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Autore: albalau    13/09/2012    9 recensioni
salve a tutte! questa è la mia primissima fanfic su quest anime. i personaggi principali sono Bulma e Vegeta. Non sarà ambientata nel classico mondo di DG, ma i colpi di scena non mancheranno.
dal prologo. "Un pianeta. Un regno. Una profezia. Una leggenda.
Così tutto ebbe inizio..."
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scusatemi!! Lo so, ho un ritardo spaventoso, ma non riuscivo a scrivere questo capitolo...Spero vi piaccia come gli altri!

 

 

Capitolo 16

 

Correva a perdifiato, nel fitto del bosco. Ansimava, ma non accennava a fermarsi.

Ripensava ancora a quello che era successo, non molto tempo prima.

La fuga, il tremolio del terreno, lo scoppio tremendo, il silenzio assordante.

Goku, dopo l'allontanamento di Vegeta, li aveva trascinati fuori dalla tenda, aprendo un varco nella pesante e spessa stoffa. Uno ad uno erano usciti, dirigendosi con velocità nel bosco. Ma appena raggiunsero gli alberi, la deflagrazione li buttò a terra.

Non sapeva da quanto stessero li, ma quando aprì gli occhi, qualcosa, e precisamente il silenzio privo di vita, la mise in allarme.

A fatica si alzò, inorridendo di fronte allo spettacolo che le si presentava.

Tutto era stato distrutto. Tutti erano stati sterminati.

I suoi amici, le persone più care a lei, erano ancora stesi a terra, incoscienti.

Prese a camminare, con angoscia nel cuore.

Vegeta...dove era Vegeta!

Il suo primo istinto, fu quello di andare a cercarlo, lasciando indietro coloro con cui era vissuta. Solo lui era importante, in quel momento.

Dopo pochi passi lo vide.

A terra, vicino all'altro sayan, Radish.

Stava per correre da lui, quando i due tirapiedi di Freezer le apparvero.

Non riusciva a sentire cosa dicevano, ma era certa, niente di buono. Infine, guardò mentre il mostro rosa lo issava sulle sue spalle e l'altro faceva lo stesso con Radish, per poi inoltrarsi, con i prigionieri, nella fitta boscaglia.

Non ci pensò due volte. Li seguì.

Faticava a mantenere il passo, a causa delle ferite che si era procurata nello scoppio, ma non voleva, non poteva arrendersi.

Dopo un paio d'ore di corsa affannata, li vide accamparsi. I cespugli alti, celavano la sua presenza, ma sapeva che più di così non poteva avvicinarsi, altrimenti sarebbe stata scoperta. Vegeta, insieme a Radish, era stato legato ad un palo, conficcato dall'essere rosa, di cui non ricordava il nome. Dava le spalle al suo “compagno” di prigionia, ma non riusciva a capire come stava. Almeno fino a che uno dei due non gli si avvicinò.

Tese l'orecchio, per riuscire a percepire qualcosa. Un suono ovattato, ma che udì.

-Che vuoi fare, Dodoria?- gli chiese l'altro.

Il grassone alzò le spalle.

-Niente di che. Solo far capire, a questo sbruffone, chi comanda.- rispose tranquillamente.

Zarbon lo guardò, non tanto contrariato, ma sapendo, fin troppo bene, che se a Vegeta fosse capitato qualcosa di serio, Freezer se la sarebbe presa con lui. Dodoria, infatti, era al suo comando. Ma anche lui sentiva che le mani gli prudevano. Voleva dare una lezione a quel principe, che tanto aveva fatto per contrastare, anche se in modo velato, il suo signore.

-Va bene, ma mi raccomando. Deve restare vivo.- gli disse.

Dodoria ghignò. Aveva ricevuto via libera, anche se con delle limitazioni, ma poteva ritenersi soddisfatto.

-Non lo ucciderò.- confermò.

Bulma era esterrefatta, inorridita, da ciò che aveva sentito. Non un muscolo si muoveva, non riusciva. Eppure era necessario. La vita di Vegeta, del “suo” Vegeta, dipendeva da lei.

Dodoria assestò il primo pugno, sul viso del principe, facendo sgorgare il sangue dalle labbra. Quelle labbra che erano state sue.

Il secondo arrivò allo stomaco. Lo stesso che a lei si contorceva al minimo sguardo dell'uomo.

Il terzo colpo, arrivò all'inguine. Quel punto che le procurava un piacere estremo, quando era dentro di lei.

L'ultimo...l'ultimo al petto. Dove batteva il cuore. Dove lei racchiudeva l'amore per lui.

