleanno di Lucy?"
 
Si sentì tranquillo, per un momento. Sì, giusto il tempo di analizzare le parole di Mirajane e spedirle dritte al cervello. Ancora un pò...
 
"COSAAAAAAA?!"
 
Ecco, informazione ricevuta.
 
"Oggi è il compleanno di Lucy?! E perché non me lo ha detto?! Perché nessuno mi ha detto niente?!"
 
Dopo aver riacquistato l'udito, la vittima delle imprecazioni del Dragon Slayer si spalmò una mano sul volto, rispondendo con un tono di chi dice qualcosa di ovvio.
 
"Perché tutti pensavamo che tu lo sapessi, Natsu! Sei il suo fidanzato, d'altronde!
 
Lui non potè nè nascondere nè evitare il suo imporporarsi delle guance, a quell'affermazione. Imbarazzante, ma vera. 
 
"Ecco cos'aveva stamattina.... ci sarà rimasta male perché non le ho fatto gli auguri!"
 
"Beh, puoi sempre rimediare." - disse lei ammiccante, lasciandolo per un momento turbato dalla risposta che la sua domanda avrebbe ricevuto.
 
"C-cioè?"
 
Eccolo. Un sorriso misto tra il diabolico e il malizioso, come se stesse utilizzando il Satan Soul! Ma quella non era una trasformazione. Era semplicemente Mira. La Mira che aveva incoraggiato in tutti i modi possibili la loro coppia, la Mira che dolcemente dava a tutti sorrisi e porgeva le bevande. Anche se "dolce" non le si addiceva, in quell'occasione.
 
"Vieni con me!" - non era di certo una richiesta, la sua. 
 
Nel frattempo, Lucy era tornata a casa. E non sapendo che fare, visto che era ritornata per scappare da quell'equivoco, si mise a scrivere, anche se l'ispirazione non era certo facile da trovare e, le parole che scriveva, notava si riferissero alla sua situazione. 
Posò la penna, delusa e sconfitta dalla vergogna, nel pensare che -probabilmente- non solo Mirajane, ma TUTTI davano per scontato che lei e Natsu si fossero "uniti" fisicamente.
 
Non ci è mai nemmeno passato per la testa! pensò. Ma screditava lei stessa le sue parole. 
No, non è vero. Spesso mi è capitato di... non rimanere indifferente ai pettorali di Natsu dopo che usufruiva clandestinamente del mio bagno! E vederlo avvolto solo da un asciugamano non contribuiva a mantenere il sangue freddo. 
 
Si vergognò nuovamente per ciò che stava pensando, sentendosi stupida e un pò "sporca" di quei pensieri che faceva sul compagno, che non aveva mai dimostrato un "intimo" interessamento per lei. Il che, la fece sospirare.
 
E se lui... si chiese ... non mi desiderasse? 
 
Scosse la testa a scacciare quei pensieri. Non era di certo di questo, che avrebbe dovuto preoccuparsi ora. Soprattutto se aveva effettivamente in mente di festeggiare insieme a lui il compleanno. Ma se la serata prendesse davvero le svolte che Mirajane, dava per scontato, ci fossero già state?
A proposito di Mira. Notò la grande scatola contenente il suo regalo. La aprì e uscì fuori il vestito. 
Solo per prova... si sciolse i capelli e se lo mise, notando con piacere che le adattava perfettamente alle sue forme.
Stupida, ma che fai?! prese ad insultarsi, sentendosi ridicola da sola per ciò che stava semplicemente immaginando, avvertendo poi un fastidio.
Si massaggiò le tempie, sentendo nascere un lieve mal di testa. Così appoggiò la testa sulla scrivania, addormentandosi.
 
Intanto, Natsu era ancora -la vittima- con Mirajane, che se lo trascinò nel retro della gilda, mettendogli in chiaro "certi argomenti".
 
"Natsu. Vuoi rimediare, giusto?" - chiese a mò di generale dell'esercito che sta per annunciare ai solditi la guerra imminente.
 
"Sì!" - rispose pronatamente lui, ben calato nella parte del soldato.
 
"Bene. C'è solo una cosa che puoi fare per renderla felice..." 
 
Addio al generale. Il ragazzo rabbrividì nel constatare con i suoi stessi occhi quanto potesse essere terrificante il sorrisetto dell'albina.
Deglutì, prima di spingerla a continuare.
 
"Q-quindi?"
 
"Ormai sei un uomo, Natsu. Hai diciottanni[2] e dovresti essere già sotto gli effetti del desiderio fisico."
 
