Lo so, lo so,
sono schifosamente in ritardo. Mi
vergogno come una ladra, ma spero mi perdonerete. Avevo promesso di
aggiornare
al più presto ma sono piena di impegni e
l’università mi sta lentamente ed
inesorabilmente uccidendo; amo il giapponese, ma a volte…
Tornando al capitolo che vi appresterete a leggere. Si, sostanzialmente
non è
altro che il continuo del secondo, una cosa che è nata
all’improvviso ma che mi
ha dato parecchio filo da torcere. Mi sono sempre chiesta come sarebbe
stato
per Aphrodite confessare il suo amore a Death e viceversa. Grazie ad
una
sbronza? Una scommessa? Nessuna mi convinceva abbastanza, quindi questo
è
quello che è saltato fuori. Ho perso così tanto
tempo per decidere come
terminare il capitolo che non so nemmeno com’è
venuto.
Dunque, per finire. Un grazie particolare a te, Petitecherie.
Grazie per
il tuo entusiasmo. Lo prometto, tornerò in pari con le tue
storie, perdonami se
puoi.
Grazie anche a angelynn per aver inserito questa
raccolta fra le
preferite e a simbeatl per ricordarla. Infine,
grazie anche ad Amaerise,
Lady Aquaria, sagitta72 e giagiotta
per seguirla. Lo
ripeterò all’infinito, ma davvero, mi rendete
felicissima! ^^
Ovviamente, un abbraccio anche a coloro che semplicemente leggono e
recensiscono!
[Jag
älskar dig]
Pairing: Pisces
Aphrodite, Cancer DeathMask;
Rating: Giallo;
Warning: One-shot (997
parole). OOC in qualche punto
probabilmente, linguaggio scurrile e che Dio ci aiuti.
-Dillo ancora.
Suona bene-
-Cosa?
“Dumhuvud”?
Effettivamente è un aggettivo
che ti calza a pennello-
-Fottiti-
-Ma è
vero che sei un
cretino-
-Non la pensavi
così fino
a poco fa-
-Ma fammi il
favore,
Death-
Questi
rotolò pigramente
su di un fianco squadrando l’amante riposare scomposto fra le
lenzuola sfatte
ed umide, ancora intrise di un debole tepore. Lo intrappolò
poi sotto di lui,
di nuovo, il mento appoggiato allo sterno candido. Ghignò
alla vista delle sue
guance ancora arrossate e delle palpebre farsi sempre più
pesanti.
Era uno
spettacolo
osservare Aphrodite scivolare lentamente nell’oblio,
specialmente dopo i loro
intensi amplessi.
Ma era molto
più
divertente scassargli l’anima e vietargli alcun tipo di
riposo.
-Dai, avanti,
Dite. Dillo
di nuovo- Incalzò
ancora, punzecchiandogli
il fianco.
Sbuffò
sonoramente,
Aphrodite, scansò in malo modo la mano dell’altro
e tentò al contempo di
liberarsi dalla prigione di braccia e gambe in cui era finito, ma senza
nessun
risultato.
-Che palle!-
-Oh, avanti. Mi
piaceva
quando me lo sussurravi all’orecchio. Fra un urlo e
l’altro, si intende-
-Non capisco di
cosa tu
stia parlando-
-No?-
-No-
Death Mask
risalì
lentamente verso il collo dell’altro, una scia di delicati
baci a tracciarne il
percorso. Si fermò solamente all’altezza
dell’orecchio per mordicchiarne il
lobo, poi proseguì lascivo verso il volto fino ad incontrare
un paio di labbra cocciute.
-..Dite- Cantilenò roco ad
un soffio da esse. –Dite…-
Approfittò
del sospiro
soddisfatto scappato dalla gola traditrice per impossessarsi della sua
bocca.
Un bacio profondo seguì,
bacio al quale
Aphrodite si arrese senza lottare. Strinse a sé con urgenza
il compagno, mugolando
impaziente.
-Eh, no. No, fiorellino.- Terminò
bruscamente
sollevandosi sui gomiti. - Non finché non avrò
ottenuto ciò che voglio da te.
Ora avanti, da bravo. Ripetilo-
Concluse, sul volto un sorriso mefistofelico.
Si accorse
però del pugno
in avvicinamento troppo tardi. Un sinistro perfetto lo colpì
sulle costole
togliendoli il fiato.
No, Pisces non
aveva
voglia di giocare.
-Minchia
che male! Cazzo ti prende, razza di idiota?-
Soffiò fra i
denti Death Mask, reggendosi il fianco dolorante.
-Crepa- Rispose semplicemente
l’altro.
-Lo dico sempre,
io, che
sei una checca isterica-
-Dici sempre un
sacco di
cose, spesso cazzate- Aphrodite gli diede le spalle e si
rifugiò sotto il
lenzuolo con uno sbuffo.
Il dialogo non
proseguì
oltre. Solo il rumore dell’accendino e di Death Mask che
aspirava la prima
boccata della sigaretta interruppero la pausa.