Chiuse gli occhi, sofferente, mentre le lacrime iniziavano a scendere sul suo viso.

No, non poteva restare li, inerme, a vedere, assistere a quello che gli stavano facendo.

Aprì di scatto le palpebre e una luce determinata solcò quell'azzurro.

Strinse il bastone che trovò ai suoi piedi, con forza, pronta ad agire.

Ma proprio quando stava per scattare, una presa forte, intorno al suo polso, la bloccò. Si girò, leggermente spaventata dal pensiero di essere stata scoperta, ma pronta ad affrontare il suo avversario. Rimase spiazzata.

-Che diavolo credi di fare?- gli domandò sottovoce, con furia, Goku.

-Lasciami. Lo devo salvare!- manteneva il suo stesso tono, ma non nascose il fastidio provato dalla sua intrusione.

-Si, brava. L'unica cosa che farai, sarà quella di farti ammazzare.- ribatté sarcastico.

-Non posso restare qui, mentre loro...loro...- ma lui la interruppe.

-Adesso vieni via. Non sai con chi hai a che fare e affrontarli così apertamente, può portare ad un solo risultato. Al momento non intendono ucciderlo, devono portarlo da Freezer.- capì che doveva rassicurarla.

Bulma abbassò la testa, sconfitta. Aveva ragione lui, non poteva farcela. Non da sola.

-Va bene.- mormorò affranta.

Senza far rumore, indietreggiarono e quando furono abbastanza lontani, si alzarono, allontanandosi velocemente.

Camminavano in silenzio e più di una volta, Goku l'aveva osservata. Appariva stanca, provata, ma ancor di più, sapeva che era annientata nell'anima. Era palpabile quello che provava per Vegeta e il non averlo potuto salvare, le pesava come un macigno.

Sospirò pesantemente.

Da una parte, era felice di averla ritrovata sana e salva. Nemmeno immaginava che cosa aveva passato quando, al suo risveglio, non era più riuscito a trovarla.

L'esplosione aveva distrutto tutto, uccidendo i suoi compagni, la sua gente, senza che lui potesse far qualcosa. Fortunatamente era riuscito a portare i tre “prigionieri”, fuori dalla tenda prima che quel putiferio si scatenasse, ma l'onda d'urto li aveva raggiunti comunque, gettandoli a terra e facendogli perdere i sensi.

Quando si risvegliò, lo spettacolo che gli si presentò davanti agli occhi lo fece rabbrividire. All'improvviso, però, si ricordò di coloro che doveva proteggere Vide subito Chichi e, poco distante, Yamcha. Li soccorse e, con enorme sollievo, comprese che erano vivi. Scossi da lui, si svegliarono, intontiti, ma salvi.

Li avvisò che dovevano andarsene, velocemente, prima che gli uomini di Freezer li scoprissero. Stavano per partire, quando Chichi si fermò.

-Dov'è Bulma?- chiese con ansia.

Goku si girò per cercarla con lo sguardo, ma non la vide. L'ansia, la paura, si propagarono in lui. Non poteva esserle successo qualcosa. No.

-Quell'imprudente si è messa all'inseguimento di Zarbon e Dodoria.-

La voce che gli giunse, lo fermò.

-Napa!- esclamò, felice di vedere che almeno lui era in vita.

-Mio principe.- si inchinò, per quel che poteva.- Ma qui ho anche il piccoletto.-

Crilin fece capolino da dietro la schiena di Napa, sorridendo al suo principe.

Erano feriti seriamente e faticavano a tenersi in piedi.

-Come avete fatto a salvarvi?- gli domandò.

-Eravamo vicini al precipizio, quando l'esplosione ci ha raggiunti. Lo spostamento d'aria ci ha fatti cadere, ma per fortuna, sono riuscito ad aggrapparmi ad una sporgenza. Crilin, invece, si è attaccato a me. Nonostante le ferite, siamo risaliti.- spiegò il gigante.

Goku stava per chiedere altro, quando Yamcha si mise in mezzo.

-Cosa volevi prima? Perché mia sorella avrebbe voluto inseguire quei due?- domandò alquanto infurioato.

-Hanno preso Radish e...Vegeta.- rispose Crilin.

Rimasero senza parole.

-Ma le ha dato di volta il cervello?- Yamcha era fuori di se.

Perché, perché Bulma aveva fatto una sciocchezza simile!

-Maledizione.- mormorò Goku.- Dobbiamo raggiungerla e fermarla. Non sa ancora contro chi si è messa.-

Chichi osservava la scena in silenzio. Aveva compreso perfettamente il motivo di quel comportamento.

