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Autore: BlackPearl    27/10/2012    6 recensioni
Lui è Johnny Depp.
Lei è la sua anima gemella.
Loro sono Cupido.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui è Johnny Depp.
Lei è la sua anima gemella.
Loro sono Cupido.




Capitolo otto - Dakota Miller

 

Siamo ancora troppo occupate a guardarci sorridendo come tante bamboline da non accorgerci che Joh sta cercando disperatamente di attirare la nostra attenzione, manca poco prima che si metta a creare segnali di fumo! Che poi, non notare Johnny Depp che tenta di parlare con te è anche estremamente preoccupante, no?
Quasi fossimo una cosa sola, ci giriamo tutte nella sua direzione - e non mi sorprende affatto notare una specie di inquietudine lampante nei suoi occhi - mentre Rachel domanda: «Cosa dovevi dirci?»
La situazione mi sembra così surreale, ma così surreale, che non capisco nemmeno come stia facendo a controllarmi dallo scoppiare a ridere.
Lo Zio si passa una mano tra i capelli, pensieroso. Sono sicura che undici ragazze su dodici - non ci giurerei troppo su Fay che ormai ha comprato casa sul Pianeta Rupert, anche se credo che Joh le faccia sempre un certo effetto - stanno lottando con tutte le loro forze per non assumere espressioni ebeti, ed io non ne sono esclusa.
«Cosa dovevo dirvi... Cosa dovevo dirvi... Cosa dovev... Ah, sì!» Lo Zio si batte una mano sulla fronte. «Chi di voi si occupa di truccare John Malkovich?»
Le ragazze si voltano a guardarmi.
Dakota, scendi dalle nuvole, qualcuno ti chiama.
«Io.» Rispondo alzando la mano.
«Oh beh, Malko sta male ed ha preso un giorno di riposo: avrai la giornata libera domani.»
«Oh Cielo, speriamo non sia nulla di grave!» Esclama Christine.
«No» Ci tranquillizza l'attore. «E' solo un normale raffreddore».
«Speriamo non si tratti di febbre Scarlattina...» Aggiunge Nicole sottovoce; ciò nonostante, riusciamo a sentirla tutte e iniziamo a ridere come delle matte, Depp compreso.
Ogni riferimento a Scarlett Johansson è puramente... voluto!

