How
To Be Emo
[Lezione
n° 6]
Ciao
Sasuke_The_Avenger! Hai 345 messaggi
non letti.
Da: Itachi_darkness@akatsukis.xx
A:
Sasuke_The_Avenger@konohanet.jp
Oggetto:
...
Sasuke,
Domani. Spazio fra parrucchiere ed
estetista. Ore 18.30.
Sunakagure.
…
Itachi
P.s.= Ricorda
di cambiarti la biancheria.
P.p.s.=
‘Sunakagure’ nel senso del Deserto del Paese della
Sabbia. Non il solarium al centro di Konoha.
P.p.p.s.= Ciao Miofratello!!
Ciao! Allora domani ci vediamo, eh! Io farò il tifo per te!
By Tobi
* * *
<<
L’ora della battaglia… E’ ormai giunta.
>>
Sasuke
pronunciò le terribili parole con calma glaciale: i
capelli neri come l’ala del corvo sferzavano il suo volto
eburneo, mentre dai
suoi occhi di tenebra si sprigionavano lampi di vendetta,
I presenti, lo
fissarono con sguardo impenetrabile.
Kakashi stava
infatti leggendo l’ultimo degli Icha Icha
Paradise, ed era troppo impegnato a ridacchiare come un vecchio maniaco
(tenendo conto che lui è
un Vecchio
Maniaco).
Vecchio
Maniaco:
<< Giovani d’oggi…! Non
c’è più rispetto, no… Oh! Pleiboi! >>
Quindi, il
jounin non ebbe la fortuna di udire la melodiosa
voce di Sasuke, e comprendere le sue oscure parole. Si
limitò ad annuire con
fare assente, borbottando un ‘certo, certo, dopo ti
dò la merenda’.
Naruto,
immerso negli abissi della più oscura emosità,
stava seduto al suolo, le
braccia incrociate al petto, il volto abbassato e i capelli che
andavano a
coprire i suoi occhi oscuri, nascondendo la maggior parte del suo viso
corrucciato.
Insomma, dormiva alla grossa.
Neji, dal
canto suo, stava analizzando la struttura
biomolecolare dei propri capelli con il set da Piccolo Chimico, uno per
uno,
per controllare che fossero tutti al top della forma e perfetti da ogni
punto
di vista: ovvero lisci, lucenti e morbidi! Era arrivato solo al capello
n° 189
(soprannominato ‘lilli’per la cronaca), quando,
improvvisamente, svenne
emettendo un grido strozzato.
Di fronte
all’orrore della vicenda, Naruto mantenne la sua
calma cool e controllata (leggi: non si svegliò neanche)
mentre Kakashi,
accortosi dell’inconveniente, lanciò una rapida
occhiata allo Hyuuga con il suo
sharingan, e sentenziò:
<<
Shock anafilattico da doppie punte. Si riprenderà
presto, fategli annusare del balsamo. >>
Il giovane
ragazzo dagli Occhi d’Alabastro si stava
giust’appunto riprendendo, quando, in un turbine di sabbia
color terra bruciata
all’odore di incenso e spezie del Madagascar, una figura di
nero vestita, con
capelli di fiamma e occhi del cristallo più puro fece la sua
entrata in scena…
<<
Mi sono perso qualcosa? >>, domandò con voce
glaciale il Kazekage.
Gaara:
<<
Per la cronaca, il mio vestito è viola prugna.
>>
Deidara:
<<
I miei occhi! Il mio senso artistico! ARGH! >>
Appunto,
Deidara ha ragione: quel colore è un’offesa alla
vista. Quindi io faccio che è nero. Puff!
Il vestito di Gaara è diventato Nero!
Adesso, possiamo continuare.
Gaara del
Deserto non ricevette risposta. In compenso, la
scena che si presentò ai suoi occhi fu sufficientemente
esplicativa:
Naruto stava stravaccato in un angolo, oramai dormendo senza
ritegno. Neji balbettava parole incomprensibili, ancora sotto evidente
shock.
Kakashi, che se ne fregava alla grande, continuava a ridacchiare con
trasporto.
Sasuke, invece, se ne stava in un angolino a tracciare cerchi per terra.
<<
… >>
Traduz:
‘E questi
sarebbero i ninja più emo di Konoha?’
Beh,
sì.
<<
… >>
Traduz:
‘Sigh’
L’Uchiha
junior si riprese velocemente, perché come dice
Paperon de’Paperoni, il tempo è denaro, e per gli
emo il tempo è dolore e
sofferenza, quindi anche il denaro è dolore e sofferenza,
quindi [ suzako va
avanti per mezz’ora, mentre i lettori si trastullano giocando
a prendere in
giro Neji, vince chi gli fa venire prima una crisi isterica ]
…E quindi la pasta al ragù è emo!
[ Nessuno la
degna di un occhiata, preferendo continuare a
tormentare Neji. ]
Ehi, voi!
Sciò, sciò! Via! Lasciatelo stare, che non sapete
quanto mi costa di psicanalista tutte le settimane!
Allora,
andiamo avanti.
Il gruppo si ricompose velocemente.
Dopo solo quattro ore e
mezza erano di nuovo in forma, agili e scattanti!
Kakashi:
<<
Kukuku… >>
Kakashi, posa
quel libro.
Neji:
<< I…
I miei capelli… Oh, Lilli… >>
Neji, Lilli
starà benissimo. E qualsiasi cosa dicono sui
tuoi capelli, è tutta invidia.
Neji:
<<
Davvero? >>
Ma certo che
no. Adesso però stai buono.
Naruto:
<<
Ramen… Ronf… Ramen al
caucciù… >>
SVEGLIAAA…!
Naruto:
<<
Sono sveglio! Sono sveglio! >>
Se, se.
Dunque, Sasuke era ormai pronto a guidare l’eroico
gruppo di Combattenti dell’Oscurità verso una
sicura vittoria, e ciò era
dimostrato chiaramente dal suo atteggiamento spavaldo e sicuro di
sé...
Sasuke:
<<
Nessuno mi ama… La vita è solo dolore…
Solo dolore… >>
…Nel
frattempo che la Banda dei Cuori Infranti si decide a
prepararsi per partire alla volta del Deserto della Sabbia - come
qualcuno
ricorderà (si certo, come no)
primo
teatro dello scontro fra i due Uchihas - noi ci spostiamo verso lande
più
desolate ed anguste, attraversate solo dal potere della disperazione,
dove
l’orrore più profondo tiene luogo…
Ebbene sì! Sto parlando del covo della banda
criminale più temuta della terra del fuoco! Proprio loro!
