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Autore: effe_95    14/12/2012    7 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Salvami, ti salverò.

17.Calore.

 
 
<< Dove vai Claudia? Hai così tanta paura di me? >> Chiese Yulian salendo sul letto, Claudia andò a finire con la schiena contro la testiera del letto e si sentì davvero come un topo in trappola. Era stupido che lei reagisse in quel modo, ma aveva davvero paura.
<< Hai una faccia da maniaco! >> Lo ammonì mettendo davanti le mani per proteggersi, nel sentire quella frase Yulian cadde bocconi sul letto finendo con la faccia nelle morbide coperte. << Tu mi farai morire prima o poi >> Borbottò risorgendo dalle coperte, Claudia aveva ancora una faccia accigliata e se ne stava con le ginocchia strette al petto accanto alla testiera del letto.
<< Claudia, me lo dici perché hai paura di fare l’amore con me? >> Domandò Yulian seriamente, Claudia fissò i suoi occhi in quelli grigi del fidanzato e decise di dirgli tutto.
<< Quando me lo chiedi, mi fai sentire come tutte le altre che sono state con te e poi sono state gettate via, in poche parole, non mi fido di te >> A quelle parole Yulian strinse forte le lenzuola nei pugni e irrigidì la faccia.
<< E allora, se non ti fidi di me, perché stiamo insieme? >> Disse con una voce così fredda e penetrante che il cuore di Claudia prese a battere freneticamente, lei non voleva lasciarsi con Yulian, non lì, non per una cosa così insignificante.
<< No Yul, io non mi fido di te in quel senso! Per tutto il resto è ok, ma chi mi darà la certezza che tu non te ne andrai prima o poi? E a me cosa resterà allora? >> Claudia aveva lasciato cadere impotente le mani sul letto, aveva abbassato gli occhi e non aveva più alcuna voglia di parlare. A quel punto Yulian fece una cosa che lasciò la ragazza senza parole, si sfilò la maglietta e i pantaloni del pigiama rimanendo in mutande, lo stupore della ragazza però, venne sostituito dal dolore quando si accorse che il petto del fidanzato era pieno di lividi.
<< Di nuovo? Non è possibile Yulian! >> Esclamò lei con foga, appoggiando le mani sul petto di Yulian, il ragazzo le afferrò delicatamente i polsi e la tenne stretta così, solo quando fu passato lo spavento, Claudia si rese conto di quello che aveva fatto.
<< Copriti! >> Ordinò spostando gli occhi, Yulian la scosse leggermente.
<< Non stiamo facendo niente di male Claudia, tu togliti la maglietta >> Claudia spalancò la bocca, non sapeva se dovesse arrabbiarsi più per il senso strano della frase o per la proposta stessa. << Allora non mi ascolti quando parlo! >> Disse lei alzando il tono della voce, fortunatamente la casa era abbastanza grande. << La vuoi o no una risposta alla tua domanda? >> Ribatte Yulian alzando la voce allo stesso modo, Claudia si zittì, quando Yulian alzava la voce lei si spaventava sempre e non sapeva mai come controbattere, lei che i piedi in testa non se li faceva mettere quasi mai.
Con esitazione, Yulian afferrò la maglietta della ragazza e fece un gesto come per sfilarla, Claudia se ne accorse e sollevò le braccia per aiutarlo, fortuna che aveva l’abitudine di dormire con il reggiseno. << Abbracciami >> Ordinò Yulian, e poi allargò le braccia per accogliere la fidanzata, Claudia si gettò tra quelle braccia per voglia e per vergogna, poi però, si accorse che stava bene, che il corpo di Yulian era caldo e che avrebbe potuto dormire così anche tutta la notte e si accorse già da subito che il giorno dopo quel calore le sarebbe mancato da morire.
<< Questo è quello che sentiresti dopo, per tutta la vita ti ricorderai solo di questo, anche se io non ci sarò più >> Mormorò Yulian poggiando la testa sulla spalla della fidanzata, a Claudia stava venendo l’angoscia con tutto quel parlare di addii.
<< Ma dopo mi mancherebbe da morire >> Disse lei con voce afflitta, Yulian la guardò e sorrise tristemente, prendendole il volto tra le mani.
<< E’ solo uno degli effetti collaterali dell’amore >> Rispose semplicemente lui, Claudia lo baciò e lo trascinò con lei nel letto, Yulian rimase un attimo scioccato per la reazione della fidanzata, ma sperare di averla convinta era davvero troppo, Claudia era testarda e cocciuta.
<< Dormi con me stanotte? >> Sussurrò la ragazza, Yulian sorrise e si infilò di nuovo la maglietta e il pantalone. << Ma solo se ti rimetti la maglietta >> Claudia scoppiò a ridere, ma ubbidì, poi entrambi si misero sotto le coperte stretti l’uno tra le braccia dell’altro, immediatamente si riscaldarono e a Claudia piacque tantissimo restare così sotto le coperte, stretta tra le braccia di Yulian.
<< Quello però è un bel problema >> Disse ad un certo punto Yulian, quando Claudia aveva già iniziato ad addormentarsi beatamente. << Cosa? >> Mormorò lei.
<< Tu porti al massimo una seconda Claudia, io preferisco le formose >> Claudia lasciò sprofondare la faccia nel cuscino e si sforzò di non strozzare il fidanzato, ma lui le pensava di notte queste cose? E in effetti …
<< Porto la terza! Ora dormi! >> Lo ammonì lei. << Sicura? >> Replicò Yulian, in tutta risposta gli arrivò una gomitata in pieno petto.
 