-Già e poi ci penserò io a metterle un po' di sale in testa.- continuò il ragazzo.

-Non ci riuscirai.- intervenne Chichi.

-Scusa?- domandò Yamcha, confuso.

-Ma non lo capisci? Bulma lo ama e farebbe di tutto per lui, anche rischiare la proprio vita per salvarlo.-

-Starai scherzando, vero? Lei non può amarlo. Si, mancava solo quest'ultima trovata.- ribatté l'amico.

-No, Chichi ha ragione.- si intromise Goku.

-Lei non prova niente per lui!- esclamò contrariato.- Se vi ricordate bene, stava per ucciderla!-

-Non l'avrebbe mai fatto. La loro era solo una prova di forza.- continuò la ragazza.- Se non fossi stato così preso dalla tua frenesia, avresti capito anche tu. Si, stava per calare la spada su di lei, ma mai e poi mai le avrebbe fatto male. La sua era solo gelosia, per averla trovata tra le tue braccia. Lui l'ama, anche se non credo lo ammetterebbe mai.-

-Infatti è così. Ma ora mi preoccupa di più raggiungerla e fermarla. Non può liberarlo.-

Il corpo di Goku era rigido. Bulma non aveva la minima idea di chi stava per sfidare.

-Allontanatevi, cercate un posto sicuro. Io vi raggiungerò appena l'avrò trovata.- disse a Napa.- E curatevi quelle ferite.

 

Adesso era più tranquillo, anche se sapeva che doveva fare qualcosa. Elaborare un piano per liberare suo fratello. Nemmeno lui voleva lasciarlo nelle loro mani, ma serviva agire con astuzia per portarlo a compimento. Un attacco frontale era da escludere, contando poi che Vegeta e Radish erano feriti e avrebbero dovuto trasportarli. Nemmeno loro erano nelle migliori condizioni, però.

Impresa difficile, ma non impossibile. Gli serviva solo un diversivo.

Pensò a fondo, cercando nei meandri della sua mente, ricordando le parole del suo Maestro. All'improvviso, l'illuminazione!

Si, poteva funzionare, ma c'era bisogno dell'aiuto di tutti. Si fermò e Bulma, assorta, gli andò a sbattere contro.

-Ma perché...- lui la bloccò.

-So come liberarlo.- vide gli occhi di lei illuminarsi.- Non temere, presto lo avrai di uovo con te.- le promise.

Raggiunsero la grotta che avevano scelto come nascondiglio. Appena varcata la soglia, Bulma venne investita dall'abbraccio di Chichi.

-Non sai come ero in pensiero!- le disse stringendola, con le lacrime agli occhi.

La giovane ricambio quella stretta, piangendo anche lei.

-Sono felice di vedere che stai bene.- mormorò.

Yamcha se ne stava in disparte, ancora scioccato da quello che aveva appreso. Bulma notò che qualcosa non andava in lui e si avvicinò.

-Che c'è?- domandò con voce dolce.

Il ragazzo sollevò gli occhi e lei vi lesse sconcerto, incredulità, rabbia e delusione.

-Sei una stupida! Innamorarti di lui? Perché!- sbraitò.

Bulma sospirò. Sapeva che quel momento sarebbe arrivato.

-Non lo so Yamcha, non so come sia successo. Ma sta di fatto che adesso è così. È vero, lui è freddo, scontroso, insopportabile, taciturno, testardo e orgoglioso, ma so anche che ha un cuore enorme. Non lo dimostra, per via del suo carattere, ma io l'ho visto, l'ho letto nei suoi occhi, nei suoi gesti, in tutto quello che fa. Mi completa, è parte di me.- rispose, con una luce radiosa negli occhi.

-Ma Bulma, loro...- insistette, ma abbandonando il suo risentimento.

-Non è stato lui e non credo nemmeno che lo volessero.-

-Infatti è così. Freezer ha raggirato, circuito mio padre, facendo leva sulla sua paura di perdere tutto quello che aveva. Non escludo, anche, che sia stata manipolata la sua mente.- s'intromise Goku, ripensando anche a quello che avevano fatto a lui.

-Ma perché?- chiese Chichi.

-Per via della profezia e di quel drago. Freezer deve aver trovato il modo di evocarlo, anche per quello vuole voi. Le donne, voi, siete pericolose e potete tramandare la discendenza, me lo hai detto anche tu, Chichi.- rispose Goku.

-Non è possibile!- esclamò Bulma.- Non più almeno.- aggiunse sottovoce.

-Che intendi dire?- domandò il principe, confuso da quella reazione.