Nientemeno che…
Banda
Bassotti:
<< …Questa volta non c’è
verso che possiamo fallire! Ascoltate il mio
piano, noi… >>
No, no,
dannazione, non di
nuovo loro! L’Akatsuki!
L’Aktsuki!
Akatsuki:
<< …E
io penso che qua ci stia
benissimo il divanetto cremisi. >>
Banda
Bassotti:
<< E loro sarebbe la vera banda di Supercriminali?!
>>
Ehm, posso
spiegare…
Kisame:
<<
Ehi! Qualcuno offende la nostra reputazione! >>
Leader
Mysteryoso:
<< Ouff, sai che novità. >>
Andiamo avanti
con la storia, che è meglio (come diceva
Puffo quattrocchi).
Gli otto ninja
fuggitivi (mi spiace per il nono membro, ma
finché non si sa chi sia temo che dovrà restare
dietro le quinte…)
Membro
Misterioso:
<< Sempre disoccupato… O disoccupata? Non so
neanche se sono un maschio o
una femmina! >>
I nostri
shinobi di nuvole rosse vestiti stavano sorvolando
il deserto di Suna, alla ricerca del luogo prescritto per
l’incontro, sopra uno
degli esplosivi di Deidara, modellato a forma di mongolfiera per
l’occasione.
Tobi:
<<
Siamo arrivati? >>
Deidara:
<<
No. >>
Tobi:
<< Ma
quando arriviamo? >>
Deidara:
<<
Tra molto! >>
Tobi:
<<
Oh. >>
Deidara:
<<
… >>
Tobi:
<<
Tra molto quanto? >>
Mentre i
componenti dell’associazione dibattevano sulle
questioni più disparate, come gli ultimi saldi o il libro di
preghiere edito da
Hidan, che fra parentesi ma non fra parentesi era andato a ruba, anche
se
qualcuno sospettava fosse dovuto piuttosto a, tra virgolette ma senza
virgolette, l’ampia raccolta in appendice del romanzo di
fotografie
dell’autore, ritratto in momenti di autentica
intimità…
Solo uno di
loro, in disparte, non prendeva parte alle
edificanti dispute. L’oscurità avvolgeva
perennemente la sua figura, che
sembrava sempre immersa nelle tenebre, e i suoi occhi colore del sangue
più
vivo brillavano di una luce malvagia e inquietante, che avrebbe ridotto
ad un
ammasso di neuroni mal funzionanti anche la più esigente
delle fanghèrls.
Egli era itachi Uchiha, ultimo degno
sopravvissuto del
glorioso casato di Konoha, che un tempo…
Sasuke:
<<
EHI!! Ci sono anche io! >>
Oh, giusto,
volevo dire: Itachi Uchiha, ultimo degno, emo
sopravvissuto del golorioso casato
dei portatori dello sharingan….
Sasuke(fumando
di
rabbia): << Grrr… >>
…In
quel momento, l’enigmatico ragazzo, stava riflettendo su
questioni di massima importanza: a momenti, infatti,
l’avrebbe atteso lo
scontro finale (il numero 439, per essere precisi) con il fratello
minore, per
determinare, una volta per tutte, chi tra loro fosse…
Il
più emo.
(Niente urlo
spastico di Naruto, sta volta, visto che credo
abbia stancato tutti…)
Naruto-chan
Pucchi
Fan Club: << Ma… Ma… Era
così cariiiiiiiiiino!! >>
Senza ombra di
dubbio.
Torniamo alla misteriosa figura che, accovacciata in bilico
sul bordo della possente mongolfiera, teneva le mani intrecciate
davanti alle
labbra, lasciava che fiumi di pensieri, come un mare in tempesta,
attraversassero la sua mente.
Smalto
blu cobalto o
viola pervinca?
Ecco,
adesso possiamo lasciarlo alle proprie elucubrazioni
mentali, e torniamo all’Emo Team di Konoha, il quale,
già sul posto di
combattimento, si preparava al terribile scontro finale:
Sasuke stava
dando gli ultimi ritocchi al suo look,
aggiungendo qualche benda, un po’ di rete,
dell’ombretto, ripassandosi le
unghie, eccetera.
Neji stava mettendosi qualche mano extra di matita nera,
spazzolandosi i capelli, indossandosi il giacchino nero, spazzolandosi
i
capelli, pulendosi le unghie, spazzolandosi i capelli…
Kakashi era occupato a ripensare al suo terribile e oscuro
passato, tentando più che altro di non ricordarsi
dell’ultimo numero di Icha
Icha Paradise nel bel mezzo dello scontro, cosa che si sarebbe rivelata
imbarazzante.
Gaara si limitava a stare seduto sull’oscura sabbia, a
braccia incrociate al petto e occhi serrati, in un atteggiamento di
massima
concentrazione, tale che nessuno avrebbe sicuramente tentato di
disturbarlo…
<<
GAARA!
>>
La squillante,
rumorosa, acuta voce di Naruto fece venire la
pelle d’oca a tutti.
Lo shinobi posseduto non reagì.
<<
Stai dormendo? Ma dormi? Ma sei stanco? Perché
dormi? >>
Passarono
alcuni secondi di gelido silenzio. (nota bene:
erano nel deserto, alle tre del pomeriggio)
<<
Stavo avendo una conversazione con Shukkaku. Cerco
di convincerlo a non uccidervi tutti. >>, fu la lapidaria
risposta.
Naruto
andò a mettersi l’eyeliner.
Le ore
passarono, ma nulla accadde: il vento non soffiava,
conservando ogni singolo granello di sabbia nella proprio
immobilità. Sasuke
rimase così, in piedi, i nervi tesi alla massima
concentrazione per ogni minimo
segnale che avrebbe potuto annunciare l’arrivo del
fratello…
Due ore, trentuno kunai lanciati e sette
toporagno uccisi
dopo, Kakashi ebbe la grande idea di suggerirgli di stare un
po’ fermino, e
conservare le energie.
L’Uchiha,
con un profondo e doloroso sospiro, chiuse gli
occhi, annuendo distrattamente. Loro non
potevano comprendere! Non potevano capire il dolore che si celava
dentro di
lui, il tormento che quel nuovo incontro gli causava…!