-Va’
di là a fumare, mi
impesti la camera con quella roba. E sai benissimo
quanto io non sopporti la cosa.- Borbottò Pisces ad un certo
punto
nascondendosi maggiormente sotto il telo bianco.
Proprio
perché lo so benissimo ci trovo più gusto a
rimanermene qui tranquillo. Avrebbe voluto
rispondere così Mask, ma tacque. Si avvicinò alla
tana del
compagno, solo la zazzera bionda sfuggiva alla prigione di cotone in
cui si era
rifugiato.
-Se me ne vado,
quando
torno che mi dai in cambio?- Chiese sornione giocando con una ciocca
bionda
mentre l’altra mano era occupata ad allungarsi verso il
posacenere posato sul
comodino accanto a Dite. – Io proporrei…-
-Tu non fai mai
niente per
niente, vero?- Lo
interruppe atono
l’altro.
-Eh?-
Aphrodite
scattò seduto,
prese la sigaretta dalle labbra di Death Mask e la spense nervosamente
sul
posacenere. Posacenere che poi venne abbandonato all’interno
del tavolino da
notte. Almeno non sento quel tanfo
schifoso, ora.
Death Mask lo
fissò
incredulo e forse un po’ intimorito.
-No, tu non fai
mai niente
per niente. Dubito tu conosca anche solo la parola altruismo.-
Continuò il
biondo, fissandolo truce.
-Ohi, ma che
cazzo..?-
-Dimmi,
perché vuoi
sentirtelo ripetere? Mh? – Aphrodite non gli
lasciò il tempo di terminare la
domanda. – Da quanto ci conosciamo Death? Da quanto? Trovi
così inconcepibile
che dopo così tante scopate
–e qui
Cancer strabuzzò gli occhi sconvolto- io possa
essermi… Trovi così strano che
la gente possa provare sentimenti? O forse credi che sia da pazzi
provarne
verso persone come te?-
Death Mask
continuò a
fissarlo sbigottito, lo sguardo stralunato e la bocca spalancata.
-Levati dalla
faccia
quell’espressione beota e non guardarmi così-
Obbedì
mentre un piccolo
sorriso, questa volta
sincero, gli solcò le labbra.
-Non vedi
l’ora di
prenderti gioco di me, vero? La checca isterica che fa il sentimentale
poverino,
mentre io, il macho di turno, lo
prendo per il culo e mi fghssmphf!-
Aphrodite
tacque, le sue
labbra riempite da quelle del compagno che iniziarono a divorarlo
famelico. Si
sollevò sulle ginocchia cercando migliore
stabilità per potersi liberare dalla
presa, ma le dita dell’altro intrecciate saldamente ai
capelli della sua nuca
non rendevano facile la cosa.
-Mpfhgh!!!-
-Zitto, porca
vacca- Lo
ammonì l’albino staccatosi per un momento.
Il bacio
riprese, questa
volta più lentamente. Le sue mani, stranamente pazienti e
gentili, vagarono
lungo i fianchi di Aphrodite, per poi risalire verso il petto e
continuare
sensualmente verso le spalle ampie e i lati del viso, che venne
carezzato
dolcemente. Lo strinse forte a sé, approfondendo ancor di
più se possibile il
contatto fra i loro corpi. Si
staccò
solo dopo qualche tempo, lasciando il compagno rosso in viso e in preda
ad una
carenza d’ossigeno piuttosto notevole. Death Mask non era
bravo con le parole,
ma sapeva come lasciare senza gli altri.
Aphrodite poggiò la fronte su quella del compagno, la testa
in subbuglio e le
farfalle nello stomaco. Sospirò, sconfitto per
l’ennesima volta; non c’era verso,
quell’uomo era allo stesso tempo la sua forza e la sua
debolezza più grande.
- Jag
älskar dig…-
Sussurrò impercettibilmente nascondendosi
nell’incavo del suo collo, un po’ tra
l’imbarazzato e l’infastidito. Tese il suo corpo in
attesa della reazione dell’altro,
che però tardò ad arrivare.
Death Mask
respirava
regolarmente, le braccia abbandonate lungo i fianchi e lo sguardo perso
nel
vuoto. –Dite…- Biascicò lentamente dopo
un tempo indefinito. Prese a giocare
con una ciocca ribelle vicino alla tempia dello Svedese, appoggiando la
guancia
a quella dell’altro.
-Dite…-
Disse nuovamente,
più roco. Il compagno si irrigidì.
-In Svedese..-
Si schiarì
la voce- Come si dice…
“Anch’io”?
*
Fate felice questa povera ed
incompetente autrice: aderite alla causa Recensioni!!! *
Ovviamente avrete capito che Jag älskar dig significa “Ti amo” nella lingua natale del nostro carissimo Phro.
Dumhuvud, invece, vuol dire “stupido, scemo” (Ho notato che ci sono molti modi diversi per insultare qualcuno in svedese. Mi piace)
Il titolo è diverso dagli altri, lo so. Penso varieranno molto in base al proseguire della storia. Per quanto riguarda questo capitolo, il motivo è semplice. Dovevo sottolineare l’evento speciale che fa da trama. Chi riesce ad immaginare facilmente un po’ di sano fluff fra questi due?