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Autore: Ranpyon    03/05/2007    16 recensioni
E se, stavolta, Ichigo, Masaya e Ryo fossero dei semplici studenti liceali? La loro vita scorrerebbe come quella di tutti i ragazzi… Spensierata, tra scuola, amici e divertimenti… Ma l’amore arriva quando meno te l’aspetti… E questo vale per tutti, a prescindere dalla ragione.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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TITOLO: L'amore arriva quando meno te lo aspetti...

 

INTRODUZIONE:

E se, stavolta, Ichigo, Masaya e Ryo fossero dei semplici studenti liceali? La loro vita scorrerebbe come quella di tutti i ragazzi… Spensierata, tra scuola, amici e divertimenti… Ma l’amore arriva quando meno te l’aspetti… E questo vale per tutti, a prescindere dalla ragione.

 

Salve a tutti, sono Ranpyon!

Eccomi qui, la presenza costante che vi tormenta perfino nei sogni!!

Sono qui per propinarvi un’altra delle mie creazioni!

Si tratta, stavolta, di un’ AU.

Non ho ancora definito bene il carattere dei personaggi, quindi non so se sia giusto o no definire questa fanfiction una OOC... Comunque ce lo metto lo stesso, anche se non è cosa sicura.

Insomma, in questa storia Ichigo, Ryo e Masaya frequentano le superiori.

Ci saranno tutti i personaggi di Tokyo MewMew, tranne gli alieni (Scusa, Kisshu, ma stavolta devi farti da parte! U.U NdRanpyon) (Brutta razzista che non sei altro! Mi escludi solo perché sono un alieno?! >__< NdKisshu) (Kisshu, non arrabbiarti...! Lo sai che in fondo per me sei importante, no?! NdRanpyon) (E chi se ne frega?! Io voglio solo comparire nella storia! >___< NdKisshu) (Telo scordi, bello! Stavolta il campo libero con Ichigo ce l’ho io! NdRyo) (Esatto... Alla prossima fanfiction, Kisshuccio! NdRanpyon) (ç____ç NdKisshu).

Dicevo...? Ah, sì!

Stavolta ho deciso che sarà Ryo a lavorare in un locale, e non Ichigo. E... rullo di tamburi...

Masaya sarà il miglior amico di Ryo!!!!!

Notizia sensazionale, gente! Finalmente, dopo centinaia di fanfiction in cui i due sono rivali, arriva questa pazza che li fa essere amici! Ma sapete, l’ho fatto per cambiare un po’ la trama... Altrimenti stanno sempre a litigare, ‘sti due...!

Ok, basta, non vi dico altro altrimenti va a finire che anticipo tutta la storia, e dopo vi privo dell’effetto sorpresa...!

Premetto che m’impegnerò ad aggiornare almeno una volta a settimana...

Va bene, ora vi lascio alla storia. Ci rivediamo a fine capitolo, chicos!! ^_________^

-Ranpyon-

 

 

Ichigo: 16 anni

Minto: 16 anni

Retasu: 16 anni

Purin: 16 anni

Zakuro: 25 anni

Ryo: 18 anni

Masaya­: 18 anni

Kei: 28 anni

 

Ps-... Mi sono resa conto che Ichigo frequenta il primo superiore... Ma è un po’ troppo grande, infatti ha sedici anni! Ok, vi chiedo di chiudere un occhio su questo particolare, please... ^____^

 

 

 

 

 

Capitolo 1: Prologo

 

“Non posso crederci...”

“Forza, fammi vedere...!”

Mi strappò dalle mani la lettera che avevo appena letto.

Fissò quel foglietto per un paio di minuti, leggendolo e rileggendolo varie volte per assicurarsi di aver capito bene. Gli occhi si muovevano freneticamente da destra verso sinistra, senza mai staccarsi dal foglio.

All’improvviso, cogliendomi totalmente di sorpresa, lanciò il foglio in aria e si avventò su di me, abbracciandomi.

“Ce l’hai fatta!! Sei grande, Ichigo!!”

Io sorrisi a quell’affermazione.

Era vero.

Ce l’avevo fatta.

“Che colpo! Aspetta che lo vengano a sapere i tuoi genitori...!”

“Purin, non agitarti così tanto...”

Andai a riacciuffare il foglietto e lo piegai in quattro parti, riponendolo nella tasca dei jeans.

Non riuscivo ancora a crederci...

Ero stata ammessa in uno dei licei più prestigiosi di Tokyo, il Daikan.