Nel
frattempo, comunque, decise – giusto perché non
aveva
niente da fare, eh – che forse, avrebbe potuto per puro case
imbattersi nel
blog di Itachi, ma solo per coincidenza, non che lo facesse di
proposito…
http://www.akatsukisnet.kh/the_real_sharingan
La notte.
E la sua oscurità, mi
circondano.
…
Non ci sono stelle o
luna.
Nessuna luce intorno
a me.
Perché io sono
destinato a vivere nelle tenebre,
tenebre che solo
questi occhi di sangue possono sondare
…
Io, ancora più
oscuro… Della notte… E delle tenebre…
…
The_real_sharingan |
3:01 | 572820 Commenti
Sasuke strinse le sue
sottili e lunghe dita d’alabastro attorno al profilo sinuoso
del computer
portatile. Le sue labbra si ridussero a una linea dolorosa, e i suoi
occhi divennero
due fessure, due braci ardenti che lasciavano trapelare
l’intensità della sua
sofferenza, mentre-
<<
CHE STAI FACENDO, SAS’KE?? >>
Le sue
delicate orecchie furono profanate dalla voce
insistente di Naruto.
Ma il ragazzo non si lasciò scomporre. Gli rivolse
un’occhiata
sprezzante, chiuse lo schermo con un gesto secco, e si
rialzò agilmente,
allentandosi a passo misurato.
<<
… >>, la voce di Kakashi lo fece fermare di
colpo. Il ninja si voltò con terribile lentezza, uno sguardo
tagliente nelle
iridi.
<<
… >>, replicò subito.
<<
… >>, fu l’immediata risposta di
Kakashi.
Sasuke emise
un ‘tsk’ di disapprovazione.
<<
… >>, borbottò Neji, sarcastico.
<<
…! >>, fu l’immediata reazione di
Sasuke,
innervosito.
<<
… >>, sibilò Gaara, scoccando
occhiate di
rimprovero ai due.
Naruto ne
approfittò, non visto, per dare fondo alle scorte
di ramen.
Il dialogo
andò avanti per parecchio tempo. Sasuke rimaneva
convinto che (testuali parole) ‘…’,
mentre Neji non faceva altro che ribattere
sul ‘…!’ Kakashi e Gaara, si limitavano
ad osservare la scena, con degli
sconsolati ed alquanti innervositi ‘…’
Alla fine,
tutti e quattro giunsero ad un sofferto accorto.
L’ex-ninja arancione aveva appena fatto in tempo ad occultare
i segni del suo
crimine, quando, finalmente, Sasuke gli si parò davanti:
<<
Dobe – disse, guardandolo con aria di sufficienza –
lezione numero sei. >>
6. Third person talk and seflproclaims
<<
… >>, esclamò Naruto, sorpreso.
Kakashi si
alzò in piedi, evocando in quattro e quattr’otto
una lavagna nera, con tanto di gessi neri e cancellino nero. Il jounin
incominciò a scrive alcune parole nere, che ovviamente,
sulla lavagna nera
risultarono invisibili, a parte per il suo magico sharingan.
Realizzando ben
presto quanto idiota fosse una cosa del genere, buttò il
gessetto nella sabbia
e decise di utilizzare un altro metodo didattico:
Le marionette.
L’uomo
dai capelli Grigio Pirla estrasse dal taschino porta
tutto (detto anche borsellino di Mary Poppins) un paio di pupazzetti
morbidosi
e tenerosi, che raffiguravano nientedimeno che Sasuke in versione
cucciolosa, e
Itachi in versione un po’ meno cucciolosa, ma comunque con
qualcosa di carino.
Sasuke:
<<
Io non sono cuccioloso! >>
Itachi:
<<
… >>
Naruto
evitò di mostrare il suo disappunto, rimanendo
relativamente impassibile. Si limitò ad annotare come i
pupazzetti potessero
essere facilmente impiegati nel ruolo di bamboline vodoo… Ma
voi non fateci
caso.
<<
Allora – incominciò Kakashi, manipolando
Sasuke-barbi con dei fili di chakra – Osserva attentamente,
Naruto: questo è un
esempio di come un emo cammina per strada… >>
Sasuke-barbi
incominciò a camminare con aria
afflita-tenebrosa-ma-comunque-affascinante, mentre i suoi capelli in
cotone
nero alabastro si muovevano artificiosamente.
Naruto osservava la scena, gli occhi coperti dai folti
ciuffi color bronzo, le labbra piegate in un ghigno amaro, in
atteggiamento che
mostrava tutto l’abisso di dolore e solitudine che circondava
la sua figura…
[ Leggi:
faceva di tutto pur di non scoppiare a ridere]
<<
Sensei – mormorò con voce cupa – Ma
questo,
l’abbiamo già visto. >>
<<
Ne sono consapevole. Ma il problema, adesso, è un
altro. >>
<<
Autonarrarsi, dobe, autonarrarsi. >>, mormorò
Sasuke, alquanto infastidito per l’assenza di tronchi
d’albero nel deserto, che
gli impedivano di assumere posizioni necessariamente cool.
<<
Adesso io continuerò a muovere la Sasuke-Barbi: tu
dovrai limitarti a descrivere quello che essa sta facendo, ricordando
di essere
più emo possibile.
>>
<<
… >>, rispose Naruto significativamente.
Kakashi
riprese in mano la versione tenerosa di Sasuke, e
ricominciò a muoverlo con grande destrezza. Naruto
continuava a fissarlo con
aria rimbambita.
<<
Allora? >>
<<
Cammina come una gallina che deve fare l’uovo.
>>
Sasuke per
poco non cadde a terra.
Era decisamente troppo.
<<
Tu! – esclamò, la rabbia e il disprezzo che
trapelavano chiaramente dai suoi occhi fiammeggianti - Essere indegno!
Come osi
parlar a tale fine nei miei confronti?! >>
<<
… >>, si limitò a squadrarlo
l’Uzumaki.
<<
Non puoi comprendere! Non puoi capire! Il vero
dolore, il tormento al suo stato più puro ti è
ignoto, non pensare di poterlo
abbracciare, è una porta oscura che mai la coscienza
varcherà! >>
<<
Tsk! Parli così, ma intanto neanche tu sai nulla!
Neanche tu comprendi la mia sofferenza! >>,
ribatté, sorprendendo tutti,
Naruto.
<<
Non tentare di trarmi in inganno! La tua infelicità
non è neanche lontanamente paragonabile alla mia!
