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Autore: Lawliet_chan    25/08/2012    1 recensioni
Mares è l'unico maschio ad essere stato cresciuto nella Corte degli Amanti. La sua vita viene sconvolta da un omicidio, spedito agli arresti domiciliari nella Corte dei Combattenti, tra Cadetti e Guardie scoprirà una scioccante verità. E suo malgrado verrà trascinato in intrighi, cospirazioni e battaglie.
Genere: Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 36

Un fendente per poco non lo trapassò da parte a parte quando si distrasse. Il suo compagno di allenamenti si avvicinò preoccupato ma Seram lo scostò in malo modo. Aveva percepito un tremito, una vibrazione dentro di se che lo lasciò spaesato. Il suo potere aveva reagito a qualcosa... si ma cosa? Congedò l'altro ragazzo dicendogli che per il momento voleva fare una pausa. Quando fu solo si sedette sull'erba a gambe incrociate e si concentrò espandendo i sensi verso est, passò le Vette Punta e cercò la fonte di quella vibrazione... ma non fu preparato a quello che vide: una cupola viola scuro che schermava tutto quello presente al suo interno, ma lui fu sicuro si trattasse di suo fratello. A terra c'erano altre presenze che non riconobbe. Tentò di penetrare la cupola ma il flusso energetico era troppo potente, possibile che Mares fosse cosi forte? No, era solo lui che non voleva impegnarsi più di tanto.

Interruppe il contatto. Ed ora? Era indeciso se dirlo a Gakli o no, le opzioni erano due: o non lo diceva e rischiava di rimetterci lui ma ne avrebbe guadagnato l'umiliazione e il rammarico da parte dell'uomo. Oppure poteva correre da lui e farsi preparare adeguatamente... si prese la testa tra le mani. Era veramente indeciso.

Buongiorno Seram.” una fievole voce provenne dalle sue spalle, lui si girò e la Regina gli sorrise. Portava una veste verde chiaro, drappeggiato sopra un telo giallo oro con dei ricami verdi scuro. Bella da impazzire.

I miei omaggi Vostra Maestà.” fece lui senza però alzarsi e fare la riverenza, la donna rise.

Posso sedermi?” chiese e li per li il ragazzo la guardò storto, una Regina che siede per terra? Ma da quando?

Nel mio paese siamo abituati a sedere per terra.” spiegò mentre si accomodava sull'erba, lo aveva notato quella mattina presto mentre si allenava e poco fa mentre tornava da una passeggiata nei giardini dietro il castello. Lo aveva trovato pensieroso.

Qualcosa ti preoccupa giovane Seram?” gli chiese.

Nulla che darebbe ansie ad una Regina.” rispose lui con un certo scherno.

Invece ciò che mi da più ansia è la tua incolumità.”

Ah? Ma davvero?” fece ironico strappando uno stelo d'erba, ora pure Feima lo trattava con compassione!

Si, sono dell'idea che Gakli e mio marito stiano sbagliando.”

Le manie utopistiche del Re non mi riguardano, e Gakli... se quel vecchio schiattasse domani mattina per me sarebbe tutto di guadagnato!” ammise con astio. La donna gli mise una mano sulla spalla, Seram si girò guardandola stupito.

Le Armi non dovrebbero esistere. Se solo ci fosse un modo per toglierti questo potere...” alzò l'altra mano passandogliela sotto il meno, accarezzandolo piano.

No. Non c'è, sono nato cosi e cosi devo vivere! E poi questo potere mi fa comodo.” rispose duro; ma cosa prendeva a quella? Per chi l'aveva preso... per suo figlio? Ma che si faccia gli affari suoi! Pensò.

Cosa vuoi farci?” chiese fissandolo negli occhi, aveva saputo dello sguardo della regina... era capace di far capitolare molti uomini ma lui non cedeva facilmente.

Uccidere mio fratello.” ammise facendo diventare i suoi viola, la donna si scostò allarmata e Seram scoppiò a ridere.

Io non trovo nulla di divertente nella morte di una parente!”

Lui non sarebbe nemmeno dovuto sopravvivere, lo voglio solo restituire ai cieli che gli hanno donato la vita!” si giustificò come fosse la cosa più naturale del mondo, Feima scosse la testa.

No, Seram tu sei giovane e sei stato educato male... la guerra, l'odio e la rabbia non portano a nulla di buono!” tentò farlo ragionare. Non doveva seguire ne suo marito ne quello scienziato. Sapeva che dentro il ragazzo c'era un animo gentile, erano solo le cattive influenze a farlo parlare cosi.

Cosa vuoi saperne tu?! È da quando sono nato che mi insegnano ad odiare! Odio mio fratello, odio quel pervertito maniaco di Gakli e sopratutto odio chi mi tratta come stai facendo tu! Pensi che abbia bisogno della tua pietà? Beh! Ti sbagli cara Regina!” si era alzato in piedi e la guardava da sotto in su, respirava affannato per lo sforzo fatto per gridare. Ma Feima non vedeva un ragazzo che odiava... piuttosto uno che celava nel cuore un'enorme sofferenza. E per questo non poteva prenderlo sul serio.

