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Autore: BluSelene    22/11/2012    4 recensioni
“Non è geloso il tuo ragazzo?” mi chiese a bruciapelo
“Chi?”
“Ma si.. il tuo ragazzo, non stavi con Weasley?” era una mia impressione o gli dava fastidio?
“No”
“E allora chi è che ti piace?”
“Come scusa?” gli chiesi sorpresa
“Hai capito. Chi ti piace?”
“Perché me lo chiedi?”
“Non si risponde a una domanda con un'altra domanda”
“Nessuno comunque” risposi nervosa, ma cercando di rimanere decisa
“Non mentirmi”
“Come puoi dire che ti sto mentendo?”
“Perché lo so. Ti decidi a dirmi la verità?”
“Non posso..”
“Perché?”
“Non mi perdoneresti mai..” ribadii un po’ pensierosa e demoralizzata
Bene gente! Allora, la guerra è finita e Draco e Hermione tornano a Hogwarts. All'inizio il loro rapporto rimane lo stesso degli anni precedenti, ma si sa, la guerra resto o tardi cambia tutti. E chissà che succederà! Hermione è la ragazza giusta per far sciogliere il cuore di Draco? E Draco è il ragazzo giusto per far riscoprire l'amore a Hermione, pur facendolo a modo suo? E tutto da scoprire!
(abbiate pietà è la mia prima ff!)
Un bacio, BluSelene
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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 Pov Hermione
 
Oh santissimo Merlino! Grazie a Morgana è sabato! Menomale, non ce la facevo più! E soprattutto sarebbero iniziate le vacanze di Natale! Quindi niente più lezioni!

Non fraintendetemi, mi piaceva lo studio, ma ogni tanto staccare faceva bene. Era mattina, circa le 10 quando scesi in Sala Grande a fare colazione. Mi sedetti al mio solito posto con le spalle contro al muro. Presi la solita tazza di caffelatte e le fette biscottate con la marmellata. Iniziai a mangiarle pigramente beandomi del pensiero di essere in vacanza. Osservai la Sala Grande, addobbata con le decorazioni natalizie e gli alberi che rendevano l’atmosfera ancora più magica. Si sentiva proprio lo spirito natalizio. Ad un certo punto mi fermai a osservare il tavolo dei Serpeverde. Anche in quella parte di sala, nonostante si parlasse pur sempre dei Serpeverde si vedeva lo spirito natalizio e anche loro sembravano più.. allegri. Poi vidi una ragazza alzarsi e andare verso Zabini. Era la ragazza che stava uscendo l’altro giorno con Malfoy. Non so perché ma mi dava fastidio. Si insomma, come si faceva a stare con uno così? Mah in fondo erano solo fatti suoi. Però la cosa più strana è che andò da Zabini non da Malfoy. Probabilmente andava con tutti e due anche se a vederla così.. non so, non mi sembrava come quasi tutte le altre ragazze che pensavano solo ad andarci a letto, con i principini di Serpeverde. Ma infondo a me che importava? Assolutamente nulla e non mi sarei fatta rovinare il primo giorno di vacanza per nulla al mondo. Così scacciai questo pensiero e mi godetti il primo giorno di vacanze in pace, oziando per il castello e alla fine, trovandomi sempre in biblioteca o in sala comune, con un buon libro a tenermi compagnia.
 
Pov Draco
 
Era sabato, avrei dovuto  essere completamente felice ma non lo ero. Si, le lezioni erano finite e fino al 10 gennaio non sarebbero ricominciate, ma era proprio questo il punto! Non sapevo se la Cespugliosa sarebbe andata via! Perché se fosse rimasta avrei potuto anche (con una botta di.. fortuna gigantesca) magari avvicinarmi a lei; in caso contrario, sarei rimasto per quasi un mese senza vederla. Mi rattristava pensarlo. Domani quasi tutti sarebbero partiti per Natale, rimanendo con le loro famiglie attorno al camino a sbaffarsi di tutti i cibi e le leccornie possibili e immaginabili; mentre io sarei rimasto qui, con Blaise. Volevo che succedesse qualcosa, non dirle “ehi ciao, so che mi odi e fino a un mese fa ti odiavo anche io ma adesso mi piaci. Ti va se usciamo insieme?” ma nemmeno parlarci come al solito, urlarci addosso, insultarci e odiarci sempre di più. Volevo andarci piano con lei, fare tutto con calma e magari stare insieme anche insieme. Non volevo che fosse come le altre. Volevo che fosse solo mia, e io volevo essere l’unico per lei. Dovevo fare qualcosa e anche subito. Ma cosa? Cosa potevo fare? Non ne avevo idea.. stasera avremmo avuto il turno di ronda insieme e io speravo che non fosse l’ultimo di quest’anno. Attesi la sera, e pensai che essere diventato caposcuola in certi casi aveva i suoi vantaggi, come, per esempio, passare un po’ di tempo con lei. Dopo cena andai in sala comune, presi la bacchetta e ritornai dopo mezz’ora, davanti all’entrata della Sala Grande. Li ad aspettarmi c’era lei. Era girata di spalle, verso il portone. I morbidi capelli che le coprivano appena le spalle.