«Daakotaa!» Strilla Avril facendomi sobbalzare. Come avessi una molla dietro la schiena, mi tiro a sedere in un istante, con gli occhi sgranati. Non faccio nemmeno in tempo a chiedere cosa sia successo che, click, Joy mi scatta una foto.
«Ragazza, che sonno pesante hai!» Ride Allison, evidentemente infiltrata nella nostra camera.
«Mi spieghi per quale motivo mi stavi urlando contro?» Mimo il gesto di sturarmi un orecchio mentre mi rivolgo ad Avril.
«Semplice: oggi è il tuo turno, sarai tu ad andare in missione speciale.» Ammicca.
«La missione! E’ vero!» Esclamo. Il sonno mi aveva fatto dimenticare tutto, lo ammetto…
Bussano alla porta e Ophelia - già vestita - va ad aprire. A farci caso, ero ancora l’unica con il pigiama. Marcy e Astrid entrano in camera, con due espressioni tra l’addormentato ed il paradisiaco. Click, altra foto di Joy.
«Wow, che facce avete! Sembra proprio che abbiate visto un attore di fama internazionale… Uno tipo… Johnny Depp!» Ridiamo tutte alla battuta, intanto che mi alzo pimpante dal letto e mi dirigo verso il bagno saltellante: ero proprio ansiosa di iniziare e spero davvero di non fallire. Nel giro di quasi due ore siamo già tutte sul set, in attesa di tornare a svolgere i soliti compiti, tutte in fibrillazione come sempre.
Vedo Boss e Vice Boss, o Hitler e Mussolini, o Le-due-gemelle-che-però-non-sono-gemelle-ma-è-come-se-lo-fossero, o più semplicemente Fay e Christine poco più lontano da me e mi avvicino a loro per chiedere istruzioni. So cosa dovrei fare, ma non ho proprio la minima idea di come farlo e questo è proprio un bel problema. Cioè, non è che io abbia poi tutto questo gran tatto... sicuramente Johnny capirà tutto e subito e, siccome non vogliamo affatto che questo accada - e non voglio rischiare di essere bacchettata da nessuno -, ho bisogno di chiedere delle dritte.
Rachel, che ci ha raggiunte, si gratta il mento. «Effettivamente ieri non abbiamo deciso come fare...»
«E' semplice, dovremo solo lanciare qualche battuta qua e là.» Spiega Nicole.
«Sì, ma le battute non bastano.» Osserva il Capo McAdams.
«Dobbiamo farli incontrare!» Conclude esaltata Christine.
Momento di silenzio. E' questo il punto. Come si fa a farli incontrare?
Quasi abbia un'illuminazione celestiale, Jenna schiocca le dita esclamando a gran voce: «Ho trovato!» Prima di farla parlare, però, ci premuriamo a zittirla con uno Shhhh! che ci fa sembrare uno sciame d'api. Nessuno potrà mai credere alle cose che abbiamo combinato e combiniamo tutt'ora su questo set.
«Ho trovato!» Ripete a bassa voce. «Hayleen è una costumista, no?»
Undici teste annuiscono.
«E cosa fanno le costumiste?»
«Si occupano dei vestiti.» Risponde Marcy.
«E perciò...» Continua Jenna, esortandoci con un gesto della mano. Personalmente, credo di aver bisogno di un Capitan Ovvio, visto che non ho capito dove voglia arrivare. Hayleen è costumista, si occupa di vestire tutti lì sul set e quindi? Improvvisamente mi balena nella mente l'immagine di Hayleen che indossa il vestito della Johansson e che dice di aver apportato qualche modifica... ho capito!
«Jenna, tu sei un genio.» Mi complimento sillabando.
«Ehm, io non ho ancora capito...» Sussurra Astrid, esprimendo il parere generale.
«Allora, se Joh avesse un vestito scucito o strappato, chi glielo ricucirebbe?» Sentenzia la genia.
Segue un Aaaaaah generale e divertito.
«Quindi dovremmo fare a pezzetti i vestiti dello Zio?» Chiede Joy fingendo una nota malvagia nella voce.
Rido fra me e me: adesso sì che iniziamo a ragionare. Immagino quel pover'uomo entrare in camerino e trovare solo degli straccetti risparmiati dalla mia furia omicida e non riesco a smettere di pensare alla sua reazione. Ho solo bisogno di una ragazza che mi dia una mano a sbrindellare tutto. Guardo intorno e gli occhi mi cadono su Ophelia, che, ovviamente, non si tira indietro alla proposta.
«Signorine, gradite una tazza di caffè?» Domanda una voce. Ci giriamo giusto in tempo per sentirci strillare in faccia: «Cosa ci fate ancora qua?!? Andate a lavorare, subito!»
Slade: la gentilezza fatta persona.
«Fa il gradasso quando Joh non c'è.» Bisbiglia Allison. Io e Ophelia decidiamo di fare la prima capatina veloce nella sala costumi, quindi salutiamo le altre e sgusciamo via.
«Cavolo! Ho dimenticato le sigarette!»
Non è difficile indovinare chi l'abbia detto, eh?
