“Professore,
ci tenevo a dirle che lei è veramente una merda”.
(Luca,
Notte prima degli esami).
Gli
studenti del quinto anno di Grifondoro e
Corvonero raggiunsero la capanna di Hagrid e si fermarono proprio
lì davanti in
attesa del guardiacaccia che, stranamente, non era ancora arrivato.
Alcuni ragazzi presero a guardarsi attorno, fermandosi di
più ad osservare la
Foresta Proibita, dove molti di loro avrebbero voluto addentrarsi
soltanto per
provare il brivido del pericolo di quello che avrebbero potuto
incontrare.
Altri, invece, rimasero semplicemente lì nel prato a
chiacchierare tra loro
come, appunto, stavano facendo James e Nico.
Improvvisamente,
però, i due ragazzi vennero
raggiunti da Sally che aveva appena raccolto i capelli in una coda
perché non
le facessero troppo caldo, anche se era già abbastanza
sudata.
“Ciao,
Sally!” la salutò il cugino con un sorriso.
“Ciao,
ragazzi! Di che parlavate?”
“Oh
niente, discutevamo di un manga che vorremmo
comprare”. Le rispose Nico, tornando a rivolgersi
all’amico.
Sally rimase lì, ma non si intromise nel discorso. Quando
James e Nico
parlavano di manga c’era poco da intromettersi, dopotutto,
quei due si
immedesimavano così tanto nel discorso che non
c’era verso di distrarli. E poi
lei di manga non sapeva un cippo, era un argomento che le andava
persino peggio
di Pozioni. Una volta i due ragazzi le avevano mostrato alcuni manga,
ma non
aveva mai capito come si dovessero leggere. Però era rimasta
piuttosto
affascinata dai disegni, le figure le piacevano un sacco.
“Bene,
ragazzi! Siete tutti qui!” esclamò,
improvvisamente, il vocione grosso di Hagrid e tutti quanti chiusero
immediatamente le bocche. “Oggi ho una bella chicca per
voi”.
Gli
studenti rabbrividirono leggermente; di solito,
quando Hagrid iniziava la lezione con quella frase, significava che
c’era da
preoccuparsi un po’, perché mostrava sempre loro
animali un po’ pericolosi.
Fino ad ora nessuno si era fatto male, ma non c’era mai da
stare tranquilli.
Il
guardiacaccia tornò trascinando per la corda un
grosso animale legato per il collo. Aveva il classico aspetto di un
cavallo,
forse un po’ rachitico, ma due enormi ali attaccate ai lati e
il manto color
cioccolato.
“Questo
qui, ragazzi, è un Ippogrifo!” spiegò
il
Mezzogigante alla folla di ragazzi che lo guardavano increduli.
L’ultima volta
che aveva portato un Ippogrifo a lezione era stato quasi una ventina di
anni fa
e non era andata granché bene. Adesso, però,
aveva deciso di rischiare di
nuovo.
James
e Sally, invece, non appena sentirono la
parola Ippogrifo, si guardarono l’un l’altro e si
sorrisero complici. Avevano
già sentito parlare di questi animali, precisamente dal
padre del ragazzo e dal
fratello di lei.
“Gli
Ippogrifi sono animali molto orgogliosi”.
Continuò Hagrid. “Non dovete offenderli
né insultarli in alcuna maniera perché
loro capiscono e possono farvi anche molto male. Ma, per il resto, sono
animali
molto buoni e tranquilli”.
Nessuno
disse niente, restarono semplicemente a
guardare l’animale, chi meravigliato, chi incantato e chi
indifferente. Forse
qualcuno anche un po’ schifato.
E visto che nessuno parlava né poneva domande,
l’insegnante continuò. “Adesso
vi farò avvicinare uno ad uno, ma prima di farlo, dovete
fargli un inchino. Se
anche lui vi risponde, allora potrete accarezzarlo. Chi vuole essere il
primo?”
Tutti
quanti si tirarono indietro e ad Hagrid parve
di avere un dejavù, così sorrise fra
sé e sé.
