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Autore: SakiJune    10/06/2007    0 recensioni
"sei fiera di me? Ti piace quello che sono diventato? Con queste mani e questo cuore spezzato... ho ricostruito il sogno... ti immagino splendente di luce, mentre canti... per me..." Questa ff è nata come one-shot, ma sono stata invitata a riprenderla in mano e l'ho fatto, dando un futuro alla storia... e adesso è conclusa!
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki, Shinichi Okazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Dunque... questa storia era stata concepita inizialmente come one-shot, ma quando ho letto la recensione di Lady_Eowyn che mi chiedeva un seguito, sono rimasta di sasso: poteva dunque avere un futuro? Shin, Naoki, Misato e gli altri personaggi mi hanno risposto di sì...



Se Fujimo l'avesse vista in quel momento, l'avrebbe senz'altro invidiata. Fujimo... la sua amica... la persona che un tempo le era più cara... che era rimasta a Osaka, a piagnucolare con Clara dei tempi andati. Rimpiangevano i vecchi Blast... ma lei, Misato, non aveva nessun motivo per rattristarsi. Nana era lontana, è vero, lontana quanto le stelle, ma per quel che riusciva a sentire, era la sua stella: prima che venissero a conoscenza del loro legame di sangue, non era forse ancora più distante?
Ora i Blast stavano rinascendo, e lei era parte di questo miracolo, dava voce al sogno di Shin.

Clara le era sembrata un essere superiore, quella sera, quando l'aveva invitata al party dei Blast. E Shion... una vera signora! Sopra a tutto questo, la regina, così bella, così immensa... Nana. Ma ora tutto questo acquisiva la sua giusta dimensione; anche il capo supremo di un fanclub ridiventa un comune mortale allo scioglimento della band. E Nana era ora semplicemente una ragazza coraggiosa, che non aveva permesso ai riflettori e alle calunnie di distruggere la sua libertà. Era così orgogliosa di essere sua sorella!

Naoki era molto dubbioso riguardo al futuro della nuova band. Anche circa il presente, in realtà. Sapeva di essere un bravissimo batterista, e apprezzava la voce di Misato quasi quanto aveva amato quella di Reira, ma Shin... toccava a lui scrivere le canzoni. Sarebbe stato all'altezza? O si sarebbe fatto aiutare da Nobu, ormai votato alla cucina e ai lavori domestici?

La risposta gli giunse sotto forma di note, naturalmente, un giorno in cui era andato a trovarlo a casa, nell'appartamento 707.
Si era appena avvicinato alla porta d'ingresso, che una melodia quasi insopportabilmente romantica l'aveva avvolto, fermando la sua mano che già si allungava sul campanello.
- Questa canzone... non l'ho mai sentita da nessuna parte. Non è lo stile di Nobu, e nemmeno quello di Ren... Possibile che l'abbia composta proprio Shin?
Quando la musica terminò, suonò il campanello e Shin gli aprì. Sul pavimento, una chitarra acustica, dei cuscini e un computer portatile.
- Weh. Entra.
- Ti sei sistemato bene qui, eh?
- La mammina... cioè, Hachi non sopportava che continuassi a vivere a scrocco da Nobu e Yu... cioè, Asami...
- E ha ragione. E poi qui ci sono tanti bei ricordi, no?

Già. Tanti ricordi. E nessuno di questi mi rende triste. Ho trovato la mia famiglia, qui dentro, e voglio restarci. Hachi, Nobu, Nana, Yasu... ognuno con la sua vita, a Shirogane, a New York, o chissà dove... amici miei, io so di potervi raggiungere, in questa vita...

- Dì la verità, ti piace Misato, eh? - fece Naoki con indifferenza.
Shin lo guardò. - Ma che ti salta in mente? Io non mi avvicino neanche a una ragazza del genere. Micchan è sacra... è pura, porco schifo!
Il batterista scoppiò in una risata nervosa. - Ma che dici? Forse vuoi dire che è un po' giovane per certe cose... ma crescerà anche lei, no? Non sei molto più grande, tu!
- No. Ma ho abbastanza esperienza per sapere che l'innocenza è una virtù rara. Se fossi sporco di fango dalla testa ai piedi, ti getteresti in un campo di gigli? - Alla faccia stupita dell'altro, scosse la testa. - Scusa, non puoi capire. Vuoi un po' di birra?

Anche lei era pura.
L'unico uomo che l'aveva avuta prima di me era un campione di delicatezza e rispetto. Yasu. Ma lei bruciava di passione per l'unico che non poteva avere... e l'ha riversata su di me, travolgendomi, finché non ho più avuto scampo. L'amavo, Kami, quanto l'amavo!