Quella che io e Purin avevamo appena letto era la lettera che mi informava che, a partire da aprile, avrei cominciato la mia vita da studentessa liceale in uno dei licei migliori della zona.

La notizia mi rese felice, all’inizio... ma alla fine mi rabbuiai.

E Purin se ne accorse.

“Ehi, che hai?” mi chiese con apprensione, avvicinandosi.

“Non mi dirai che è ancora per quella storia!” esclamò sorridendo.

Alzai di scatto la testa, irritata dal suo sorrisetto persistente.

“Certo che è per quello! Non voglio che ci separiamo, Purin! Vieni anche tu al Daikan, per favore!” la supplicai con le lacrime agli occhi, ma il suo sguardo mi fece capire che la sua era una decisione irrevocabile.

“Ichigo, te l’ho detto... Ho deciso di interrompere gli studi e di mettermi a lavorare”

proferì con tono calmo e lento, in modo che io potessi capire bene.

“Lo so... ma come farò senza di te...?” le domandai sull’orlo delle lacrime, al che lei mi afferrò la mano e me la strinse.

“Ichigo, io sarò sempre la tua migliore amica...! Avanti, devi essere forte! Tra qualche mese diventerai una studentessa del Daikan, no?”.

Il suo sorriso mi rincuorò un po’...

Forse non sarebbe stato negativo cambiare ambiente e fare amicizia con altre persone...

Tutti i miei amici avevano scelto di frequentare altri licei meno impegnativi. Per questo, una volta al Daikan, mi sarei ritrovata sola.

“Forza, su, un bel sorriso!”

Purin mi afferrò gli angoli della bocca e me li sollevò appena, provocando in me un certo senso di benessere.

Lei non era affatto triste...

Quindi anche io dovevo essere forte e andare avanti per la mia strada, senza ripensamenti o rimpianti.

Oh, scusate, non mi sono ancora presentata...

Piacere di conoscervi, il mio nome è Ichigo Momomiya.

Lo so, può sembrare un nome strano, dato che il suo significato è “fragola”... Comunque, come nome, a me piace davvero tanto!

Sono una ragazza estroversa, socievole e allegra, ma, devo ammetterlo, anche un po’ pigra e abbastanza testarda.

Non sono un genio a scuola e non penso di esserlo neanche in tutto il resto... Non ho meriti e non credo di volerne.

Sono una semplice ragazza, paragonabile a tutte quelle esistenti sulla faccia della terra.
La ragazza con cui sto parlando è la mia migliore amica.

Si chiama Purin Wong ed ha 16 anni, proprio come me. Fino ad un mese fa frequentavamo la stessa scuola media, ma ora dovremo separarci.

Mentre io andrò al Daikan, Purin lavorerà in pianta stabile in un locale nel centro di Shibuya.

Ha deciso di non proseguire gli studi per un semplice motivo: orfana di madre, vuole aiutare suo padre a mantenere la numerosa famiglia, composta dal genitore, lei stessa, quattro fratellini e una sorellina più piccoli.

Purin è veramente una brava ragazza: non li lascia mai scoraggiare dalle difficoltà e cerca di dare il meglio di se stessa in tutto.

La ammiro molto, per questo.

E’ una persona fantastica: ne esistono poche come lei.

Mi chiedo infatti come possa sopportare una ragazza pasticciona ed infantile come me.

 

* * * *

 

 

“Non credo sia necessario...”

“Ma ti ho detto che invece è indispensabile! Forza, che ti accompagno!”

“No, Kei! Intendevo che non è necessario che tu mi accompagni. Posso benissimo andare da solo”

“Ma...”

Il mio tutore serrò immediatamente la bocca; forse aveva finalmente intuito che insistere sarebbe stato pressoché inutile.

“D’accordo” sospirò mestamente, voltandosi verso il calendario.

“Ma se non puoi andare, ci penso io... Tu hai il lavoro, no?”

Il mio sguardo si soffermò di nuovo su di lui, che ora mi dava le spalle.

Un padre sarebbe stato di certo meno apprensivo...!

Potei affermarlo con certezza, nonostante non avessi molti termini di paragone.

Non ricordavo affatto i miei genitori.

Li avevo persi quando ero solo un bambino di appena dieci anni e, da lì, i ricordi erano andati via via scemando.

Bah... forse era meglio così, in fondo.

“Tranquillo, Kei... Domani lavoro solo di mattina, quindi il pomeriggio sono libero”

“Va bene, come vuoi...”

