Era passata una settimana…era inverno… il vento freddo
si faceva sentire, sempre di più…Stefania, per gli amici Stefy, era appena uscita di casa… i piccoli fiocchi
di neve sul viso le facevano gelare il sangue e allo stesso tempo le davano una sensazione di benessere mai
provata prima…si sentiva leggera come solo l’aria può essere…era in pace con se stessa…non stava pensando
neanche alla scuola…che in quel periodo non andava molto bene…aveva preso tre 4… e sapeva che quella tranquillità sarebbe durata ben poco…era entrata in classe…
la professoressa le aveva accennato qualcosa sul suo ritardo…ma lei non l’aveva ascoltata…non ne aveva proprio
voglia…i suoi erano fuori città e lei era rimasta con la zia a casa…che le permetteva ben poche uscite…tutte le
volte che si sedeva nel suo banco le prendeva una grande tristezza…le veniva da piangere…guardava il suo diario…il libro… e la professoressa…un incrocio di sguardi
che le faceva venire il mal di testa….ogni tanto un lieve occhiata fuori dalla finestra…ma al primo piano si vedeva ben poco… all’uscita stava con la sua amica…la sua unica vera amica…si guardava intorno…le mancava qualcosa…ne sentiva il bisogno… ma di che cosa si
poteva trattare..? tornò a casa e si chiuse nella sua piccola camera…l’unico posto che le dava conforto…




Marco si era apprestato a tornare a casa… su internet aveva ricercato il nome di questa famosa ragazza…battendo le sue mani ancora fredde per aver toccato la neve, sulla
tastiera e leggendo i piccoli caratteri del computer riuscì a scoprire l’identità. C’èra tutto quello che gli serviva…anni…foto…scuola…ma…guarda il caso erano nella stessa scuola e avevano persino la stessa età… lui diciassette prossimi…lei sedici compiuti…tutti e due a
metà del primo quadrimestre della quarta liceo. Guardò
la foto…era una ragazza molto carina…alta…snella…occhi sul blu…mora…come tante del resto…la vista di questa non lo
turbò minimamente… aveva sofferto tanto per amore…ed ora…voleva vendicarsi…




Lucia era stanca…un intera giornata di lavoro…era stata
dura…il marito…non lo sentiva da una settimana…aveva provato a rintracciarlo ma non c’era stato niente da fare…
aveva paura che sarebbe veramente finita…prese un album di foto del suo matrimonio…guardò le prime con un anelito di malinconia…non riusciva a trattenere le lacrime…
aveva paura…e mentre tutto questo accadeva…nella sua testa sentiva una canzone….la canzone del suo amore…che
stava svanendo…sempre più… Il pianto si fece più intenso e più forte…Marco aprì la porta della sua camera…corse ad
abbracciarla …la capiva…sapeva il dolore che si prova ad essere lasciati…ad essere traditi
… ma non avrebbe mai lasciato che sua madre venisse trattata in questo modo… compose il numero del padre tre, quattro, cinque volte lasciando messaggi in
segreteria del tipo : “dove sei finito” e “ torna da noi, torna dalla tua famiglia”…