D'ora la storia sarà POV di Hermione :) buona lettura.
I mesi
trascorrevano tranquilli.
L’inverno aveva iniziato a dare i primi segni della sua
presenza.
Quel giorno, quando mi svegliai,
mi affacciai alla finestra e vidi che il giardino si era colorato di
bianco. La
prima neve era caduta durante la notte!
Un senso di tristezza mi pervase.
Decisi così, di fare una
passeggiata.
Quel posto era immenso. Forse,
neanche se avessi passato una vita qui, sarei riuscita a conoscerlo
tutto.
In lontananza ad un tratto, vidi
un’altra costruzione. Decisi di avvicinarmi per scoprire cosa
fosse e poi, a
dirla tutta, iniziavo anche a sentire un po’ di freddo.
Spinsi la grande porta ed entrai.
C’era un odore forte. Mi si presentò davanti un
lungo corridoio, sovrastato da
archi in pietra ma,quando guardai meglio, mi accorsi che era una
scuderia.
Persino quel posto, in casa Malfoy, sembrava bello ed elegante.
C’erano cavalli di tutte le
razze
e colori, davvero stupendi, ma quello che più di tutti mi
colpì fu uno in
particolare. Era nero, altissimo e imponente. Sembrava un re che
spadroneggiava
su tutti.
Mi avvicinai, lui mi
guardò. Tesi
una mano per provare a toccarlo , ma lui si imbizzarrì e
colpì con lo zoccolo a
terra. Io mi allontanai spaventata.
Sentì una risata alle mie
spalle,
Malfoy era lì.
-sei veramente divertente
Mezzosangue!-
Sentì le mie guance
tingersi di
rosso. Lo odiavo.
-cosa ci sarebbe di tanto
divertente Malfoy?-
Lui iniziò ad avvicinarsi a
me.
-pensavi veramente che un cavallo
del genere si facesse accarezzare da chiunque?-
Draco si avvicinò
all’animale è
lo sfiorò delicatamente.
-è un Mustung. Mi fu
regalato da
mio padre quando ero piccolo. Lo chiamano ‘ il cavallo
selvaggio’ perché è
quasi impossibile domarlo. Naturalmente io ci riuscii. Anche se, devo
ammetterlo, le cadute me le sono prese anche io.-
-vedere cadere Draco Malfoy da
cavallo? Pagherei
per essere presente. Come
si chiama?-
-Andros.-
Ero sicura di aver sentito una
punta d’orgoglio nella sua voce.
Draco continuava ad accarezzare
il cavallo. Non so perché ma ne rimasi incantata. Era strano
vedere Malfoy
così. Vedere che anche lui, poteva tenere a qualcosa o a
qualcuno.
Ma ad un tratto, un rumore mi
risvegliò. Un nitrito che proveniva dal fondo. Mi voltai.
Era un bellissimo
cavallo bianco. Mi avvicinai ma , questa volta, si fece
toccare.Sembrava anche
gradire le mie attenzioni.
-quella èTalia.-
-Talia … è un
bellissimo nome e
lei è un cavallo bellissimo.-
-non ti ci affezionare troppo
Mezzosangue, è vecchia e malata ormai, tra qualche giorno
verrà abbattuta!-
-No!-
Gridai senza rendermene conto.
Talia si imbizzarrì, ma
riuscì a
farla calmare subito.
-Non abbatterla Malfoy, mi
prenderò io cura di lei, voi non vi dovrete occupare di
nulla-
Malfoy mi guardò stupito.
-Mezzosangue …
l’unica persona di
cui devi prenderti cura è mia madre! Non hai il tempo di
occuparti di quella
bestia.-
-Non ti preoccupare tu del mio
tempo, a quello ci penso io e ti assicuro, che a tua madre non ne
toglierò. Non
abbatterla Malfoy … ti prego …-
Non lo dissi guardandolo negli
occhi. Non so neanche perché lo dissi, pregare il mio
peggior nemico. Mi
avrebbe deriso fino alla morte.
