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Autore: Tinkerbell92    10/12/2012    6 recensioni
(DA REVISIONARE)
Seguito della fanfiction "Il Pegno della Luna".
Leila Swift, figlia di Artemide, in seguito alla sconfitta di Crono, decide di compiere un viaggio per ritrovare l'amato Luke, il quale, nel frattempo, si è già reincarnato ed ha cominciato una nuova vita, senza aver memoria degli eventi precedenti.
Quasi in contemporanea, Nico Di Angelo, in seguito ad un sogno premonitore, decide di partire per l'Ade, per salvare l'anima di sua sorella Bianca, tenuta prigioniera da una dea molto pericolosa.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Castellan, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nel segno della Luna'
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  -Leila-

Quando radunai le Cacciatrici nei pressi dell’Infermeria, ero ancora fuori di me.
Le squadrai minacciosamente, mentre loro tenevano la testa bassa, non osando alzare lo sguardo.
Mi misi le mani sui fianchi, con atteggiamento severo, e sibilai, facendole sussultare: - Bene, bene. Da dove dobbiamo cominciare, per commentare questa umiliante sconfitta?
Nessuna fiatò, nemmeno le più coraggiose.
- Devo prendere io l’iniziativa?- feci scorrere lo sguardo lungo la prima fila - D’accordo. Allora, voglio qui davanti Phoebe e Zelda, subito.
Una ragazzona sui quattordici anni ed una dodicenne mingherlina con le trecce bionde avanzarono silenziosamente, giungendo al mio cospetto.
Phoebe, la ragazza più grande, sostenne il mio sguardo, pronta a ricevere la lavata di capo, mentre Zelda tremava dalla testa ai piedi, non osando guardarmi negli occhi.
Incrociai le braccia, cercando di controllarmi: - Dunque, ragazze. Qual è la seconda regola fondamentale della Caccia alla Bandiera?
Zelda gemette, visibilmente sconvolta, mentre Phoebe abbassò lo sguardo: - Non ferire gli avversari, signora.
- Ma che brava!- risposi ironica – E, ditemi, colpire gli avversari con delle frecce appuntite, facendoli sanguinare, non significa, forse, “ferirli”?
- Sì, mia signora.
- Qualcosa non vi era chiaro, quando Chirone ha spiegato il regolamento per la millesima volta?
Come al solito, fu Phoebe a rispondere: - No, mia signora.
A quel punto, esplosi come una furia: - E ALLORA QUALCUNO MI SPIEGA PERCHE’ TRAVIS STOLL AVEVA UNA FRECCIA IMPIANTATA NELLA SPALLA E WILL SOLACE UNA NELLA GAMBA?
Tutte quante trasalirono, mentre Zelda sembrava sul punto di svenire.
Phoebe sospirò: - Ho sbagliato, mia signora. Mi sono lasciata trasportare, anche per via della rivalità che corre tra me e i giovani Stoll… il mio comportamento non ha giustificazioni, lo riconosco. Sono pronta ad accettare le conseguenze.
Annuii, senza lasciar trasparire alcuna emozione: - Sei fortunata che sarà Faccia di Pigna a decidere se punirti o meno, Phoebe. E’ già la seconda volta in cui ti fai prendere la mano e non mi va che tu faccia del male ai miei compagni gratuitamente. Dipendesse da me, ti farei scontare il tuo errore senza alcuna attenuante. Spero che questo ti sia chiaro.
La ragazza abbassò lo sguardo: - Sì, mia signora.
- Torna al tuo posto.
Phoebe si inchinò ed obbedì. Zelda restò da sola, tra me e le sue compagne, e sembrava ormai sul punto di mettersi a piangere.
Sospirai, mantenendo una voce ferma: - Alza lo sguardo, Zelda.
La ragazzina obbedì tremante, fissandomi con i suoi occhioni grigi.
Sembrava tanto la versione timida e minuta di Annabeth.
Assunsi un tono più rassicurante: - Mi vuoi spiegare che cos’è successo?
Lei balbettò con un sussurro: - Io… io non… mi ha colta di sorpresa… è sbucato fuori, così, all’improvviso… ho preso paura…
- E per questo hai scoccato una freccia senza pensarci?
Zelda annuì tremante: - Mi dispiace…
Le alzai il mento delicatamente, guardandola negli occhi: - So che sei nuova, Zelda, e che hai saputo da poco di essere una semidea. Ma ora sei una Cacciatrice ed una figlia di Atena, perciò cerca di comportarti come tale. E non permettere mai alla paura di dominare le tue azioni. Mi sono spiegata?
- S-sì, mia signora.
Sospirai: - Va bene, torna al tuo posto, Zelda.  
La vidi tirare un sospiro di sollievo, mentre affiancava le sue compagne.
