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Autore: marty0029    30/11/2012    2 recensioni
Megan. 24 anni. una vita stroncata da un brutto passato. una vita che non le appartiene più. lascia che siano gli altri a decidere cosa sia meglio per lei. un giorno a causa di un colloquio di lavoro incontra lui. Alex Evans. 30 anni. avvocato di fama mondiale e dannatamente bello. riuscirà Megan e tornare a vivere? e Alex riuscirà a capire che la vita è una cosa meravigliosa? SPERO DI AVERVI INCURIOSITO!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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15) SURPRISE!!
 
-che ne dici di questo?- mi domandò uscendo dal camerino.
 
Lo guardai e per poco non scoppiai a ridere. Scossi la testa e lo sentì sbuffare mentre richiudeva la tenda del carino.
Era bravissimo a vestirsi casual o elegante, aveva quasi tutti capi belli e pregiati, ma quando si trattava di costumi.. apriti cielo e spalancati terra!!
Quello che aveva appena provato era hawaiano lungo fino al ginocchio.. carino se non fosse per il colore.. era color khaki, o meglio color cacca.
Sorrisi. Oddio devo dire che il mio ragazzo era bellissimo anche con quel costume.
Lo vidi uscire e mi si piazzò davanti con le mani sui fianchi. Ok forse fargli provare 8 paia di costumi non era stata una buona idea.
 
-questo?? E non dire che è brutto perché non sai che ti faccio!!!-
 
Scoppiai a ridere alla sua faccia. Era fantastico, con lo sguardo un po’ accigliato e con le mani sui fianchi di chi, dopo un’ ora di prove non ce la fa più.
Lo guardai e dovevo ammettere che il costume era davvero carino.
Era blu, con delle sfumature azzurre e celesti che gli arrivava poco sopra il ginocchio.
Annuì soddisfatta e alzai i pollici nella sua direzione.
Lo vidi sorridermi e lanciandomi un bacio afferrò la propria maglietta e se la mise, lasciandosi il costume e andando a pagare.
Anche io avevo lasciato il costume sotto la vestitino a fiori che avevo sopra. Erano appena le 10:00 e ci saremmo goduti il mare.
Anche se era metà settembre, il tempo era perfetto. C’era il sole e faceva molto caldo. Era proprio una giornata adatta per il mare.
Lasciai che Alex pagasse i costumi e poi uscimmo insieme dal negozio, diretti sulla spiaggia.
Respiravo l’aria di salsedine e pensai a quando era stata l’ultima volta che avevo fatto il bagno. Probabilmente era stato un giorno quando c’erano ancora i ragazzi.
Arrivammo alla spiaggia e distesi gli asciugamani.
 
-cazzo che onde che ci sono!! Sono perfette per un po’ di surf!!- disse posizionandosi meglio gli occhiali da sole.
 
-perché non lo fai? Guarda li affittano le tavole!- gli indicai un gazebo dove c’erano montagne di tavole da surf.
 
-non ti dispiace?- mi domandò quasi sorpreso.
 
-perché dovrebbe? Anzi mi farebbe piacere vederti fare surf!-
 
Mi sorrise e si chinò a baciarmi, poi corse a prendere una tavola e sparì in mare.
Sorrisi mettendomi i suoi occhiali da sole che mi aveva lanciato.
Lo guardavo prendere le onde e fare surf. Era davvero bravo. Mentalmente pensai che non c’era niente che non gli riuscisse fare. Mi sorprendeva sempre. Era pieno di risorse.
Non staccavo gli occhi da lui. Era come una droga per me vederlo.
Si preparava, aspettava l’onda poi la cavalcava alla perfezione. Con gelosia vidi due ragazze che si erano fermate a guardarlo e lo indicavano con un dito.
Ehi cocca quello è mio!
Mi diedi della stupida e scossi la testa. Mi amava, ne ero certa, non dovevo essere gelosa. E poi è così bello che è normale che lo guardino.. mi basta sapere che sono l’unica che è nel suo cuore.
Ero così presa da guardare Alex fare surf, che non mi resi conto che qualcuno si era seduto al mio fianco, sul mio asciugamano.
Distolsi lo sguardo da Alex e vidi un ragazzo.
 
-ciao! ti ho vista tutta sola e ho pensato che avessi bisogno di compagnia!-
 
Patetico. Modo patetico di attaccare bottone.
 
-oh tranquillo non sono sola! Adesso arriva il mio fidanzato! Grazie dell’interessamento!- dissi sperando che avesse capito l’antifona e che si togliesse dalle scatole.
 
-sei fidanzata? Ma che peccato.. va beh io non sono un tipo geloso!- mi rispose avvicinandosi ancora di più.
 
