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Autore: suzako    13/06/2007    28 recensioni
Girate per casa con le unghie dipinte di nero e le occhiaie che vi arrivano fino al mento? Desiderate stuoli di fangirls adoranti che vi perseguitino? Vorreste avere i capelli a sedere di gallina, anche se ne dubito? Vi vestite sempre di nero gemendo a proposito del vostro passato? Vi piace passare le notti di luna piena alzati a fissare fuori dalla finestra come degli ebeti? Insomma, volete diventare - emo - ? Just Read!
Lezione n° 6: nel quale scopriamo quanto siano pericolose le fanghèrls
[ULTIMO CAPITOLO!]
Genere: Dark, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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How To Be Emo

[Lezione n° 6]


 
Ciao Sasuke_The_Avenger! Hai 345 messaggi non letti.

 
Da
: Itachi_darkness@akatsukis.xx

A: Sasuke_The_Avenger@konohanet.jp

Oggetto: ... 

 
Sasuke,

Domani. Spazio fra parrucchiere ed estetista. Ore 18.30. Sunakagure.

 

Itachi

P.s.= Ricorda di cambiarti la biancheria.

P.p.s.= ‘Sunakagure’ nel senso del Deserto del Paese della Sabbia. Non il solarium al centro di Konoha.

P.p.p.s.= Ciao Miofratello!! Ciao! Allora domani ci vediamo, eh! Io farò il tifo per te! By Tobi

 

 
* * *

<< L’ora della battaglia… E’ ormai giunta. >>

Sasuke pronunciò le terribili parole con calma glaciale: i capelli neri come l’ala del corvo sferzavano il suo volto eburneo, mentre dai suoi occhi di tenebra si sprigionavano lampi di vendetta,

I presenti, lo fissarono con sguardo impenetrabile.

Kakashi stava infatti leggendo l’ultimo degli Icha Icha Paradise, ed era troppo impegnato a ridacchiare come un vecchio maniaco (tenendo conto che lui è un Vecchio Maniaco).

Vecchio Maniaco: << Giovani d’oggi…! Non c’è più rispetto, no… Oh! Pleiboi! >>

Quindi, il jounin non ebbe la fortuna di udire la melodiosa voce di Sasuke, e comprendere le sue oscure parole. Si limitò ad annuire con fare assente, borbottando un ‘certo, certo, dopo ti dò la merenda’.

Naruto, immerso negli abissi della più oscura emosità, stava seduto al suolo, le braccia incrociate al petto, il volto abbassato e i capelli che andavano a coprire i suoi occhi oscuri, nascondendo la maggior parte del suo viso corrucciato.
Insomma, dormiva alla grossa.

Neji, dal canto suo, stava analizzando la struttura biomolecolare dei propri capelli con il set da Piccolo Chimico, uno per uno, per controllare che fossero tutti al top della forma e perfetti da ogni punto di vista: ovvero lisci, lucenti e morbidi! Era arrivato solo al capello n° 189 (soprannominato ‘lilli’per la cronaca), quando, improvvisamente, svenne emettendo un grido strozzato.

Di fronte all’orrore della vicenda, Naruto mantenne la sua calma cool e controllata (leggi: non si svegliò neanche) mentre Kakashi, accortosi dell’inconveniente, lanciò una rapida occhiata allo Hyuuga con il suo sharingan, e sentenziò:

<< Shock anafilattico da doppie punte. Si riprenderà presto, fategli annusare del balsamo. >>

Il giovane ragazzo dagli Occhi d’Alabastro si stava giust’appunto riprendendo, quando, in un turbine di sabbia color terra bruciata all’odore di incenso e spezie del Madagascar, una figura di nero vestita, con capelli di fiamma e occhi del cristallo più puro fece la sua entrata in scena…

<< Mi sono perso qualcosa? >>, domandò con voce glaciale il Kazekage.

Gaara: << Per la cronaca, il mio vestito è viola prugna. >>

Deidara: << I miei occhi! Il mio senso artistico! ARGH! >>

Appunto, Deidara ha ragione: quel colore è un’offesa alla vista. Quindi io faccio che è nero. Puff! Il vestito di Gaara è diventato Nero!
Adesso, possiamo continuare.

Gaara del Deserto non ricevette risposta. In compenso, la scena che si presentò ai suoi occhi fu sufficientemente esplicativa:
Naruto stava stravaccato in un angolo, oramai dormendo senza ritegno. Neji balbettava parole incomprensibili, ancora sotto evidente shock. Kakashi, che se ne fregava alla grande, continuava a ridacchiare con trasporto. Sasuke, invece, se ne stava in un angolino a tracciare cerchi per terra.

<< … >>

Traduz: ‘E questi sarebbero i ninja più emo di Konoha?’

Beh, sì.

<< … >>

Traduz: ‘Sigh’

L’Uchiha junior si riprese velocemente, perché come dice Paperon de’Paperoni, il tempo è denaro, e per gli emo il tempo è dolore e sofferenza, quindi anche il denaro è dolore e sofferenza, quindi [ suzako va avanti per mezz’ora, mentre i lettori si trastullano giocando a prendere in giro Neji, vince chi gli fa venire prima una crisi isterica ]
…E quindi la pasta al ragù è emo!

[ Nessuno la degna di un occhiata, preferendo continuare a tormentare Neji. ]

Ehi, voi! Sciò, sciò! Via! Lasciatelo stare, che non sapete quanto mi costa di psicanalista tutte le settimane!

Allora, andiamo avanti.

Il gruppo si ricompose velocemente. Dopo solo quattro ore e mezza erano di nuovo in forma, agili e scattanti!

Kakashi: << Kukuku… >>

Kakashi, posa quel libro.

Neji: << I… I miei capelli… Oh, Lilli… >>

Neji, Lilli starà benissimo. E qualsiasi cosa dicono sui tuoi capelli, è tutta invidia.

Neji: << Davvero? >>

Ma certo che no. Adesso però stai buono.

Naruto: << Ramen… Ronf… Ramen al caucciù… >>

SVEGLIAAA…!

