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Autore: MyOwnSavior    28/08/2012    2 recensioni
Dal prologo: Quando aveva sette anni Allison Daves non sognava ciò che tutte le bambine della sua età sognano: la Barbie nuova, la giornata al lunapark, tanti giochi. Allison a sette anni sognava già l`amore, anzi, il matrimonio. Sua madre lo diceva sempre:Tuo marito dovrà avere molti soldi per renderti felice, perché con i soldi ti porterà dappertutto. Viaggi, gioielli, vestiti. I regali e le emozioni più belle’’
Con gli anni, Allison si convinse sempre più che sua madre avesse ragione. Arrivata a diciotto anni decise che era arrivata l'ora di trovare marito. Neanche tre anni dopo era ufficialmente fidanzata con Richard Morris, avvocato, con padre medico e madre insegnante di filosofia a Yale. Tutto ciò che lei e sua madre avevano sempre desiderato. Ma qualcosa stava per sconvolgere la vita di Allison, o meglio, qualcuno.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando aveva sette anni Allison Daves non sognava ciò che tutte le bambine della sua età sognano: la Barbie nuova, la giornata al lunapark, tanti giochi. Allison a sette anni sognava già l`amore, anzi, il matrimonio. Sua madre lo diceva sempre: "un buon marito è tutto ciò di cui avrai bisogno. Divertimento, soldi, una bella casa, una vita sociale. L'amore dei film, quello, mia cara, non esiste. Un buon marito deve avere diverse caratteristiche. Innanzitutto deve essere di buona famiglia, magari una stirpe di avvocati, o medici. Il che si ricollega al secondo e terzo punto: deve avere un lavoro importante e sicuro, che gli permetta di aver un ottimo conto bancario. Sì, tesoro mio, i soldi. Aprono le porte a tutto. Non esistono le storie dove gli innamorati vivono solo del loro amore. Non so chi inventi queste sciocchezze! Tuo marito dovrà avere molti soldi per renderti felice, perché con i soldi ti porterà dappertutto. Viaggi, gioielli, vestiti. I regali e le emozioni più belle’’
Con gli anni, Allison si convinse sempre più che sua madre avesse ragione. Arrivata a diciotto anni decise che era arrivata l'ora di trovare marito. Neanche tre anni dopo era ufficialmente fidanzata con Richard Morris, avvocato, con padre medico e madre insegnante di filosofia a Yale. Tutto ciò che lei e sua madre avevano sempre desiderato. Ma qualcosa stava per sconvolgere la vita di Allison, o meglio, qualcuno.
 
 
 
-Credevo che prima o poi saresti rinsavita, che avresti mollato quel figlio di papà di Richard-non-toccatemi-i-capelli! E invece guarda! Te lo sposi!-

Allison voleva bene ad Amber. Era la sua migliore amica e le era stata vicina per tanti anni, e adesso, seppur contraria al matrimonio, la stava aiutando a scegliere l'abito da sposa, da brava damigella d'onore, ma non sopportava quando si comportava da eroina dei romanzi rosa.

-Cos'ha Richard che non va? Mi tratta bene, mi darà un ottimo futuro, cosa potrei desiderare di più? Guarda che anello mi ha dato poi!- disse orgogliosa mettendo la mano sinistra a due centimetri dal viso dell'amica.

-Potresti avere l'amore. Tu e Richard non vi amate e lo sai bene! Lui ti sposa perché per quanto è palloso, nessuna lo sposerebbe mai, tranne te! Che lo sposi solo per quelle stupide regole di quella pazza di tua madre. Allie, sicura di non volerci ripensare? Potresti ancora annullare tutto, e prima o poi troveresti il vero amore - concluse Amber con aria sognante

- Il vero amore!!! Pff! Chi può dire cosa sia l'amore? Sai, conosco una donna che da giovane si "innamorò" - e virgolettò davvero con le dita - di un uomo bellissimo, Peter. Faceva il chitarrista, ed era in cerca di un contratto discografico. Andarono a vivere in un appartamento di 40 metri quadri, infestato da topi e scarafaggi. Tutto questo per risparmiare denaro. Denaro che sarebbe servito a Peter - disse quel nome con una smorfia di disgusto - per affittare strumenti e garage per provare con la sua stupida band. E lei accettò tutto questo perché, come te, era una romanticona. A lei bastava dormire abbracciata a lui la notte, sbaciucchiarsi e tutte queste cose stupide! -

- Ecco! Vedi? L'amore è questo! Fare di tutto per la persona alla quale si vuole bene. -

- sì, certo. Ma fammi finire la storia -

Allison rimase in silenzio a lungo, assorta nei suoi pensieri. Lo faceva spesso. Quando ricordava o pensava a qualcosa d’importante, fissava lo sguardo nel vuoto e s’immergeva nella sua mente. Fu riscossa solo dalla voce della sua amica

- Allora? Com’è andata a finire?-

- Andò a finire che furono incoscienti e lei rimase incinta. Lui all'inizio si assunse una sorta di responsabilità, restò con la sua donna fino al settimo mese di gravidanza, non volendo sposarla però. Arrivati all'ottavo mese, stavano per perdere il bambino e servivano molti medicinali, cioè molti soldi. Così, senza dire una parola, Peter la lasciò sola nell'appartamento nel cuore della notte, e lei la mattina trovò un biglietto, dove lui le diceva che non poteva spendere tutti i soldi che avevano per lo stupido sbaglio di averla messa incinta, e che il bambino avrebbe rovinato la sua grande carriera da rockstar. Gli dispiaceva e bla bla bla, ma da quel momento se la sarebbe dovuta cavare da sola. -

- Oddio santissimo, che grandissimo bastardo figlio di una buona donna! -

Allison sorrise alle parole della sua amica. Sapeva già che era molto esplicita e diretta, ma la faceva sorridere ogni volta. Anche per questo le voleva bene.