Sempre con maliziosità, Mira sembrava aver perso ogni briciola di vergogna provata precedentemente con la "confessione" della bionda, non badando a quella del rosato, lasciando prevalere il suo lato schietto e deciso. Una specie di diavoletto dell'amore?
 
"C-che vorresti dire?"
 
"Ti ho detto che ci sarebbe un modo per rimediare alla tua disattenzione, giusto?"
 
"Sì, più di una volta...e?"
 
La trasformista portò entrambe le mani a coprirsi le guance, gli occhi chiusi e un'espressione di imbarazzo misto a tenerezza a caratterizzarle il volto, agitandosi dal busto in sù.
 
"Io ti ho dato lo spunto, ora capiscilo da solo! Non pretenderai mica che sia io a dirti simili cose, sono pur sempre una ragazza!"
 
Il demone si era rintanato nuovamente nei meandri dell'anima di Mirajane, facendone fuoriscire nuovamente la dolce ragazzina dai capelli argentei.
Il Dragon Slayer si sentiva ancora più confuso. Non l'aveva aiutato, gli aveva mostrato il significato di "doppia personalità", ma non aiutato a farsi "perdonare" da Lucy, anche se quest'ultima non gli aveva espresso a parole il suo dispiace, nè se l'era presa con lui.
 
Braccia conserte, sguardo basso, pensieroso come era raro da vedere, Natsu pensava ad un possibile regalo che lasciasse Lucy senza parole. 
Ma quale spunto, borbottò tra sè mi trovo messo peggio di prima! 
 
"Natsu, è strano vederti così, a che pensi?" - chiese l'amico, svolazzandogli intorno.
 
"Beh, oggi è il compleanno di Lucy... e non so che regalo farle!"
 
A quell'affermazione, Happy prese a ridere di gusto, irritando non poco il ragazzo di fianco.
 
"Che ci trovi da ridere?!
 
"Lei ti ppppppiace!"
 
Il mago del fuoco cominciò a liberare vapore dalle orecchie e sussultare, ritrovandosi con un fastidioso calore sulle gote e un rossore che sembrava non avere intenzione di andarsene per una buona manciata di minuti. 
Ma non avrebbe potuto negarlo, ormai. Il che stupì anche l'exceed, che non aveva mai arrotolato la lingua prima di quel giorno. Forse se n'era dimenticato, sopreso com'era della svolta che aveva preso la relazione dei suoi due amici.
 
"Natsuuu."
 
"Che c'è?"
 
"Perché continui a dormire nel letto di Lucy?"
 
"In che senso 'perché continuo'?"
 
"State insieme?"
 
"B-beh...i-io..s-sì, credo..."
 
"Se Lucy fosse qui ti avrebbe fatto affogare nel fiume. Aye."
 
"Sì, stiamo insieme, STIAMO INSIEME!"
 
"E nonostante questo continui a dormire nel suo letto come se niente fosse?"
 
Un lampo.
Tanto per cominciare, come faceva, quel micio, che dati i 7 anni d'età che poteva avere, ritenuto da tutti come una specie di bambino, a sapere certe cose e a parlare di certi argomenti??
Eppure, era riuscito a far capire qualcosa a Natsu, che aveva rinnovato la sua nota di colore rossastro sul volto. 
Girò per diverse vie di commercio di Magnolia, cercando/sperando di trovare un regalo meno... imbarazzante da regalare a quella che era a tutti gli effetti la sua fidanzata.
Invano, però. 
Nulla gli sembrava adatto a lei, tutto gli sembrava esagerato o insignificante, sciocco o eccessivamente trasgressivo. Niente che si addicesse alla personalità di Lucy.
Potrei farle qualcosa io. pensò, per darsi torto da solo Ma sono scemo? Meglio evitare, chissà che ne verrebbe fuori! 
 
Era davvero difficile. Trovare un regalo adatto alla sua -permalosa e spesso poco modesta- compagna era davvero difficile.
Si era inoltre fatta già sera. Non credeva nemmeno lui di aver perso tutto un pomeriggio a girare tra i vari negozi che mai avrebbe visitato, soprattutto per il genere di articoli e lo scopo della sua impresa.
Posso almeno comprarle una torta! disse per consolarsi del fallimento, correndo verso la pasticceria più vicina, nella speranza di trovarla aperta. 
Erano rimaste solo poche torte già decorate con "Buon compleanno!" e anche se non c'era il suo nome inciso sopra, era sicuro che Lucy avrebbe comunque apprezzato il gesto. 
 