Ok questo voleva morire giovane. Mi presi un attimo per guardarlo. Non era nemmeno brutto, ma in confronto al mio ragazzo.. beh.. ce ne passava!
Mi feci più in la con fare indifferente.
 
-ma lui si.. è davvero molto geloso!-
 
-sarà anche geloso, ma è anche incosciente a lasciarti da sola! Sei davvero bellissima!!- mi disse mentre mi guardava dall’altro in basso.
 
Mi sentivo a disagio, soprattutto perché ero coperta da un misero costumino arancione. Stavo per rispondergli per le rime quando sentì una voce. La SUA voce.
 
-qualche problema qui??- domandò fulminando quel ragazzo che era troppo vicino a me.
 
-smamma amico.. sto facendo conoscenza!-
 
Vidi Alex fumare dalle orecchie e per poco non scoppiai a ridere. Era una situazione esilarante. Sapevo che Alex era un tipo geloso. Mi aveva dato modo di notarlo in più occasioni.
 
-conoscenza la vai a fare con la tua sorella e lascia in pace la mia fidanzata!- disse furente.
 
Il ragazzo alzò gli occhi e lo guardò negli occhi. Evidentemente aveva recepito il messaggio perché nel giro di pochi secondi era sparito.
Alex posò la tavola e si mise seduto accanto a me, proprio dov’era seduto quello prima.
 
-ricordami di non lasciarti più sola, specialmente in costume! Attiri come se avessi il miele addosso!!- mi disse leggermente imbronciato.
 
Sorrisi e lo baciai. Lo sent’ rilassarsi e rispose al mio bacio.
Con la coda dell’occhio vidi le due ragazze di prima che lo fissavano dispiaciute. Feci un ghigno di vittoria. Adesso sapevano che eravamo proprietà privata tutti e due.
 
-sai che sei bravissimo con il surf? Dove hai imparato?- domandai curiosa.
 
-autodidatta! Ho imparato da solo.. provando e cadendo e rialzandomi! Pensa che qualche anno fa ho dato lezioni a Harry.. oddio che ridere.. non c’era proprio portato!- mi disse scoppiando a ridere perdendosi nei ricordi.
 
Sorrisi anche io con lui.
Era bello che avesse degli amici così. Il mio sorriso si spense ricordandomi che anche io avevo insegnato a suonare la chitarra a Brenda una volta.. era risultato un mezzo disastro, ma almeno ci eravamo divertite molto.
 
-ehi amore che succede? Perché quel faccino triste?-
 
Scossi la testa come se potessi scuotermi anche dal pensiero che avevo appena fatto e guardai il mare. Adesso lui sapeva la verità, e sapeva anche che se mi escludevo un po’ a volte, era dovuto ai ricordi del mio passato.
 
-botto d’assenza! Adesso è passata tranquillo!-
 
Si alzò leggermente e venne dietro di me. Allungò le gambe sulle mie e mi abbracciò a dietro poggiando il mento sulla mia spalla destra.
Sorrisi. Sapevo che voleva farmi sapere che lui c’era. In tutti i momenti della mia vita. Quando ero triste, felice, arrabbiata, entusiasta.. lui ci sarebbe stato.
Mi strinsi a lui annusando il suo profumo misto alla salsedine. Era da droga.
 
____
 
Era passato un mese da quando avevamo fatto quella giornata al mare.
Andava tutto alla grande. Amavo la mia vita e amavo Alex soprattutto.
Eravamo tornati più uniti di prima e non potevo essere più felice.
Era un mese quasi che dormivo da lui praticamente tutte le sere. Ormai tornavo a casa per cambiarmi o per pranzare. Devo dire che un po’ mi dispiaceva che la casa fosse sempre vuota e sola, ma da Alex avevo tutto quello di cui avevo bisogno. Avevo lui!
A lavoro andava molto bene, avevamo finalmente trovato un cavillo che risultava molto utile nelle indagini sulla ditta che aveva un enorme debito con la Greenland. Presto ci sarebbe stato il processo.
Altro particolare molto importante è che ho finalmente trovato il coraggio di dire anche alle ragazze il mio passato. Ricordo ancora le facce sconvolte di Sue e Hilary quando gli dicevo di Trace, Brenda e Justin.
Ero felice di poterne parlare finalmente. Era un peso troppo grande per poterlo portare da sola.
Nell’ultimo mese ero stata a tutte le partite di calcio di Alex, che per l’occasione mi aveva fatto fare una maglietta uguale alla sua. Stesso numero e stesso cognome sulla schiena.
Ricordo ancora come sono stata felice quando me l’ha data. Adesso è diciamo un portafortuna, la indosso a tutte le partite, e devo dire che porta anche bene, visto che vincono sempre.
Sono due mesi e mezzo che sto con Alex, ma mi sembra di conoscerlo da una vita intera. Sono addirittura arrivata a pensare che se Justin fosse ancora in vita, probabilmente l’avrei lasciato dopo aver conosciuto Alex. Sento che lui è il mio destino.
Negli ultimi giorni specialmente è tutto praticamente perfetto. Facciamo l’amore tutte le sere e tutte le sere ci addormentiamo abbracciati, ci svegliamo, avvolte rifacciamo l’amore e poi partiamo insieme per il lavoro.
Hilary e Sue mi prendono in giro dicendomi che sembriamo una coppia di sposini novelli e forse non hanno nemmeno tutti i torti, ma per adesso mi piace troppo la piega che ha preso il nostro rapporto per pensarci.
 