>>
<<
E invece sì! >>
<<
E invece no! >>
<<
E invece sì! >>
<<
E invece no! >>
<< E invece
sì! >>
<<
E come, di grazia? >>
<<
Non fingere di ignorare il mio dolore! Sei stato
proprio tu, a privarmi della mia unica fonte di felicità!
E’ solo colpa tua se
sono precipitato nell’oscuro abisso in cui mi trovo ora!
>>
Gli altri tre
ninja si erano oramai sistemati per benino
sulla sabbia, godendosi lo spettacolo.
<<
Kakashi-san, passa i pop-corn. >>, borbottò
Neji, senza distogliere gli occhi dalla scena.
<<
Ma se li hai avuti tu per tutto il tempo! >>,
si lagnò Kakashi.
<<
Allora voglio i biscotti di Gaara…! >>
Il glaciale
silenzio che seguì l’affermazione, fu risposta
sufficiente.
<<
Non capisco di cosa tu stia parlando! La mia vita,
oscurata dall’ombra insistente della solitudine, non
può avere niente a che
fare con la tua! Felicità è solo una parola, per
me! >>, continuò Sasuke,
scuotendo il capo con fare teatrale.
<<
E invece sì! Prenditi le tue responsabilità! Le
nostre esistenze sono legate dall’isolamento e dalla
sofferenza della
solitudine! Accetta questo fatto! >>
Ben presto, i
toni ambigui del discorso finirono per
attirare degli esseri subdoli e striscianti che riuscirono ad
avvicinarsi per
un pezzo ai nostri bishounen preferiti (tra parentesi, Vincent resta il miglioreY) senza che
essi se ne accorgessero,
troppo presi dallo spettacolo.
Loro avevano
occhi che brillavano inquietanti nella notte.
Loro si esprimevano attraverso
lunghi, acuti, agghiaccianti
sibili.
Loro avevano mani artigliate, che
usavano per attaccare, immobilizzare
e sodomizzare la preda.
Sì,
loro erano gli essere più temuti e odiati di tutto il
continente, che pullulavano soprattutto la Terra del Fuoco.
Avete capito
bene.
Loro
erano…
Fanghèrls!!
Naruto:
<<
KYAAAAAAAAAAHHHH!!! >>
Sasuke:
<<
Ma quando la pianterai…?
>>
Il discorso
fra i due aitanti shinobi non era passato
inosservato, e gli esseri erano riusciti ad avvicinarsi più
del dovuto.
Fanghèrl
1:
<< Hai sentito?? Ha detto ‘noi’! Ha
detto ‘noi’! Si amano, lo sapevo che io
che si amavano! >>
Fanghèrl
2:
<< Non dire idiozie! Piuttosto, non vedo
l’evidente cordoglio e
apprensione dipinti negli occhi acquamarina di Gaara-chan? E’
evidente che teme
che il suo Naruto possa essergli sottratto! >>
Fanghèrl
1:
<< E ci credo! Il cuoricino di Naruto-chan appartiene
solo a Sasuke!
>>
Fanghèrl
2:
<< Gaara-chan! >>
Fanghèrl
1:
<< Sasuke! >>
Fanghèrl
2:
<< Gaara-chan! >>
Fanghèrl
1:
<< Sasuke! >>
Fanghèrl
3:
<< Smettetela, voi due, o ci sentiranno! >>
Fanghèrl
4:
<< Quand’è che attacchiamo? Quando?
Quando?? >>
Fanghèrl
3:
<< Tra poco! Dobbiamo cogliere il momento adatto,
dopodichè… Saranno
nostri!! >>
Fanghèrl
1:
<< Kukukuku!! >>
Fanghèrl
2:
<< Kukuku…! >>
Fanghèrl
1:
<< E non mi copiare! >>
Fanghèrl
2:
<< … >>
Ignari delle orribili trame
architettato al loro didietro
(che potete interpretare come volete), i due Emo shinobi continuavano
la loro
ardua disputa…
<<
…E non vedo cosa c’entri il fatto che non ti ho
mai
invitato a mangiare fuori! >>, esclamò uno
stizzito Sasuke, oramai
sconvolto da i toni che aveva assunto la discussione.
<<
Come no! Mi hai spezzato il cuore, ecco cosa! E’
tutta colpa, perché…
perché… >>, incominciò
Naruto, per poi scoppiare il
lacrime.
Dire che
Kakashi, Gaara, Neji e soprattutto Sasuke era
alquanto allibiti sarebbe un eufemismo.
<<
…Perché tu non fai mangiare il Rameeeeeeeeen!
>>, concluse infine il ragazzo, cadendo a
terra, sconsolato.
<<
Era solo per quello? >>, borbottò Neji con
una smorfia contrita.
<<
Oh dio, è così commovente! >>,
mormorò
Kakashi, asciugandosi una lacrimuccia.
Gaara stava
ancora mangiando i suoi biscotti, e come glie
era stato insegnato da Yashamaru, non bisogna mai parlare con la bocca
piena.
A questo
punto, qualcuno di particolarmente arguto fra il
pubblico potrebbe incominciare vagamente a pensare di chiedersi, ma che
fine
hanno fatto quelli dell’Akatsuki? Ai posteri
l’ardua sentenz- cioè, scopriamolo
subito!
Hidan:
<<
E’ mia! Solo mia! Il divino Yashin mi conferisce i sacri
poteri in grado di
comandarvi tutti, brutti stronzi! >>
Kazuzu:
<<
Hidan, dacci quella mappa. E’ evidentemente evidente che non
sei in grado di
condurci al luogo dove siamo diretti. Senza tenere conto che
l’ho pagata io.
>>
Hidan:
<<
Non dire idiozie! I tuoi sporchi soldi non hanno alcun valore, ed
è colpa
vostra se non sapete interpretare la mia divina parola! >>
Kazuzu:
<<
… >>
Leader
Mysteryoso:
<< Hidan, fai come ti ha detto. >>
Hidan(con
gli
occhioni luccicanti): << Ma…! Ma… !
>>
Leader
Mysteryoso:
<< Su, su, fai il bravo e dopo ti compro un santino.
>>
Hidan(si
riprende): << Sniff… Quello che manca alla mia
collezione?? >>
Leader
Mysteryoso:
<< Sì, tutti quelli che vuoi, ma ora molla la
mappa. >>
Itachi(con
voce
tenebrosa): <<
…Non sarà…
Necessario… >>
Leader
Mysteryoso(inquietato):
<< Ah no? >>
Kisame:
<<
A quanto pare. >>
Itachi:
<<
Io solo… So… Dove si trova quel luogo…
Io
solo… >>
Kisame:
<<
Leader? >>
Leader
Mysteryoso:
<< Sì? >>
Kisame:
<<
Che si fa in questi casi? >>
Leader
Mysteryoso:
<< Non saprei. Forse dovremmo consultare il manuale.