Naruto: << Sono sveglio! Sono sveglio! >>

Se, se. Dunque, Sasuke era ormai pronto a guidare l’eroico gruppo di Combattenti dell’Oscurità verso una sicura vittoria, e ciò era dimostrato chiaramente dal suo atteggiamento spavaldo e sicuro di sé...

Sasuke: << Nessuno mi ama… La vita è solo dolore… Solo dolore… >>

…Nel frattempo che la Banda dei Cuori Infranti si decide a prepararsi per partire alla volta del Deserto della Sabbia - come qualcuno ricorderà (si certo, come no) primo teatro dello scontro fra i due Uchihas - noi ci spostiamo verso lande più desolate ed anguste, attraversate solo dal potere della disperazione, dove l’orrore più profondo tiene luogo… Ebbene sì! Sto parlando del covo della banda criminale più temuta della terra del fuoco! Proprio loro! Nientemeno che…

Banda Bassotti: << …Questa volta non c’è verso che possiamo fallire! Ascoltate il mio piano, noi… >>

No, no, dannazione, non di nuovo loro! L’Akatsuki! L’Aktsuki!

Akatsuki: <<  …E io penso che qua ci stia benissimo il divanetto cremisi. >>

Banda Bassotti: << E loro sarebbe la vera banda di Supercriminali?! >>

Ehm, posso spiegare…

Kisame: << Ehi! Qualcuno offende la nostra reputazione! >>

Leader Mysteryoso: << Ouff, sai che novità. >>

Andiamo avanti con la storia, che è meglio (come diceva Puffo quattrocchi).

Gli otto ninja fuggitivi (mi spiace per il nono membro, ma finché non si sa chi sia temo che dovrà restare dietro le quinte…)

Membro Misterioso: << Sempre disoccupato… O disoccupata? Non so neanche se sono un maschio o una femmina! >>

I nostri shinobi di nuvole rosse vestiti stavano sorvolando il deserto di Suna, alla ricerca del luogo prescritto per l’incontro, sopra uno degli esplosivi di Deidara, modellato a forma di mongolfiera per l’occasione.

Tobi: << Siamo arrivati? >>

Deidara: << No. >>

Tobi: << Ma quando arriviamo? >>

Deidara: << Tra molto! >>

Tobi: << Oh. >>

Deidara: << … >>

Tobi: << Tra molto quanto? >>

Mentre i componenti dell’associazione dibattevano sulle questioni più disparate, come gli ultimi saldi o il libro di preghiere edito da Hidan, che fra parentesi ma non fra parentesi era andato a ruba, anche se qualcuno sospettava fosse dovuto piuttosto a, tra virgolette ma senza virgolette, l’ampia raccolta in appendice del romanzo di fotografie dell’autore, ritratto in momenti di autentica intimità…

Solo uno di loro, in disparte, non prendeva parte alle edificanti dispute. L’oscurità avvolgeva perennemente la sua figura, che sembrava sempre immersa nelle tenebre, e i suoi occhi colore del sangue più vivo brillavano di una luce malvagia e inquietante, che avrebbe ridotto ad un ammasso di neuroni mal funzionanti anche la più esigente delle fanghèrls.

Egli era itachi Uchiha, ultimo degno sopravvissuto del glorioso casato di Konoha, che un tempo…

Sasuke: << EHI!! Ci sono anche io! >>

Oh, giusto, volevo dire: Itachi Uchiha, ultimo degno, emo sopravvissuto del golorioso casato dei portatori dello sharingan….

Sasuke(fumando di rabbia): << Grrr… >>

…In quel momento, l’enigmatico ragazzo, stava riflettendo su questioni di massima importanza: a momenti, infatti, l’avrebbe atteso lo scontro finale (il numero 439, per essere precisi) con il fratello minore, per determinare, una volta per tutte, chi tra loro fosse…

Il più emo.

(Niente urlo spastico di Naruto, sta volta, visto che credo abbia stancato tutti…)

Naruto-chan Pucchi Fan Club: << Ma… Ma… Era così cariiiiiiiiiino!! >>

Senza ombra di dubbio.
Torniamo alla misteriosa figura che, accovacciata in bilico sul bordo della possente mongolfiera, teneva le mani intrecciate davanti alle labbra, lasciava che fiumi di pensieri, come un mare in tempesta, attraversassero la sua mente.

Smalto blu cobalto o viola pervinca?

Ecco, adesso possiamo lasciarlo alle proprie elucubrazioni mentali, e torniamo all’Emo Team di Konoha, il quale, già sul posto di combattimento, si preparava al terribile scontro finale:

Sasuke stava dando gli ultimi ritocchi al suo look, aggiungendo qualche benda, un po’ di rete, dell’ombretto, ripassandosi le unghie, eccetera.
Neji stava mettendosi qualche mano extra di matita nera, spazzolandosi i capelli, indossandosi il giacchino nero, spazzolandosi i capelli, pulendosi le unghie, spazzolandosi i capelli…
Kakashi era occupato a ripensare al suo terribile e oscuro passato, tentando più che altro di non ricordarsi dell’ultimo numero di Icha Icha Paradise nel bel mezzo dello scontro, cosa che si sarebbe rivelata imbarazzante.
Gaara si limitava a stare seduto sull’oscura sabbia, a braccia incrociate al petto e occhi serrati, in un atteggiamento di massima concentrazione, tale che nessuno avrebbe sicuramente tentato di disturbarlo…

<< GAARA! >>

La squillante, rumorosa, acuta voce di Naruto fece venire la pelle d’oca a tutti.
Lo shinobi posseduto non reagì.

<< Stai dormendo? Ma dormi? Ma sei stanco? Perché dormi? >>

Passarono alcuni secondi di gelido silenzio. (nota bene: erano nel deserto, alle tre del pomeriggio)

<< Stavo avendo una conversazione con Shukkaku. Cerco di convincerlo a non uccidervi tutti. >>, fu la lapidaria risposta.

Naruto andò a mettersi l’eyeliner.

Le ore passarono, ma nulla accadde: il vento non soffiava, conservando ogni singolo granello di sabbia nella proprio immobilità. Sasuke rimase così, in piedi, i nervi tesi alla massima concentrazione per ogni minimo segnale che avrebbe potuto annunciare l’arrivo del fratello…
Due ore, trentuno kunai lanciati e sette toporagno uccisi dopo, Kakashi ebbe la grande idea di suggerirgli di stare un po’ fermino, e conservare le energie.