- Grazie. Shin, scusa se ho origliato, ma l'hai scritta tu quella canzone?
- Quella che... suonavo prima? Sì, stavo finendo di mettere giù lo spartito al computer.

Il computer che ho comprato per scriverle quando era lontana.
E la chitarra... Nana l'aveva anche sgridato, per quella...

- Puoi farmela risentire per bene? Dopotutto, dovremo cominciare a mettere giù dei pezzi nostri, giusto? Non andremo avanti molto, provando e riprovando il vostro vecchio repertorio.
- Lo so. Ti assicuro che è quello che sto facendo. Ma per me è dura, capisci? Io non sono come Nobu che componeva in nome dell'Arte, e per Nana, essenzialmente... o come Takumi, che riarrangiava i brani dei Trapnest per mantenerli nello stile della band... io scrivo per me stesso, e basta. Però hai ragione. Ascolta, e dimmi cosa ne pensi.
Iniziò a suonare, accigliandosi.
Ad un tratto Naoki riuscì a percepire la sua voce che accompagnava la melodia, e udì queste parole:

"...Chi ti ha chiamato fin qui?
Sa di latte alla fragola
quel bacio che non ti ho mai dato,
ma ti spingo via,
lontano dalle mie lacrime.
Aspettami, forse una notte
aprirò gli occhi alla luce della luna
e avrò capito il segreto per sorriderti..."

- Merda, Shin... ma tu sei innamorato, innamorato perso! - sbottò Naoki.
- Ma cosa dici? Sono un musicista, no? Mica Nobu era innamorato di Nana... eppure...
- Il problema, caro mio, è che hai appena detto di essere diverso da lui. "Io scrivo per me stesso", te ne sei già scordato? Questa canzone è per Misato, punto... e tu sei cotto di lei...
- Questa canzone è per Misato, perché lei la canterà, e se piacerà alla Gaia diventerà il nostro singolo di... ri-esordio. Ma quanto all'ispirazione, sono fatti miei.
Naoki capì che era inutile spingere in quel senso. Restava un solo punto da chiarire...
- Ok, per me va bene, ma il ritmo va migliorato... senza offesa, così non venderà mai.
- E' per questo che la proveremo tutti insieme, no? Non ti avrei preso nella band, se non avessi fiducia nelle tue capacità. Takumi non mi è molto simpatico, per un sacco di motivi, e tu lo sai... ma nel suo lavoro è vincente, non c'è dubbio. E tu, lavorando per tanti anni al suo fianco, hai sviluppato un grande talento.
Si sorrisero.

Takumi continuava a lavorare per la sua vecchia casa discografica, come arrangiatore e talent scout. Il suo tempo libero era aumentato, naturalmente, e stava con la sua famiglia il più possibile. A volte portava Satsuki con sé al lavoro, e anche se la cosa a volte era problematica, Mari ne era felice.
- Tu eri affezionata a Reira, non è vero, Mari?
- Ma Takumi... certo che le volevo bene! Tutti l'amavano... persino i capi, qui, quando avevamo rischiato lo scandalo per quella foto con Ren... ricordi? hanno fatto la voce grossa, ma...
- Ma? Non illuderti. Tutti pensavano alla band come una fonte di guadagni. Tutti, me incluso. Lei era il pezzo forte del mio progetto più ambizioso... nient'altro. Non ho mai pensato a lei come un essere umano capace di provare sentimenti, soffrire, innamorarsi... ha lasciato Yasu per seguirmi nella mia sete di gloria... mi ha amato in silenzio per così tanto tempo... ed io sono sempre stato cieco, non esisteva nient'altro se non la sua voce, per me, perché mi serviva...
- Takumi, tu sei troppo severo con te stesso.
- E ho cercato di toglierle la sua unica fonte di luce... il suo nuovo amore... l'unico che poteva renderla felice. Fino all'ultimo l'ho trattata male, le mie ultime parole per lei sono state di rimprovero... Tu non lo sai, Mari, tu non puoi sapere che persona meschina sono!
- Papà, bacio a Sacchan! - cinguettò Satsuki, saltandogli sulle ginocchia. - Papi piange? Pecché?
Takumi abbracciò la sua bambina, trasformando la rabbia che provava per se stesso in disperato affetto.
E Mari gli disse:
- Guarda che persona stupenda sei diventato!





per oggi è tutto, girls'n'boys.
confido nella vostra clemenza...

la vostra SakiJune
   
 
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