-
Mezzosangue
…
se ti vedrò togliere del tempo alle tue mansioni per
occuparti di
quell’animale, giuro che metterò fine alle sue
sofferenze con le mie stesse
mani. .. non farmi pentire della mia decisone.-
Detto
ciò mi voltò le spalle e se ne andò,
ma, prima che uscisse dalla scuderia, mi
stupì per la seconda volta di ciò che dissi.
-
Grazie
…-
Vidi con la coda dell’occhio
che
lui si fermò. Non disse niente … non
c’era nulla da aggiungere.
***
Quella sera, dopo cena, venne in
visita il migliore amico di Malfoy, sempre se di amicizia si potesse
parlare.
Blaise Zabini. Non lo vedevo dalla festa, anche se nemmeno in quella
occasione,
parlammo molto.
Narcissa stava leggendo un libro
nel salone e Malfoy, non sapevo che fine avesse fatto.
Di conseguenza, io e Zabini, ci
ritrovammo insieme in uno degli altri milioni di saloni del Manor.
Un silenzio imbarazzante era
calato. Nessuno dei due osava proferire parola. L’unico
rumore era quello del
fuoco scoppiettante del camino.
Ad un tratto decisi di rompere il
silenzio.
-Vuoi … qualcosa da bere?-
-si … uno scotch, grazie-
Mi diressi in silenzio verbo il
tavolino con le bottiglie che i Malfoy tenevano in tutte le stanze.
Mi fermai, c’erano tante
bottiglie, TROPPE bottiglie, per me tutte uguali … lo sentii
ridere alle mie
spalle. Perché ultimamente ridevano tutti di me?
-tranquilla faccio io…
quindi …
come ti trovi qui?-
Come un leone in gabbia.
-bene… Narcissa
è gentile.-
Lui rise di nuovo.
-immagino … e Draco? Ti fa
disperare come ai tempi di Hogwarts?-
- no! No … ora è
… un po’ peggio,
dato che , IN TEORIA, ha tutto il diritto di dirmi ciò che
vuole.-
-devi scusarlo … lui lo fa
solo
per , come dire … attirare la tua attenzione, come i bambini
piccoli.-
Una voce alle nostre spalle interruppe
la conversazione.
Era Draco e sembrava alquanto
infastidito.
-se avete finito con le vostre
chiacchiere … Mezzosangue, non hai nulla di meglio da fare
che sprecare il tuo
tempo qui?-
Il suo sguardo era furioso, ma io
non avevo nessuna intenzione di cedere alle sue provocazione.
-
È
stato un
piacere Zabini , con permesso.-
e uscì senza aggiungere
altro.
Prima che potessi allontanarmi
però, sentii che i due, iniziarono a parlare di me. Decisi
così di ascoltare.
-Zabini che cazzo vai blaterando?
Cosa ti salta in mente di dire?-
-oh avanti Draco, non fare tanto
il prezioso, ho solo detto la verità, tutto qui. Vuoi per
caso farmi credere
che non ti sei sempre comportato così per attirare la sua
attenzione?-
-Le ho sempre e solo rivolto le
attenzioni che meritava, quelle che meriterebbe qualsiasi sangue
sporco.-
-sangue sporco o no, la Granger
sta crescendo bene… o vuoi negare anche questo? Vuoi farmi
credere che da quando
è qua, non hai mai fatto pensieri proibiti su di lei?-
Draco ebbe un momento di
esitazione, poi parlò.
-Ti sbagli infatti… è appena passabile, ma non abbastanza bella da tentarmi*-
NON ABBASTANZA BELLA DA TENTARLO? Ma come si permette quello spocchioso furetto platinato?!
Avevo sentito anche troppo.
Ma che ti importa poi di ciò che dice,
quello stupido!
Niente, mi ripetei, era semplicemente,orgoglio femminile!
***
Si
era fatta una certa ora. Narcissa dormiva da molto tempo e
Zabini, era appena andato via.
Stavo
tornando nella mia camera, quando incrociai Malfoy che
saliva le scale. Io proseguì, sperando che anche lui fosse
troppo stanco per
continuare a punzecchiarmi.
