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Autore: BluSelene    09/11/2012    3 recensioni
“Non è geloso il tuo ragazzo?” mi chiese a bruciapelo
“Chi?”
“Ma si.. il tuo ragazzo, non stavi con Weasley?” era una mia impressione o gli dava fastidio?
“No”
“E allora chi è che ti piace?”
“Come scusa?” gli chiesi sorpresa
“Hai capito. Chi ti piace?”
“Perché me lo chiedi?”
“Non si risponde a una domanda con un'altra domanda”
“Nessuno comunque” risposi nervosa, ma cercando di rimanere decisa
“Non mentirmi”
“Come puoi dire che ti sto mentendo?”
“Perché lo so. Ti decidi a dirmi la verità?”
“Non posso..”
“Perché?”
“Non mi perdoneresti mai..” ribadii un po’ pensierosa e demoralizzata
Bene gente! Allora, la guerra è finita e Draco e Hermione tornano a Hogwarts. All'inizio il loro rapporto rimane lo stesso degli anni precedenti, ma si sa, la guerra resto o tardi cambia tutti. E chissà che succederà! Hermione è la ragazza giusta per far sciogliere il cuore di Draco? E Draco è il ragazzo giusto per far riscoprire l'amore a Hermione, pur facendolo a modo suo? E tutto da scoprire!
(abbiate pietà è la mia prima ff!)
Un bacio, BluSelene
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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 Pov Hermione
 
Era passata più o meno una settimana da quando Malfoy mi aveva gridato addosso e quelle poche volte che ci eravamo parlati era per litigare. Ma chi se ne frega! E pensare che ci ero pure rimasta male all’inizio. Ma lui era una di quelle persone che agiva solo quando otteneva qualcosa, o gli faceva comodo. E non pretendevo che si scusasse a sua volta, ma a quanto pareva persino accettare le scuse di una Mezzosangue comprometterebbe i suoi principi e bla bla bla. Io non facevo nulla per provocarlo ma di certo non me ne stavo zitta quando mi diceva qualcosa.
I miei pensieri vennero interrotti dall’arrivo della preside in Sala Grande che dopo aver confabulato un po’ con gli altri tre direttori delle case, chiese l’attenzione degli studenti e iniziò a parlare:
“Buonasera ragazzi, scusate se interrompo la vostra cena, ma abbiamo un avviso per tutti gli studenti del settimo anno. L’assemblea dei professori ha deciso che nel fine settimana, ci sarà una competizione. Al vincitore saranno aggiudicati 150 punti e la possibilità di fare un corso di specializzazione qui a scuola o in un paese inglese per approfondire i propri studi. Potranno partecipare, però, solo i migliori dieci studenti. Ora leggerò l’elenco e poi con chi verrà chiamato, discuteremo domani dopo la colazione, delle regole della competizione. Chiunque venga chiamato non può ritirarsi. Bene cominciamo: Granger..” e ti pareva. Non ne avevo avute ancora abbastanza? “Malfoy..” evidentemente no, pensai mentre la preside continuava ad elencare i nomi. “Bene e gli ultimi due partecipanti sono Zabini..” bella mossa, almeno quei due truccheranno la gara pur di vincere “..e Paciock”. Tutti gli studenti si voltarono verso Neville che stava passando dal consueto rosa, a magenta, e da magenta ad amaranto. Poi il tavolo dei Grifondoro scoppiò in un applauso che fece diventare Neville bordeaux. La McGranitt poi riprese dicendo: “Bene, e ora buon proseguimento della cena” tutti ricominciarono a mangiare ma parlando della gara. Al nostro tavolo tutti i nostri compagni iniziarono a dire e me e Neville, dato che eravamo gli unici due a gareggiare per la nostra casa, tecniche di combattimento, oppure tutte le probabili domande che avrebbero potuto farci. Poi salimmo in sala comune e prima di andare a dormire Ginny mi disse: “Buonanotte! E in bocca al lupo. Domani mi racconti tutto”.
Dopo essermi messa il pigiama e essere andata a letto, non potei fare a meno di pensare in cosa consistesse la competizione.
 