Si affrettò ad andare verso la casa della maga, senza però muovere il più del necessario la torta, che si sarebbe ridotta a mousse se l'avesse oscillata ancora.
 
Arrivato davanti la casa di Lucy, si arrampicò. La finestra -ovviamente- era aperta. Cercò Lucy, ma non la vide fino a quando non entrò completamente in casa, trovandola addormentata sulla scrivania.
 
Che peccato! E io che speravo di rifarmi con questa torta! pensò un pò deluso. Avrebbe voluto festeggiarle il compleanno, che probabilmente aveva passato da sola in casa, a dormire.
Si accorse solo dopo del suo abbigliamento. Decisamente troppo vistoso, che dava non poco spazio all'immaginazione.
Posò la torta sul tavolo che si trovava in mezzo alla stanza, mentre il gatto, intrufolatosi dopo di lui, tornò indietro, soffocando malamente una risata.
 
Mi abbandoni così?! era l'idea che l'espressione di Natsu dava, avendo -stranamente- compreso la maliziosità del gesto dell'amico, ma sentendosi anche annoiato, poiché l'unica persona con cui avrebbe potuto interagire, ora stava dormendo.
Quasi quasi mi corico anch'io. ipotizzò.
Poi, il suo sguardo cadde nuovamente su Lucy. Il volto disteso in un'espressione serena e riposata. 
Istintivamente si avvicinò a lei, avanzando sempre di più verso la sua bocca per assaporarne il respiro.
Troppo vicino. si disse, ma nonostante ciò continuò a proseguire verso di lei, senza alcuna intenzione di fermarsi, quando la sentì borbottare nel sonno, infastidita da qualcosa. 
Destò la sua marcia, e pensò Forse dovrei metterla a letto.
Detto questo, tirò indietro il busto della maga, si abbassò prendendosela sotto braccio e sollevandola per le gambe.
La poggiò lentamente sul letto per non svegliarla, rimamendo incantato, per un momento, da quella visione. 
I capelli lunghi e lisci di Lucy cadevano morbidi lungo le sue spalle, la pelle chiara risplendeva sotto i raggi restanti del sole, ormai prossimo a cedere il posto alla luna e alle stelle.
 
Un altro istinto.
Quello di carezzarle il volto.
Portò la sua mano, con una delicatezza mai usata dal Dragon Slayer, sul volto di Lucy. Sentì, lungo la sua schiena, un brivido, a quel contatto, notando che anche la bionda aveva fatto lo stesso, aprendo pian piano gli occhi e portando la mano su quella del compagno.
Quest'ultimo, la tirò via in preda all'imbarazzo, temendo una reazione violenta di Lucy e uno sbraitare per niente gradito alle sue orecchie sin troppo acute. 
Con suo stupore, ciò non avvenne.
 
"Natsu... che ci fai qui?" - chiese sopresa la maga, notando la totale assenza del ragazzo nei suoi occhi, fissi sul suo corpo che ancora indossava il vestito regalatole da Mirajane.
Arrossì immediatamente, coprendosi e cercando di dare spiegazione -alcune senza senso- sul perché si fosse vestita in quel modo.
Lo sentì deglutire, poi, quando fece per alzarsi e la gonna del vestito si sollevò eccessivamente. 
 
"M-me l'ha regalato Mira e ho voluto provarlo...u-un momento e lo tolgo subito!"
 
Nemmeno lui riuscì a spiegarsi il perché, ma fermò Lucy, indirizzata verso il bagno per cambiarsi, e la tirò a sè. 
 
