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Autore: Vampire_Queen    20/10/2012    2 recensioni
Salve a tutti amanti di Eoin Colfer e di Artemis Fowl! Ho scritto questa fiction solo per voi!
E se il nostro genio facesse una scoperta estranea addirittura al Popolo?
Un viaggio in una terra lontana e misteriosa, un potere antico e potente e l'amore di due ragazzi. Di questo parlerà la mia storia.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il "Paese del Sol Levante"

 


Il viaggio sul jet privato dei Fowl si stava svolgendo senza intoppi e con sorpresa di Spinella era stato Artemis a voler pilotare.

In genere preferiva starsene comodamente seduto ad ascoltare musica divertendosi a risolvere problematiche equazioni.
Cioè, problematiche per chiunque non fosse lui.

-Guidare serve a schiarirmi le idee- rispose alla muta domanda dell'elfa entrando nella cabina di pilotaggio e chiudendosi la porta alle spalle.

-Ma che cos'ha oggi?Mi sembra di cattivo umore- disse Spinella,
-io veramente...-iniziò a dire Juliet, che però ad u'occhiata esplicita di suo fratello tacque. L'elfa li guardò confusa.

-Penso sia solo stanco, ieri sera è stato sveglio fino a tardi a ripassare tutti i suoi appunti delle lezioni di giapponese e gli è venuto senz'altro mal di testa- rispose pronto Leale.

Ma quella era solo una scusa, anche se non del tutto inventata.

In verità il genio si era accorto che ora mai Spinella non gli era più del tutto indifferente, nel campo sentimentale, perché ormai erano almeno otto anni che i due erano grandi amici.

E in quel lasso di tempo nulla tra di loro era cambiato, tranne forse l'età.

Quando Spinella e Artemis erano diventati amici, il giovane genio era poco più di un bambino, aveva tredici anni, ma adesso il ragazzo che stava pilotando un jet superveloce verso il Giappone stava per compirne diciannove.

In quel momento, come se si fosse sentito chiamare in causa, il diretto interessato della conversazione attivò l'altoparlante.

-Saremo all'aeroporto internazionale dell'isola di Honshu a Tokyo tra venti minuti. Da li prenderemo lo Shinkansen, il treno più veloce del mondo fino a Kyoto e poi ci toccherà arrangiarci, spero solo che non dovremo girare a vuoto per le colline- li informò Artemis, che sembrava essere più tranquillo da quando aveva dovuto concentrare tutta la sua attenzione sul controllo del jet.

Un'ora dopo il gruppo si trovava in un lussuoso appartamento in un hotel al centro di Kyoto.

Era un posto davvero bellissimo; l'ambiente era luminoso e i mobili era di una fattura orientale assolutamente squisita.

Ma il pezzo forte era il panorama.

Infatti l'intera parete a est era fatta di vetro e da li si poteva ammirare tutta la città dall'alto.

Leale però era interessato solamente ai rischi che poteva correre il suo protetto.

Anche Martin Luther King era stato assassinato per colpa di una parete a vetrata.

E anche se Artemis aveva abolito gran parte dei suoi affari illegali non si era mai troppo prudenti.

Avvertendo l'ansia della sua guardia del corpo il ragazzo si girò sospirando,

-A quanto vedo mi stai sottovalutando amico mio. Quel vetro è spesso venti centimetri ed è antiproiettile, inoltre, mi basta premere il bottone vicino all'interruttore della luce per far si che una lastra d'acciaio  scenda a coprire il vetro rendendo impossibile ogni tentativo di sfondamento- spiegò svogliato facendo alzare gli occhi al cielo a Spinella.

Juliet ridacchiò vedendo l'espressione sconfitta del fratello,

-Eh, che ci vuoi fare Leale- disse,- Arty è sempre un passo avanti rispetto agli altri- lo consolò.

Spinella e il ragazzo ridacchiarono.

-Esatto, è mio dovere esserlo, se no che genio sarei?- disse Artemis sorridendo.

L'elfa posò la neutrino sul divano e si diresse in camera, seguita a ruota da Juliet.

-Wow!Questa camera è bellissima!- esclamò la giovane Leale.

-Certo, cosa pensavate?Solo il meglio per noi- ribatté il giovane genio un po' seccato mentre allestiva sull'enorme scrivania del soggiorno un intero reparto tecnologico.

-E adesso vediamo d'iniziare la ricerca. Leale, collega questi cavi ai vari schermi-

-Potresti spiegarci come funziona tutta questa apparecchiatura?- domandò la guardia del corpo intenzionata a capirci qualcosa.

-Appena arrivano le ragazza- rispose l'altro.

-Eccoci, inizia pure- annunciò Spinella.

-Bene. Come vedete abbiamo collegato vari schermi al mio portatile, poiché in esso ho sviluppato un motore di ricerca che ci permetterà di rintracciare quello che stiamo cercando. Grazie al satellite Fowl che si trova in posizione esatta sopra il Giappone possiamo vedere cosa sta succedendo in diretta, cosa che ci sarà molto utile per riuscire a trovare quell'albero, visto che le immagini vengono mandate dal satellite direttamente al mio portatile, ho pensato che sarebbe stato meglio avere una visione da varie angolazioni, in modo da poter monitorare meglio la zona- spiegò Artemis rintronando un po' i compagni.

-Quindi se ho capito bene a noi basterà controllare gli schermi per riuscire a capire dove si trova questo potere misterioso'- chiese Spinella.

-Non proprio, prima dovremo leggere le coordinate e fare la triangolazione del luogo, ma, a parte questo, sì, più o meno è come hai detto tu- disse il ragazzo.

-Bene, è tutto chiaro-

-A me è chiara anche un'altra cosa- disse Juliet meritandosi un'occhiata stupita da tutti.

-Che cosa?- le domandò Artemis.

-Che è arrivato il momento di fare un giro per la città- rispose la bionda, mettendosi la parrucca nera e sorridendo.

-Non penso che sarebbe il ca...- tentò di protestare il genio.

-E dai Arty, non penserai che iniziamo immediatamente? Abbiamo tempo- lo supplicò Spinella sbattendo le ciglia.

Artemis arrossì e sospirò,

-E va bene, andate a cambiarvi in modo da stare comodi che poi si esce a fare sto' giro- si arrese.

Leale sorrise, le ragazze erano riuscite a scongelare un po' il suo protetto, e in fondo un giro non dispiaceva nemmeno a lui.

Poco dopo erano tutti pronti e ansiosi di vedere la famosa Kyoto.

"Sta proprio bene in jeans e canottiera" non riuscì a trattenersi dal pensare Artemis vedendo l'elfa.

-Allora, andiamo?- lo richiamò lei.

-Sì, certo- rispose, e uscirono nelle strade assolate della città giapponese.



E io vi lascio con queste due bellissime immagini! Bye Bye e scusate il ritardo please!

  
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