“Ehi” cercai di dirle nel tono più naturale possibile
“Malfoy” disse lei girandosi ma non guardandomi negli occhi
“Allora, andiamo?”
“Perfetto, cominciamo”
Era la mia impressione o era fin troppo fredda con me? Più del solito se possibile.
Decisi di non dargli importanza e provare ad avvicinarmi.
“Allora. Domani iniziano le vacanze” cominciai a dire
“Già”
“Che programmi hai per le vacanze?”
“Le passerò con i miei”
“Ahh.. capito” La verità? Ci ero rimasto male.. perché poi? Perché doveva andarsene? Non poteva semplicemente rimanere qui? A quanto pare no.
Sono giunto a una conclusione: Merlino non solo mi odia, il che è abbastanza gestibile come cosa. Ma lui mi perseguita! Non mi lascia mai un po’ di tranquillità gioia eccetera eccetera.
Durante il turno di ronda non parlammo di qualcosa in particolare, anzi quasi non parlammo proprio. Eppure mi incantavo a osservare le sue labbra.. così belle.. così sue.. sue quanto avrei voluto che fossero mie. Ad un certo punto mi disse: “Malfoy? Ci sei?” e solo allora mi accorsi che eravamo davanti alla porta della Sala Grande, ci eravamo fermati e mi ero incantato ad osservarla come un perfetto idiota.
“Dimmi” le risposi. E so che persino un bradipo sarebbe stato più loquace di me, ma mi aveva preso in contropiede!
“Abbiamo finito il turno di ronda. Ma mi ascolti quando parlo?”
“Certo che ti ascolto quando parli” le dissi io, forse con un tono troppo dolce rispetto ai miei standard, o anche rispetto ai normali standard.
“Non sembrerebbe. Prima ti ho chiamato non so quante volte e non mi rispondevi! A dir la verità mi fissavi come se fossi.. non lo so. Mi hai fatto quasi paura, nemmeno fossi una cosa da mangiare e tu uno che è stato nel deserto un anno”
“Probabile..”
“Cosa?”
“Come ‘cosa’?”
“Cosa è probabile?”
“Probabile che..” che le dicevo ora?! Probabile che ti guardassi così perché ti amo? Nemmeno per sogno.
Mi avrebbe respinto, poi avrebbe detto tutto a tutta Hogwarts e forse anche i professori sarebbero arrivati a prendermi in giro.
Dovevo inventarmi una scusa e presto. Così cercai di prendere tempo.
“Be.. io.. dicendoti ‘probabile’ mi riferivo.. al fatto che..”
“Cosa? Parla Malfoy! Devo tirarti fuori le parole con le pinze?”
“Hai le pinze?” gli chiesi stupito
“No è un modo di dire Babbano” mi spiegò lei
“Ahh..” ci eravamo diretti su un altro discorso, forse avrei scampato le spiegazioni per il probabile!
“Avanti! Che mi stavi dicendo prima?”
“Prima?” gli chiesi facendo il finto tonto, come non detto
“Malfoy. Lasciamo perdere. Altrimenti mi innervosisco per nulla.”
Almeno avevo scampato il pericolo.
“Bene Malfoy.. che dire? Buon Natale e felice anno nuovo?” disse lei ironica
“Mmm.. speriamo”
“Che hai Malfoy ti vedo strano stasera. Non mi rispondi nemmeno a tono come al solito”
Si era seduta sugli scalini che portavano alla torre di Grifondoro e mi sedetti anche io, accanto a lei prima di risponderle:
“Non è nulla..” era una bugia ma non potevo dirle ‘sono triste perché non ti vedrò per 3 settimane’
“Si e io domani mi sposo con il re del Portogallo” mi rispose lei sorridendo
“Auguri” gli risposi ricambiando il suo sorriso
“Dai smettila”
“Non sto facendo proprio nulla”
“Si invece. Non siamo mai stati amici, ma fino a poco fa stavamo parlando civilmente e ti sei stranito tutto d’un tratto, che hai?”