Pov Draco
 
“Ehi che ne pensi della gara?” mi chiese Blaise
“Penso che sia una perdita di tempo.”
“Perché?”
“Perché se uno vuole proseguire gli studi, prosegue e basta.”
“Mmm.. però se ci pensi non tutti hanno soldi abbastanza per potersi pagare gli studi supplementari.”
“Fatti loro.”
“Ehi che ti prende Draco?”
“Non mi prende niente. Dico solo quello che penso.”
“Sicuro che sia tutto qui?”
“Sicurissimo. E ora scusa, ma vado a dormire”
Dissi alzandomi dal divano e dirigendomi a passo svelto e deciso verso la porta della mia camera.
“Buonanotte anche a te” gli sentii mormorare prima di sbattere la porta.
Non ero stanco, ma avevo la testa piena di pensieri, per lo più riguardo a quello che era successo l’altra settimana che per un qualunque motivo si era insinuato di nuovo nella mia mente e appena appoggiai la testa sul cuscino mi addormentai di botto.
La mattina dopo, quando ero a colazione vidi via via gli studenti andare verso le aule, mentre io Blaise e gli altri partecipanti andammo nella sala adiacente alla sala grande, dove quattro anni fa i giocatori del torneo tremaghi avevano ricevuto le istruzioni per le loro prove. Aspettammo li la McGranitt, la professoressa Sprite, Vitious e  Lumacorno.
“Buongiorno ragazzi” ci disse la preside “sono certa che vogliate sapere in cosa consiste questa gara. Allora, gli studenti verranno messi a coppie. Poi un componente verrà portato dall’altra parte della foresta proibita, mentre il partner starà sull’altro lato, vicino alla capanna di Hagrid. Il ragazzo che noi vedremo partire, dovrà raggiungere il suo compagno e quello, una volta raggiunto, deve andare al punto di partenza. La coppia che arriverà per prima vincerà 150 punti per la propria casa, e chi dei due avrà fatto il percorso in meno tempo possibile, avrà la possibilità di ottenere un corso di specializzazione. La competizione avrà luogo sabato alle 17. Altre domande?” nessuno rispose quindi uscimmo diretti nelle nostre aule. Oggi avevamo pozioni con i Grifondoro e quando io, Blaise, la Granger, e il Santo entrammo in classe c’erano già tutti gli studenti, e dopo un paio di minuti arrivò anche Lumacorno. La lezione fu particolarmente noiosa e non prestai attenzione alla spiegazione, ma nonostante tutto riuscii (come al solito) a fare benissimo la pozione. Dopo un ora finalmente Lumacorno ci lasciò liberi. Non avevo voglia di andare a lezione di nuovo, ma fortunatamente avevo un ora buca. Iniziai a vagare per il castello, fino a quando non mi trovai in biblioteca. Girai tra gli scaffali e mi misi a curiosare tra i milioni e milioni di tomi che occupavano gli scaffali della stanza. –Chissà cosa ci trova quella stupida mez— mi scontrai con qualcuno e prima ancora di urlare a chiunque fosse di stare più attento mi ritrovai a un palmo dal muso dalla Cespugliosa.
“Eh sta più attenta!”
“Guarda che non ti indebolisco a sfiorarti furetto ossigenato, o forse si?” chiese pungente
“Certo che no, e come speri di sopravvivere nella Foresta Proibita se non sai nemmeno stare in piedi nel tuo habitat naturale?”
“Nemmeno per te sarà tanto facile no? Le serpi velenose non vivono nella giungla?”
“Scommetto che non ce la farai”
“E io scommetto che tu non arriverai nemmeno a metà”
“Affare fatto, che scommettiamo?”
Lei mi guardò un po’ sorpresa, evidentemente non credeva ch prendessi sul serio il discorso, ma poi si ricompose e disse: “Facciamo così, se vinco io, ti occupi tu dei miei turni di ronda per due settimane..”
“E se vinco io?”
“Non ne ho idea, lo stesso”
“Perfetto Granger, allora ti consiglio di dormire perché con tutti i turni di ronda che dovrai fare in più non avrai molto tempo per altro” e detto questo me ne andai uscendo dalla stanza.
Quante volte ci eravamo sfidati io e la Cespugliosa? Probabilmente milioni e milioni di volte; allora perché questa volta l’avevo presa anche più sul serio delle altre volte? Io volevo vincere. Io DOVEVO vincere.
 
