<< Finalmente non vedevo l'ora di abbracciarti >> Dissi saltandogli praticamente addosso.
<< Non sai quanto mi sei mancata sorellina>> disse baciandomi la fronte. << Come stai ? "
<< Bene, senza di te , mi sono annoiata a morte, stare da sola con nostro padre non è stato molto piacevole, ma sono sopravvissuta>> dissi ironica.
<< Tendi ad esagerare sempre piccola>> disse ironico.
<< Mi conosci fin troppo bene e sai fino al midollo osseo che non esagero, mi ha fatto studiare tutto il giorno, e non ho potuto nemmeno uscire, se non scortata >>
Mi alzò il mento.
<< Vedrai, da domani recupereremo >>
<< Domani? Non dirmi che sei stanco? Stai perdendo colpi Fratello!"
<< Non mi sfidare bambina >> Rise dolcemente.
Fece irruzione nella sala mio padre, calmo, con la sua aria fredda e diffidente, io e mio fratello ci inchinammo.
<< Henry>> Disse mio padre.
<< Padre>>
" Ben tornato, figliolo, sono contento che tu sia qui, devo parlarti di affari della massima importanza>>
Non era una novità, pensai io. Come minimo ora mi avrebbe mandata via, infatti fu così.
<< Virginia, va in camera tua >> Dovetti trattenermi dal non rispondergli, io stavo parlando con Henry e poi arrivava lui come se niente fosse.
A malincuore obbedì.
<< Si padre>>
Salì su in camera mia, mi guardavo intorno e mi avvicinai alla mia scrivania, vidi il diario e lo scrutai attentamente.
Dopo ore passate in camera mia, scesi nel salotto, mio padre e mio fratello parlavano ancora.
" Virginia si deve sposare"
Io sbiancai come se non potessi concepire questa idea, feci irruzione nella stanza.
" Io non mi sposo!" dissi infuriata!