Non è problematico raggiungere la postazione di lavoro di Hayleen, è più complicato arrivarci cercando di non essere viste, ma alla fine io e la mia compagna riusciamo nell'impresa. Prima di adesso, avevo sempre visto la sala costumi solamente di sfuggita e non mi ero resa conto delle meraviglie che vi erano all'interno. I vestiti di Natalie Portman sono così belli, raffinati ed eleganti che mi è impossibile smettere di guardarli: solo quando Ophelia mi sventola una mano davanti alla faccia, sorridendo, riesco a staccare lo sguardo.
«Eccole qua.» Mi mostra le forbici. «E quelli sono i vestiti di Johnny» Indica lo stand colmo dei bellissimi abiti di scena che vengono indossati da un attore ancora più bello.
Ophelia mi mette le forbici in mano e dice: «Pensaci tu. Io non posso proprio farlo, preferisco essere il palo.»
Sono ad un passo dal cominciare a tagliare il primo capo - una camicia di seta azzurra con delle balze - quando qualcosa mi blocca: non posso rovinare questi vestiti, sono così belli e c'è così tanto lavoro dietro!
Quasi mi abbia letto nel pensiero, la mia amica sussurra: «E' per una buona causa!»
La guardo e sospiro: ha ragione.
Via con il primo taglio!
Zac di qua, zac di là, la cosa risulta divertente e scopro anche di essere brava a rovinare abiti preziosi e costosi. Quando finisco, guardo il mio operato più o meno soddisfatta: i vestiti sono sbrindellati dappertutto - una parte di quei pezzi di stoffa sono finiti direttamente nella mia borsa, da distribuire fra tutte e dodici come souvenir - o meglio, non sono proprio sbrindellati, ma più che altro scuciti. Ho tagliato via la maggior parte delle cuciture e delle giunzioni. Ecco a cosa serve una nonna sarta!
Mi volto verso Ophelia con un'espressione da pazza sadica/furiosa che le fa sgranare gli occhi.
«Primo passo: fatto. Alla sala trucchi!» Proclamo trionfante.
Usciamo dalla stanza in fretta, dando un'ultima occhiata attenta per evitare di aver lasciato qualche traccia del nostro passaggio mentre chiudiamo la porta.
In sala trucco la situazione sembra abbastanza tranquilla: Rachel sta discutendo felicemente con Alan Rickman - toh, l'argomento è Harry Potter - che viene intanto truccato da Christine, Fay è seduta sulla poltroncina con gli occhi persi nell'immagine del suo viso che lo specchio davanti a lei riflette, Megan è intenta a passare il fondotinta sulla faccia, già perfetta, dello Zio e Jocelyn? Jocelyn scatta foto.
Entro e tutte e quattro ci guardano con sguardi interrogativi.
«Relax, take it easy» Canticchio facendo il simbolo della vittoria con le dita. La Thompson annuisce convinta e attacca con la prima frecciatina.
«Hayleen... Hayleen... Johnny, non ti sembra un bel nome?»
Il diretto interessato apre gli occhi e la guarda con un sorrisetto tra le labbra. Dio, svengo!
«Christine, c'è qualcosa che dovrei sapere?»
«Perché, non posso celebrare la bellezza di un nome?» Ribatte. Cavolo se alcune di noi si meritano un Oscar! La discussione sarebbe certamente continuata, se Rupert non fosse entrato e tutte non ci fossimo concentrate su Fay.
«Ciao belle!» Saluta quest'altro gran figo in generale, anche se i suoi occhi sono rivolti ad una ragazza sola. Lo salutiamo tutte in coro e lui si avvicina alla nostra Hitler, le cinge le spalle con un braccio e, sorridente, le dice: «Oggi dovrai riuscire a farmi sembrare ferito gravemente.»
Non riesco più a sentire niente, perché la nostra cara, inconsapevole e sensazionale vittima si alza dalla poltrona stiracchiando le braccia verso l'alto e fa per avviarsi fuori dalla stanza ed è quindi tornato il momento di rimettersi in marcia e colpirlo con altre frecciatine. Afferro Ophelia per un braccio e me la trascino dietro mentre lo raggiungiamo. Conoscendo la mia alleata, sarebbe rimasta con lo sguardo fisso a terra per tutto il tempo, quindi aspettarsi che sarebbe riuscita a dire qualcosa era come credere che a Rupert non piacesse Fay e viceversa: molto difficile, cioè.
«Possiamo accompagnarti?» Azzardo.
Si gira e mi sorride. Mi sorride. Johnny Depp si gira e mi sorride. Sorride. A me. Johnny Depp. A me.
Il cervello mi va letteralmente in fumo, ma cerco di riprendere il controllo. Guardo di sbieco Ophelia e vedo le sue guance prendere fuoco.
Comunque sia, il Depp mi risponde: «Sto andando in sala costumi, ma se vi va... E poi, Ophelia, tu sei d'aiuto là dentro, giusto? Non ricordo mai che vestiti dover indossare...» Si 'bussa' in testa con il pugno e fa un'espressione così buffa che iniziamo a ridere.