L’Uchiha, con un profondo e doloroso sospiro, chiuse gli occhi, annuendo distrattamente. Loro non potevano comprendere! Non potevano capire il dolore che si celava dentro di lui, il tormento che quel nuovo incontro gli causava…!

 Nel frattempo, comunque, decise – giusto perché non aveva niente da fare, eh – che forse, avrebbe potuto per puro case imbattersi nel blog di Itachi, ma solo per coincidenza, non che lo facesse di proposito…

 

 
http://www.akatsukisnet.kh/the_real_sharingan

 

 La notte.

E la sua oscurità, mi circondano.

Non ci sono stelle o luna.

Nessuna luce intorno a me.

Perché io sono destinato a vivere nelle tenebre,

tenebre che solo questi occhi di sangue possono sondare

Io, ancora più oscuro… Della notte… E delle tenebre…

 

 

 
The_real_sharingan | 3:01 | 572820 Commenti

 

 
Sasuke strinse le sue sottili e lunghe dita d’alabastro attorno al profilo sinuoso del computer portatile. Le sue labbra si ridussero a una linea dolorosa, e i suoi occhi divennero due fessure, due braci ardenti che lasciavano trapelare l’intensità della sua sofferenza, mentre-

<< CHE STAI FACENDO, SAS’KE?? >>

Le sue delicate orecchie furono profanate dalla voce insistente di Naruto.
Ma il ragazzo non si lasciò scomporre. Gli rivolse un’occhiata sprezzante, chiuse lo schermo con un gesto secco, e si rialzò agilmente, allentandosi a passo misurato.

<< … >>, la voce di Kakashi lo fece fermare di colpo. Il ninja si voltò con terribile lentezza, uno sguardo tagliente nelle iridi.

<< … >>, replicò subito.

<< … >>, fu l’immediata risposta di Kakashi.

Sasuke emise un ‘tsk’ di disapprovazione.

<< … >>, borbottò Neji, sarcastico.

<< …! >>, fu l’immediata reazione di Sasuke, innervosito.

<< … >>, sibilò Gaara, scoccando occhiate di rimprovero ai due.

Naruto ne approfittò, non visto, per dare fondo alle scorte di ramen.

Il dialogo andò avanti per parecchio tempo. Sasuke rimaneva convinto che (testuali parole) ‘…’, mentre Neji non faceva altro che ribattere sul ‘…!’ Kakashi e Gaara, si limitavano ad osservare la scena, con degli sconsolati ed alquanti innervositi ‘…’

Alla fine, tutti e quattro giunsero ad un sofferto accorto. L’ex-ninja arancione aveva appena fatto in tempo ad occultare i segni del suo crimine, quando, finalmente, Sasuke gli si parò davanti:

<< Dobe – disse, guardandolo con aria di sufficienza – lezione numero sei. >>

 

 6. Third person talk and seflproclaims

 

<< … >>, esclamò Naruto, sorpreso.

Kakashi si alzò in piedi, evocando in quattro e quattr’otto una lavagna nera, con tanto di gessi neri e cancellino nero. Il jounin incominciò a scrive alcune parole nere, che ovviamente, sulla lavagna nera risultarono invisibili, a parte per il suo magico sharingan. Realizzando ben presto quanto idiota fosse una cosa del genere, buttò il gessetto nella sabbia e decise di utilizzare un altro metodo didattico:

Le marionette.

L’uomo dai capelli Grigio Pirla estrasse dal taschino porta tutto (detto anche borsellino di Mary Poppins) un paio di pupazzetti morbidosi e tenerosi, che raffiguravano nientedimeno che Sasuke in versione cucciolosa, e Itachi in versione un po’ meno cucciolosa, ma comunque con qualcosa di carino.

Sasuke: << Io non sono cuccioloso! >>

Itachi: << … >>

Naruto evitò di mostrare il suo disappunto, rimanendo relativamente impassibile. Si limitò ad annotare come i pupazzetti potessero essere facilmente impiegati nel ruolo di bamboline vodoo… Ma voi non fateci caso.

<< Allora – incominciò Kakashi, manipolando Sasuke-barbi con dei fili di chakra – Osserva attentamente, Naruto: questo è un esempio di come un emo cammina per strada… >>

Sasuke-barbi incominciò a camminare con aria afflita-tenebrosa-ma-comunque-affascinante, mentre i suoi capelli in cotone nero alabastro si muovevano artificiosamente.
Naruto osservava la scena, gli occhi coperti dai folti ciuffi color bronzo, le labbra piegate in un ghigno amaro, in atteggiamento che mostrava tutto l’abisso di dolore e solitudine che circondava la sua figura…

[ Leggi: faceva di tutto pur di non scoppiare a ridere]

<< Sensei – mormorò con voce cupa – Ma questo, l’abbiamo già visto. >>

<< Ne sono consapevole. Ma il problema, adesso, è un altro. >>

<< Autonarrarsi, dobe, autonarrarsi. >>, mormorò Sasuke, alquanto infastidito per l’assenza di tronchi d’albero nel deserto, che gli impedivano di assumere posizioni necessariamente cool.

<< Adesso io continuerò a muovere la Sasuke-Barbi: tu dovrai limitarti a descrivere quello che essa sta facendo, ricordando di essere più emo possibile. >>

<< … >>, rispose Naruto significativamente.

Kakashi riprese in mano la versione tenerosa di Sasuke, e ricominciò a muoverlo con grande destrezza. Naruto continuava a fissarlo con aria rimbambita.

<< Allora? >>

<< Cammina come una gallina che deve fare l’uovo. >>

Sasuke per poco non cadde a terra.
Era decisamente troppo.

<< Tu! – esclamò, la rabbia e il disprezzo che trapelavano chiaramente dai suoi occhi fiammeggianti - Essere indegno! Come osi parlar a tale fine nei miei confronti?! >>

<< … >>, si limitò a squadrarlo l’Uzumaki.