Pov Hermione
 
Erano le 4.30 del pomeriggio. È il momento della verità. Dato che è sabato le lezioni non c’erano, e avevo avuto tutta la mattina per fare stretching. Mi rinfrescai con una doccia per essere fresca e poter affrontare al meglio la sfida, qualunque essa sia. Quando uscii dalla doccia mi asciugo, indossai una tuta rossa, e legai i capelli in una coda alta. Stavo scendendo quasi a passo di marcia quando incontrai Ginny che quasi faticava a starmi dietro.
“Ehi Hermione, che ti prende? Come mai tutta questa voglia di fare la competizione?”
“Perché non è questa la vera sfida.” Sembrava volermi chiedere cosa volessi dire, ma mi diressi verso il mio punto di partenza dove mi aspettava Neville.
“Bene.” Gli dissi “qualunque cosa si tratti, noi la affronteremo” poi lo prendo per le spalle e gli dissi: “Noi ce la faremo. Noi vinceremo. Batteremo Malfoy!”
“Come?” mi chiese Ginny che mi aveva affiancato
“Dobbiamo battere tutti”
“No tu hai detto Malfoy”
“Mah si! ‘Malfoy’ o ‘tutti’ non c’è differenza. NOI DOBBIAMO VINCERE.” Ribattei decisa.
La McGranitt ci chiamò e, mentre tutti gli studenti si stavano posizionando dietro una specie di recinto, noi ci allineammo dietro una linea mentre la McGranitt accompagnava Neville e gli altri quattro componenti in qualche posto al limitare della foresta. Dovevo trovarlo. Dovevo. Per principio.
Non mi ero nemmeno resa conto che la McGranitt aveva dato il via e stavo già correndo. Iniziai a orientarmi il più dritto possibile, di modo che se fossi arrivata al limitare della foresta, mi sarebbe bastato percorrere il perimetro per trovare Neville.
 