-mezzosangue
…-
Mi
sbagliavo.
-non
mi dai la buona notte?-
-Non
è nelle mie mansioni darti la buona notte, Malfoy-
Mi
prese per il braccio.
-punto
primo: questa
confidenza non ti è concessa, io sono il SIGNOR Malfoy.
Punto secondo …-
Si
avvicinò pericolosamente al mio volto.
-sei
qui già da un po’ … potresti iniziare
ad avere nuove mansioni
… che ne pensi?-
Si
avvicinò al mio orecchio, il suo viso sfiorava il mio, il
suo
profumo mi invadeva. Ma cosa mi prende? È Malfoy santo cielo
e poi …Ron …
-pensavo
di non essere “ abbastanza bella da poterVI tentare.-
Lui
fu colto di sorpresa ed io, ne approfittai per allontanarmi.
-Allora
è un vizio Mezzosangue, non mi piace chi origlia, dovremmo
toglierci questo brutto vizio!-
Mi
spinse contro il muro. Iniziò a baciarmi il collo.
-Lasciami
Malfoy, lasciami ,o giuro che urlo.-
Lui
continuò imperterrito. La sua mano iniziò ad
accarezzarmi la
gamba, sentivo i suoi baci roventi sul mio collo.
-Lasciati
andare Mezzosangue… non te ne pentirai.-
Come
poteva riuscire a farmi sentire così, con semplici baci e
carezze. Stavo per cedere, lo sentivo.
Involontariamente
inclinai la testa indietro per godere meglio di
quei baci.
Ad
un tratto però un rumore improvviso ci fece tornare alla
realtà. Sentimmo una voce in lontananza.
-D
… Draco … Herm …ione …-
Una
figura si stava avvicinando con passo barcollante verso di
noi. Era Narcissa. Arrivata a metà corridoio cadde a terra
priva di sensi.
-Madre!-
Con
passo svelto Draco fu su di lei. Corsi anche io.
-Presto
chiama il medimago!-
Non
finì la frase che già stavo correndo.
***
Aspettavamo entrambi fuori
dalla stanza , che il medimago uscisse.
Non dicemmo una parola per tutto il
tempo.
Draco era veramente preoccupato, non
pensavo avrei mai potuto vederlo così … fragile.
Avevo quasi la tentazione di
stringerlo, dirgli che sarebbe andato tutto bene. Ma, naturalmente, non
lo
feci.
Il medimago uscì.
-Dottore, sta bene?-
Il medico parlò.
-Signor Malfoy … sappiamo entrambi che
le condizioni di vostra madre, sono andate via via peggiorando negli
ultimi
anni. Il suo cuore è molto debole. Era da tempo che non
succedeva qualcosa del
genere. Ha avuto, in questo periodo, motivi di preoccupazione?-
-No … non … credo , non che
io
sappia.-
-Beh in ogni caso … ha bisogno della
massima tranquillità. Niente passeggiate finché
non si rimetterà del tutto.
Sarò onesto con voi Signor Malfoy… a vostra
madre, non rimane che qualche mese
di vita.-
Fui costretta a sedermi. Sapevo che
Narcissa stava male ma…. Sapere che gli rimaneva appena
qualche mese … la mia
mente si era svuotata. Guardai Malfoy. Era veramente pallido.
-posso entrare?-
-si … qualcuno può rimanere a
vegliare
su di lei. Mi raccomando, massima tranquillità.-
-Grazie dottore. Vi accompagno.-
Mi lasciarono sola. Non ricordo
neanche se avessi salutato il medico. Mi sentivo un automa.
Mi alzai … aprì la porta
… entrai.
Narcissa era a letto, dormiva, era
ancora pallida ma sembrava stare meglio.
La porta si aprì nuovamente, Draco
entrò.
Il suo viso era tornato impassibile,
ma sapevo che stava soffrendo.
-Mezzosangue vai a letto. È inutile
che entrambi passiamo la notte qui.-
Volevo ribattere, volevo rimanere con
lei … con lui … ma sapevo che dovevo lasciarli
soli.