“Non ho niente..” le dissi anche se non convincevo nemmeno me stesso mentre pronunciavo la frase
“Va bene. Non vuoi dirmi niente. Ciao Malfoy.” rispose irritata alzandosi e risalendo le scale per andare alla sua torre.
Mi sollevai di scatto e le presi il polso facendola girare.
“Che vuoi?” mi chiese guardandomi dritto negli occhi. Mi sentii come bruciare da quello sguardo, ma non le risposi e rimasi immobile a guardarla
“Hai perso di nuovo la parola? Perché mi fermi se poi non dici nulla? Anche prima! eravamo qui normalmente, ti ho fatto una domanda e non mi hai risposto! Perché non mi rispondi?! Perché non dici nulla nemmeno ora?!” man mano che continuava la frase, il suo tono si faceva sempre più alto
“perché si!” le risposi “perché è difficile da spiegare! C’è un casino apocalittico nella mia testa! E non posso dirti che-”
“Cosa Malfoy? Cosa non puoi dirmi?!” mi guardò ancora negli occhi aspettando una risposta che non diedi. Si liberò dalla mia presa, chiaramente innervosita e iniziò a salire le scale. Restai li, a vederla sparire dietro l’angolo e dopo un po’ mi avviai anche io verso la mia camera. Quella notte sognai la stessa scena solo che anziché stare zitto come un deficiente, le dissi quello che provavo per lei. E ci baciammo. Era chiaramente un sogno, non sarebbe mai andata così. Almeno non oggi o domani. Mi svegliai dal rumore che fece Blaise spalancando la porta della mia stanza come se fosse stata il portone di una cattedrale.
“Buongiorno piccola puffola pigmea innamorata! Il sole splende altro nel cielo, gli uccellini cantano, i prati sono in fiore e c’è un tiepido raggio di luce mattutino che ti illumina il viso! Che è quel sorriso da idiota?”
Uno: odio essere svegliato si soprassalto;
Due: odio essere svegliato quando è vacanza;
Tre: odio essere svegliato in generale.
Poi quando una persona entra nella tua stanza urlando come se fosse in piazza e dicendo frasi che sono una chiara ed evidente presa per il culo, visto che è il 23 dicembre e, il sole e tutto il resto, non si vedono nemmeno per sbaglio, il mio istinto omicida e la rabbia prendono il sopravvento, facendomi svegliare abbastanza male. Però come avevo già detto, erano appena iniziate le vacanze e non volevo iniziarle di malumore, quindi cercai di rimanere calmo:
“Brutto coglione! Che cazzo ti è saltato in mente di catapultarti nella mia stanza, urlando come un ossesso, il primo giorno di vacanza alle...” controllai l’orologio da polso appoggiato sul comodino. Segnava le 6.30 “Alle 6.30!? mi hai svegliato alle 6.30 come se fossi un pescivendolo?!”
“Ehi puffolina, come mai così di malumore già di mattina presto?”
“Ti sei risposto da solo Blaise! È mattina presto!”
“Prima mentre dormivi non mi sembravi molto giù o sbaglio?”
“Infatti. Prima stavo dormendo tranquillamente e-”
“E sognavi la mezzosangue”
“Ma che dici?!”
“Ah non puoi negarlo! Ormai si capisce quando pensi a lei, anche quando dormi.”
“Non è vero”
“E invece si”
“E invece no” ribattei
“Siii”
“No!”
“No invece!” mi rispose lui e cascando nel suo trucco, con tutte le scarpe come un idiota risposi:
“Invece si!”
“Ah! Vedi? Lo hai ammesso anche tu!”
“Bastardo mi sono appena svegliato..” mugugnai mettendo la testa sotto al cuscino
“E va bene bella addormentata, addio. E pensare che io ero venuto qui così tu e la Granger.. a niente, ti lascio dormire” disse lui attraversando la stanza per uscire
“Ehi Blaise!” urlai per farlo fermare. Lui si voltò verso di me e mi disse “Si?” maliziosamente
“Non che mi interessi eh, ma tanto per sapere, cosa stavi dicendo sulla Cespugliosa?”
“Tanto per farti sapere” disse lui ripetendo le parole come un pappagallo “stavo per dirti che ero venuto a svegliarti presto così potevi andare in Sala Grande e vedere la tua bella prima che parta. Per tre settimane”
“Sei uno stronzo. Io scendo a fare colazione, e tutto questo..”
