TOGETHER
CAPITOLO 1:
“Guasto”
“Fra tre anni
arriveranno sulla Terra due terribili cyborg costruiti dal dottor Gero. Nessuno
è in grado di sconfiggerli. Nel mondo da cui provengo sono rimasto il solo
guerriero in vita. Mio padre Vegeta, Yamcha, Crili, Tenshinhan, Riff e Piccolo
sono deceduti nel tentativo di distruggerli. Gohan, il mio maestro, li ha
raggiunti pochi anni fa lasciandomi completamente solo” Trunks si fermò un
momento, puntando il suo sguardo azzurro verso Goku.
“Che cosa?!” gridò il saiyan. “Urca, allora sono davvero potentissimi
se neanche Vegeta è riuscito a batterli!”Goku si grattò la testa, pensando. Poi
chiese con curiosità: “Aspetta un momento! E io? Sono stato ucciso anch’io dai
cyborg?”
Trunks
abbassò gli occhi. “Tu Goku non hai nemmeno potuto combattere” Allo sguardo
confuso del saiyan, il ragazzo del futuro rispose: “Mi dispiace dirtelo ma fra qualche tempo verrai colpito da una rara e
gravissima malattia cardiaca a cui non sopravvivrai”
“Coosaaa?!!” urlò Goku. “Ma questo
significa che non potrò combattere! Urca che iella! E io che volevo tanto
scontrarmi con questi famosi cyborg!”
Trunks sbatté
le palpebre, confuso. “Ma come? Ti dispiace non poterli affrontare? Ma non
avresti paura, scusa?”
“Certo che
sarei spaventato. Ma mi piacerebbe comunque battermi con loro!” terminò Goku come se si trattasse di un fatto comune.
Trunks si
trovò a sorridere. Sua madre e Gohan gli avevano detto che quel saiyan era
strano, ma comunque fortissimo. E questo suo desiderio rientrava perfettamente
nei canoni dei guerrieri saiyan.
Infilò una
mano nella tasca del suo giubbotto in jeans della Capsule
Corporation e allungò a Goku una boccetta di medicinale. “Prendi questo. Nel
mio tempo sono riusciti a formulare nuove medicine. Con questa cura molto probabilmente
sopravvivrai.”
“Eh? E perché
non me lo hai detto prima?!” chiese Goku rigirandosi
la boccetta tra le mani.
“Volevo
vedere la tua reazione alla mia rivelazione. E ora che so che vuoi combattere a
tutti i costi sono convinto di aver fatto la scelta giusta. Cambiare il futuro
non è una cosa che si dovrebbe fare, anche se quello che ci aspetta è
terribile” abbassò lo sguardo tristemente. “Sono convinto che con il tuo aiuto
riusciremo a farcela! Anche mia madre ha sempre avuto fiducia in te ed è per
questo che ha costruito la macchina del tempo con cui sono arrivato”
Goku lo
guardò in modo strano. Possibile che…?
“Un momento.
Tua madre mi conosce?” Trunks annuì. “E…e ha costruito la macchina del tempo?...non dirmi che…no, è impossibile…non può trattarsi di…”
Il ragazzo
del futuro, come se fosse una cosa naturale, rispose affermativamente puntando
il dito contro la ragazza dai capelli azzurri poco distante.
Goku non
resse il colpo e precipitò al suolo. “B-Bulma è tua madre?!!?!”
chiese colto impreparato dalla sorpresa. Anche Piccolo, che stava ascoltando la
conversazione da lontano, ebbe un sussulto di sorpresa.
“Tu sei il
figlio di Vegeta e Bulma?!” chiese nuovamente Goku
cominciando ad accettare il fatto e iniziò a ridere maliziosamente. Trunks
rimase un attimo sorpreso dalla reazione. Del resto era il primo che mostrava
sorpresa alla notizia. Poi sorrise.
“Eh, eh, eh!”
ridacchiò Goku rialzandosi. “E io che pensavo che Bulma avrebbe messo su
famiglia con Yamcha. E invece ha scelto Vegeta!! L’ho
sempre detto che quella ragazza è strana!!” continuò
il saiyan.
Trunks
arrossì e affondò le mani in tasca, imbarazzato. “Ecco, lei mi ha detto che
Yamcha era troppo immaturo e ha deciso di lasciarlo” iniziò il ragazzo. Goku
asserì curioso. “Poi ha iniziato ad interessarsi a mio padre e in poco tempo si
sono fidanzati. Strana la vita, eh? Accadono cose che non ti aspetteresti mai”
concluse il ragazzo dai capelli glicine.
“Eccome!!
Bulma è sempre stata imprevedibile ma ha superato sé
stessa!!” concordò Goku girandosi verso la futura coppia di genitori. Vegeta
ringhiò furioso, non apprezzando l’essere osservato, soprattutto dal suo
acerrimo nemico.