Così, senza dire una parola, me ne
andai.
***
L’indomani mattina, portai la
colazione in camera a Narcissa. Bussai.
-avanti.-
Era una voce femminile, significa che
si era già svegliata.
Quando entrai, un grosso sorriso le si
aprì sulle labbra. –Hermione.-
Draco era seduto su una sedia accanto
a lei. Sembrava molto stanco, probabilmente non aveva dormito tutta la
notte. I
capelli, sempre in perfetto ordine, ora erano scombinati e gli
conferivano
quasi un aria più … umana. Notò che lo
fissavo
e mi guardò. Distolsi immediatamente lo
sguardo, maledicendomi per essermi
fatta cogliere in flagrante.
Mi avvicinai a Narcissa e posai il
vassoio sul letto.
-Come vi sentite oggi?-
-Un po’ debole … ma meglio,
grazie
cara. Devo avervi fatto prendere un bello spavento.-
-Non dovete preoccuparvi di questo,
Narcissa. Dovete solo pensare a riprendervi.-
Draco era silenzioso, fissava il
vuoto. Ad un tratto si alzò.
-Vado a fare una doccia … appena ho
finito torno a vedere come state.-
-Tranquillo tesoro, sto bene e tu hai
tante cose a cui pensare. Con me c’è Hermione.-
Draco non aggiunse niente, si diresse
verso la porta e uscì.
Uscita dalla camera di Narcissa,
pensai di andarmi ad occupare un po’ di Talia. Mentre
camminavo, passai davanti
la porta di Malfoy.
E
se vedessi come sta?
Ma sei pazza Hermione, cosa ti viene
in mente? Come se non si prendesse già abbastanza gioco di
te.
Purtroppo per me, durante quella mia
lotta interiore, Draco aprì la porta, trovandomi proprio
davanti.
Dal suo sguardo trasparì un pizzico di
stupore.
-ti serve qualcosa?-
Sentivo le guance scottare, cavolo ma
perché dovevo sempre fare la figura dell’idiota?!
-io … volevo solo … volevo
sapere se
avevi … avevate … bisogno di qualcosa
…-
Lo dissi senza guardarlo negli occhi.
-Ho solo bisogno che ti occupi di mia
madre, senza farti distrarre da altre sciocchezze! Devo uscire, ho
delle cose
da sbrigare, torno presto. Mi raccomando, se succede qualcosa in mia
assenza ti
riterrò responsabile!-
Detto questo mi oltrepassò.
-
Mezzosangue
… mia madre non sa nulla di ciò
che ha detto il medico. –
Andò via. Ecco cosa si ottiene ad
essere troppo gentili.
***
Nei giorni che seguirono io e Malfoy
ci parlammo a malapena. Naturalmente, di ciò che era
successo o stava per
succedere quella notte, non discutemmo mai. Lui era più
freddo e scontroso del
solito, ogni scusa era buona per creare una lotta.
Narcissa stava iniziando a
riprendersi. Era una donna forte, nonostante tutto.
Ero in camera sua quella mattina.
L’inverno
aveva ormai fatto la sua comparsa e ,tutto il giardino, si era
ricoperto di
bianco.
Lei guardava fuori dalla finestra
mentre io le stavo leggendo un libro. Mi fermai quando notai che non mi
stava
ascoltando.
-Narcissa … vi sentite bene?-
Lady Malfoy si risvegliò dai suoi
pensieri.
-Oh si cara, è che ….
È da giorni che
sono rinchiusa qui dentro. Vorrei solo fare una passeggiata
… -
In realtà era da un po’ che
pensavo la
stessa cosa. Stare sempre a letto, senza potersi muovere. Quella
prigionia
forzata l’avrebbe solo fatta stare peggio.
Sapevo di rischiare se Malfoy mi
avesse scoperta, ma a mali estremi
…
-Usciamo!-
-cosa? – disse lei!
-Usciamo! Vi coprirete per bene e non
dovrete neanche camminare. Dovete solo prestarmi un attimo la vostra
bacchetta!