<< Non puoi comprendere! Non puoi capire! Il vero dolore, il tormento al suo stato più puro ti è ignoto, non pensare di poterlo abbracciare, è una porta oscura che mai la coscienza varcherà! >>

<< Tsk! Parli così, ma intanto neanche tu sai nulla! Neanche tu comprendi la mia sofferenza! >>, ribatté, sorprendendo tutti, Naruto.

<< Non tentare di trarmi in inganno! La tua infelicità non è neanche lontanamente paragonabile alla mia! >>

<< E invece sì! >>

<< E invece no! >>

<< E invece sì! >>

<< E invece no! >>

<< E invece sì! >>

<< E come, di grazia? >>

<< Non fingere di ignorare il mio dolore! Sei stato proprio tu, a privarmi della mia unica fonte di felicità! E’ solo colpa tua se sono precipitato nell’oscuro abisso in cui mi trovo ora! >>

Gli altri tre ninja si erano oramai sistemati per benino sulla sabbia, godendosi lo spettacolo.

<< Kakashi-san, passa i pop-corn. >>, borbottò Neji, senza distogliere gli occhi dalla scena.

<< Ma se li hai avuti tu per tutto il tempo! >>, si lagnò Kakashi.

<< Allora voglio i biscotti di Gaara…! >>

Il glaciale silenzio che seguì l’affermazione, fu risposta sufficiente.

<< Non capisco di cosa tu stia parlando! La mia vita, oscurata dall’ombra insistente della solitudine, non può avere niente a che fare con la tua! Felicità è solo una parola, per me! >>, continuò Sasuke, scuotendo il capo con fare teatrale.

<< E invece sì! Prenditi le tue responsabilità! Le nostre esistenze sono legate dall’isolamento e dalla sofferenza della solitudine! Accetta questo fatto! >>

Ben presto, i toni ambigui del discorso finirono per attirare degli esseri subdoli e striscianti che riuscirono ad avvicinarsi per un pezzo ai nostri bishounen preferiti (tra parentesi, Vincent resta il miglioreY) senza che essi se ne accorgessero, troppo presi dallo spettacolo.

Loro avevano occhi che brillavano inquietanti nella notte.

Loro si esprimevano attraverso lunghi, acuti, agghiaccianti sibili.

Loro avevano mani artigliate, che usavano per attaccare, immobilizzare e sodomizzare la preda.

Sì, loro erano gli essere più temuti e odiati di tutto il continente, che pullulavano soprattutto la Terra del Fuoco.

Avete capito bene.

Loro erano…

Fanghèrls!!

Naruto: << KYAAAAAAAAAAHHHH!!! >>

Sasuke: << Ma quando la pianterai…? >>

Il discorso fra i due aitanti shinobi non era passato inosservato, e gli esseri erano riusciti ad avvicinarsi più del dovuto.

Fanghèrl 1: << Hai sentito?? Ha detto ‘noi’! Ha detto ‘noi’! Si amano, lo sapevo che io che si amavano! >>

Fanghèrl 2: << Non dire idiozie! Piuttosto, non vedo l’evidente cordoglio e apprensione dipinti negli occhi acquamarina di Gaara-chan? E’ evidente che teme che il suo Naruto possa essergli sottratto! >>

Fanghèrl 1: << E ci credo! Il cuoricino di Naruto-chan appartiene solo a Sasuke! >>

Fanghèrl 2: << Gaara-chan! >>

Fanghèrl 1: << Sasuke! >>

Fanghèrl 2: << Gaara-chan! >>

Fanghèrl 1: << Sasuke! >>

Fanghèrl 3: << Smettetela, voi due, o ci sentiranno! >>

Fanghèrl 4: << Quand’è che attacchiamo? Quando? Quando?? >>

Fanghèrl 3: << Tra poco! Dobbiamo cogliere il momento adatto, dopodichè… Saranno nostri!! >>

Fanghèrl 1: << Kukukuku!! >>

Fanghèrl 2: << Kukuku…! >>

Fanghèrl 1: << E non mi copiare! >>

Fanghèrl 2: << … >>

Ignari delle orribili trame architettato al loro didietro (che potete interpretare come volete), i due Emo shinobi continuavano la loro ardua disputa…

<< …E non vedo cosa c’entri il fatto che non ti ho mai invitato a mangiare fuori! >>, esclamò uno stizzito Sasuke, oramai sconvolto da i toni che aveva assunto la discussione.

<< Come no! Mi hai spezzato il cuore, ecco cosa! E’ tutta colpa, perché… perché… >>, incominciò Naruto, per poi scoppiare il lacrime.

Dire che Kakashi, Gaara, Neji e soprattutto Sasuke era alquanto allibiti sarebbe un eufemismo.

<< …Perché tu non fai mangiare il Rameeeeeeeeen! >>, concluse infine il ragazzo, cadendo a terra, sconsolato.

<< Era solo per quello? >>, borbottò Neji con una smorfia contrita.

<< Oh dio, è così commovente! >>, mormorò Kakashi, asciugandosi una lacrimuccia.

Gaara stava ancora mangiando i suoi biscotti, e come glie era stato insegnato da Yashamaru, non bisogna mai parlare con la bocca piena.

A questo punto, qualcuno di particolarmente arguto fra il pubblico potrebbe incominciare vagamente a pensare di chiedersi, ma che fine hanno fatto quelli dell’Akatsuki? Ai posteri l’ardua sentenz- cioè, scopriamolo subito!