Ti prego Seram... abbandona questa follia dell'assassinio, vivi la tua vita di ragazzo. Cresci, ama, fatti una famiglia ed invecchia felice. Non morire prematuramente per ideali che non condividi o per un rancore immotivato. Se tuo fratello è sopravvissuto vuol dire che gli Dei hanno riscritto il suo percorso...” la Regina parlò con una fermezza tale da istillare nel giovane una debole scintilla di dubbio, che venne subito ricacciata indietro dalla collera.

Stai zitta!!” gridò poi non volle ascoltare altro e corse via. Ma cosa vuole? Che mi lasci in pace! Pensò mentre correva verso la sua camera. Non voleva vedere nessuno, non voleva parlare con nessuno. Mentre percorreva i corridoi andò a sbattere contro un paggio... un ragazzino identico a quello che aveva stuprato ed ucciso la settimana prima. Lui si affrettò a scusarsi per poi tornare alle sue mansioni.

Riprese a correre e quando arrivò in camera sua chiuse la porta a chiave. Feima aveva torto, non poteva dimenticare tutto e scappare via. Doveva portare a termine quello che aveva cominciato. La primavera stava per arrivare e sarebbe partito anche lui in prima linea per la Corte degli Amanti, Talita aveva dato il consenso per usarla come avanposto e lui non aspettava altro che quel giorno. Sia per dare sfogo alla sua forza sia perché significava un nuovo incontro con suo fratello. Spero arrivi anche lui, così posso finire il decoro! Pensò sogghignando, si tolse gli abiti e preparò la vasca da bagno; prese una campanella per chiamare la servitù e dopo pochi minuti arrivò lo stesso ragazzino di prima:

Ha chiamato Signorino Seram?” chiese come da manuale, ma il ragazzo notò una punta di sdegno nella voce.

Desidero mangiare in camera a pranzo, portami il vassoio qui.” disse lanciando la camicia di tela sulla cassapanca.

Come desidera.” si inchinò leggermente.

Ti faccio schifo?” chiese sorridendo altezzoso, l'altro si strinse le mani dietro la schiena fino a sentire le unghie graffiare la pelle.

Come si sentirebbe se avesse di fronte la persona che ha ucciso suo fratello e non potesse farle nulla?” disse quasi tremano di collera, Seram rise brevemente.

Ah! Era il tuo fratellino? Effettivamente vi somigliate.” disse camminando verso di lui, era più grande... all'incirca della sua età.

La prego di non avvicinarsi o non garantisco per la sua vita.” minacciò il paggio; Seram fece il finto stupito.

Addirittura! Sai a chi stai parlando?” rispose, gli veniva da ridere.

Certamente, tu sei il mostro creato dal Signor Gakli che ha ucciso il mio fratellino!” gli occhi azzurri del giovane diventarono freddi e carichi d'odio. L'Arma gli andò vicino, era più basso ma poco importava.

Bravo! Odiami, detestami e fai di questi sentimenti una ragione per andare avanti. Se avrai fortuna potrai sfidarmi e ferirmi...” mostrò al ragazzo i suoi occhi viola ma questi non ne sembrava spaventato anzi fece un passo avanti. Ora li separavano solo una dozzina di centimetri, i capelli bianchi del servo riflettevano i bagliori delle torce accese e sembravano arancio.

Non ho paura di lei Signorino Seram. E se crede che sia cosi idiota da tentare di ucciderla si sbaglia, rimarrò per servirla e per ricordarle la giovane vita che ha spento a causa della sua mente malata!” rispose l'altro assottigliando gli occhi, l'Arma lo imitò tenendo a freno i propri poteri.

Come ti chiami paggio?” chiese sputando le parola come fossero bile.

Mozuk, e se lo ricordi bene Signorino. Le farò avere il pranzo, ha altri ordini per me?” riguadagnò un metro di distanza facendo un inchino.

Si, se hai altri fratelli perché non me ne porti uno?” disse Seram per poi scoppiare a ridere a crepapelle, si piegò in due sul pavimento incapace di contenersi.

Per sua sfortuna no... ma provvederò a cercare qualcuno che la soddisfi.” se avesse potuto staccargli la testa dal collo l'avrebbe fatto! Ma gli avrebbe fatto pagare tutto con gli interessi. Questo bastardo! Crede che essere un mostro lo protegga? Non ha ancora fatto i conti con me. Pensò mentre lasciava la stanza di Seram.

L'Arma si sedette sulla cassapanca, si sarebbe divertito a giocare con lui. Ma un qualcosa gli diceva di stare allerta; non tanto per il un possibile attacco fisico ma per quelli mentali, sapeva che avrebbe giocato sul senso di colpa per la morte del fratellino. E questo lo allarmava, per il semplice fatto che la sua morte fu un incidente. Scosse la testa, non gliene importava più di tanto. Sperava solo che la primavera arrivasse in fretta!

E se Seram stesse per cambiare idea? la morte del piccolo l'ha segnato cosi tanto?
Mha..... ancora non saprei dirlo, ma per certo è un personaggio crudele.
Alla prossima!!

 

   
 
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