“Tutto questo non c’entra nulla con quello che ti ho detto, certo certo” disse lui in tono annoiato e poi concluse con un: “Buona colazione, e manda un bacio alla Granger da parte mia!” disse correndo fuori dalla stanza e chiudendosi la porta alle spalle mentre io tentavo, invano, di prenderlo tirandogli addosso un cuscino. Era un rompiballe, ma era il rompiballe a cui volevo più bene in assoluto. Mi vestii e alle 7.15 ero già in Sala Grande seduto al tavolo a ‘fare colazione’. In verità mangiai talmente lentamente che alle 8 ero al terzo biscotto e li avevo mangiati solo per perdere tempo! Di solito bevevo il mio caffè lungo e al massimo, quando avevo fame, un piccolo muffin simile a quello che mangiai verso le 8.35.
Dopo pochi minuti arrivò Blaise e scoppiò a ridere dicendomi in tono canzonatorio: “Ma hai così tanta fame da rimanere qui per un ora e mezza e per di più da solo?”
“Ho preso solo una tazza di caffè 4 biscotti e un muffin”
“A maggior ragione amico” continuò lui sempre più divertito.
“Non so cosa stai insinuando, ma a me piace fare colazione con calma”
“Ovvio, mangiare solitamente in dieci minuti quando è tanto, significa farlo con la calma più assoluta”
“Smettila. Mi sto stancando. Io sono qui perché ne ho voglia. Non sto aspettando  nessuno. Non cerco nessuno e non mi interessa vedere nessuno! Capito?” probabilmente in una situazione normale non avrei detto nulla ma è solo colpa sua se sono di malumore “Ciao Hermione!” disse Blaise, agitando la mano mo di saluto. Io mi voltai di scatto, constatando che dietro di me non c’era nessuno. Però, nemmeno farlo apposta, in quel momento LEI stava entrando nella sala. Mi incantai a fissarla e senza nemmeno rendermene conto stavo andando verso di lei.
“Granger” dissi solo, e lei si voltò verso di me guardandomi con aria interrogativa. Volevo chiederle scusa della sera prima, augurarle buon Natale. Dirle qualcosa. Qualsiasi cosa senza quel tono arrogante che le rivolgevo sempre a lei “Malfoy, parla che devo andare a casa”
“Quando parti?” fu l’unica cosa che riuscii a dire
“Oggi, mi sembrava di avertelo già detto ieri sera”
“A che ora?”
“Alle 9.30 ma a te che importa?”
“Non si possono più fare domande?”
“Si, ma non mi parli mai e quando parli non capisco dove vuoi andare a parare. Che vuoi da me Malfoy?”
Domanda sbagliata, io non volevo niente da lei, io volevo LEI. Tutto qui. Mentre pensavo a questa risposta, mi incantai a guardarla.
“Va bene Malfoy; ho capito, lasciami in pace” disse rigirandosi le presi il polso proprio come la sera prima. Mi sembrava di vivere un deja-vu. Però anziché stare a guardarmi come la sera prima, mi disse esasperata: “Vattene!” e liberando il polso dalla mia presa e si sedette accanto alla donnolina.
 
Pov Hermione
 
Ma che vuole Malfoy? Ogni volta che ci parliamo sembra che voglia dirmi qualcosa e poi rimane a fissarmi come se fossi un essere con la pelle verde, le antenne, e i capelli blu. Proprio non lo capivo, soprattutto in questi ultimi due giorni; non che lo avessi mai capito veramente a fondo, ma in questo giorni mi sembrava anche più strano e complicato del solito.
Alle 9.30 in punto mi trovai davanti al portone come tutte le persone che dovevano prendere il treno. Mi sentivo come.. non so, osservata credo. Come quando senti sulla tua schiena un miliardo di occhi puntati. Eppure non c’era nessuno che mi guardava. Prima di uscire, non so perché mi voltai a vedere l’angolo più remoto dell’ingresso; era sempre deserto, e lo era anche ora. Ma un momento prima di girarmi, avrei giurato di aver visto la testa bionda di Malfoy.
Le vacanze trascorsero normalmente; non potei evitare di andare alla Tana, un pomeriggio dopo Natale, per andare a trovare Ginny. Non vidi Ron; probabilmente non voleva vedermi e io nemmeno. Per il resto le vacanze furono del tutto ordinarie, e anche se i miei mi sarebbero mancati, il giorno della partenza non vedevo l’ora di ritornare a Hogwarts; forse anche più degli ultimi anni. Sul treno tutti i vagoni erano occupati. Tutti tranne uno, dove c’era una ragazza dai capelli biondo sabbia e gli occhi azzurri; mi sembrava di averla già vista, anche se non ricordavo quando,  precisamente.
“Ciao, sono-”
“Hermione Granger, lo so” disse lei sorridendomi
“ah.. ehm.. ok” dissi io colta alla sprovvista “tutti i vagoni sono pieni: questi posti sono occupati o..?”
