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Autore: layla84    30/11/2012    7 recensioni
Tradimento.
E’ una parola conosciuta che rotola amara sulla tua lingua, che riporta alla mente il sapore aspro dei ricordi.

Arthur ha scoperto il tradimento di Gwen, che si va ad aggiungere a quello di suo padre e di Morgana.
Chiedendosi perché, nella sua vita, tutte le persone che ritiene importanti finiscano per tradirlo, si fa forza appoggiandosi a Merlin, convinto che lui sia l’unico che non potrebbe mai farlo.
Merlin, dal canto suo, è terrorizzato al pensiero che Arthur possa scoprire il suo segreto.
E se il Re decidesse di andare a cercare la sorellastra e Merlin non avesse altra scelta, per proteggerlo, se non quella di rivelarsi... cosa succederebbe? Riuscirebbero le due facce della medaglia a superare quest’ennesima prova?
Tra battaglie, prove di coraggio e sentimenti che pian piano vengono in superficie, lo scopriremo assieme.
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
Capitoli:
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Ecco qui l’aggiornamento... scusate se vi ho fatto attendere, ma per farmi perdonare il capitolo è lungo quanto il precedente ^^
Vi lascio subito alla lettura, prima però ringrazio SanjiReachan e MXI, che hanno commentato il capitolo precedente, e grazie anche a chi ha messo la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite.
Se volete lasciare un segno del vostro passaggio e farmi sapere cosa ne pensate della storia, ne sarei felice.
Come sempre ogni critica, commento e consiglio è sempre ben accetto.
Ah, per chi volesse, ho pubblicato una nuova one-shot su Merlin, la trovate qui: Tre colpi

Buona lettura ^^
 
Layla
 
 
 
 





 
E’ l’alba di un nuovo giorno e Merlin segue nuovamente da lontano il gruppo, cercando di non perderlo di vista.
La notte è stata protagonista di sogni agitati e pensieri incoerenti, finché non è rimasta che la paura a regnare incontrastata su tutte le altre sensazioni: l’idea di scontrarsi con Morgana si fa più reale ogni giorno che passa e Merlin sa che arriveranno ad uno scontro diretto, ma non crede di essere pronto.
Non crede di essere in grado di uccidere qualcuno, nonostante tutto.
Non crede di essere in grado di uccidere lei, la sorella di Arthur.
Sa che l’Asino tiene ancora a Morgana, nonostante tutto il dolore che la strega gli ha causato, e sa che nutre ancora l’irragionevole speranza che in qualche modo lei possa tornare buona.
 
Merlin scuote la testa, sapendo bene quanto sia impossibile una cosa simile, ma Arthur tende sempre a vedere il buono nelle persone, è una delle sue prerogative, nonché uno dei suoi più grandi pregi.
Da quando si sono incontrati il giorno in un cui è arrivato a Camelot, il ragazzino arrogante che lo ha sfidato ne ha fatta di strada: è cresciuto, imparando dai suoi errori, senza arrendersi mai.
Merlin è estremamente orgoglioso di Arthur, anche se non ha intenzione di dirglielo a breve.
L’ego del suo Asino è già abbastanza coccolato così com’è.
 

Preso nei suoi pensieri, osserva il panorama attorno a sé cambiare: davanti a loro continua la vegetazione, ma gli alberi in quella zona hanno un colore più scuro, ed il muschio ricopre gran parte delle pietre sul terreno.
Si stanno avvicinando alle montagne, e quindi alla zona che Agravaine ha indicato ad Arthur, ciò vuol dire che lì vicino, da qualche parte, potrebbe esserci una trappola di Morgana.
Merlin lascia la scia dei cavalieri e si addentra nella foresta, per controllare la situazione, ma niente sembra smuovere la leggera brezza della mattina.
Il viaggio continua quindi indisturbato, i cavalieri guadano senza problemi un fiumiciattolo che si trova sulla loro strada, allegri come sempre.
Merlin, nascosto nella boscaglia, vede Gwaine scherzare con Leon, mentre si spintonano a vicenda.
“Dai, Gwaine. Potresti approfittarne per lavarti un po’!”
Percival, ancora a cavallo, scatena le risate di tutti i cavalieri tranne quelle di Arthur che, un po’ distante dagli altri, attraversa il fiumiciattolo senza parlare, restando poi silenzioso per tutto il giorno.
Che sia teso per quello che lo aspetta di lì a poco, per le scelte che si troverà costretto a dover fare, è ovvio agli occhi di Merlin.
 
