Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |       
Autore: Shari Deschain    02/12/2012    2 recensioni
Katherine Pierce ha amato quattro uomini, e li ha lasciati morire uno dopo l'altro.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Damon Salvatore, Elijah, Katherine Pierce, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Katherine, Katherine/Stefan
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Hazard'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pairing/Characters: Katherine/OC
Rating: PG
Warnings: Angst
Word Count: 688 (fdp)
Disclaimer: Magari fossero roba mia. Li tratterei meglio dei loro veri possessori e_e
N/A: Scritta per la Staffetta in Piscina @ piscinadiprompt, prompt “Que quelqu’un me pardonne d’encore vouloir y croire {trad. Che qualcuno mi perdoni di volerci ancora credere } [Où ça mène quand on s’aime– Le Roi Soleil OST]” e per 500themes_ita, prompt #15. Ultima volta.
─ Questa raccolta è strettamente legata a Poker di Dame non tanto per il contenuto, quanto per la forma. Lo schema e i temi dei capitoli sono gli stessi, e non a caso, ma proprio perché mi andava di analizzarli con la stessa chiave di lettura e vedere cosa ne usciva fuori.






In Memoriam





Casa è un concetto che si sforza di dimenticare da secoli, ormai. E il più delle volte, se non ci pensa troppo, ci riesce anche. Poi però ci sono delle notti ─ notti particolarmente buie, o fredde, o soltanto solitarie ─, in cui è troppo stanca, troppo infreddolita o troppo sola per lasciarsi ingannare dalle proprie illusioni.
Allora cerca di riempire il buio con il sangue, o con l'alcool, o meglio ancora con il sesso. Non sempre tutto ciò le migliora l'umore, dato che la mattina dopo, di solito, si sveglia con un gran mal di testa e un cadavere nudo ai piedi del letto.
Ma le notti non sono nemmeno la parte peggiore, perché le notti non hanno colori, tingono di nero il mondo, nascondono.
La parte peggiore sono le belle giornate, luminose e calde, piene di vita, di risate, di famiglie rumorose e di innamorati che vanno in giro mano nella mano senza che lei possa squarciare loro la gola.
La spaventano la rabbia e la voglia di violenza che le bruciano nel petto di fronte all'idillio altrui, ma più di tutto a spaventarla è la nostalgia, il modo in cui a volte, contro la sua volontà, gli occhi iniziano ad inumidirsi di ricordi, mentre nomi che non ha pronunciato per centinaia di anni le si fermano in gola, come un nodo, senza mai riuscire a superare la soglia delle sue labbra.
Più di tutto ha paura di se stessa.


I cimiteri antichi sono terra di nessuno. Gli stessi morti sono tanti nessuno, sistemati uno accanto all'altro in file quasi ordinate.
Lapidi vecchie, consumate dal vento e dalle piogge, croci di legno senza nomi e senza fiori. Memorie perdute di cui nessuno sente la mancanza, perché nessuno è così vecchio da poterle ricordare davvero. A parte lei, ovviamente.
Lei non può smettere di ricordare.


Non ci torna mai volentieri in quella parte del mondo.
Era stata ben contenta, innumerevoli decenni prima, di mettere un oceano tra lei e quella terra, e ancora adesso, ai suoi occhi, nessun'altra bellezza dell'America può superare l'enorme pregio di trovarsi dall'altra parte dell'emisfero rispetto all'Europa.
Ma a volte, che le piaccia o meno, i ricordi vincono.
A volte bisogna tornare a casa.


Non avrebbe potuto salvarlo nemmeno se lo avesse voluto, si dice spesso, ovviamente mentendo. Di solito è brava a mentire a se stessa, ma a quella bugia in particolare è molto più facile credere quando non si trova di fronte a quella lapide anonima, in piedi sulla bara di quello che è stato, a tutti gli effetti, il suo primo amore.
E dio, quanto l'aveva amato, pensa con una punta di amareggiato sarcasmo, sistemando una rosa rossa sul terreno erboso.
Anche lui l'aveva amata, certo. Almeno fino a quando lei non era rimasta incinta. Poi la paura aveva preso il posto dell'amore, e dalla prospettiva dei loro sedici anni, l'idea di un “finché morte non vi separi” doveva essergli sembrata una condanna a morte.
Bastardo.
Ma era stato meglio così. Non sarebbe mai stata una brava moglie, anche se forse non le sarebbe dispiaciuto troppo provare ad essere una brava madre.
Possibilità perdute, possibilità negate.
Un tempo si interrogava spesso su quelle possibilità. Ora le danno quasi il voltastomaco.
Il sole del pomeriggio le riscalda il volto mentre lei si sforza di capire perché mai dovrebbe fingere un lutto che non ha mai provato davvero.
Per qualche strano motivo, però, non è mai nemmeno riuscita ad odiarlo fino in fondo, così come non è mai riuscita ad odiare i suoi genitori, che pure le avevano strappato sua figlia dalle braccia.
Strano dolore, a ripensarci adesso. Alieno e familiare al tempo stesso, proprio come quello che prova ogni volta che torna a questa casa piena di morti e di ricordi di una vita che non le appartiene più.
Non che lei la rimpianga. Niente affatto.
Katherine raddrizza la schiena e si riavvia i capelli, poi si dirige verso l'uscita del cimitero ancheggiando appena sui tacchi a spillo. Sorride civettuola all'autista del taxi che la sta aspettando per portarla all'aeroporto di Sofia, sollevata all'idea che tra poche ore la Bulgaria sarà lontana migliaia di chilometri da lei.
Non ci tornerà mai più, promette ancora.
Questa volta, però, non fa neanche finta di credersi.




*

N/A: Del padre della bambina di Katherine non si sa nulla di certo, se non che era assente al momento del parto (e probabilmente anche dopo, o avrebbe fatto qualcosa riguardo alla figlia). Personalmente penso che le ipotesi più probabili siano due: o era morto o l'aveva rinnegata. Ho preferito questa seconda opzione perché è quella che meglio giustifica il comportamento dei genitori di Katherine, ma è solo una teoria tra mille teorie, dato che la sua vera storia non ce l'hanno mai raccontata per intero *pouts*



   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Shari Deschain