Troppo vicini. si disse lei, ricordandosi ciò che aveva pensato fino a poche ore prima. 
La guardò intensamente, come mai aveva fatto, se non quando la baciò per la prima volta, esprimendole goffamente i suoi sentimenti. 
Prima che potesse rendersene conto, Lucy eliminò la distanza che rimaneva tra loro, cercando di coinvolgere il compagno in un bacio più sentito e profondo a quelli cui erano soliti.
Giusto un secondo, un attimo per non fraintendere la situazione, e arrivò anche la risposta di Natsu, che cercò la lingua di lei per intrecciarla alla sua.
In contemporanea a quel gesto, la strinse più forte a sè, che ansimava dentro la bocca di lui per la troppa foga con cui la stava semplicemente assaggiando, come lui stesso si ritrovò ad affermare.
I loro corpi erano vicini, vicini come non lo erano mai stati. 
Il seno prosperoso della bionda premeva contro il petto del Dragon slayer che, a suo parere, riteneva fosse una provocazione troppo fastidiosa da tollerare, se poi allo stesso tempo lei affondava le dita nei suoi capelli rosa e scompigliati.
La prese per i fianchi e indietreggiò fino a cadere sul letto.
Lucy cominciò a muovere le mani su e giù per il petto di Natsu, percorrendo i lineamenti dei suoi pettorali, mentre lui tirava a sè la gamba della maga degli Spiriti Stellari dalla coscia, carezzandone poi la pelle lisca e vellutata. 
Non passò molto che le posizioni si invertirono. 
Lucy gli tolse con facilità il gilet nero, unico indumento che gli "copriva" il busto.
Lui la lasciò fare, senza osare spogliarla a sua volta per il lieve accenno d'imbarazzo che era rimasto -e avrebbe persistito, ne era consapevole.
Passò dalle sue labbra morbide e gonfie al suo collo, sentendola improvvisamente irrigidirsi, sotto di lui. Era imbarazzata tanto quanto lui, a quel nuovo contatto. Stava infondendole piacere e questo lo faceva sentire appagato. 
Si sollevò per un attimo ad osservarla: gli occhi lucidi, traboccanti piacere e desiderio, le gote arrossate, e il respiro leggermente affannato, mentre i battiti del suo cuore accelerati erano perfettamente chiari alle orecchie del Dragon Slayer. 
Non poteva limitarsi e, seppure con una vergogna mai provata, cominciò a scostarle le bretelline dalle spalle e calarle fino a scoprirle interamente il petto. 
Aveva già intravisto Lucy avvolta solo da un asciugamano, ma mai si sarebbe immaginato di ritrovarsi così, con lei. Con lei che sembrava essere la cosa più bella al mondo su cui i suoi occhi si fossero mai posati.
Affondò il viso tra le sue grazie morbide, cominciando a stuzzicarle con baci lievi e carezzandoli, sentendola gemere per la prima volta, soddisfatta del movimento delicato e intenso in cui Natsu la stava trasportando.
Arrossirono entrambi per essersi accorti dell'eccitazione di lui premere contro il basso ventre della ragazza, che prese il suo volto fra le mani e gli sorrise.
Dunque lei prese a togliergli i pantaloni mentre lui proseguiva a disfarla completamente del vestito, tirandolo con noncuranza sul pavimento. 
Unicamente ricoperti dal chiarore dei raggi della luna, ormai alta in cielo, rimasero a contemplarsi per un breve istante. 
L'ennesimo cenno di Lucy che Natsu colse. 
Un espressione un pò titubante, prima di entrare in lei con decisione, pentendosene subito dopo averla sentita nuovamente irrigidirsi e urlare per il dolore. 
Fece per ritrarsi, quando lei si sporse verso di lui per baciarlo, quasi volesse incoraggiarlo a continuare.
Così fece, ma stavolta con più calma, in movimenti lenti e a ritmo con colei che lo stava accogliendo nella sua intimità.
Lucy era calda, ansimava e gemeva per il piacere, i suoi occhi avvolti in un velo di lussuria, così come quelli di Natsu, ansimante e desideroso di quel piacere che, era sicuro, avrebbero raggiunto presto. 
Sentiva in sè una sensazione mai provata, piacevole e sconvolgente, come se stesse alimentando le sue fiamme delle sue emozioni, emozioni nuove che avrebbe condiviso solo con Lucy, perché le apparteneva come lei era unicamente sua -come aveva già puntualizzato. Non l'avrebbe ceduta a nessuno, non avrebbe rinunciato al suo profumo, al suo sapore, al suo calore. 
Stava comprendendo il significato degli "strani istinti"[3] quali gli erano stati semplicemente menzionati prima di giungere alla conclusione di amare Lucy.
A pensarci bene, lui non le aveva ancora detto di amarla. Glielo aveva dimostrato con i fatti, non con le parole. E a lei sembrò bastare. Forse era lui, però, che non si sentiva soddisfatto di se stesso. 
L'amava, Dio quanto l'amava. Avrebbe voluto gridarlo al mondo, così come stava facendo ora il suo cuore alla sua mente.
Lo sentiva palpitare, martellare prepotente contro il petto, esattamente come la prima volta che la baciò. 
Era suo, il cuore di Natsu le apparteneva. Non si sarebbe mai sottratto dall'amore di Lucy.
Già. Lei lo amava. Lei, che trovava in lui il coraggio di andare avanti nelle battaglie, era stata più coraggiosa in quell'occasione. 
Ti amo, Natsu. aveva detto, tra le lacrime. E lui non seppe risponderle, seppure pensasse unicamente Anch'io
 
"N-Natsu.." 
 