“No sono liberi siediti pure” mi rispose sorridendomi di nuovo.
Mi sedetti di fronte a lei e cominciammo a parlare, e scoprii che avevamo anche qualcosa in comune, era piacevole parlare con lei. Non capii di che casa fosse ma non avendola mai vista in Grifondoro ed escludendo categoricamente Serpeverde a prescindere, doveva essere Corvonero, o Tassorosso.
“Forse tra un po’ passerà a trovarmi un mio amico” mi disse quando il sole stava tramontando.
“Oh non c’è problema” risposi.
In quell’esatto momento la porta si aprì ed entrò Zabini.
“Ah eccoti stavamo proprio parlando di te” disse salutando quello che a quanto pareva era il suo amico.
Non me l’aspettavo anche perché questo voleva dire che lei era una Serpeverde ed ero stupita di aver parlato con una ragazza Serpeverde, che non mi avesse trattata male o altro, e passando anche del tempo piacevole.
“Ciao Julie..” disse lui chiaramente confuso “Ehm.. ti ricordi quella cosa su cui dovevamo discutere?” per un momento ebbi la folle sensazione che stesse riferendosi a me.
“Ah si vi lascio soli scusate”
“Non c’è problema Hermione” mi rispose Julie
“No davvero, intanto ne approfitto per andare da Ginny e vedere se va tutto bene”
“Ok allora a dopo” disse lei sorridendomi di nuovo, il che mi fece pensare che probabilmente tutti non l’avrebbero giudicata una Serpeverde.
Appena aprii la porta del vagone andai a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno.
“Povero idiota sta attento a dove cammini!!!”
“Povero idiota a chi!?” mi sentii rispondere. Io conoscevo quella voce, fin troppo bene, e sicuramente non in senso positivo.
“A te Malfoy! Attento a dove cammini!”
“Sei tu che sei schizzata fuori dallo scompartimento come se avessi il Diavolo alle calcagna!”
“Un Diavolo alle calcagna ce l’ho già avuto per tutto l’anno scorso e tu gli eri pure tanto fedele; levati” e me ne andai.
Avevo detto quelle cose ma non le pensavo.. o meglio, si che le pensavo, le avevo pensate per tanto tempo, ma non so perché appena le dissi, rivangando nel passato, mi sentii subito male. Ma per uno strano motivo, quell’emozione assolutamente negativa si trasformò in rabbia, verso Malfoy. Rimasi con Ginny più del dovuto. Non volevo rischiare di vederlo di nuovo. Era ormai passata più di mezz’ora quando ritornai nello scompartimento dove mi attendeva solo Julie, per fortuna.
“ah Hermione siamo quasi arrivati! Pensavo non volessi più tornare” mi disse
“Nono solo che Ginny mi ha trattenuta un po’”
“Immagino” disse lei senza abbandonare il sorriso
Mi risedetti pensando allo scontro con Malfoy, e sentii la rabbia montarsi dentro di me, così scacciai il pensiero. Una volta scesi dal treno, io, Ginny, Neville e Luna prendemmo una carrozza che ci portò proprio davanti al cancello. Lasciammo i nostri bagagli alla perquisizione e poi andammo verso la Sala Grande. Tutto era normale, ma quella strana voglia di tornare era improvvisamente scomparsa, lasciando posto a.. desolazione? Nervosismo? Non saprei dire..
Prima di andare a dormire vidi Julie salutarmi con la mano, dall’altra parte della Sala, e risposi al suo saluto nello stesso modo. Andai a dormire presto. Molto presto. L’ultima volta che, con le palpebre calanti, vidi l’ora erano le 21.
***
Alla parte opposta del castello, qualcun altro, al contrario, proprio non riusciva a dormire. Fissando insistentemente le finestre, da dove si vedeva solo una grande massa d’acqua. Una massa d’acqua scura che lanciava delle strane ombre sulle tende verde e argento.

Bene! anche questo capitolo è finito! Scusatemi per il ritardo me ieri sera me ne sono dimenticata e poi ho guardato RIS e Gerry è morto TT-TT ok apparte lo sclero di una pazza (io! :D) fatemi sapere che ne pensate di cosa succede qui! ;) ringrazio tantissimo Bloodyhell, Bubbly, cassie_edera, catty456 e flors99 per le recensioni! ringrazio ovviamente, anche tutti quelli che hanno messo la ff tra le preferite/seguite/ricordate e anche chi la legge così, semplicemente tanto per.^^ Detto questo, a sabato!
Ps: il titolo del capitolo è ispirato alla canzone degli Wham!
Un bacio, BluSelene
  
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