Hidan: << E’ mia! Solo mia! Il divino Yashin mi conferisce i sacri poteri in grado di comandarvi tutti, brutti stronzi! >>

Kazuzu: << Hidan, dacci quella mappa. E’ evidentemente evidente che non sei in grado di condurci al luogo dove siamo diretti. Senza tenere conto che l’ho pagata io. >>

Hidan: << Non dire idiozie! I tuoi sporchi soldi non hanno alcun valore, ed è colpa vostra se non sapete interpretare la mia divina parola! >>

Kazuzu: << … >>

Leader Mysteryoso: << Hidan, fai come ti ha detto. >>

Hidan(con gli occhioni luccicanti): << Ma…! Ma… ! >>

Leader Mysteryoso: << Su, su, fai il bravo e dopo ti compro un santino. >>

Hidan(si riprende): << Sniff… Quello che manca alla mia collezione?? >>

Leader Mysteryoso: << Sì, tutti quelli che vuoi, ma ora molla la mappa. >>

Itachi(con voce tenebrosa): << …Non sarà… Necessario… >>

Leader Mysteryoso(inquietato): << Ah no? >>

Kisame: << A quanto pare. >>

Itachi: << Io solo… So… Dove si trova quel luogo… Io solo… >>

Kisame: << Leader? >>

Leader Mysteryoso: << Sì? >>

Kisame: << Che si fa in questi casi? >>

Leader Mysteryoso: << Non saprei. Forse dovremmo consultare il manuale. >>

Kisame: << L’ha mangiato Zetsu l’altro ieri. >>

Leader Mysteryoso: << Oh. Beh, allora possiamo solo… >>

Hidan: << …Pregare per la salvezza delle nostre anime immortali? >>

Leader Mysteryoso(disgustato): << No, veramente pensavo più ad un ‘diamoli corda’. >>

Kisame: << … >>

Leader Mysteryoso(tossisce): << Ehm, molto bene Itachi, guidaci pure tu. >>

Itachi: << … >>

Tobi: << Ma…! Leader!! Quando gliel’ho chiesto io non mi ha lasciato! Perché lui sì e io no?? >>

Leader Mysteryoso: << Te lo spiego quando sei più grande. >>

Tobi: << Sì, certo, diceva anche così quando ero genin! >>

Leader Mysteryoso: << Il che dovrebbe farti riflettere, Tobi. >>

Tobi: << Farmi fare… che? >>

Leader Mysteryoso: << Ecco, appunto. >>

Passò qualche altra ora d’attesa e battibecchi, durante le quali Deidara e Tobi discussero sul colore della mongolfiera, che s’era trasformata, misteriosamente, da viola profondo a giallo acceso, mentre Kisame tentava di raccontare a qualcuno il suo nuovo repertorio di barzellette sui molluschi. Zetsu fece molta fatica ad affrontare il viaggio, visto che le provviste si stavano rivelando insufficienti e poco ci mancò che tentasse di ingoiare gli occhiali di Itachi. Hidan, in una crisi mistico-religiosa-sessuale fu sul punto di dare fuoco all’intera baracca coi suoi incensi.

In tutto questo, Tobi cantava a squarciagola la sigla dei puffi.

Nonostante i piccoli inconvenienti durante il viaggio, tutti i supercriminali riuscirono ad arrivare nel deserto di Suna sani e salvi, a parte qualche nevrosi in più.

Di certo, ciò che non si sarebbero mai aspettati, era una situazione del genere…

<< Sasukeeeee-kuuuuuuuuuuun! >>

L’orrendo grido trapanò le delicate orecchie dei nostri eroi, i quali, per un momento non riuscirono a far altro che fissare un vago punto all’orizzonte, in stato completo di shock.

<< ‘tebayo? >>, borbottò Naruto.

<< F-Fanghèrls… >>, balbettò Neji, l’orrore dipinto negli occhi color della luna.

<< Potrebbe essere un problema. >>, convenne Kakashi.

<< Fan-che? >>, continuò l’ex-ninja arancione, senza capire.

<< Fangirls, dobe, fangirls! Quelle cose grasse e appiccicose che ti saltano addosso e cercano di strapparti i vestiti urlando cose oscene! >>, urlò con voce isterica Sasuke, gli occhi spalancati dallo soncerto.

<< Mai sentite nominare. >>, replicò lui.

<< Il suono delle loro ossa che si frantumano sotto la sabbia è delizioso. >>, affermò Gaara con fare impassibile.

<< Sensei, cosa facciamo? >>

<< Dal punto di vista pratico sarebbe più che ovvio darsela a gambe alla velocità della lingua di Orochimaru, ma vista la situazione, è una cosa ben poco emo. >>

<< Quindi? >>

<< Ne facciamo fuori più che possiamo. >>

<< Mi sporcherò la maglietta! >>

<< Sigh. >>

Le fanghèrls si stavano avvicinando, correndo in massa come un branco di bufali imbufaliti, emettendo versi orribili ed agitando i loro tentacoli roteanti…

Fanghèrl 1: << Ehi! Noi non siamo mica così! >>

I cinque shinobi si prepararono a combattere. Sasuke riuscì a stendere l’intera armata del SasuSaku Fan Club, dicendo semplicemente ‘Spiacente, io e Naru-chan siamo intimi, se siete in grado di capire cosa intendo’, mentre Kakashi usò il proprio di repertorio di cloni-ombra, tutti senza maschera, e tutti con una faccia più orrenda dell’altra. Neji utilizzava la rotazione suprema, unita a spruzzi di sciampo cancerogeno: inoltre, i suoi commenti mirati e crudeli sull’aspetti fisico delle fanghèrls erano in grado di stendere al momento le più insicure, infatti un ‘Tu hai i capelli grassi! Tu non sai farti la manicure! Rosa e verde mela ti fanno ancora più grassa!’ bastava a sciogliere letteralmente in lacrime le bestie assatanate. Naruto, poi, che ingenuamente non aveva idea di cosa stesse succedendo, si limitava ad osservare il tutto con espressione sorpresa ed occhioni sgranati, mormorando solo ogni tanto un ‘tebayo?’: ergo, tutte le fanghèrls cadevano al suolo sconfitte dal potere della pucciosità.
Inutile dire che Gaara con il suo funerale del deserto era l’unico a divertirsi come un matto.

Ma le truppe sembravano infinite, e Sasuke si rese conto troppo tardi del terribile errore che aveva compiuto. Solo quando sentirono un orribile boato, compresero…

Erano arrivate loro.

Più numerose della polvere a Sabaku Manor.

Più appiccicose di Sakura con il lucida-labbra.

Più pericolose di Neji in preda a una crisi isterica.

Ovvero, il peggio del peggio fra tutte la fanghèrls esistenti.

Stava arrivando…

Lo Yaoi Fan Club!