Ripresi subito il mio atteggiamento autoritario: - Non pensate di averla scampata, comunque. La partita di oggi è stata davvero orribile, vi siete fatte fregare come delle allocche. Ora, se io e Faccia di Pigna- diedi un’occhiataccia a Talia che era appena uscita dalla tenda medica – iniziamo a combattere tra noi, voi dovete ignorarci e continuare quello che state facendo. Abbandonare le postazioni per dividerci è stata la cosa più stupida che abbiate mai fatto!
- Si sono preoccupate per noi, Principessina- ringhiò la figlia di Zeus, scompigliandosi con un gesto brusco della mano i suoi orribili capelli appuntiti – Hanno fatto ciò che ritenevano giusto.
- Tu stà zitta!- sibilai – Sei caduta nel tranello di Annabeth da perfetta idiota! Lei sapeva benissimo che ci saremmo messe a litigare, se ci fossimo trovate entrambe in quel posto… avevamo già deciso che quella sarebbe stata la mia zona di stanziamento! Si può sapere il motivo per cui mi hai raggiunta?
Talia mi fece una smorfia: - Volevo accertarmi che stessi compiendo il tuo dovere… sai, magari, avresti potuto farti prendere dai ricordi…
- PENSA PER TE!- gridai – CREDI CHE NON SAPPIA COME SEI IN REALTA’?
- AH, SENTIAMO, E COME SAREI?- urlò lei, di rimando.
Stavo per saltarle addosso e cavarle gli occhi, quando Maggie ci raggiunse: - Piantatela voi due! Leila, ho bisogno di parlarti, è una cosa importante.
Sbuffai, lanciando un’occhiataccia di avvertimento a Talia: - Non ho finito con te…
- Nemmeno io- rispose, con aria di sfida.
Mi prudevano le mani dalla voglia di farla a pezzi, ma preferii trattenermi, rivolgendomi alle Cacciatrici: - Andate pure alla Casa Otto, vi raggiungerò là…
- In teoria, dovrei essere io a dare gli ordini- sibilò, minacciosa, Talia.
La fulminai con lo sguardo: - In teoria, io ti sono superiore, in questo ambito, in quanto figlia della dea che servi. Perciò, chiudi il becco e sparisci.
Mi rifilò una delle sue migliori occhiatacce, che intimorivano tanto gli altri ragazzi, ma non mi fece né caldo né freddo.
La guardai allontanarsi con le altre, mordendomi le labbra per il nervoso, poi mi rivolsi a Maggie: - Che cosa c’è?
Lei mi fece cenno di seguirla: - Spostiamoci verso le altre tende mediche, sono meno affollate.
Mi portò nei pressi delle ultime due tende, quelle più piccole, dove trovammo Helen, la sorellina di Maggie, che giocava con Artemis nel prato dell’Infermeria.
Era una ragazzina sui tredici anni, con i capelli neri e corti, la pelle ambrata e gli occhi color nocciola. Come la sorella, era un’aspirante Cacciatrice, ed aveva i lineamenti tipici del Clan di Licantropi dell’Arizona, ma, a parte questo, le due erano molto diverse caratterialmente.
Helen era molto allegra e socievole, sempre pronta a mettersi in mostra, mentre Maggie… beh, Maggie era semplicemente Maggie, non la si potrebbe definire in altro modo.
La cosa fondamentale, però, era che, mentre Maggie aveva imparato a controllare la propria sete di sangue, quando si trasformava in lupo, anche senza l’aiuto del suo ciondolo magico, Helen non ne era assolutamente in grado, infatti, durante le notti di luna piena, diventava decisamente pericolosa.
Missy mi corse incontro con un sorriso, e, mentre la prendevo in braccio, Maggie si guardò intorno: - Sì, credo che qui possa andare bene.
Helen ci si avvicinò con aria curiosa.
La mia Custode assunse un’aria seria, toccandosi nervosamente il ciondolo: - Finalmente abbiamo quello che ci serve: ho ricevuto un messaggio da parte di Ade…
- Quando?- sussultai.
- Stamattina- la voce di Maggie si incupì – Mi ha spiegato com’è la situazione di Luke, al momento…
Stavo per domandarle di continuare, quando qualcuno sbucò fuori dalla tenda all’improvviso: - Hai parlato con mio padre?
Fissai Nico Di Angelo ad occhi sbarrati, mentre lui, con aria leggermente folle, si aggrappò alla maglietta nera di Maggie: - Dov’è mio padre? Che cosa ti ha detto?
La mia amica sospirò, guardandolo severamente: - Ragazzino, non dovresti riposare? Stai sforzando la gamba inutilmente!
Nico la fissò offeso: - Io non sono un ragazzino, io sono… ahio!
Si portò una mano alla gamba, con una smorfia di dolore.
Maggie alzò gli occhi al cielo, mentre Helen prendeva una sedia.