“Oh, andiamo!” Gli diedi una leggera pacca sulla spalla, sorridendo.

“Posso farli entrare io gli operai nel nuovo appartamento! E poi ci tengo a ricordarti che stiamo parlando della mia nuova abitazione. Niente di personale, ma vorrei controllare di persona” proferii continuando a sorridere e sfoggiando uno dei miei soliti sguardi sicuri.

“Sì, tranquillo, ho capito” sorrise Kei di rimando, gettando un’occhiata al suo orologio da polso.

“Oh, scusami, Ryo... ma Zakuro mi sta aspettando! Ci vediamo più tardi, d’accordo?”

“Sì, vai pure” risposi mentre lui si precipitava verso la porta e usciva, richiudendosela alle spalle.

Ero rimasto di nuovo solo.

Beh, non era una differenza sostanziale, dato che avevo passato da solo gli ultimi otto anni della mia vita.

...No, ad essere sinceri... gli ultimi due anni, quelli di liceo, erano stati piacevoli.

Potevo forse affermare di essere finalmente rilassato.

Non felice e spensierato, ma rilassato.

Almeno questo mi era stato concesso.

Io, Ryo Shirogane, 18 anni. Terzo anno, liceo Daikan.

Non sono un tipo molto aperto con chi non conosco e non amo molto parlare di me.

Sono comunque un ragazzo intelligente.

Frequento la scuola e allo stesso tempo lavoro in un locale nel centro di Shibuya per potermi mantenere.

Certo, Kei è il mio tutore... ma non voglio gravare su di lui più di quanto non abbia già fatto in passato.

La scuola è lui a pagarmela, essendo troppo costosa per le mie possibilità economiche.

Ma gli oggetti di uso quotidiano e l’appartamento appena comprato sono frutto del mio lavoro.

Non mi piace dipendere dagli altri e dover, alla fine, sentirmi in qualche modo debitore.

Preferisco fare tutto da me.

Forse, però, è un atteggiamento sbagliato.

 

“Cavarsela da soli va bene, ma non chiedere aiuto nel momento del bisogno è da stupidi!”

 

Questa è la frase che mi sono sentito ripetere in continuazione negli ultimi due anni da una persona.

Masaya Aoyama, che credo di poter definire il mio miglior amico.

Ci siamo capiti subito, io e Masaya.

Ci incontrammo il primo giorno di scuola al liceo Daikan.

Casualmente ci ritrovammo nella stessa classe, a due banchi vicini.

Probabilmente... dopo Kei... Masaya è colui che mi capisce di più a questo mondo.

E’ grazie a lui che sono riuscito ad aprirmi con gli altri...

Non potrebbe mai voltarmi le spalle.

Mai.

E neanche io ne sarei capace.

Di questo ne sono estremamente sicuro.

 

* * * *

 

 

“Che cosa?! Dici sul serio?!”

Ecco... lo sapevo...

Forse avrei dovuto tenere la bocca chiusa...

“Non ci posso credere! Ma perché ha deciso di andare a vivere da solo?!”

Mia zia si agitò in modo un po’ troppo esagerato alla notizia che le avevo comunicato.

In fondo, da quando lo aveva conosciuto, si era subito affezionata a Ryo. E sapere che, come me, aveva perso i genitori aveva solo aumentato il suo attaccamento verso di lui.

“Ha deciso di andare a vivere da solo per non disturbare ulteriormente il suo tutore...
E poi Ryo è abbastanza grande da fare le sue scelte” le spiegai con calma apparente, quando invece neanche io ero d’accordo sulla decisione del mio amico.

“Ma ha solo 18 anni, Masaya! Non è ancora maggiorenne!”

“Anche io ho 18 anni, zia! E comunque l’età non c’entra... E’ tutta una questione di maturità! Tu ti preoccupi troppo!”

Contestai animatamente, cercando però di non alterarmi.

Sì, ho 18 anni. Appena compiuti, per la precisione.

Il mio nome è Masaya Aoyama.

Fra poco più di un mese comincerò il terzo anno al liceo Daikan, che frequento da ormai un paio d’anni.

Sono un ragazzo tranquillo e abbastanza riservato e non amo mettermi in mostra.

La donna con cui sto parlando è mia zia.

Vivo con lei e mio zio ormai da 15 anni, avendo perso i genitori in un incidente d’auto.

“D’accordo... Comunque digli che se ha bisogno di una mano non deve fare complimenti...” si raccomandò sospirando mestamente.