Sasuke: << KYAAAAAAHHHHHHH!! >>

Naruto: << AH! Mi hai copiato! >>

Le orrende grida prodotte dall’enorme branco che si profilava all’orizzonte fecero impallidire ulteriormente, se possibile, i ninja.

Non ci fu bisogno di chiarire il motivo: tutti avevano capito immediatamente qual’era stata la causa scatenante dell’arrivo del peggiore nemico dell’integrità degli emo…

Tutti: << SASUKEEEEEE!! >>

Sasuke: << … >>

L’Uchiha avrebbe effettivamente fatto meglio a risparmiarsi quel commento riguardo a Naru-chan, ma oramai le conseguenze si stavano per abbattere su loro tutti.

<< Yaoi fanghèrls…? >>, mormorò Naruto sempre pucciosamente sorpreso, visto che gli si stava aprendo di fronte un mondo completamente nuovo.

<< Il peggio del peggio. Non so se ce la caveremo… >>, rispose con un filo di voce Kakashi, estraendo un paio di kunai.

L’orda assassina si stava ormai avvicinando, le grida si fecero sempre più forti e insistenti. I cinque si misero in posizione di combattimento, pronti a vender cara la pelle…

<< Neji, prima che arrivino… Volevo dirti che era stato io a rubarti il balsamo all’anice ed eucalipto. >>, borbottò Sasuke, abbassando la testa.

Ormai era possibile riconoscere i primi striscioni, dalle scritte che è meglio non riportare. Urla come ‘io lo voglio nudo nella panna montata!’ oppure ‘facciamogli fare un menage à trois!’ erano chiaramente udibili.

<< Sasuke, sei stato un bravo studente. Sono fiero di te. >>, disse con voce seria Kakashi, posando una mano sulla spalla del suo pupillo.

Mancava pochissimo.
I gridolini di giubilo delle KakaSasu fans erano troppo vicini.

<< D-Davvero, sensei? >>

Quasi potevano sentire il loro fiato orripilante sul collo…

<< No, ma una frase emo di circostanza era d’obbligo. >>

Gli shinobi sentirono un brivido freddo percorrergli tutta la spina dorsale. Per loro, oramai, era giunta la fine: serrarono gli occhi, pronti a ricevere il primo colpo mortale, e…

<< GUARDATE, C’E’ MIOFRATELLO!! >>

Kakashi, Naruto, Neji, Gaara e Sasuke alzarono gli occhi verso il cielo indaco scuro, venato da strisce purpuree e nuvole grigie, nel quale era ben visibile una grossa, rotonda, ingombrante…

Mongolfiera gialla.

Tobi: << Tobi è molto fiero della sua mongolfiera! E’ gialla! >>

Deidara(pianto isterico): << Non me lo ricordare! Non me lo ricordare!! >>

In pochi secondi, gli Akatsuki’s piombarono al suolo, seminando confusione fra le fanghèrls, che di certo non s’aspettavano un tale diversivo.

<< Che ci fate voi, qui?! >>, esclamò Sasuke, scandalizzato.

<< Ciao, Miofratello! >>

<< Ti ho chiesto cosa ci fate qui, voi tutti!! >>

<< Sempai, ha visto? Sto facendo amicizia con Miofratello! >>

<< Tu non sei mio fratello! >>

<< Certo che no! Tu sei Miofratello, mica io! >>

<< Tobi, lascia stare Miofratello e aiutaci a debellare queste assai poco artistiche esistenze! >>, lo richiamò velocemente Deidara.

<< Subito, sempai!! >>

Sasuke ebbe un momento di attonimento, e poco ci mancò che non cadde vittima delle grinfie di una fanghèrl più scaltra. Kakashi-sensei accorse in suo aiuto all’ultimo momento, risvegliandolo dal suo torpore.

<< Sasuke! Non è il momento per i flashback no jutsu! >>

L’Uchiha jr si riscosse. Sì, lo sapeva bene. Era il momento di combattere quello, il momento di affermare il proprio valore, la propria forza, il proprio…

<< TU! >>

Itachi, che stava facendo strage di fanghèrl senza neanche muovere in dito (in effetti per attivare il magenkyou sharingan non c’è mica bisogno di un pulsante, no?) rimase impassibile di fronte alla voce carica di rabbia del fratello.

<< … >>, rispose.

<< Inutile tentare di giustificarti! Inutile sprecare vane parole! – butta a terra due fanghèrls che tentano un attacco sincronizzato – Il nostro scontro finale dovrà tenersi qui, adesso! >>

<< Non so se hai notato, fratellino idiota – con un battito di ciglia maybelline new york, ne stende tre – Ma siamo un po’ circondati. >>

<< Mpff. >>, borbottò Sasuke, tirando un paio di kunai.

Ovviamente, non avrebbe mai ammesso che Itachi avesse ragione.

L’Uchiha senior aveva appena finito di liberarsi di un gruppo di SasuNaru Fans, che sembravano avercela parecchio con lui perché ‘la sua crudeltà nei confronti di Sasuke l’aveva allontanato dal suo amato Naruto, impedendo ai due di coltivare il proprio amore’, quando Sasuke parlò di nuovo:

<< Giusto per la cronaca… Io sono a quota 4380. >>, proclamò con tenebrosa fierezza.

<< Anche io. Elevato alla terza. >>, replicò pragmatico Itachi.

Sasuke tremò. Quello era troppo.

<< Guardi, Sempai! Miofratello sembra così allegro! Trucida quelle fanghèrls con aria così gioiosa! E’ proprio simpatico! >>

<< Tobi, se non stai zitto sarò io a fare qualcosa di così gioioso a te! >>

Mentre Deidara e Tobi si divertivano, c’era chi scaricava lo stress…

<< E io vi immolo su questo sacro altare, in nome del glorioso di Yushimakikapuccìn! >>

<< E chi è? Il dio degli assatanati? >>, borbotto Kazuzu, che stava decimando le file a colpi di salvadanai in bronzo.

