Buonasera u.u
Mi metto ad aggiornare
tutto, quindi anche questa storia XD
Ringrazio come sempre chi
segue/preferisce/ricorda e chi recensisce =)
Ricordo il mio profilo
facebook: http://www.facebook.com/mitsuki.efp
Ora vi lascio alla lettura
u.u
Piccola premessa: non sono
un medico quindi non me ne intendo per niente… La cosa potrebbe non essere
assolutamente possibile, e in quel caso mi scuso, ma questo mi era venuto in
mente e questo ho scritto .-.
Causa e piccola crisi
Per
diverse ore lavorarono con la pozione, cercando di vedere cos’era che non
andava. Lo scoprirono quasi subito, ma avevano bisogno di conferme: il Cruciatus
prolungato aveva infiammato le cellule fino a sciogliere i collegamenti neuronali.
I neuroni in sé non erano danneggiati, Lily se ne rese conto con un sospiro di
sollievo. I suoi amici non erano pazzi perché le loro memorie erano alterate,
ma semplicemente perché non riuscivano a mettere in comunicazione i loro
ricordi e a trovare una risposta agli stimoli esterni. Molto probabilmente, se
fossero guariti, non avrebbero avuto più alcuna memoria di questo periodo:
l’informazione che veniva loro dai cinque sensi non riusciva a viaggiare per
poter essere memorizzata.
Nonostante
il problema fosse grave, Lily si sentì sollevata. Certo, ricostruire i
collegamenti neuronali non era per niente semplice, per non parlare del fatto
che forse non era nemmeno fattibile, però di una cosa almeno era certa: se
fossero riusciti a farlo, se fossero riusciti a guarirli… Non ci sarebbero
stati altri danni. Nessuno stravolgimenti della personalità, nessun non
riconoscere le persone… Erano ancora Frank e Alice, anche a desso, solo che non
lo sapevano.
Da
quel giorno si misero di buona lena a cercare una cura. Non era semplice, non
sapevano neanche da dove partire: pozione? Incantesimo? Trasfigurazione di
qualche materiale in materiale organico?
I
tre studiarono giorno e notte – Narcissa si applicò anche se non conosceva
l’argomento fino in fondo, Severus era ormai libero dato che erano iniziate le
vacanze scolastiche – per cercare il modo di far ricrescere ciò che era andato
perduto.
Lily
riprese ad essere assente. Remus stava con Harry – e Draco – praticamente dalla
mattina alla sera, e lei rimaneva chiusa nel suo studio altrettanto tempo.
James era preoccupato e a dirla tutta anche un po’ seccato da questa cosa, però
non lo diede mai a vedere. Capiva che sua moglie agiva così per il bene di
Frank e Alice… Ma credeva lo stesso che stesse trascurando la sua famiglia.
Alla
fine Severus ebbe un’altra idea geniale. Disse che secondo lui sarebbe stato
meglio creare una pozione da iniettare direttamente nel cervello, che fosse
liquida per poter ‘viaggiare’ fra i neuroni ma che si potesse solidificare in
qualche modo, con qualche comando – magari un incantesimo – nei punti giusti.
La difficoltà, oltre che a creare la pozione in sé con quelle caratteristiche,
sarebbe stata quella di farla solidificare nel materiale giusto: materiale
organico, neuronale. E un’ulteriore difficoltà sarebbe stata quella di operare
con dimensioni molto piccole, invisibili ad occhio nudo se non con particolari
incantesimi che già avevano usato per esaminare il cervello di Frank e Alice
con la pozione dell’invisibilità circoscritta.
Una
volta deciso come procedere, si misero sotto. La loro giornata lavorativa era
assurda, andava dalle otto del mattino alle nove di sera, con solo due pause di
un’ora per il pranzo e per la cena. James sopportava in silenzio, ma presto
sarebbe scoppiato. Cosa che infatti avvenne circa un mese dopo.
“Lily,
stai lavorando troppo! Rilassati!” esclamò l’uomo, un giorno che rientrò a casa
e la vide, alle dieci e mezzo di sera, ancora chiusa nel suo laboratorio. Gli
altri se n’erano già andati, ma lei aveva deciso di continuare comunque: tanto
aveva già messo a letto Harry.
“Rilassarmi?
Rilassarmi?! Jamie, qui ci sono in gioco delle vite!”
“Qui
c’è in gioco anche la tua famiglia!”
Lily
si bloccò, una fiala nella mano destra, e lo guardò come se lo vedesse davvero
per la prima volta.
“Mi
stai minacciando?” chiese in un soffio “O salvo la vita a Frank e Alice o ti
perdo? Credevo che mi appoggiassi.”
La
voce era così rotta a fine frase che James si sentì spezzare il cuore.
“No…
Ma cosa stai dicendo… Non intendevo…”
James
si passò una mano nei capelli, pensando di aver esagerato, poi si avvicinò a
sua moglie e la strinse in una abbraccio. Lei rimaneva rigida, era scioccata:
come aveva potuto Jamie dirle quelle cose?
“Andiamo
Lils… Sono solo preoccupato per te, lavori troppo… La tua salute… Ed io ti
sento così lontana…”
“Lasciamo
andare.”
“Lils…”
“Ho
detto di lasciarmi.”
“Non
essere sciocca…”
James
le tolse delicatamente la fiala dalle mani, poi la prese in braccio e la portò
in salotto. Lily sembrava bloccata, non si opponeva né protestava, e la cosa
spaventò ancora di più il marito, che non aveva mai visto la donna così.
“Lily…
Amore, che hai?”
In
quel momento Lily esplose, letteralmente: si mise a piangere e si strinse a
James, che la cullò pazientemente.
“E’-è
che… I-io lo so che… P-però… E’ per l-loro… M-ma la mia famiglia… H-Harry, e
p-poi te…”
“Ssssh…
Ssssh…”
In
quel momento a Lily portò a galla tutti dubbi che l’assalivano ormai da mesi, e
si ripromise di essere più presente sia con suo marito e con suo figlio. C’era
in gioco la salute dei suoi amici, vero, ma anche la sua, e la sua famiglia.
Doveva solo trovare un equilibrio, anche se sembrava difficile… Non poteva
sdoppiarsi, non poteva fare tutto.
In
quel momento Lily comprese ed accettò che servisse tempo, tempo sia per trovare
una cura che per stare con le persone che l’amavano.