Dakota Rain Miller adesso smettila di fare sfoggio della tua risata così impregnata dell'accento non certo leggero del Wisconsin e vai dritta al punto, mi dico.
«Johnny, tu saresti disposto a... - cerco le parole più adatte - cioè, tu saresti disposto ad avere una relazione con una donna non famosa?».
Perché sento un'improvvisa voglia di scavare una buca e nascondermici dentro? Perché questa voglia aumenta non appena mi accorgo che lo Zio mi guarda male?
«Non sei un po' troppo piccola per me?» Ride bonario.
Aiuto, mi sciolgo!
Ophelia mi da' una gomitata e si lascia scappare un risolino. 
Inizio a gesticolare inconsultamente mentre dico: «Io no! Non parlo di me! Io sono una single convita e non...! Tu sei bellissimo, io ti adoro, ma io...!»
Credo che Joh goda nel vedermi in difficoltà, non è vero?
Le risate di Ophelia accanto a me aumentano; beata lei che trova il lato divertente nella questione.
«Ehi, era una battuta, tranquilla - mi poggia una mano sulla spalla e cerco di frenare il mio delirio - comunque sì, ho avuto qualche relanzioncina con donne non famose. Cose di poco conto, però»
«E non saresti disposto a qualcosa di più duraturo?» Incalza Oph. Grande, ragazza!
«Sì, credo di sì, dipende dal tipo di donna... ma esattamente, dove volete andare a parare?»
«Semplice curiosità. L'ottanta percento degli attori ha relazioni solo con attrici e simili e ci chiedevamo se tu fossi di quel genere. Guardati intorno: ci sono delle belle ragazze anche qui.» Dico.
«Ad esempio?»
«Megan...» Ophelia.
«La parrucchiera bionda di cui non so il nome...» Io.
«L'aiuto regista.» Propone ancora la ragazza.
«Oppure...».
«Hayleen!» Esclama Joh interrompendomi.
Lo guardiamo sbigottite, sorprese, con due maxi sorrisoni a trentadue denti, mentre comincio a ballare la conga dentro di me.
La delusione arriva quando distolgo lo sguardo dal suo viso e vedo che siamo davanti alla sala costumi, dove Hayleen è presa dalla disperazione assoluta dopo aver visto ciò che è accaduto ai vestiti. Mi sento in colpissima, ma so che un giorno ci ringrazierà.
«Che cosa è successo qui?» Domanda l'attore preoccupato.
«No-non lo so» Singhiozza la costumista, asciugandosi gli occhi con i palmi delle mani.
Johnny si avvicina al suo stand e osserva i pezzi di camicie, pantaloni e soprabiti rimasti con la bocca schiusa in segno di stupore, intanto che io e Ophelia, dopo esserci lanciate un'occhiata complice, fingiamo dispiacere mentre consoliamo Hayleen.
«Chi può essere stato?» Domanda lo Zio dopo una pausa di silenzio, e noto che la guarda in modo diverso, in un certo senso, come più addolcito. Do un piccolo pugnetto a Ophelia e le faccio cenno con la testa di osservare bene quella scena.
«Non so nemmeno questo. La cosa strana è che solo i tuoi vestiti e quelli di Scarlett sono rovinati, anche se quelli della Johansson hanno danni minori.»
Riesco a sentire la mia collega chiedermi senza voce: «Era proprio necessario?»
Annuisco convinta: certo che lo era.
Pochi minuti dopo sono sul set e raggiungo le altre ragazze, mentre Ophelia è rimasta ad aiutare Hayleen e lo Zio è andato a parlare con Slade per cercare di trovare una soluzione temporanea al problema. Il piano originario era che Joh restasse solo con Hayleen e avessero modo di parlare e conoscersi un po' meglio, ma purtroppo l'occasione è svanita nel nulla e bisogna architettare qualcos'altro.
Racconto tutto alle ragazze, evidenziando in particolar modo la discussione e l'impressione che avevo avuto sui pensieri dell'attore a giudicare dal suo sguardo e dalle sue parole.
«L'unica possibilità che abbiamo è quella di farli pranzare insieme, in qualche modo.» Suggerisce Rachel.
«Ma dovremo invitarli separatamente.» Aggiunge Avril.
«Perché?» Marcy.
«Perché Hayleen è abbastanza timida e se la invitasse Johnny, o venisse a sapere della sua presenza, rifiuterebbe sicuramente...» Spiega Nicole.
«Quindi, Avril e Nicole andranno da Hayleen...» Inizia Fay.
«...mentre, Astrid e Jenna andranno dallo Zio.» Conclude Christine.
Astrid si lascia sfuggire un gridolino eccitato: presto si abituerà a vedere Johnny - o almeno, si abituerà in parte a vedere Johnny.
Il resto di noi, nel frattempo, avrebbe organizzato un pranzo assolutamente perfetto, da brave Cupido che siamo.