<< No! Il Dio delle Tazzine da Caffè! >>

<< … >>

La battaglia infuriava. Le fanghèrls utilizzavano tutte le peggiori armi in loro possesso, quali Le Supposizioni Infondate, Fanfiction Scritte Male, Fanart Raccapriccianti, per non parlare dei Pairing Privi di Logica. Insomma, fu un arduo scontro, ma alla fine, tra un disguido e l’altro…

<< 4589150! >>, esclamò Sasuke.

<< 5691261. >>, ribatté con freddezza Itachi.

…I nostri eroi ebbero la meglio.

Alla fine, l’unico drappello rimasto, era anche quello più agguerrito, più obbrobrioso, più orripilante, più terrificante di tutti:

L’Uchihacest Fan Club

Naruto: << Uchihacest? Cos’è, un piatto tipico degli Uchiha? >>

Kakashi(gli tappa gli occhi): << Non guardare, Naruto. >>

I due fratelli si trovavano così al cospetto delle loro fans si più assidue ma anche più fastidiose, quelle che spargevano le voci più diffamanti ed equivoche, e con le quali Sasuke doveva fare i conti ogni giorno della sua terribile esistenza.

Fanghèrl 1: << E’ vero che quando eravate piccoli vi piaceva fare giochini equivochi?? >>

Sasuke: << C-Cosa? >>

Fanghèrl 1: << Ah! Non nega! Allora è vero! >>

Sasuke: << Ma..! Ma io…! >>

Fanghèrl 2: << Non sono così teneri insieme? Sprizzano tensione sessuale da tutti i pori! >>

Itachi: << … >>

Sasuke: << Tu! Tutto questo è colpa tua! Se evitassi di spargere certe interviste equivoche, nulla di tutto questo sarebbe successo! >>

Fanghèrl 3: << Oh, guardate, guardate! Stanno parlando! >>

Fanghèrl 1: << Oh! >>

Fanghèrl 2: << Aah! >>

Itachi: << … >>

Sasuke: << E’ così?! Neanche hai il coraggio di ribattere! Traditore! Sta certo che ti ucciderò, prima o poi! >>

Itachi: << … >>

Fanghèrl 1: << Oddio!! >>

Fanghèrl 2: << Che discorso commovente! Devo scriverci una fanfic! >>

Sasuke: << senza contare il fatto che la tua codardia t’ha sempre portato ad evitare gli scontri diretti! Temi il mio potere?! Prenditi la responsabilità del male che hai compiuto, e-

Itachi: << Tu… >>

Fanghèrl 3: << Zitte! Ommama! Adesso parla! >>

Fanghèrl 1: << Kyaaahhh!! >>

Itachi: << Tu sei… >>

Sasuke: << … >>

Fanghèrl 1: << … >>

Fanghèrl 2: << … >>

Fanghèrl 3: << … >>

Itachi: << …Un idiota. >>

Di fronte a questa sconcertante rivelazione, tutte le aspettative delle fanghèrls si dissolsero come neve gelata al tiepido sole primaverile: con urli laceranti, esse sparirono in lontananza, per mai più tornare… (forse)

<< E tutti vissero felici e contenti! >>, esclamò Tobi.

<< … >>, Deidara si limitò a guardarlo con aria disgustata.

<< Beh, adesso? >>, borbottò Neji, infastidito per la scarsa attenzione che gli era stata prestata.

<< Teoricamente Sasuke e Itachi dovrebbe portare a termine il loro scontro, per decidere chi è il più emo. >>, rispose Kakashi.

<< DATTEBAYO! >>

Tutti si voltarono a guardare Naruto.

<< Eh, volevo dire ‘…’! Sì, proprio quello! >>

Il Leader Mysteryoso interruppe l’edificante conversazione.

<< Beh, se proprio volete prendervi a botte, cose che ritengo ben poco di classe, fate pure, però in fretta che devo progettare come conquistare il mondo io, mica niente! >>

<< Giusto! E io devo fare i sacrifici per il dio Hajiuhushushushushu! >>, reclamò Hidan a gran voce.

<< La mia artistica persone ha un’altra opera d’arte che necessita di essere completata! >>, aggiunse Deidara.

<< Contare i miei quattrini. >>, Kazuzu.

<< Dar da mangiarei ai pesci. >>, Kisame.

<< Gnam. >>, Zetsu.

<< DIPINGERMI LA STANZA DI GIALLO! >>, indovinate un po’…? Tobi.

<< Scoprire se sono maschio o femmina. >>, sospirò il Membro Mysteryoso.

Dopo aver chiarito i bisogno fisiologici  di ogni singolo appartenente dell’Akatsuki, Sasuke si mise in posizione di combattimento, un ghigno ben visibile sulla labbra delicata.

<< Il momento è finalmente giunt-

<< …E’ tardi. >>

La voce glaciale di Itachi lo interruppe proprio sul più bello della propria declamazione.

<< Cosa? >>

<< Sono le sette meno dieci. E io tra poco ho l’estetista. >>

Se non fosse così poco terribilmente emo, Sasuke sarebbe svenuto seduta stante.

<< Ce ne andiamo. >>, disse l’Uchiha senior.

<< EVVAIIII!! >>

<< Zitto, Tobi! >>, lo rimbrottò Deidara.

I nostri cinque Emo di Konoha non poterono far altro che stare a guardare con vaga perplessità la scena, ammirando i nove supercriminali di classe S che s’arrabattavano sulla mongolfiera, misteriosamente diventata viola a nuvolette nere.

<< Tutto il combustile per nulla… >>, udirono Kazuzu borbottare.

Sasuke, inutile precisarlo, era ancora in stato di shock.

<< Oh! Giusto, mi sono dimenticato una cosa! >>, si sentì chiaramente la voce del ragazzo mascherato.

<< Tobi, giuro che ti molliamo qui! >>

<< Ma devo salutare Miofratello, sempai!! >>

Il ninja si diresse verso il piccolo Uchiha, gli prese entrambe le mani, e le scosse con foga.

<< E’ stato un piacere, Miofratello! Spero tanto di rivederla presto! Si mantenga in salute e mangi tanti limoni! O banane! O papaie! Qualsiasi cosa sia gialla! Il giallo fa bene! Ciao ciao! >>

E con un paio di agili balzelli se ne saltò sulla mongolfiera.