Il telefono del mio ufficio squillò distogliendomi dal mio monologo interno e scuotendo leggermente la testa risposi.
 
-Meg c’è tua madre sulla linea 2! Te la posso passare o le dico che sei in riunione?-
 
Eccola li. Mia madre.
Era qualche giorno che non avevo loro notizie. L’ultima volta che l’ho sentita era disperata perché aveva appena visto il musical “Cat’s” e non le era piaciuto.
Scossi la testa. Quella donna doveva rivedere le sue priorità.
 
-passamela pure! Grazie Sarah!-
 
Cinque. Quattro. Tre. Due. Uno.
 
-Megan!!! Tesoro!!-
 
-ciao mamma!-
 
-sono giorni che non ti sento! Ero in pensiero.. come va tesoro? Mangi? Dormi?-
 
Inizio seriamente a pentirmi di essermi fatta passare la chiamata.
 
-sto bene mamma! Stai tranquilla! Tu piuttosto? È successo qualcosa? Ti sento strana!- domandai svogliata. Sapevo che se mia madre avesse attaccato la spina, mi avrebbe tenuto al telefono anche due giorni di seguito.
 
-ho una bella notizia per te!! Indovina un po’??-
 
-hai incontrato Jhonny Depp?-
 
-ma no sciocchina!! Tu padre non può, ma io torno a Boston la prossima settimana per il tuo compleanno!! Sei contenta? Starò da per una settimana!!- disse gioendo come una pasqua.
 
Datemi una lametta che mi taglio le vene.
Mia madre torna qui? A Boston? Per il mio compleanno? Per una settimana?
Oddio ma che ti ho fatto di male per punirmi così tanto?
 
-d-davvero? Wow ma è una notiziona!! E quando arriveresti?-
 
-oggi è giovedì, quindi arriverò sabato, tra due giorni, e ripartirò sabato prossimo!! Tanto il tuo compleanno è venerdì quindi ce la faremo a festeggiarlo!!- disse pimpante.
 
Allegria!!
Fortuna che Alex voleva passare il mio compleanno insieme.
Io odio festeggiare il compleanno. Ho sempre odiato festeggiarlo, dopo la morte di Bree che se ne occupava sempre, la mia voglia di festeggiarlo è andata a farsi fottere.
Alex era riuscito a convincermi a festeggiarlo con una cenetta romantica a lume di candela in cui sono sicura che mia madre non era compresa, almeno che non facesse la parte della candela.
 
-ci vediamo sabato tesoro! Alle 16:00 all’aeroporto! Mi raccomando ti aspetto!!- disse attaccando il telefono senza nemmeno aspettare una risposta.
 
Rimisi con stizza la cornetta sul telefono e sospirai. Calma Megan!
Mi alzai dalla scrivania e mi voltai per guardare il piccolo squarcio della città che si vedeva dalla mia finestra. Certo non era come quella del “capo” ma era pur sempre una bella vista.
Presi un respiro e uscì dalla porta. Caffè.
Dopo una telefonata con mia madre e la notizia del suo momentaneo ritorno, avevo proprio bisogno di un po’ di caffè.
Scesi in caffetteria e come al solito trovai Tom. Inizio a credere che quello sia il suo nuovo ufficio. È praticamente sempre li.
 
-oh che strano! Guarda un po’ chi si vede!!- gli dissi cogliendolo di sorpresa dato che gli arrivai alle spalle.
 
-ciao Meg!! Dio mi vuoi far morire di paura? Avverti la prossima volta!-
 
Sghignazzai leggermente e andai alla macchinetta, presi un bicchiere di quelli grandi, ovviamente, e lo riempì di quella bevanda calda e marrone.
 
-potrei dirti la stessa cosa.. se mi vedi spesso qui vuol dire che ci sei spesso anche tu!- mi disse trionfante sorseggiando il suo caffè.
 