 
Sono ormai molto lontani da Camelot, e il sole sta lentamente iniziando a calare.
Merlin si è distanziato ulteriormente dal gruppo, quindi non riesce bene a capire cosa stia succedendo quando i cavalieri scendono velocemente da cavallo, sguainando le spade. Impiega pochi secondi a capire che il gruppo è sotto attacco, scattando subito
in avanti.
Si avvicina il più velocemente possibile cercando di non farsi notare, ma i cavalieri non farebbero comunque caso a lui: sono stati circondati da un gruppo di briganti, forse una trentina, e si stanno battendo con foga.
I nuovi arrivati sembrano fin troppo ben armati e i cavalieri, visto l’inferiorità numerica, hanno difficoltà a tenergli testa.
Merlin, non visto, utilizza un paio d’incantesimi per disarcionare quelli ancora a cavallo, mettendoli fuori combattimento.
E’ concentrato nel far cadere un terzo, quando scorge, ormai in ritardo, un brigante avventarsi da dietro sulla figura di Arthur, alle prese con altri due nemici.
Quando vede la spada del brigante a pochi centimetri dal corpo del Re, Merlin capisce con terrore di non essere in tempo a fare niente.
Un grido rimane nella sua gola, quando all’ultimo secondo il colpo diretto ad Arthur viene intercettato dal corpo Lancelot che, dopo aver messo fuori combattimento il bandito, si accascia a terra dolorante.
Merlin rimane fermo, sconvolto dal sacrificio di Lance e sopraffatto dal senso di colpa per non essere stato in grado di aiutare Arthur quando più aveva bisogno di lui, mentre la battaglia continua ed il Re riprende a combattere, con rinnovato vigore.
Merlin lo osserva lanciare fendenti precisi e potenti, mettendo fuori combattimento un nemico dopo l’altro.
Ogni volta rimane incantato ad osservare Arthur combattere: dopotutto la fama di miglior guerriero del regno non è del tutto immeritata.
 
I cavalieri riescono infine ad avere la meglio sui banditi e quando l’ultimo nemico crolla a terra, tutti accorrono attorno a Lancelot.
Merlin dalla sua posizione non riesce a vedere, ma sente Leon dire al Re che l’uomo ha una brutta ferita al fianco e Arthur rispondere che si accamperanno lì per la notte.
 
 
Le ore passano volgendo al crepuscolo, ma Lancelot non sembra migliorare, anzi: la ferita sanguina ancora.
Arthur l’ha fasciata il più stretto possibile, ma il cavaliere avrebbe bisogno di cure immediate che gli altri non sono in grado di dargli.
Merlin, dal suo ennesimo nascondiglio, sente la voce esausta di Arthur rivolta a Leon.
“Uno di voi potrebbe riportarlo a Camelot.”
“Maestà, Camelot dista diversi giorni di cammino e in queste condizioni è rischioso anche solo muoverlo.” E’ la pacata e giusta obiezione del cavaliere.
Arthur si passa una mano tra i capelli, frustrato, camminando avanti e indietro, in cerca di una soluzione, finché non decide di rimandare ogni decisione al mattino successivo.
Merlin osserva la figura nervosa di Arthur muoversi a scatti, decidendo che al calar della notte tenterà di avvicinarsi per curare Lance, sperando di riuscire a non farsi scoprire.
Il fatto che l’idea di potersi avvicinare ad Arthur, anche se non visto, lo faccia sentire più tranquillo è un pensiero che cerca in ogni modo di ignorare.
 