<< T-Tu non… Sei mio fratello… >>, fu tutto ciò che riuscì a borbottare Sasuke, con sguardo vitreo.

<< Ne sei così sicuro…? >>, insinuò Itachi, prima di voltarsi anche lui.

<< COSA? >>

<< … >>

<< Non posso essere fratello di… Di… Di una cosa così poco EMO! >>, gridò in preda a una piena crisi.

Ci vollero Kakashi e Neji per bloccarlo, altrimenti si sarebbe sicuramente scagliato sulla mongolfiera, cercando di distruggerla a morsi. Fortuna che l’esperto jounin portava sempre con sé un paio di sedativi.

Gli Akatsuki’s sparirono così all’orizzonte, mentre il sole oscuro tramontava ancora una volta, lasciando che la terra fosse invasa dal buio e dalle tenebre, e così, davanti a tal terribile e sì stupendo spettacolo, un valoroso guerriero si chiese, con gli occhi vermigli puntati sull’orizzonte…

<< Ma che è successo, ‘tebayo? >>

 

 

Epilogo

 
Il ritorno a Konoha dei nostri eroi fu abbastanza semplice. Gaara, per una volta, decise di indicar loro la strada giusta, come ricompensa per aver fatto divertire Shukkaku (sperava smettesse di cantare almeno per un altro po’) invece di quella che faceva vagare due settimane per paludi e boschi popolati dalle più orrende creature (c’entrerà qualcosa la scatola di biscotti al cioccolato regalatagli da Kakashi?) così i quattro tornarono a casa abbastanza sani, piuttosto salvi, e neanche in tanto tempo.
Neji subito si fiondò alla Hyuuga Manor, dicendo qualcosa su ‘lo stress che la sua cute aveva dovuto sopportare in quegli ultimi giorni’.
Kakashi e Naruto portarono Sasuke all’ospedale di Konoha, dove rischiò di essere ucciso da un’orda di Mary Sue travestite da apprendiste infermiere. Fortunatamente, l’azione combinata dei due riuscì a salvarlo, ed entrambi pensarono fosse meglio portarlo alla Uchiha Manor.

Naruto e Kakashi (entrano nella Uchiha Manor. E’ buio, non si vede nulla)

Kakashi: << Naruto, non hai un accendino? >>

Naruto(si guarda intorno): << Chi ha parlato?! >>

Kakashi: << Sigh. >>

Naruto: << Coscienza!! Sei tu! >>

Kakashi: << …Sì, sono la tua coscienza. Adesso però dobbiamo mettere Sasuke da qualche parte, visto che non vi sopportò più e voglio andarmene a casa a leggere i p- la Sacra Bibbia, ecco. >>

Naruto: << Ah. >>

Kakashi: << Già. >>

 Naruto: << Beh, la camera di Sas’ke è da quella parte! Ci posso arrivare anche ad occhi chiusi! >>

Kakashi: << Ottimo. >>

Naruto(fischietta): << Du de duum… >>

Kakashi: << Naruto? >>

Naruto: << Sì? >>

Kakashi: << Tu com’è che lo sapevi? >>

Naruto: << …Ehm. >>

Sasuke(mormorio incoerente): << Nh… Ah..! >>

Naruto: << Cos’è, un topo? >>

Kakashi: << Più o meno. Cioè, Sasuke. Si sta svegliando. >>

Sasuke(continua a delirare): << No..! No, basta…! >>

Naruto: << Ma io non sto facendo niente! >>

Kakashi: << Sta avendo un incubo. >>

Naruto: << E’ perché? >>

Kakashi: << Beh, è emo. >>

Naruto: << Ah. >>

I due avanzarono ancora un po’ nell’oscurità, e Sasuke non si svegliò per un’altra oretta buona, continuando con i suoi gemiti e sexy spasmi di oscuro dolore (tenete conto che l’Uchiha Manor è grande come il centro commerciale ‘Il Castoro’, anzi di più)

Naruto: << Coscienza? >>

Kakashi: << Che c’è? >>

Naruto: << Lo posso mangiare il ramen, adesso?? >>

Kakashi: << Sì, lo puoi mangiare. >>

Naruto: << DATTEBAYO!! >>

Per il gran fracasso, Sasuke si sveglia.

Sasuke(borbotta ancora nel dormiveglia): << No! Teddy no! >>

Naruto: << Teddy? >>

Sasuke(completamente sveglio): << Uh… Dove mi trovo? >>

Kakashi: << Qua, ovviamente. >>

Sasuke(sarcastico): << Grazie per l’illuminante spiegazione. >>

Naruto: << Ehi! Non usare quel tono con la mia coscienza! >>

Sasuke: << … >>

Kakashi: << …Non guardare me, ha fatto tutto da solo. >>

Alla fine, il ritrovato ninja arancione, se ne sparì all’orizzonte, alla ricerca del suo amato chiosco di ramen, lasciando i due impavidi ed emo superstiti al loro destino.

Sasuke(guardandolo allontanarsi): << …Uno spreco di rimmel. >>

Kakashi: << Io con le marionette mi sono divertito! >>

Sasuke(sguardo gelido): << … >>

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E' finita. FINITA. *_________*
Non ci posso credere, questo è infine l'ultimo capitolo! YAY! Non sono mai stata così felice prima d'ora di concludere una storia. Questa, di certo, mi ha dato parecchio soddsfazioni, ma direi che è bene che sia conclusa. Non so se tornerò sull'argomento emo, in futuro. Potrebbe essere anche l'ultima  volta... Non saprei. ò___ò
Okei, taglio corto. Ringrazio tantissimo tutti coloro che hanno letto e commentato, o fatto pervenire il proprio appoggio tramite feedback! La gioia dei miei occhi, vi amo.
Poi, bisogna ringraziare Rekichan per essere costante forma di ispirazione e per avermi sopportato nei momenti di crisi. Non c'é che dire, a volte sono insopportabile come Tobi. Anzi, io sono Tobi! *indica profilo*

Per chi fosse curioso di saperlo, Sasuke è stato trasportato fino all'Uchiha Manor in una carriola blu.

Saluti, e alla prossima.

suzako

  
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