La ragazza, ormai stanca di tutti quei segreti, decise di vuotare il sacco.

-Il drago non può più essere evocato, dato che...che la regina è morta.- rivelò.

I presenti rimasero basiti, o meglio, tre di loro. Ma che stava dicendo?

-Bulma, ti sbagli.- le disse Chichi.

-No che non mi sbaglio. Con la perdita della regina, che portava il drago su di se, le due metà non possono ricongiungersi.- insistette.

-E invece si.- una voce s'intromise nella loro discussione.

Tutti si voltarono e videro una strana vecchietta, vestita di nero e che volava su una sfera trasparente.

-Tu chi sei.- chiese Goku, sorprese.

-Colei che ha dato inizio a tutto.- rispose con un sorriso.

-Baba, la veggente!- esclamò Napa, che la conosceva di fama.

-Bravo pelatone, hai indovinato.- disse facendogli l'occhiolino.

Caspita non era niente male quel sayan!

Napa arrossì, sia per l'appellativo, che per l'occhiata da maniaca che gli aveva rivolto.

-Che intendevi con le tue parole.-

-Mio bel Goku, ma quanto sei cresciuto! E il tuo simpatico fratello?- domandò la vecchietta.

Lo sguardo del principe si oscurò.

-Sei una veggente, dovresti sapere che è successo.- disse duro.

-Si, si lo so. Ma non sono qui per questo. Stavate parlando del drago, giusto?- indagò con lo sguardo sui presenti, certa che avrebbe fatto la rivelazione del secolo.

-Si, ma che sai tu?- anche Chichi era molto curiosa.

-Oh, molto, mia principessa.-

Bulma sgranò gli occhi. Come? Principessa?

-Ma Yamcha, non lo avevi detto alla tua sorellina? Mi deludi. Con il tuo tacere hai messo in pericolo non solo la tua gente, ma anche l'intero pianeta.- lo rimbeccò seria.

La ragazza spostò lo sguardo su di lui.

-Tu sapevi che lei...che lei...- adesso si stava alterando.

-Si, ma avevo promesso di tacere, per l'incolumità del nostro popolo.-

-Perché dai la colpa a lui?- domandò sempre più confuso Goku, ma non era il solo.

-Perché, mio caro principe, se lui avesse parlato, adesso non vi troverete in questa situazione disperata. Anche se...Se Vegeta non l'avesse conosciuta, non avrebbe mai capito di avere un cuore.-

-Adesso basta! Ditemi che succede!- Bulma stava perdendo la pazienza.

Davanti a quella furia, Baba indietreggiò. Ora capiva come aveva fatto a far perdere la testa a Vegeta. Niente la fermava. E che caratterino!

-Si, va bene. Sapete entrambe, che il drago può essere evocato da due persone, una appartenente alla famiglia reale, l'altra discendente della famiglia decaduta.- iniziò.- Ma la cosa che tu, Bulma, non sai, è che il drago, una volta che la reggenza passa di mano, appare su colei, o colui, che ne prende il posto.-

-Quindi...- adesso cominciava a capire.

-Si. Quando la regina morì, il drago e le responsabilità, passarono a sua figlia.- concluse.

-Può essere evocato di nuovo!- esultò, felice.

-No. Non sappiamo chi possiede l'altra metà e se hanno meritato questa possibilità.- disse Chichi, cupa.

-A quanto pare si. Di fronte a te, hai la tua metà.- rispose raggiante Baba.

Le due ragazze si guardarono, sbigottite. Loro...erano loro.

-Hai il drago?- domandò cautamente Chichi.

Bulma annuì.

-Anche tu?-

L'altra ripeté il suo gesto.

Poi si voltarono verso il ragazzo.

-Stupido scellerato! Lo sapevi e sei rimasto zitto!- esclamarono insieme, furenti.

Yamcha abbassò il capo, inveendo contro di sé mentalmente. Era colpa sua, solo colpa sua se erano arrivati a questo punto. Non averbbe potuto salvare il regno, ma almeno salvare loro.

-Perdonatemi.- sussurrò.

-Ora non prendetevela con lui. Quel che è fatto, è fatto.- lo difese Baba.

Gli occhi di Bulma, però, si illuminarono.

-Adesso possiamo, abbiamo il potere di farlo!-

-Fare cosa?- chiese Chichi.

-Salvare Vegeta!-

-No, Vegeta lo salveremmo prima.- s'intromise Goku.- Ma la fine di Freezer è vicina. Fermare lui, significa portare finalmente la pace sul nostro pianeta.-

 

 

  
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