Siamo sdraiate sull'erba, poco distanti dal tavolo già apparecchiato e addobbato come si deve per un pranzetto romantico, quando Joy esclama: «Ecco Johnny!»
Apro gli occhi e volto il capo, ma invece di vedere arrivare lui insieme a Jenna ed Astrid, scorgo la prescelta anima gemella arrivare dalla parte opposta in compagnia di Nicole ed Avril.
«C'è anche Hayleen.» Dichiaro.
Bene, e adesso?
Nel giro di pochi minuti Hayleen e Johnny si trovano faccia a faccia davanti a noi, in piedi e disposte una accanto all'altra che tratteniamo i respiri attendendo una loro reazione. Hayleen caccia subito lo sguardo per terra, mentre le guance di Joh si tingono di... rosso?
«E' fatta!» Bisbiglia eccitata Allison.
Il piano può finalmente avere inizio.
Prendiamo tutti posto intorno alla tavola - badando bene che le due vittime siano uno di fronte all’altra - e cominciamo a pranzare parlando del più e del meno, cercando di comportarci nel modo più naturale possibile; tuttavia non possiamo fare a meno di sorridere in continuazione e di comportarci in modo un pochino esaltato. Personalmente, prendo a far tremolare senza sosta la gamba sinistra, come mi capita ogni volta che sono emozionata per qualcosa.
Finito di mangiare, è arrivato il momento di andare via ad una ad una, per lasciare i due piccioncini - che hanno parlato veramente poco, a dire il vero - da soli, finalmente.
La prima ad andare via è Fay, seguita a ruota dal Vice e da Rachel e Jenna; poi Ophelia, Nicole ed Allison, imitate circa dieci minuti dopo da Marcy, Astrid ed Avril.
E’ interessante accorgersi come all’improvviso tutte abbiano qualcosa da fare. C’è chi deve andare a truccare un certo Rupert Friend, chi deve fare una telefonata, chi ha bisogno di andare alla ricerca di qualcuno che avesse una sigaretta e così via.
Solo io e Joy dobbiamo ancora deciderci ad alzarci per lasciare la coppia nella loro beata solitudine, ma è così difficile: non stanno ancora insieme e già sono carinissimi da vedere.
Decido di prendere l’iniziativa, perciò chiedo: «Joy, mi accompagneresti in sala trucco? Credo di aver lasciato lì la borsa e devo chiamare mia madre…»
Scusa idiota o meno, poteva sembrare abbastanza reale, no?
Hayleen sgrana gli occhi intanto che il suo viso diventa dello stesso colore della maglia che indossa - rosso carminio, per intenderci -, mentre lo Zio si affretta a domandare con tono nervosetto: «Anche voi dovete andare?»
Tu sei Johnny Depp, tu ci sai fare alla grande con le donne, vorrei rispondergli. E invece lascio rispondere Joy che saluta con un «Torniamo subito!», tutta sorridente.
Ci allontaniamo compiaciute per girarci pochi passi più avanti e osservare contente che i due stanno già iniziando a parlare di qualcosa.
And let me love you, babe, let me love you, avrebbe potuto cantare Gloria Gaynor in quel momento se fosse stata presente.

Ora mi chiedo, ma dove si trovano delle Cupido migliori di noi?





Buonsalve, bella gente! Mi sento così emozionata, non potete immaginare quanto!
Magari non sarà un granché questo capitolo, ma io mi sono impegnata veramente tanto e, soprattutto, mi sono davvero divertita.
Non so bene cosa scrivere, però di una cosa sicura al cento per cento: sono felicissima di aver fatto la mia parte in questa storia che mi piace sempre di più, così come sono molto contenta di appartenere a questo gruppo.
Beh, adesso evaporo… Non voglio annoiarvi.

Ci si sente,
Anna

   
 
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