 
La notte è scesa sulla boscaglia. Tutti i cavalieri, tranne Leon che sta montando la guardia vicino al fuoco, stanno dormendo.
Lancelot riposa vicino al cavaliere, e sembra avere un sonno agitato.
Gli altri invece sono dall’altro lato del fuoco, mentre Arthur è un po’ più lontano, con la schiena poggiata ad un albero.
Merlin si avvicina il più silenziosamente possibile a Leon e punta lo sguardo dorato sulla sua figura.
“Onslaep nu!”
Un attimo dopo il corpo del cavaliere si accascia di lato, profondamente addormentato.
Dagli altri non arriva nessun segnale, dormono profondamente e nessuno si è accorto di niente.
Merlin sorride e alza le spalle avvicinandosi a Lancelot che sta sudando copiosamente: probabilmente la ferita si è infettata e la febbre è salita.
Il mago scosta i lembi della stoffa, rivelando una ferita peggiore del previsto, ma che la sua magia dovrebbe riuscire a curare.
Poggia le mani sul petto dell’altro, socchiudendo gli occhi e richiamando a se il suo potere, provando uno dei tanti incantesimi letti sui libri di Gaius.
“Thurhaele.”
Il suo non è che un sussurro, ma quando dopo pochi attimi scosta nuovamente la maglia dell’altro, vede che l’incantesimo ha sortito l’effetto sperato.
La ferita non è ancora del tutto rimarginata, ma non sanguina più, ed anche il sonno di Lance sembra più tranquillo.
Merlin decide di lasciare l’amico così, per non destare sospetti, l’importante è che ormai sia fuori pericolo.
Sorride, felice di aver potuto alleviare il suo dolore e si alza, lentamente, avviandosi nuovamente nella boscaglia, ma fa solo un paio di passi prima di fermarsi.
Lancia una breve occhiata ad Arthur che dorme e si volta nuovamente verso il suo accampamento, chiudendo poi gli occhi.
Dentro di sé è in corso una battaglia tra cosa dovrebbe fare e cosa vorrebbe fare.
Alla fine sorride e scuote la testa, tornando ad osservare di nuovo Arthur.
Lo sguardo torna serio e risoluto, mentre si avvicina in silenzio e senza ormai più esitazioni al Re.
Si china sui talloni, grato che l’Asino abbia un sonno che definir pesante potrebbe essere considerato un eufemismo e lo osserva dormire: la ruga tra le sopracciglia è presente anche in quel momento.
I capelli biondi sono un po’ spettinati, le labbra tese.
Merlin si chiede da quanto non lo vede ridere, ridere sul serio. Da quanto non lo vede felice.
Si accuccia accanto a lui, conscio dell’errore che sta facendo, ma pur sapendolo questo non impedisce alla sua mano di andare ad accarezzare i capelli di Arthur, spostando alcune ciocche bionde dalla fronte dell’altro.
Il Re si muove inconsciamente nel sonno, strofinando il volto sul palmo della mano di Merlin ed il mago socchiude gli occhi, facendo finta che quel contatto non gli sia mancato così tanto da farlo impazzire.
Passa nuovamente la mano tra i capelli di Arthur, facendo finire la carezza sul suo collo, per poi ritrarla con un sospiro e rialzarsi.
Arthur si agita nel sonno, voltando il capo di lato, il viso precluso alla sua vista, mentre si volta per andarsene.
“Merlin.”
Il sussurro dell’altro lo paralizza sul posto, finché voltando la testa lentamente, non scopre che il Re sta ancora dormendo.
Merlin stringe i pugni e, con il respiro spezzato, si costringe a voltarsi e ad andarsene da lì, a tornare al suo nascondiglio.
E’ con passi meccanici che attraversa l’accampamento, la mascella talmente serrata da farsi male.
Si costringe a non pensarci, a non pensare a lui, al perché, nel sonno, Arthur sussurri il suo nome.
Ma, nonostante tutti i suoi sforzi, la voce di Arthur rimane marchiata a fuoco dopo nelle sue orecchie.
 
 
Il mattino successivo, anche quando osserva Leon scusarsi con gli altri per essersi addormentato e Gwaine prenderlo in giro dicendo “Allora anche tu ogni tanto sbagli.”, l’eco della voce roca di Arthur è il centro di ogni suo pensiero.
Tutti i cavalieri sono sollevati nel vedere Lancelot stare meglio, soprattutto Arthur, che gli si avvicina e gli stringe con forza il braccio.
“Grazie Lancelot. Sono felice ti sia ripreso.”
Lancelot risponde a quelle parole sincere con un sorriso, incamminandosi con il gruppo.
 
Merlin, che sta aspettando che i cavalieri abbiano un po’ di margine prima di mettersi in marcia, chiude gli occhi, rivivendo gli avvenimenti della sera prima, sentendo il suo cuore aumentare il ritmo, al solo ricordo.
La voce di Arthur rimane con lui, e con essa il suo tono.
Urgenza e bisogno, ecco cosa c’era, nella voce di Arthur.
E Merlin non riesce più a nascondere a se stesso di non provare le stesse cose, quando pensa all’altro.
Un bisogno struggente che gli fa compiere i gesti più avventati, ma che gli da anche una forza che non credeva di avere.
Sospira riaprendo e gli occhi e rimettendosi in cammino: non è quello il momento di pensare a certe cose.
Un giorno, forse, lo sarà.
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Note sparse
Come sempre, gli incantesimi sono presi da questo forum: http://merlinadventures.forumfree.it/ ^^
Piano piano i sentimenti di Merlin si fanno più chiari, e ormai il gruppo è vicino a Morgana, nei prossimi capitoli inizierà la parte centrale della storia ^^





 

 
  
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