Dedicato a tutti i miei
lettori
frammento n°33: "La legge è anche ubbidire alla volontà di uno solo".
Zef's Requiem
Quella dolorosa fame lo accecava di avarizia e violenza.
Le rocce acide gli laceravano la tenera e fanciullesca carne.
Gustava il suo disgustoso sangue impastato alla saliva che gli corrodeva la lingua arsa.
Nella sua mente avanzavano bambinesche e vuote imprecazioni ad un dio privo della dolce giustizia.
Ormai lo stomaco, geloso, lanciava morbo cieco anche gli occhi, così che la sagoma tanto odiata divenisse ombra evanescente.
Impugnava una lama non ancora rea di un sangue saggio già versato.
L’ombra era peccato di gola, oggetto di desiderio.
Più vicino per studiarne i movimenti assenti.
Più vicino per osservarne i sussulti non visibili.
Più vicino per mutare mente.
All’ombra deliziosa avanzava un ritaglio di sole, privo di carne e colmo di sangue, che gemeva cancellando con la sua luce sacra la fame cieca e il livore di fuliggine.
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Achamo
& il suo inutile monologo...
"Non
ho parole per descrivere la vergogna che sento... ho abbandonato i miei
lettori per tanto tempo senza trovare una soluzione che mi spronasse a
riprendere la storia... mi voglio scusare con tutti per quanto
accaduto, perciò m'inchino chiedendo il vostro perdono!
Vessatemi pure se vi farà sentire meglio!
p.s.: so benissimo che Zef non è morto, ma i capitoli hanno questo titolo ^^°"
p.s.: so benissimo che Zef non è morto, ma i capitoli hanno questo titolo ^^°"