–
Naturalmente a noi mezzosangue era
vietato l’uso della bacchetta magica.
Era da molto che non usavo la magia, ma riuscì
a creare una specie di
sedia a rotelle , in modo che Narcissa non si fosse affaticata troppo.
Quando uscimmo , vidi che fece un grande
respiro. Era felice e si vedeva.
Averla resa allegra mi ripagava del rischio
che stavo correndo. Malfoy mi avrebbe cruciata se solo lo avesse
scoperto. Ma
si sa … la fortuna, non sempre, aiuta gli audaci.
-Mezzosangue.-
Mi bloccai , non avevo neanche il coraggio
di girarmi.
-
Che
diavolo ti è saltato in mente sei
impazzita?-
Draco era furioso, no , forse furioso
era un eufemismo.
-Draco , le ho chiesto io di portarmi
fuori-
-Beh non mi interessa! Il medico
l’aveva sconsigliato, e lei non doveva cedere ai vostri
capricci!-
Non riuscì più a trattenermi!
-capricci? Fare una passeggiata dopo
giorni di reclusione, sarebbe un capriccio?-
-si! Con questo freddo poi! E poi cosa
diavolo è questa … cosa?!-
-è una sedia a rotelle, mister so
tutto io. Tua madre non si sforza neanche, pensi sia tanto imprudente?-
Eravamo faccia a faccia, proprio come
ai tempi della scuola. Nessuno dei due abbassava lo sguardo. Troppo
orgogliosi per
cedere.
-Hermione, forse ha ragione Draco, non
dovevo chiedertelo … andiamo in camera, sono stanca, vorrei
riposare.-
Risposi, ma con lo sguardo ancora
puntato su Draco.
-Come volete.-
Mi rigirai per accompagnarla, ma
Malfoy mi fermò.
-Ti voglio immediatamente nel mio
studio.-
***
Lasciata Narcissa in camera, mi
diressi verso lo studio di Malfoy come una condannata a morte che
cammina verso
il patibolo.
Quando arrivai entrai senza bussare.
-volevate vedermi?-
-Sei per caso impazzita Granger?, no
dico, hai la più pallida idea di cosa significhi ASSOLUT O
RIPOSO?-
-e tu hai la più pallida idea di cosa
significa essere prigionieri in casa propria?-
-si! So cosa significa, Mezzosangue.-
Calò un minuto di silenzio, nessuno
sapeva cosa dire. Poi lui continuò
-Comunque, se hai ben notato, mia
madre era d’accordo con me!-
-Tua madre era d’accordo con te soltanto
per farti stare calmo! Ma davvero non capisci quando una persona dice
qualcosa
solo per farti piacere? –
Forse avevo esagerato ma non mi
interessava.
Per fortuna, prima che Malfoy potesse
ribattere uno degli elfi entrò.
-Scu … scusate padrone …
vostra madre
voleva parlarvi.-
-stai attenta Mezzosangue, se tiri
troppo la corda alla fine si spezza.-
***
Arrivato davanti la porta, Draco bussò
e sua madre lo invitò ad entrare.
-Volevate parlarmi madre?-
-si Draco siediti , ti prego-
Draco si sedette vicino a lei.
-Draco … non essere troppo duro con
quella ragazza, ne ha passate tante-
-madre , io la tratto come merita. Non
può permettersi di prendere iniziative senza consultarmi.-
Sua madre voltò la testa verso la
finestra.
-Draco … ho una cosa da chiederti.-
-Ditemi.-
Narcissa si rigirò e guardò
negli
occhi suo figlio.
-Draco… vorrei tanto che tu sposassi
Hermione.-
Eccoci qua :) beh che dire, mi farebbe davvero tanto piacere leggere i vostri commenti! Spero continuerete a segurmi! intanto, ringrazio tutti quelli che leggono, che l’hanno aggiunta tra le preferite, le seguite o le ricordate. Grazie a chi commenta. Grazie a tutti :)
* Orgoglio e Pregiudizio.
Il nome Andros l'ho rubato al personaggio di un altra FF, grazie Luna :)