“Mi
raccomando non dire niente a quei due, o rischio di non nascere! Testardi come
sono si eviterebbero e sarebbe un disastro!” pregò Trunks a Goku. Quest’ultimo
annuì.
“Ora vado.
Mia madre sarà preoccupata” disse il ragazzo preparandosi ad andarsene.
“D’accordo e
ringraziala! E buona fortuna con i tuoi allenamenti! Quando ci vedremo ancora?”
chiese Goku.
“Spero di
riuscire a tornare fra tre anni. La macchina del tempo è un marchingegno
terribilmente difficile da costruire. Mia mamma ha impiegato anni a costruirla!
E spero di riuscire a tornare” disse Trunks incrociando le braccia al petto.
“Ci vediamo,
fai attenzione!” si preoccupò Goku e guardò il ragazzo spiccare il volo e
allontanarsi in velocità.
Gli altri
guerrieri e Bulma con Pual si avvicinarono al saiyan, incuriositi. Con l’aiuto
di Piccolo Goku riuscì a spiegare a cosa sarebbero andati incontro in futuro e il
silenzio calò tra loro. Sembrava assurdo.
“Pensatela
come volete! Io mi allenerò!” disse Piccolo con decisione. Bastò questo a
convincere anche tutti gli altri.
“Ehi!! Che
cos’è quello?” chiese Gohan puntando il dito al cielo. Una macchina gialla a
forma di polipo fluttuava sopra la loro testa. “E’ una macchina del tempo”
rispose Goku.
“Papà. Sei
esattamente come ti ha descritto la mamma: forte, severo e con lo sguardo un
po’ triste. Non mi lasciare, ho bisogno di te. E tu mamma, fatti coraggio. Ti
voglio un sacco di bene” disse Trunks dall’alto guardando i suoi genitori.
Salutò con la mano e pigiò il tasto di avvio della macchina del tempo. Ma non
successe nulla. Ci riprovò, ma niente ancora. Una voce meccanica lo avvisò
dell’esaurimento delle batterie. “Oh, merda!!” sbottò
il mezzo saiyan controllando i vari comandi. In pochi secondi le luci dei
comandi presero a illuminarsi fino al completo spegnimento della macchina. In
fretta Trunks uscì dallo sportello e richiuse la macchina del tempo nella
capsula.
“Che succede?”
chiese Goku volando al suo fianco.
“Ha esaurito
le batterie! Dannazione!” sbottò il ragazzo stringendo i pugni. Si trovò ben
presto circondato da tutti i guerrieri.
“Ah, è tutta
colpa mia! Non avrei dovuto partire così presto, me
l’aveva detto mia mamma!!” si lamentò Trunks sbattendosi una mano sulla faccia.
Rimasero
tutti in silenzio finché Bulma, con la sua voce squillante e irriverente,
disse: “Puoi venire a casa mia! Saresti il benvenuto!” Tutti si girarono a
guardarla.
Yamcha le
chiese: “Ma Bulma cara sei sicura? Non lo conosci neanche e…” “Oh, stai zitto!”
lo interruppe lei sorridendo a Trunks. “Mi sembra un ragazzo gentile ed educato e ha fatto questo pericoloso viaggio solo per
aiutarci quindi non può essere cattivo! E poi saiyan in più, saiyan in meno,
non fa molta differenza!” aggiunse puntando gli occhi su Vegeta che incrociò le
braccia al petto e mosse il mento a sinistra.
“Allora? Che
ne dici?” chiese ancora lei rivolta al ragazzo.
“Ecco…io…”
iniziò Trunks non sapendo che fare. Stando con loro avrebbe potuto cambiare
terribilmente il futuro. Non sapeva quanto ci avrebbe messo la macchina del
tempo a ricaricarsi, chissà per quanto sarebbe rimasto bloccato in quella
dimensione! Ma era anche vero che gli sarebbe piaciuto poter osservare diversi
momenti della storia d’amore dei suoi genitori. E avrebbe potuto passare del
tempo con suo padre.
“Dovresti
accettare” gli propose Goku appoggiandogli una mano sulla spalla e facendogli
l’occhiolino. “Ti prego!” gli disse Bulma speranzosa.
Trunks non poté
far altro che accettare.
Continua…
Piccolo
capitolo che sa molto di prologo. Mi serviva soprattutto per introdurre la
fanfiction!
Come se la
caverà Trunks alla Capsule Corporation con Bulma e
Vegeta? Riuscirà a non cambiare troppo il futuro?
Ho modificato
leggermente i dialoghi a causa del disclaimer.
Spero vi sia
piaciuto questo capitolo! Recensite se volete! E se vi va ci vediamo al
prossimo capitolo che sarà decisamente più lungo!
Baci!!