>>
Kisame:
<<
L’ha mangiato Zetsu l’altro ieri. >>
Leader
Mysteryoso:
<< Oh. Beh, allora possiamo solo…
>>
Hidan:
<<
…Pregare per la salvezza delle nostre anime immortali?
>>
Leader
Mysteryoso(disgustato):
<< No, veramente pensavo più ad un
‘diamoli corda’. >>
Kisame:
<<
… >>
Leader
Mysteryoso(tossisce):
<< Ehm, molto bene Itachi, guidaci pure tu.
>>
Itachi:
<<
… >>
Tobi:
<<
Ma…! Leader!! Quando gliel’ho chiesto io non mi ha
lasciato! Perché lui sì e io
no?? >>
Leader
Mysteryoso:
<< Te lo spiego quando sei più grande.
>>
Tobi:
<<
Sì, certo, diceva anche così quando ero genin!
>>
Leader
Mysteryoso:
<< Il che dovrebbe farti riflettere, Tobi.
>>
Tobi:
<< Farmi
fare… che?
>>
Leader
Mysteryoso:
<< Ecco, appunto. >>
Passò
qualche altra ora d’attesa e battibecchi, durante le
quali Deidara e Tobi discussero sul colore della mongolfiera, che
s’era
trasformata, misteriosamente, da viola profondo a giallo acceso, mentre
Kisame
tentava di raccontare a qualcuno il suo nuovo repertorio di barzellette
sui
molluschi. Zetsu fece molta fatica ad affrontare il viaggio, visto che
le
provviste si stavano rivelando insufficienti e poco ci mancò
che tentasse di
ingoiare gli occhiali di Itachi. Hidan, in una crisi
mistico-religiosa-sessuale
fu sul punto di dare fuoco all’intera baracca coi suoi
incensi.
In tutto questo, Tobi cantava a
squarciagola la sigla dei
puffi.
Nonostante i piccoli inconvenienti
durante il viaggio, tutti i supercriminali
riuscirono ad arrivare nel deserto di Suna sani e salvi, a parte
qualche
nevrosi in più.
Di certo,
ciò che non si sarebbero mai aspettati, era una
situazione del genere…
<<
Sasukeeeee-kuuuuuuuuuuun! >>
L’orrendo
grido trapanò le delicate orecchie dei nostri
eroi, i quali, per un momento non riuscirono a far altro che fissare un
vago punto
all’orizzonte, in stato completo di shock.
<<
‘tebayo? >>, borbottò Naruto.
<<
F-Fanghèrls… >>,
balbettò Neji, l’orrore
dipinto negli occhi color della luna.
<<
Potrebbe essere un problema. >>, convenne
Kakashi.
<<
Fan-che?
>>, continuò l’ex-ninja arancione,
senza capire.
<<
Fangirls, dobe, fangirls! Quelle cose grasse e
appiccicose che ti saltano addosso e cercano di strapparti i vestiti
urlando
cose oscene! >>, urlò con voce isterica
Sasuke, gli occhi spalancati
dallo soncerto.
<<
Mai sentite nominare. >>, replicò lui.
<<
Il suono delle loro ossa che si frantumano sotto la
sabbia è delizioso. >>, affermò
Gaara con fare impassibile.
<<
Sensei, cosa facciamo? >>
<<
Dal punto di vista pratico sarebbe più che ovvio
darsela a gambe alla velocità della lingua di Orochimaru, ma
vista la
situazione, è una cosa ben poco emo.
>>
<<
Quindi? >>
<<
Ne facciamo fuori più che possiamo. >>
<<
Mi sporcherò la maglietta! >>
<<
Sigh.
>>
Le
fanghèrls si stavano avvicinando, correndo in massa come
un branco di bufali imbufaliti, emettendo versi orribili ed agitando i
loro
tentacoli roteanti…
Fanghèrl
1:
<< Ehi! Noi non siamo mica così!
>>
I cinque
shinobi si prepararono a combattere. Sasuke riuscì
a stendere l’intera armata del SasuSaku
Fan Club, dicendo semplicemente ‘Spiacente, io e
Naru-chan siamo intimi, se siete in
grado di capire cosa
intendo’, mentre Kakashi usò il proprio di
repertorio di cloni-ombra, tutti
senza maschera, e tutti con una faccia più orrenda
dell’altra. Neji utilizzava
la rotazione suprema, unita a spruzzi di sciampo cancerogeno: inoltre,
i suoi
commenti mirati e crudeli sull’aspetti fisico delle
fanghèrls erano in grado di
stendere al momento le più insicure, infatti un
‘Tu hai i capelli grassi! Tu
non sai farti la manicure! Rosa e verde mela ti fanno ancora
più grassa!’
bastava a sciogliere letteralmente in lacrime le bestie assatanate.
Naruto,
poi, che ingenuamente non aveva idea di cosa stesse succedendo, si
limitava ad
osservare il tutto con espressione sorpresa ed occhioni sgranati,
mormorando
solo ogni tanto un ‘tebayo?’: ergo, tutte le
fanghèrls cadevano al suolo
sconfitte dal potere della pucciosità.
Inutile dire che Gaara con il suo funerale del deserto era
l’unico a divertirsi come un matto.
Ma le truppe
sembravano infinite, e Sasuke si rese conto
troppo tardi del terribile errore che aveva compiuto. Solo quando
sentirono un
orribile boato, compresero…
Erano arrivate
loro.
Più
numerose della polvere a Sabaku Manor.
Più
appiccicose di Sakura con il lucida-labbra.
Più
pericolose di Neji in preda a una crisi isterica.
Ovvero, il peggio del peggio fra
tutte la fanghèrls esistenti.
Stava
arrivando…
Lo
Yaoi Fan Club!
Sasuke:
<<
KYAAAAAAHHHHHHH!! >>
Naruto:
<<
AH! Mi hai copiato! >>
Le orrende
grida prodotte dall’enorme branco che si
profilava all’orizzonte fecero impallidire ulteriormente, se
possibile, i
ninja.