-touchè!-
 
-allora.. come vanno le cose con Lexy?-
 
Sorrisi pensando a quanto odiava essere chiamato in quel modo, Lex lo poteva sopportare, ormai Harry erano anni che lo chiamava così, ma Lexy proprio non gli andava giù.
 
-benissimo! Va tutto alla grande!- gli risposi bevendo il mio caffè.
 
-sono felice di vederlo così spensierato! Erano anni che non lo vedevo così! E brava la nostra Megan!!-
 
Gli sorrisi.
 
-non ho fatto niente di speciale, e poi credimi, anche lui mi ha aiutato molto!-
 
Presi un altro bicchiere e ci versai dentro un po’ di caffè, poi lo chiusi con un tappo di plastica che aveva sopra il beccuccio.
 
-adesso vado sennò lo senti il capo come brontola! Ci vediamo Tom!-
 
Mi salutò con la mano.
Uscì dalla caffetteria con due bicchieri in mano, uno per me ovviamente. L’altro era per il mio bel ragazzo che erano ore che era chiuso nel suo ufficio, sommerso dalle pratiche.
Oggi era una di quelle giornate di burocrazia che almeno due volte al mese gli toccavano.
Bussai alla porta e dopo aver sentito un avanti quasi urlato da dentro, entrai.
Era a capo chino sulla scrivania con una penna nella mano destra. Firmava fogli senza prestare attenzione a chi fosse entrato. Feci un passo dentro lo studio e il rumore dei miei tacchi attirò la sua attenzione.
Appena mi vide si rilassò un poco e si alzò dalla sedia stiracchiandosi leggermente.
 
-ti ho portato il caffè! Ne hai bisogno, sono ore che sei qui dentro!- gli dissi allungando il braccio con il bicchiere verso di lui.
 
Afferrò il bicchiere e prese anche il mio braccio, portandomi a pochi centimetri da lui e dalla sua bocca. Mi baciò dolcemente. Dio quanto amavo il suo profumo.
Mi staccai e gli sorrisi.
 
-ho una notizia.. abbastanza brutta direi!- dissi abbassando lo sguardo.
 
Bevve un sorso di caffè e mi guardò negli occhi.
 
-sono tre ore che firmo scartoffie, credo che peggio di così non possa andare.. perciò.. sputa il rospo!- mi disse divertito.
 
-sabato arriva mia madre da Chicago, starà qui una settimana e riparte sabato prossimo.. vuole festeggiare il mio compleanno!- dissi sconsolata lasciandomi cadere sul divano.
 
Lui scoppiò a ridere e si beccò un’occhiataccia da me che avevo i nervi a fior di pelle e gli occhi lampeggianti. Rideva? Arrivava mia madre e lui rideva?
 
-andiamo amore, non è poi così brutta come notizia! Non sei felice di rivederla?-
 
Annuì leggermente. In fondo, ma proprio in fondo, mi mancava un po’.
 
-volevo festeggiare con te! E poi non sa nemmeno che stiamo insieme! Dio non ci voleva proprio! Posso sempre inventarmi una scusa!- dissi felice di aver trovato una qualunque soluzione.
 
Si sedette al mio fianco e mi abbracciò le spalle con un braccio, portandomi vicino a se.
 
-festeggeremo il giorno dopo! Non preoccuparti per questo! In quanto al fatto di conoscere tua madre, io sono favorevole! Anzi era l’ora! Voglio che anche i tuoi sappiano che stiamo insieme!- disse felice, facendomi un sorriso di incoraggiamento.
 
Lo guardai alzando un sopracciglio.
In quel mese mi era capitato di conoscere suo padre perché si era presentato qui in ufficio. Era un uomo molto simpatico, avevo capito da chi aveva presto Alex.
Appena mi vide mi corse incontro e mi abbracciò ringraziandomi di aver reso così felice suo figlio. Era una strana sensazione, ma mi stava davvero simpatico quell’uomo.
Sua madre invece era il mio incubo peggiore. Non l’avevo più vista da quella volta in ascensore e francamente ne ero felice.
Avevo paura di non essere abbastanza per lei. Per suo figlio. Infondo ero una semplice ragazzina che usciva dal college.
Annuì poco convinta e mi lasciai baciare.
Ah mio carissimo Alex.. non sai proprio in che guaio ti sei cacciato.. stai per conoscere Tish Coper.. poveri noi!!


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NON ERA PREVISTO QUESTO CAPITOLO, MA HO VOLUTO METTERLO LO STESSO PER RINGRAZIARVI DI CUORE!
grazie mille alle persone che mettono la storia tra i preferiti/seguite/da ricordare.
grazie infinite a Ele e Minelli senza le quali non saprei fare a meno!!
grazie mille a chi legge soltanto, anche se un commentino farebbe piacere!

scappo a lavoro!
un bacione

Marty0029
   
 
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