-E quindi lei rimase sola? E che fine ha fatto il bambino?-

-Bambina, alla fine nacque una femminuccia e, beh...ce l'hai davanti.- ammise Allison quasi con imbarazzo.

- Non dire sciocchezze Allie. Dimentichi che io conosco tuo padre, so che non si chiama Peter e so che è l'opposto di un chitarrista di una rock band! Sbaglio o è un patito di Celine Dion?-

Allison non riuscì a trattenersi dal ridere a crepapelle - Sì, è fissato! L'anno scorso ha speso un capitale per andare fino a Las Vegas per un concerto! E pensa che voleva portarci anche me, ma...-

-Allie, cavolo, spiegami!-

-Ah sì, scusa.- disse cercando di riprendersi. Quando ci riuscì, il suo racconto continuò - Christopher Daves, l'uomo che tu conosci come mio padre, in realtà non è il mio padre biologico.- Amber spalancò la mascella, ma non riuscì a emettere alcun suono. Così Allison continuò - Ho promesso a mamma di non raccontare a nessuno questa storia, ma tu sei la mia migliore amica, quindi in un certo senso te lo devo.  Quando Peter la lasciò, mamma ritornò dai suoi genitori. Tu sai che mio nonno è il reverendo della chiesa protestante del paesino qui vicino giusto? Ecco, per loro fu impossibile accettare che mia madre stesse per mettere al mondo un figlio bastardo, fuori dal matrimonio tra l'altro. Che cosa avrebbe pensato il signore? Ma soprattutto, cosa avrebbero pensato i vicini? – cercò di scherzare Allison-

-Quindi doveva innamorarsi di qualcuno e sposarselo in meno di un mese. - concluse Amber al posto dell'amica -  Ma è impossibile. Lei non poteva innamorarsi in così poco tempo, e seppur fosse stato possibile, chi avrebbe mai accettato di riconoscere il figlio di un altro?-.

- Qualcuno al quale avrebbe fatto comodo avere un figlio-

- No, ti giuro Allison che non ci sto capendo niente-

-E allora fammi finire senza interrompere!- si spazientì Allison. Una volta che Amber ritornò in silenzio, continuò - Quando era giovane, mio padre, Christopher, si è molto divertito. Frequentava strip club, case d’incontri e schifi simili, al fine di beccarsi non so quale malattia venerea, che lo rese sterile. Inizialmente non gli interessò, poiché non aveva intenzione di avere figli. finché suo padre gli disse qualcosa come "se non metti su famiglia col cazzo che hai la mia eredità!!!"  Mio padre non poteva dire alla sua di essere diventato sterile per colpa delle sue porcate, così, per la prima volta in vita sua si recò in chiesa, con la speranza di ricevere una grazia o stronzate del genere. Dopo qualche settimana incontrò mia madre, che era quasi al termine della gravidanza. Mio nonno spiegò a Christopher la situazione e dopo aver discusso a lungo, arrivarono alla soluzione di tutti i problemi. Mia madre avrebbe dovuto partorirmi e presentarsi qualche giorno dopo alla porta dei genitori di Christopher lì avrebbe dovuto spiegare di aver incontrato il loro figlio nove mesi prima e di avergli nascosto la gravidanza. Questa fu un'idea di mio padre. Sarebbe stato più semplice spiegare l'improvviso arrivo di un bambino così. Mio nonno decise invece che lui avrebbe dovuto sposare mamma e riconoscermi. Ed ecco qua. Tutti felici. Se l'amore esiste, è questo, il compromesso! E guardali poi! Stanno insieme da ventuno anni. Dopo non si sono mica lasciati.-

-Non si sono lasciati perché tuo nonno non è ancora schiattato e non ha mollato il malloppo-
Allison rise - Incredibile il nonnino eh? Ottantatré anni e neanche un raffreddore becca! Un mito!-

-Io però non ho capito perché tu debba seguire quelle stupide regole di tua madre! Buon lavoro, buona famiglia e tanti soldi!  -

- Mia madre vuole solo che non commetta i suoi sbagli. Peter non aveva nessuna di queste cose. Se avesse avuto una buona famiglia, avrebbe avuto un buon lavoro, e quindi tanti soldi e non ci avrebbe abbandonate.  Così quando avevo quindici anni e mi avvicinai ai ragazzi, mamma mi ha raccontato questa storia e mi ha dato i suoi consigli. E a me stanno bene.  Sposerò Richard in questo bellissimo abito color champagne e andrà tutto bene. – Però cos’èra quella fastidiosa sensazione allo stomaco? E perché sembrava che volesse convincere prima se stessa?
 
  
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