Non ci fu bisogno di chiarire il
motivo: tutti avevano
capito immediatamente qual’era stata la causa scatenante
dell’arrivo del
peggiore nemico dell’integrità degli
emo…
Tutti:
<<
SASUKEEEEEE!! >>
Sasuke:
<<
… >>
L’Uchiha
avrebbe effettivamente fatto meglio a risparmiarsi
quel commento riguardo a Naru-chan, ma oramai le conseguenze si stavano
per
abbattere su loro tutti.
<<
Yaoi fanghèrls…? >>,
mormorò Naruto sempre
pucciosamente sorpreso, visto che gli si stava aprendo di fronte un
mondo
completamente nuovo.
<<
Il peggio del peggio. Non so se ce la caveremo…
>>, rispose con un filo di voce Kakashi, estraendo un
paio di kunai.
L’orda
assassina si stava ormai avvicinando, le grida si
fecero sempre più forti e insistenti. I cinque si misero in
posizione di
combattimento, pronti a vender cara la pelle…
<<
Neji, prima che arrivino… Volevo dirti che era
stato io a rubarti il balsamo all’anice ed eucalipto.
>>, borbottò
Sasuke, abbassando la testa.
Ormai era
possibile riconoscere i primi striscioni, dalle
scritte che è meglio non riportare. Urla come ‘io
lo voglio nudo nella panna
montata!’ oppure ‘facciamogli fare un menage
à trois!’ erano chiaramente
udibili.
<<
Sasuke, sei stato un bravo studente. Sono fiero di
te. >>, disse con voce seria Kakashi, posando una mano
sulla spalla del
suo pupillo.
Mancava
pochissimo.
I gridolini di giubilo delle KakaSasu
fans erano troppo vicini.
<<
D-Davvero, sensei? >>
Quasi potevano
sentire il loro fiato orripilante sul collo…
<<
No, ma una frase emo di circostanza era d’obbligo.
>>
Gli shinobi
sentirono un brivido freddo percorrergli tutta
la spina dorsale. Per loro, oramai, era giunta la fine: serrarono gli
occhi,
pronti a ricevere il primo colpo mortale, e…
<<
GUARDATE,
C’E’ MIOFRATELLO!! >>
Kakashi,
Naruto, Neji, Gaara e Sasuke alzarono gli occhi
verso il cielo indaco scuro, venato da strisce purpuree e nuvole
grigie, nel
quale era ben visibile una grossa, rotonda, ingombrante…
Mongolfiera
gialla.
Tobi:
<<
Tobi è molto fiero della sua mongolfiera! E’
gialla! >>
Deidara(pianto
isterico): << Non me lo ricordare! Non me lo ricordare!!
>>
In pochi
secondi, gli Akatsuki’s piombarono al suolo,
seminando confusione fra le fanghèrls, che di certo non
s’aspettavano un tale
diversivo.
<<
Che ci fate voi, qui?! >>, esclamò Sasuke,
scandalizzato.
<<
Ciao, Miofratello! >>
<<
Ti ho chiesto cosa ci fate qui, voi tutti!!
>>
<<
Sempai, ha visto? Sto facendo amicizia con
Miofratello! >>
<<
Tu non sei mio fratello! >>
<<
Certo che no! Tu
sei Miofratello, mica io! >>
<<
Tobi, lascia stare Miofratello e aiutaci a
debellare queste assai poco artistiche esistenze! >>, lo
richiamò
velocemente Deidara.
<<
Subito, sempai!! >>
Sasuke ebbe un
momento di attonimento, e poco ci mancò che
non cadde vittima delle grinfie di una fanghèrl
più scaltra. Kakashi-sensei
accorse in suo aiuto all’ultimo momento, risvegliandolo dal
suo torpore.
<<
Sasuke! Non è il momento per i flashback no jutsu!
>>
L’Uchiha
jr si riscosse. Sì, lo sapeva bene. Era il momento
di combattere quello, il momento di affermare il proprio valore, la
propria
forza, il proprio…
<<
TU! >>
Itachi, che
stava facendo strage di fanghèrl senza neanche
muovere in dito (in effetti per attivare il magenkyou sharingan non
c’è mica
bisogno di un pulsante, no?) rimase impassibile di fronte alla voce
carica di
rabbia del fratello.
<<
… >>, rispose.
<<
Inutile tentare di giustificarti! Inutile sprecare
vane parole! – butta a terra due fanghèrls che
tentano un attacco sincronizzato
– Il nostro scontro finale dovrà tenersi qui,
adesso! >>
<<
Non so se hai notato, fratellino idiota – con un
battito di ciglia maybelline new york, ne stende tre – Ma
siamo un po’
circondati. >>
<<
Mpff. >>, borbottò Sasuke, tirando un paio di
kunai.
Ovviamente,
non avrebbe mai ammesso che Itachi avesse
ragione.
L’Uchiha senior aveva
appena finito di liberarsi di un
gruppo di SasuNaru Fans, che sembravano avercela parecchio con lui
perché ‘la
sua crudeltà nei confronti di Sasuke l’aveva
allontanato dal suo amato Naruto,
impedendo ai due di coltivare il proprio amore’, quando
Sasuke parlò di nuovo:
<<
Giusto per la cronaca… Io sono a quota 4380.
>>, proclamò con tenebrosa fierezza.
<<
Anche io. Elevato alla terza. >>, replicò
pragmatico Itachi.
Sasuke
tremò. Quello era troppo.
<<
Guardi, Sempai! Miofratello sembra così allegro!
Trucida quelle fanghèrls con aria così gioiosa!
E’ proprio simpatico! >>
<<
Tobi, se non stai zitto sarò io a fare qualcosa di
così gioioso a te! >>
Mentre Deidara
e Tobi si divertivano, c’era chi scaricava lo
stress…
<<
E io vi immolo su questo sacro altare, in nome del
glorioso di Yushimakikapuccìn! >>
<<
E chi è? Il dio degli assatanati? >>,
borbotto Kazuzu, che stava decimando le file a colpi di salvadanai in
bronzo.
<<
No! Il Dio delle Tazzine da Caffè! >>
<<
… >>
La battaglia
infuriava. Le fanghèrls utilizzavano tutte le
peggiori armi in loro possesso, quali Le Supposizioni Infondate,
Fanfiction
Scritte Male, Fanart Raccapriccianti, per non parlare dei Pairing Privi
di
Logica. Insomma, fu un arduo scontro, ma alla fine, tra un disguido e
l’altro…
<<
4589150! >>, esclamò Sasuke.