Pov Draco
 
-Ma figurati se devo correre così solo per quella stupida scommessa con la Mezzosangue- pensavo mentre correvo trafelato, come un pazzo verso il punto che mi sembra in direzione del castello, la ovvero la parte da dove è partito Blaise. Ovviamente non aveva avuto nessun problema a trovarmi e io sarei stato il primo ad arrivare, sarebbe stata una passeggiata. Iniziai a correre senza meta, il più lontano possibile dalla partenza. Ad un certo punto persi la pazienza e iniziai a correre, a destra poi a sinistra poi di nuovo a destra. Non mi importava se giravo in tondo, ma dovevo muovermi. E dovevo vincere. Per principio. Iniziai a correre anche un po’ più forte se possibile, ad un certo punto vidi un grande albero; dal castello non si vedeva, probabilmente ero già abbastanza vicino al punto da dove era partito Blaise. A un certo punto accadde una CATASTROFE. Non avevo nemmeno avuto il tempo di reagire che era già successo. La Mezzosangue girò l’angolo, ma a causa di una radice inciampò e mi cadde addosso, baciandomi. Rimanemmo fermi a terra, con le labbra appiccicate le une alle altre e gli occhi spalancati dallo stupore. Ad un certo punto si alzò e mi guardandomi dicendomi:
“Che c’è? Ti facciamo così schifo io, il mio sangue, le mie origini, la mia famiglia da non riuscire nemmeno a reagire? Sei uno stupido” e detto questo corse via.
Era arrabbiata. Non l’avevo mai vista così. Era arrabbiata seriamente. Quasi più di quando le avevo fatto crescere i denti fino ai piedi o quando mi aveva mollato il pugno. Rimasi seduto, contro l’albero, a guardare fisso davanti a me, come imbambolato. Sentivo le labbra che mi formicolavano, come se le sue mi avessero infuso una scarica elettrica. Senza rendermene conto mi vidi arrivare davanti Blaise.
“Dove ti sei cacciato Draco?”
Volevo dirgli: sono qui razza di idiota ma non mi vedi?! Ma uscì di più un po’ come: “Mmm..eh?”
“Cosa stai facendo qui?” mi chiese scandendo le parole
“Io..? Io.. sono qui.. perché... un momento.. ma tu che ci fai qui? Non dovevo raggiungere io la meta..?”
“Si ma la competizione è finita da mezz’ora!!!”
“Da mezz’ora?!” chiesi stupito
“Eh si! Da quanto stai qui?”
“Io.. non ne ho idea..” gli dissi ancora seduto a terra con espressione assorta
“Ma che ci fai li seduto? Perché ti sei fermato?”
“Be.. io..” mormorai
“Vabbe” mi disse interrompendomi “non fa nulla, la competizione l’abbiamo persa, anzi, siamo arrivati ultimi per colpa di qualcuno che ha deciso di ancorarsi all’albero, nonostante fossimo in netto vantaggio.”
“Chi..?”
“Lasciamo perdere, dai vieni” disse facendomi alzare e reggendomi in piedi “Ma ti hanno Confuso? Sei stranissimo, non ti ho mai visto così!”
“Mmm.. eh.. no.. no..” dissi dirigendomi verso la scuola con lui, però pensavo che anche se non con la bacchetta, effettivamente, qualcuno mi ha confuso.
Senza nemmeno accorgermene, arrivammo in sala comune; mi lasciò sul divano e intanto continuai a guardare fuori dalla finestra dove vidi le sirene e i pesci che popolano il Lago Nero.
“Ok, qui non ci sente nessuno; mi spieghi che succede?”
“Non ho niente” dissi ridestandomi all’improvviso.
“Si certo. Fino a due secondi fa avevi lo sguardo assorto e sereno, nemmeno ti avessero detto chissà che, e poi continuavi a toccarti le labbra. Mi spieghi che hai incontrato nella foresta?”
Eh si è proprio vero, agli amici non sfuggiva mai nulla. Ma mica potevo dirgli che PER SBAGLIO, io e la Granger ci eravamo baciati no? No.
“Non ho visto nessuno, sono che mi sono stancato e la gamba mi ha fatto improvvisamente male, allora mi sono seduto e devo essermi addormentato o altro. Tutto qui” concludo e aggiungo un “Davvero” per convincerlo di più, e anche se penso che non mi abbia creduto fino infondo mi chiese: “capisco, allora come stai?”
Gli risposi che stavo bene ma che volevo andare a dormire e quindi andai nella mia stanza e pensando,per la seconda volta prima di addormentarmi, a Hermione Granger. Sentendo ancora sulle labbra quel sapore dolce delle sue labbra.. le sue labbra di pesca e cannella.

Ed eccoci arrivati anche alla fine di questo capitolo! Ho aggiornato oggi perchè: 1)non resistevo fino a domani 2)ho avuto una settimana che voi non avete idea. Vi basti sapere che la notte tra domenica e lunedì ho dormito tre ore -.- Cooomunque, bando alle ciance. Spero tanto che vi piaccia! Grazie mille a chi ha messo la FF nelle preferite/seguite/ricordate e un grazie speciale a chi ha recensito! A presto, (credo o venerdì o sabato prossimo). Un bacione, BluSelene
  
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