 
La mattina, quando Claudia aprì gli occhi, dalla vetrata della camera di Iliana penetrava una luce fortissima. Automaticamente la ragazza portò lo sguardo sul grande orologio rosa appeso alla parete, l’apparecchio segnava le nove e trenta, sbuffando si tuffò con la testa sul cuscino e un pensiero le attraversò la mente, si girò dall’altra parte del letto e il cuore le si fermò in gola.  Yulian dormiva beatamente con le coperte leggermente scostate dal corpo, la faccia rivolta verso di lei, una mano dietro la testa, l’altra abbandonata sul petto.
Claudia si avvicinò al fidanzato e gli toccò delicatamente una mano, Yulian era freddo, nonostante nella stanza ci fosse una temperatura ambiente, si soffermò a guardare il suo viso, Yulian sembrava un bambino mentre dormiva, forse proprio quel bambino che lei non aveva mai conosciuto, lo sguardo della rossa si poggiò sul un livido violaceo che spuntava da sotto la maglietta del russo fino ad arrivare al collo. << Ma quanto male ti hanno fatto, in questa vita, amore mio? >> Sussurrò Claudia chinandosi a baciarlo proprio in quel punto, come se quel semplice tocco potesse guarirlo da tutti i dolori, da tutte le sofferenze e tutti i dolori futuri che lui avrebbe sopportato in quella vita così passeggera.
<< Mi fai il solletico >> Replicò Yulian con la voce roca, nel sentirla Claudia scattò all’indietro ritirandosi nelle coperte per la vergogna e la sorpresa. Yulian aveva aperto gli occhi e la luce del sole li illuminava rendendoli quasi bianchi, Claudia nascose la faccia sulle ginocchia e respirò profondamente.
<< Che cosa stavi facendo, esattamente? >> Continuò il biondo alzandosi a sedere sul letto, Claudia trovò il coraggio di alzare gli occhi e nel guardarlo scoppiò a ridere, Yulian aveva i capelli di dietro sparati da tutte le parti. << Che ridi? >> Chiese lui grattandosi la nuca, proprio lì dove c’era il groviglio, Claudia sorrise e gli lasciò un bacio sulla guancia alla velocità della luce.
<< Ti stavo dando un bacio lì dove hai quel grande livido, volevo vedere se sarebbe bastato a farti passare il dolore >> Spiegò lei senza guardarlo negli occhi, Yulian sospirò rumorosamente e afferrò Claudia per i polsi voltandola verso di lui.
<< Capisco quello che vuoi dire, ma non farlo più se non puoi stare con me in quel modo ok? E’ frustante >> A Claudia sembrò ragionevole quella proposta del ragazzo, così annuì sicura, ma non sapeva spiegarsi se Yulian fosse contento oppure no.
Si alzarono entrambi dal grande letto e Yulian si stiracchiò rumorosamente, mentre Claudia aprì leggermente la tenda per vedere lo spettacolo di fuori, la strada era tutta bianca e le persone andavano avanti e indietro per la strada già piena di vita.
<< Ti consiglio di usare il bagno prima che si svegli Iliana >> Claudia richiuse le tende e si girò a guardare il fidanzato che stava già lasciando la camera.
<< Ci vediamo dopo >> Disse lei, Yulian annuì sbadigliando e fece per andare via aprendo la porta, proprio in quel momento, in corridoio passò Aleksandr.
Reggeva sotto il braccio un grande giornale e nell’altra mano una tazza di qualcosa, portava una vestaglia abbastanza appariscente, e nel vedere il figlio sulla soglia della porta di una camera che non era la sua si fermò di colpo e lanciò uno sguardo veloce in direzione di Claudia.
<< Che cosa state facendo ? >> Chiese rivolgendosi in russo al figlio, Yulian sollevò gli occhi su di lui e lo sfidò con lo sguardo, Aleksandr indurì la postura e strinse forte i pugni.
<< Niente di quello che tu pensi >> Replicò Yulian.
<< Sarebbe meglio per te >> Mormorò Aleksandr in direzione del figlio, Yulian ricambiò il sorriso in cagnesco, non voleva far capire a Claudia che quella conversazione non era per nulla amichevole.
Aleksandr lasciò una pacca forte sul braccio del figlio, proprio li dove aveva un’ ematoma grande, grosso e ancora fresco, Yulian si trattenne a stento dall’urlare, sapeva molto bene che quello era l’avvertimento del padre. Agli occhi di Claudia quella scena non aveva nulla di minaccioso, Aleksandr e Yulian sembravano un padre e un figlio come tutti gli altri, Aleksandr le rivolse un sorriso freddo e un cenno del capo, Claudia arrossì e ricambiò il saluto, poi l’uomo continuò a camminare e Yulian se ne andò sbattendo la porta, quella reazione lasciò Claudia con la pelle d’oca.
 