<<
5691261. >>, ribatté con freddezza Itachi.
…I
nostri eroi ebbero la meglio.
Alla fine, l’unico
drappello rimasto, era anche quello più
agguerrito, più obbrobrioso, più orripilante,
più terrificante di tutti:
L’Uchihacest
Fan Club
Naruto:
<<
Uchihacest? Cos’è, un piatto tipico degli Uchiha?
>>
Kakashi(gli
tappa
gli occhi): << Non guardare, Naruto. >>
I due fratelli
si trovavano così al cospetto delle loro fans
si più assidue ma anche più fastidiose, quelle
che spargevano le voci più
diffamanti ed equivoche, e con le quali Sasuke doveva fare i conti ogni
giorno
della sua terribile esistenza.
Fanghèrl
1:
<< E’ vero che quando eravate piccoli vi
piaceva fare giochini
equivochi?? >>
Sasuke:
<<
C-Cosa? >>
Fanghèrl
1:
<< Ah! Non nega! Allora è vero!
>>
Sasuke:
<<
Ma..! Ma io…! >>
Fanghèrl
2:
<< Non sono così teneri insieme? Sprizzano
tensione sessuale da tutti i
pori! >>
Itachi:
<<
… >>
Sasuke:
<<
Tu! Tutto questo è colpa tua! Se evitassi di spargere certe
interviste
equivoche, nulla di tutto questo sarebbe successo! >>
Fanghèrl
3:
<< Oh, guardate, guardate! Stanno parlando!
>>
Fanghèrl
1:
<< Oh! >>
Fanghèrl
2:
<< Aah! >>
Itachi:
<<
… >>
Sasuke:
<<
E’ così?! Neanche hai il coraggio di ribattere!
Traditore! Sta certo
che ti ucciderò, prima o poi! >>
Itachi:
<<
… >>
Fanghèrl
1:
<< Oddio!! >>
Fanghèrl
2:
<< Che discorso commovente! Devo scriverci una fanfic!
>>
Sasuke:
<<
senza contare il fatto che la tua codardia t’ha sempre
portato ad evitare gli
scontri diretti! Temi il mio potere?! Prenditi la
responsabilità del male che
hai compiuto, e-
Itachi:
<<
Tu… >>
Fanghèrl
3:
<< Zitte! Ommama! Adesso parla! >>
Fanghèrl
1:
<< Kyaaahhh!! >>
Itachi:
<<
Tu sei… >>
Sasuke:
<<
… >>
Fanghèrl
1:
<< … >>
Fanghèrl
2:
<< … >>
Fanghèrl
3:
<< … >>
Itachi:
<<
…Un idiota. >>
Di fronte a
questa sconcertante rivelazione, tutte le
aspettative delle fanghèrls si dissolsero come neve gelata
al tiepido sole
primaverile: con urli laceranti, esse sparirono in lontananza, per mai
più
tornare… (forse)
<<
E tutti vissero felici e contenti! >>,
esclamò Tobi.
<<
… >>, Deidara si limitò a guardarlo
con aria
disgustata.
<<
Beh, adesso? >>, borbottò Neji, infastidito
per la scarsa attenzione che gli era stata prestata.
<<
Teoricamente Sasuke e Itachi dovrebbe portare a
termine il loro scontro, per decidere chi è il
più emo. >>, rispose
Kakashi.
<<
DATTEBAYO! >>
Tutti si
voltarono a guardare Naruto.
<<
Eh, volevo dire ‘…’! Sì,
proprio quello! >>
Il Leader
Mysteryoso interruppe l’edificante conversazione.
<<
Beh, se proprio volete prendervi a botte, cose che
ritengo ben poco di classe, fate pure, però in fretta che
devo progettare come
conquistare il mondo io, mica niente! >>
<<
Giusto! E io devo fare i sacrifici per il dio
Hajiuhushushushushu! >>, reclamò Hidan a gran
voce.
<<
La mia artistica persone ha un’altra opera d’arte
che necessita di essere completata! >>, aggiunse Deidara.
<<
Contare i miei quattrini. >>, Kazuzu.
<<
Dar da mangiarei ai pesci. >>, Kisame.
<<
Gnam. >>, Zetsu.
<<
DIPINGERMI LA STANZA DI GIALLO! >>,
indovinate un po’…? Tobi.
<<
Scoprire se sono maschio o femmina. >>,
sospirò il Membro Mysteryoso.
Dopo aver
chiarito i bisogno fisiologici di
ogni singolo appartenente dell’Akatsuki,
Sasuke si mise in posizione di combattimento, un ghigno ben visibile
sulla
labbra delicata.
<<
Il momento è finalmente giunt-
<<
…E’ tardi. >>
La voce
glaciale di Itachi lo interruppe proprio sul più
bello della propria declamazione.
<<
Cosa?
>>
<<
Sono le sette meno dieci. E io tra poco ho
l’estetista. >>
Se non fosse
così poco terribilmente emo, Sasuke sarebbe
svenuto seduta stante.
<<
Ce ne andiamo. >>, disse l’Uchiha senior.
<<
EVVAIIII!! >>
<<
Zitto, Tobi! >>, lo rimbrottò Deidara.
I nostri
cinque Emo di Konoha non poterono far altro che
stare a guardare con vaga perplessità la scena, ammirando i
nove supercriminali
di classe S che s’arrabattavano sulla mongolfiera,
misteriosamente diventata
viola a nuvolette nere.
<<
Tutto il combustile per nulla… >>, udirono
Kazuzu borbottare.
Sasuke,
inutile precisarlo, era ancora in stato di shock.
<<
Oh! Giusto, mi sono dimenticato una cosa! >>,
si sentì chiaramente la voce del ragazzo mascherato.
<<
Tobi, giuro che ti molliamo qui! >>
<<
Ma devo salutare Miofratello, sempai!! >>
Il ninja si
diresse verso il piccolo Uchiha, gli prese
entrambe le mani, e le scosse con foga.
<<
E’ stato un piacere, Miofratello! Spero tanto di
rivederla presto! Si mantenga in salute e mangi tanti limoni! O banane!
O
papaie! Qualsiasi cosa sia gialla! Il giallo fa bene! Ciao ciao!
>>
E con un paio
di agili balzelli se ne saltò sulla
mongolfiera.
<<
T-Tu non… Sei mio fratello… >>, fu
tutto ciò
che riuscì a borbottare Sasuke, con sguardo vitreo.