“S’, zia, tranquilla. Ryo è in gamba”

“Quel ragazzo mi è sempre stato simpatico... Sono contenta che tu sia diventato suo amico, Masaya... Lui può capirti benissimo...”

Eccola che ricominciava...

“Io sto bene, zia. Ormai ho superato il trauma della morte dei miei genitori. In fondo... sono passati quasi 15 anni...”

“Lo so, caro... Ma sono preoccupata lo stesso...”

“Non devi. Davvero”

Mi sorrise affettuosamente e mi accarezzò la testa.

Nonostante fosse un gesto amorevole, mi diede fastidio: cavolo, non ero più un bambino!

Eppure lei continuava a considerarmi tale!

“Zia... Ora esco a fare un giro...”
”Va bene, ma torna per cena, d’accordo...? E se incontri Ryo, salutamelo”.

*Non è che magari è innamorata di lui? Non fa altro che parlarne!* pensai divertito in quel momento...

L’argomento della discussione appena avvenuta era Ryo, il mio migliore amico.

Non saprei spiegarvi bene come facciamo ad andare d’accordo, noi due.

Abbiamo caratteri totalmente differenti!

Io, timido, soprattutto con le ragazze, ma amichevole, amo la tranquillità.

Lui, freddo e a volte oserei dire quasi cinico... Ama divertirsi con le ragazze e non è per niente timido. In questo ultimo periodo, però, si è aperto molto di più, sia con me che con gli altri.

Devo dire che mi fa piacere.

E’ comunque un bravo ragazzo, anche se la descrizione che ho appena fatto può trarre in inganno.

Nei momenti di bisogno è sempre il primo a darti un sostegno e sa essere un valido supporto.

Non so dire, sinceramente, perché siamo migliori amici.

Forse dipende dal fatto che abbiamo avuto due infanzie simili: per questo ci sentiamo molto vicini e ci capiamo benissimo l’un l’altro.

Sono comunque contento di aver trovato in lui un amico...

E, a quanto pare, non sono l’unico ad essere contento.

Mia zia e mio zio sono entusiasti della nostra amicizia...

Sarebbero perfino disposti ad adottarlo, se solo glielo chiedessi...

Non vedo l’ora che cominci il nuovo anno scolastico...

Chissà quali sorprese ci attenderanno...

 

 

... To be continued...

 

................................................................................................................................................Lo so io quali sorprese ti attendono, brutto merluzzo impanato che non sei altro!!!

Ah, eh... scusate... ma Masaya proprio non lo reggo e ho sentito il bisogno di sfogarmi...

Ogni tanto fa bene, no?

Allora, che ne pensate del primo capitolo di questa storia?
Ero indecisa se mettere il narratore in prima o in terza persona...

E alla fine ho scelto tre narratori in prima persona. ^____^

Del resto chi può raccontarvi i sentimenti dei personaggi meglio di loro stessi?

(Vedi, siamo indispensabili! U.U NdIchigo_Ryo_Masaya) (Concordo per Ryo e Ichigo... Ma Masaya proprio no! NdRanpyon) (E perché???? ç__ç NdMasaya) (No, scusa... ho sbagliato... se tu non ci sei, dopo chi le prende le botte da Ryo??? Scusami, anche tu sei indispensabile! NdRanpyon) (Possibile che devi sempre fare le anticipazioni, tu?! NdRyo) (Perché? Che ho detto? O__O NdRanpyon) (Che Masaya prenderà le botte da me! NdRyo) (Ah... l’ho detto veramente...? O_o NdRanpyon) (Sì che l’hai detto!! NdIchigo) (Ok... fate finta che io non abbia parlato, ok? ^_____^ NdRanpyon).

Ok... comunque solo questo capitolo sarà in prima persona... e forse qualcun altro, ma prevalentemente ci sarà il narratore esterno... Alias io!!

Comunque ho deciso di pubblicare questo capitolo prima della conclusione di “Un anno dopo” (E manca davvero poco alla fine di quella luuuuuunghissima fanfiction), in modo da darvi la possibilità di farmi sapere se la storia piace o meno… Perché se non piace la cancello e evito di continuare a scrivere… (Sperando che non sia così…)

Beh, non so più che dirvi...

Un bel “Commentate!!” sarebbe più che sufficiente, credo.

Allora commentate numerosi, eh!!!

Vi aspetto!

Al prossimo chap, chicos!!

-Ranpyon-

  
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