La voce di Lucy lo riscosse dai suoi pensieri.
Natsu, la melodia di quel suono, un suono dolce, se proferito da Lucy, diede al mago una scarica.
Iniziò a muoversi più velocemente dentro di lei, fino a raggiungere il piacere, il momento atteso e lieto. 
Un sussurro che non potè sottrarsi alle orecchie della ragazza. Ti amo, Lucy. le aveva detto, e lei a sua volta Ti amo anch'io, Natsu.
 
Si lasciò cadere di fianco alla maga delle stelle, che in questo momento poteva vedere nella scintilla dei suoi occhi, fissi in quelli di lui.
Ansimanti e stanchi, non dissero nulla. Lei poggiò la mano sul cuscino, di fianco al suo volto, e lui vi posò sopra la sua, stringendosele reciprocamente.
Sorrise timidamente, notando ancora il roseo tratto sulle guance di Lucy, sicuro che quello stesso tratto si trovasse sul suo volto. 
 
Silenzio. Attimi di silenzio in cui passarono ad osservarsi, guardare l'uno dentro l'altra, capirsi e sorridere, senza un apparente motivo.
L'ennesimo rintocco di un orologio attirò l'attenzione di Natsu, che distolse lo sguardo dalla ragazza nel momento in cui le notò chiudere gli occhi. 
 
23.58
 
"Lucy!" - esordì col poco fiato che aveva recuperato, facendo sussultare la maga che era già poco più che addormentata.
 
"Che succede?"
 
"Buon compleanno!"
 
Rimase sopresa, quasi se l'era dimenticato di nuovo, ma era ancora il suo compleanno. 
 
"Ti sei ridotto all'ultimo minuto, eh?"  - cercò di stuzzicarlo, ringraziandolo con un bacio e addormentandosi tra le sue braccia.
 
 
 
You're everything I am, You are all there is to me.
 


 
_________________________________________________________

Ora sì, gente. 
E' davvero finita. 
Questa mia, piccola, long-fic si è conclusa. :') 

Ringrazio ancora chiunque mi abbia seguita, recensito la storia, inserita tra le preferite/seguite/da ricordare e anche a chi ha tenuto per sè i propri pareri limitandosi a leggere. <3
Ci tengo anche a ringraziare I n o r i -anche se già lo sai xD- per avermi sostenuta sin dalla mia prima one-shot, spronata a continuare e scrivere altre storie *-* 

Dunque, [1] , [2] e [3].

Probabilmente, chi ha letto la storia avrà capito da sè i "riferimenti", ma preferisco comunque spiegare!

[1] : "Natsu non aveva affatto perso il suo dono". Per chi ha buona memoria, questo 'dono' è stato citato nel quarto capitolo, YOU DON'T WANT TO UNDERSTAND! che, a parole mie, sarebbe la capacità spiccata di Natsu nel comprendere Lucy, appunto, meglio di chiunque altro senza, anche quando è triste e non lo esprime a parole, lui riesce a capirlo.

[2] : Visto che nel manga/anime, Natsu ha la stessa età di Lucy, ho preferito farlo più grande di lei, almeno in fatto di "mesi", anche se qui ho lasciato comunque vaga la sua data di nascita, non specificando ne approfondendo la curiosità di Lucy. Diciamo piuttosto che mi sono dimenticata a farglielo chiedere, ma non sapendo che giorno metterci, ho preferito evitare. >.>'

[3] : Gli "strani istinti" sono sempre una citazione di uno dei capitoli precedenti, in questo caso il quinto, quando Gray pone a Natsu la domanda: "
Hai mai avuto 'istinti'...strani, nei suoi confronti?"



Finalmente vi siete liberati di me, eh? :D
No, mi spiace per voi, non è così. 
Vi tormenterò ancora con i miei attimi di follia, attenendomi di più a one-shot, visto che per la long-fic, che avevo accennato sempre in una delle note d'autore in uno dei capitoli, non ho al momento idee sufficienti e, quindi, sarebbe crudele da parte mia iniziare a postare qualcosa che potrebbe interessare non avendo la minima idea di quanto aggiornare. ç_ç

Vabé, basta parlare e parlare, e parlare...

Alla prossima opera! (?)
<3<3<3

 
  
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