<<
Ne sei così sicuro…? >>,
insinuò Itachi,
prima di voltarsi anche lui.
<<
COSA? >>
<<
… >>
<<
Non posso essere fratello di… Di… Di una cosa
così
poco EMO! >>, gridò in preda a una piena crisi.
Ci vollero
Kakashi e Neji per bloccarlo, altrimenti si
sarebbe sicuramente scagliato sulla mongolfiera, cercando di
distruggerla a
morsi. Fortuna che l’esperto jounin portava sempre con
sé un paio di sedativi.
Gli
Akatsuki’s sparirono così all’orizzonte,
mentre il sole
oscuro tramontava ancora una volta, lasciando che la terra fosse invasa
dal
buio e dalle tenebre, e così, davanti a tal terribile e
sì stupendo spettacolo,
un valoroso guerriero si chiese, con gli occhi vermigli puntati
sull’orizzonte…
<<
Ma che è successo, ‘tebayo? >>
Epilogo
Il ritorno a Konoha dei nostri eroi fu abbastanza semplice.
Gaara, per una volta, decise di indicar loro la strada giusta, come
ricompensa
per aver fatto divertire Shukkaku (sperava smettesse di cantare almeno
per un
altro po’) invece di quella che faceva vagare due settimane
per paludi e boschi
popolati dalle più orrende creature
(c’entrerà qualcosa la scatola di biscotti
al cioccolato regalatagli da Kakashi?) così i quattro
tornarono a casa abbastanza
sani, piuttosto salvi, e neanche in tanto tempo.
Neji subito si fiondò alla Hyuuga Manor, dicendo qualcosa su
‘lo stress che la sua cute aveva dovuto sopportare in quegli
ultimi giorni’.
Kakashi e Naruto portarono Sasuke all’ospedale di Konoha,
dove
rischiò di essere ucciso da un’orda di Mary Sue
travestite da apprendiste
infermiere. Fortunatamente, l’azione combinata dei due
riuscì a salvarlo, ed
entrambi pensarono fosse meglio portarlo alla Uchiha Manor.
Naruto e
Kakashi (entrano nella Uchiha Manor. E’ buio, non
si vede nulla)
Kakashi:
<<
Naruto, non hai un accendino? >>
Naruto(si
guarda
intorno): << Chi ha parlato?! >>
Kakashi:
<<
Sigh. >>
Naruto:
<< Coscienza!! Sei
tu! >>
Kakashi:
<<
…Sì, sono la tua coscienza. Adesso
però dobbiamo mettere Sasuke da qualche
parte, visto che non vi sopportò più e voglio
andarmene a casa a leggere i p-
la Sacra Bibbia, ecco. >>
Naruto:
<<
Ah. >>
Kakashi:
<<
Già. >>
Naruto: <<
Beh, la camera di Sas’ke è da quella parte! Ci
posso arrivare anche ad occhi
chiusi! >>
Kakashi:
<<
Ottimo. >>
Naruto(fischietta):
<< Du de duum… >>
Kakashi:
<<
Naruto? >>
Naruto:
<<
Sì? >>
Kakashi:
<<
Tu com’è che lo sapevi? >>
Naruto:
<<
…Ehm. >>
Sasuke(mormorio
incoerente): << Nh… Ah..! >>
Naruto:
<<
Cos’è, un topo? >>
Kakashi:
<<
Più o meno. Cioè, Sasuke. Si sta svegliando.
>>
Sasuke(continua
a
delirare): << No..! No, basta…!
>>
Naruto:
<<
Ma io non sto facendo niente! >>
Kakashi:
<<
Sta avendo un incubo. >>
Naruto:
<<
E’ perché? >>
Kakashi:
<<
Beh, è emo. >>
Naruto:
<<
Ah. >>
I due
avanzarono ancora un po’ nell’oscurità,
e Sasuke non
si svegliò per un’altra oretta buona, continuando
con i suoi gemiti e sexy
spasmi di oscuro dolore (tenete conto che l’Uchiha Manor
è grande come il
centro commerciale ‘Il Castoro’, anzi di
più)
Naruto:
<<
Coscienza? >>
Kakashi:
<<
Che c’è? >>
Naruto:
<<
Lo posso mangiare il ramen, adesso?? >>
Kakashi:
<<
Sì, lo puoi mangiare. >>
Naruto:
<<
DATTEBAYO!! >>
Per il gran
fracasso, Sasuke si sveglia.
Sasuke(borbotta
ancora nel dormiveglia): << No! Teddy no! >>
Naruto:
<<
Teddy? >>
Sasuke(completamente
sveglio): << Uh… Dove mi trovo?
>>
Kakashi:
<<
Qua, ovviamente. >>
Sasuke(sarcastico):
<< Grazie per l’illuminante spiegazione.
>>
Naruto:
<<
Ehi! Non usare quel tono con la mia coscienza! >>
Sasuke:
<<
… >>
Kakashi:
<<
…Non guardare me, ha fatto tutto da solo. >>
Alla fine, il
ritrovato ninja arancione, se ne sparì
all’orizzonte, alla ricerca del suo amato chiosco di ramen,
lasciando i due
impavidi ed emo superstiti al loro destino.
Sasuke(guardandolo
allontanarsi): << …Uno spreco di rimmel.
>>
Kakashi:
<<
Io con le marionette mi sono divertito! >>
Sasuke(sguardo
gelido): << … >>
__________________________________________________________________________________________
E' finita. FINITA. *_________*
Non ci posso credere, questo è infine l'ultimo capitolo!
YAY! Non sono mai stata così felice prima d'ora di
concludere una storia. Questa, di certo, mi ha dato parecchio
soddsfazioni, ma direi che è bene che sia conclusa. Non so
se tornerò sull'argomento emo, in futuro. Potrebbe essere
anche l'ultima volta... Non saprei.
ò___ò
Okei, taglio corto. Ringrazio tantissimo tutti coloro che hanno letto e
commentato, o fatto pervenire il proprio appoggio tramite feedback! La
gioia dei miei occhi, vi amo.
Poi, bisogna ringraziare Rekichan per essere costante forma di
ispirazione e per avermi sopportato nei momenti di crisi. Non
c'é che dire, a volte sono insopportabile come Tobi. Anzi,
io sono
Tobi! *indica profilo*
Per chi fosse curioso di saperlo, Sasuke è stato trasportato
fino all'Uchiha Manor in una carriola blu.
Saluti, e alla prossima.
suzako