“Sally?”
chiamò e la ragazza immediatamente
sobbalzò. “Vuoi provare tu per prima?”
La
rossina si guardò intorno un po’ confusa, non
capendo perché il guardiacaccia avesse scelto proprio lei.
Siccome, però, non voleva fare una brutta figura tirandosi
indietro, cominciò
ad avvicinarsi.
“Aspetta!
Prima devi fare l’inchino”.
Sally
si fermò nel bel mezzo del percorso e,
guardando l’animale, abbassò il capo piegando
leggermente la schiena. Le
sembrava una situazione assurda e ridicola, ma se era quello che
bisognava
fare…
Anche
l’Ippogrifo le fece l’inchino e quello fu il
segnale per dirle che si poteva avvicinare. Hagrid
l’accompagnò fino
all’animale e lei prese ad accarezzarlo con cautela,
già più tranquilla. Era
proprio bello, aveva una bella pelliccia morbida, oltre che un bel
colore.
“Ti
va di farci un giro?” le chiese,
improvvisamente, il Mezzogigante. Lei spalancò gli occhi, ma
non fece in tempo
a rispondere niente che l’uomo l’aveva afferrata da
sotto le ascelle e l’aveva sollevata
di peso senza fare alcuna fatica. “Sai, anche tuo fratello ci
era volato
sopra”. Le sussurrò all’orecchio, per
poi dare una pacca sul sedere
dell’animale facendogli spiccare il volo.
Tutto
d’un colpo Sally si ritrovò in aria senza
neanche sapere come e, per lo spavento, tirò un urlo e si
accasciò sulla groppa
dell’animale, temendo di cadere. Dopo un po’,
però, acquistata più sicurezza e
notando che l’Ippogrifo sembrava piuttosto sicuro di
sé e che sapeva dove
portarla, si rimise dritta e cominciò a godersi il volo,
osservando il cielo
azzurro e guardando come le cose sulla terra si facevano sempre
più piccole.
In fondo, era un po’ come volare su una scopa.
Non
rimase in volo per molto tempo, dopo poco
l’animale atterrò di nuovo accanto ad Hagrid e
l’uomo aiutò la ragazza a
scendere, così lei si riunì ai suoi compagni,
ancora sorridente e col cuore che
le batteva a mille, per l’adrenalina e l’emozione.
La
lezione poté proseguire e quasi tutti gli altri
ragazzi si inchinarono e si avvicinarono all’Ippogrifo, ma
nessuno ebbe il
coraggio di farci un giro.
Quando le due ore di Cura delle Creature Magiche fu terminata, gli
studenti
ritornarono al castello soddisfatti, discutendo della lezione a cui
avevano
appena assistito, una delle poche lezioni interessanti e divertenti di
Hagrid.
Di solito gli Schipodi Sparacoda o i Vermicelli non riuscivano a
catturarli
così tanto.
Nell’ora
dopo il pranzo, Grifondoro aveva lezione di
Trasfigurazione con Serpeverde e qualcuno, già
nell’ora precedente, aveva iniziato
a preparare le cartucce da sparare contro i compagni
dell’altra casata.
Nico
e James si sedettero su due banchi a metà fila,
raggiunti subito da Alexis che si accomodò di fronte a loro.
Anche Sally
arrivò, una delle ultime, come sempre e, notando che
l’unico posto libero era
proprio accanto alla Serpeverde si sedette lì con un sorriso
soddisfatto.
Non capitava spesso che riuscisse a sedersi accanto ai suoi amici.
Salutò
la cugina allegramente, ma questa ricambiò
solo con un cenno della testa.
Siccome l’insegnante non era ancora arrivato, la rossina
decise di
approfittarne per chiacchierare.
“Sai
che ho volato su un Ippogrifo alla lezione di
Hagrid?” disse rivolta alla cugina, un po’ troppo
entusiasticamente.
“Bene”.
le rispose l’altra completamente
disinteressata, senza neanche guardarla.