Nico si accasciò con un gemito su di essa, sospirando: - Voglio sapere dov’è mio padre…
La mia Custode incrociò le braccia: - Ma guarda te, se questo moccioso deve sempre mettersi in mezzo, in qualche modo…- Nico la fulminò, ma lei proseguì – Comunque, stavo dicendo che, anche se non so dove si trovi, Ade mi ha contattata con un Messaggio-Iride, per informarmi che Luke ha cominciato la sua nuova vita in Nevada… indovina un po’ in che città?
Alzai gli occhi al cielo, con un sospiro: - Las Vegas.
- Esatto- Maggie scosse la testa – Quel ragazzo non cambierà mai… comunque, Luke è riuscito a saltare la fila e a reincarnarsi immediatamente. La buona notizia è che, essendo rinato quasi subito, ha ancora il suo aspetto e la sua età. Quella cattiva, è che, purtroppo, non ha alcuna memoria dei precedenti eventi della sua vita. Adesso ha una nuova identità, un nuovo nome ed una personalità presumibilmente diversa dalla sua. In pratica, è come se fosse un estraneo nel suo corpo…
A queste parole, mi sentii improvvisamente più cupa.
Strinsi forte Artemis, come se temessi di perderla, e mormorai quasi in trance: - Non si ricorda più nulla?
- No- rispose tristemente Maggie – Non si ricorda più di te, né della piccola, né di suo padre… probabilmente, non sa nemmeno di essere un semidio…
Ebbi una stretta al cuore: - Ma allora… potrebbe anche avere un’altra ragazza?
Maggie alzò le spalle: - Questo non lo so, ma potrebbe anche essere. Ricordati, non è più lui, Leila.
Caddi in ginocchio sull’erba, tenendo sempre stretta mia figlia, che mi guardava senza capire.
Odiavo che mi vedesse così.
In  tre anni di vita, Artemis mi aveva vista piangere fin troppo spesso. Non riuscivo a sopportarlo.
Prese una ciocca dei miei capelli, giocandoci un po’, poi mi guardò con i suoi occhioni azzurri, sorridendo. Mi strinse le sue piccole braccia al collo, baciandomi su una guancia e, appoggiando il mento sulla mia spalla, iniziò a canticchiare distrattamente una canzoncina, della quale capii solo la parola “Mamma”.
Stava chiaramente cercando di tirarmi su il morale, lei lo faceva spesso.
Era una delle tante cose che aveva preso da suo padre.
La abbracciai forte, rialzandomi in piedi, poi guardai Maggie con aria seria: - Per caso, Ade ti ha detto se c’è un modo per farlo tornare quello che è?
La mia amica alzò le spalle: - Io penso che un modo potrebbe esserci… voglio dire, si è reincarnato troppo presto, di sicuro la sua rinascita non è completa… basti pensare che ha ancora il suo aspetto…
- Quindi c’è una speranza- mormorai, mentre Missy mi fissava curiosa – Forse possiamo far tornare Luke com’era una volta…
- Dov’è papà?- mi domandò Missy, illuminandosi non appena mi sentì pronunciare il nome del padre –  Lo pocciamo fal tolnale come pima?
Nico rise sotto i baffi, sentendo la sua parlata infantile, ma Maggie gli diede un pizzicotto sul braccio: - Fà meno lo spiritoso, che fino a qualche anno fa parlavi anche tu così!
- Hey!- protestò lui – Come ti permetti?
Maggie stava per ribattere, quando qualcuno uscì da una delle tende piccole, sussurrando con accento tipicamente inglese: - Ragazzi, potreste abbassare la voce?
Era una delle semidee appartenenti alle nuove case, una certa Bella Smith, proveniente da Londra.
Aveva dei bellissimi capelli ricci e rossi - simili a quelli del nostro nuovo Oracolo, Rachel- , grandi occhi blu ed una carnagione pallidissima. 
La si vedeva spessissimo bazzicare nelle zone dell’Infermeria, essendo la figlia di un famosissimo dottore, e, in quanto ad abilità mediche, faceva invidia perfino a molti figli di Apollo.
Nico si zittì all’istante, gettando delle occhiatacce a Maggie, mentre io cercai di salvare la situazione: - Scusaci, Bella, non ci avevamo fatto caso… come sta Travis?
La ragazza allargò il sorriso: - Molto meglio! Sta riposando, adesso, ho dovuto dargli un vino speciale come anestesia. E’ un regalo di Polluce, il ragazzo della Casa Dodici… sai, lui è il ragazzo della mia sorellastra, quindi siamo abbastanza in amicizia…
- Oh, capito- risposi, cercando di tagliare un po’ corto.
Bella era una brava ragazza, anche se aveva il vizio di parlare un sacco e velocemente, tanto da far sentire rintronati i suoi interlocutori dopo il primo minuto di dialogo.