Sally,
così, si sentì smorzare tutto
l’entusiasmo e
rimase a guardare un po’ delusa l’altra ragazza che
sfogliava il suo libro,
fregandosene altamente della rossina che le stava accanto.
La Grifondoro credette anche di aver detto qualcosa di stupido e,
perciò, si
imbarazzò leggermente. Effettivamente, però,
inconsapevolmente, voleva attirare
un po’ l’attenzione della mora, apparire
più figa davanti ai
suoi occhi.
A volte, aveva come l’impressione di stare antipatica ad
Alexis o, addirittura,
che questa la considerasse noiosa e sfigata.
Improvvisamente,
però, si riscosse. Queste
supposizioni erano stupide, non dovevano nemmeno passarle per la testa.
Alex
era semplicemente fatta così, era disinteressata a qualsiasi
cosa le si
dicesse. L’unica persona di cui sembrava importarle era suo
fratello.
Si credeva così superiore a tutto e tutti.
Quel
tardo pomeriggio, finite tutte le lezioni, Nico
e James avevano deciso di andare a trovare Hagrid e Sally si era
aggregata a
loro piuttosto volentieri, quando glielo avevano chiesto. Erano
riusciti a
tirarsi dietro anche una Alexis piuttosto riluttante che, alla fine, li
aveva
seguiti soltanto per fare un piacere al fratello. A metà
strada, poi, avevano
incontrato anche Teddy e Vicky che, visto che non avevano niente di
meglio da
fare, avevano deciso di unirsi pure loro.
E
così, una processione di sei ragazzi stava
marciando verso la capanna del Mezzogigante, James davanti a tutti che
saltellava allegramente e Nico dietro che rideva a crepapelle, ancora
nessuno
aveva capito per cosa, forse per la camminata strana
dell’amico.
Non
appena bussarono, Thor cominciò a latrare e
graffiare alla porta, come se avesse capito che si trattava di un
amico.
Hagrid
aprì loro la porta e li accolse con un
sorriso. Subito dopo, li fece accomodare e preparò loro un
tè con i suoi famosi
biscotti che, però, nessuno osò assaggiare.
E
così passarono quel paio di ore che li separava
dalla cena, chiacchierando e ridendo allegramente insieme al loro
insegnante
preferito. Hagrid chiese loro notizie sui genitori e come se la
passavano e
raccontò addirittura qualche aneddoto sui tempi in cui
andavano a scuola loro,
mentre i ragazzi vollero sapere quale creatura magica avrebbe portato
nella
prossima lezione.
Si
congedarono soltanto
quando fu ora di cena, ovvero anche l’ora in cui scadeva il
coprifuoco.
MILLY’S
SPACE
Ed
eccomi con un nuovo aggiornamento… eh, in questa
giornata piovosa non c’è molto altro da
fare… a parte studiare, ma la mia
voglia di studiare oggi sembra essere andata in vacanza… ad
ottobre -.-‘’
Va
be’, non sto a rompervi troppo : )
Qui
vi presento uno stralcio della routine dei ragazzi,
niente di particolare ma vorrei sapere che cosa ne pensiate ^^
Quindi
sono molto gradite le recensioni : ) scrivere due
parole non vi farà cadere le dita ^^.
Bene,
vi lascio…
Alla
prossima, bacioni,
M.
PUFFOLA_LILY:
carissima!!! Eh anche io sono sempre piena di impegni, non ti
preoccupare : )
coooomunque, sembra che tu ti sia già fatta qualche
idea… mah, posso solo dirti
che… io sa già tutto ^^ ehehehehe ^^ e vedrai,
vedrai quante belle sorprese ti
riserverò : ) *risata malefica*.
Be’, tu
continua a seguirmi e scoprirai tutto. Un bacio, M.
FEDE15498:
sembra che l’idea di James gaio piaccia a tutti ^^.
Ehehe… be’, si vedrà. Se continuerai
a seguirmi ti verrà rivelato tutto.
E non ti preoccupare, anche io mi dimentico sempre metà
delle cose che devo
fare…
Un bacione, M.