Maggie guardò l’orologio e commentò: - Dobbiamo iniziare a radunare le Cacciatrici… domani partiremo per Las Vegas, anche se dobbiamo ancora decidere come…
- Chi vi accompagna?- si interessò immediatamente Nico.
Maggie lo guardò stranita, ma io risposi distrattamente: - Oltre alle Cacciatrici, ci saranno Annabeth e Percy. Il che significa che non possiamo viaggiare in aereo…
- Sto pensando a un modo, infatti…- borbottò Maggie tra sé, nervosamente.
- Non avete pensato al teletrasporto? Cioè… non avete qualche oggetto magico che faccia a caso vostro?- continuò il piccolo Nico.
Scossi la testa: - No, purtroppo. Solamente Artemis è in grado di teletrasportarsi- diedi un’occhiata affettuosa alla mia piccola – Ma non controlla ancora questo potere e, finora, funziona solo per lei.
- Sì- commentò Maggie con un sorriso – Ci ha fatto prendere di quegli spaventi… però, ora che mi ci fai pensare…- sembrò piuttosto pensierosa, come se stesse cercando di ricordare qualcosa – Forse so di qualcosa che fa a caso nostro…
- Di che si tratta?- domandai curiosa.
- Già, racconta!- la incalzò Nico.
La mia amica alzò un sopracciglio: - Ma… si può sapere che cosa interessa a te? Che cosa c'entri in questo discorso, moccioso?
Il figlio di Ade gonfiò il petto: - Io non sono un moccioso! E mi interessa per il fatto che voglio venire con voi!
- Ha! Te lo scordi!- rispose bruscamente Maggie – Non hai nulla a che vedere con noi e hai troppa poca esperienza.
- Io voglio venire!- protestò Nico – Per favore!
- Ehm… ci penseremo, Nico- risposi, cercando di calmarlo – Comunque, Maggie, che stavi dicendo a proposito del modo per arrivare a Las Vegas in poco tempo?
- Ah, sì!
La mia amica  iniziò a correre velocemente verso la zona delle Case, gridando semplicemente: - Dopo ti spiego tutto!
Alzai le spalle, sorridendo di circostanza a Bella: - Beh, salutami Travis, quando si sveglia, io e Helen dobbiamo andare…
- Oh, certo!- rispose allegramente la inglese – Appena Travis si sveglia glielo dico…
Per un attimo, mi sembrò che fosse arrossita.
Feci cenno ad Helen di seguirmi, quando vidi Nico che mi guardava in modo torvo.
Sospirai, gettandogli un’occhiata di rimprovero: - Che cosa c’è, Nico? Si può sapere perché ci tieni tanto a venire con noi?
Il ragazzino si strinse nelle spalle: - Perché… sono l’unico figlio di uno dei Tre Pezzi Grossi a non aver ancora partecipato ad una missione, ecco…
- Nico…- cominciai, ma mi zittii subito non appena vidi il suo sguardo.
Era deciso, ma allo stesso tempo disperato.
- Io… voglio dimostrare quello che valgo!- protestò – Ti prego, Leila, portami con te!
Sospirai, cercando di non pensare che avevo già sentito quella frase, circa otto anni prima…
- Io… vedrò cosa posso fare… dobbiamo prima ricevere la Profezia…
- Ah… giusto- mormorò lui – Però, per favore, appena sai qualcosa dimmelo!
- Sì, certamente.
Rinforzai la presa su Artemis, che continuava a guardare Nico con un’espressione curiosa, e sussurrai alla giovane mannara: - Andiamo, Helen.
Ci incamminammo silenziosamente verso la Casa Otto, mentre mille pensieri affollavano la mia testa.
Non ce la facevo più. C’erano troppe cose che mi ricordavano Luke, attorno a me, ed il pensiero di averlo perso mi faceva avvertire una stretta allo stomaco.
“Ti ritroverò, amore mio” promisi silenziosamente “A qualunque costo”.
 
***
Angolo dell’Autrice: Ecco il nuovo capitolo.
Purtroppo, non è successo ancora niente di importante, spero di riuscire a rendere il prossimo più interessante.
Che posso anticipare? Beh, come si è visto, Nico sembra del tutto intenzionato a partire per la missione a Las Vegas, anche se si conoscono i veri motivi del suo desiderio.
Come piccolo spoiler, posso dire che, oltre a Percy ed Annabeth, che partiranno con le Cacciatrici, ci sarà la breve apparizione di un personaggio già incontrato nella storia precedente, che, a quanto ricordo, era abbastanza ben voluto :)
Metterò il prima possibile il prossimo capitolo, che sarà raccontato da Nico.
Ci sarà una nuova Profezia ed una partenza piuttosto… istantanea :)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima! :)
Baci :)
  
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