Quando Claudia raggiunse la cucina, Katerina, Aleksandr e Yulian erano già seduti intorno al tavolo di vetro consumando una colazione davvero misera considerando tutto quello che c’era sul tavolo.
<< Buongiorno Claudia, hai dormito bene? >> Domandò Katerina rivolgendole un sorriso caldo e gentile, tutto diverso da quello del marito, Claudia lanciò un occhiata veloce a Yulian che le fece l’occhiolino, quel ragazzo era davvero strano.
<< Benissimo grazie >> Replicò Claudia sedendosi accanto alla donna, Katerina indicò tutte le cose sul tavolo. << Ecco, non sapevo di preciso cosa vi piacesse mangiare a colazione, così ho preso tutto quello che conoscevo >> Spiegò la donna arrossendo lievemente, Claudia non se la sentì proprio di dirle che la mattina beveva solo un semplice caffè, così ringraziò e imitò Yulian, un succo di frutta con una fetta di pane e marmellata.
<< Cos’avete in programma oggi? >> Chiese Aleksandr, cercando di interessarsi minimamente a quello che potessero fare i suoi figli, la verità era solo che in quella casa Aleksandr ci stava male e si irritava ancora più facilmente, il mobile che avrebbe dovuto montare prima che uccidesse il figlio, se ne stava abbandonato in un angolo del salotto sommerso di libri mai letti. << Io e Iliana portiamo Claudia e Francesco a vedere la città >> Rispose semplicemente Yulian, Katerina annuì. In quel preciso momento entrarono nella cucina anche Francesco e Iliana, i due ragazzi presero posto, e Aleksandr cominciò a sorridere di più.
<< Mi ha detto Iliana che te la cavi bene con il calcio >> Cominciò Aleksandr rivolgendosi a Francesco, il moro arrossì visibilmente e fece spallucce.
<< Si, me la cavo abbastanza bene >>
<< Beh, sempre meglio che perdere tempo >> Constatò Aleksandr rivolgendo al figlio uno sguardo più che esplicito, Yulian non lo calcolò nemmeno, continuò a bere il suo succo di frutta.
<< Tu Claudia? Hai qualche hobby? >> Si intromise Katerina per coinvolgere anche la rossa, Claudia però, non aveva tutta questa voglia di essere coinvolta.
<< Suono il pianoforte >> Rispose la rossa. << Ed è anche bravissima >> Si intromise Francesco, dando una gomitata all’amica, Claudia si girò e gli sorrise timidamente.
<< La musica non porta da nessuna parte >> La voce di Aleksandr fu così fredda e glaciale che tutti smisero di ridere e parlare, era chiaro che quella frecciatina fosse riferita direttamente a Claudia, e probabilmente anche a Yulian, lui era l’unico a non fregarsene minimamente. << Ed è per questo che farò il chitarrista >> Specificò il ragazzo alzando la voce, poi lasciò cadere il pane sul piatto e guardò Claudia sorridendole.
<< Andiamo? >> Disse porgendole una mano, la rossa annuì un po’ avvilita e prese la mano del fidanzato, che non fosse ben voluta, questo l’aveva capito.
 
 
Vista di giorno la città era completamente diversa, e nonostante Claudia fosse imbottita per bene sentiva molto freddo. Lei e Yulian se ne stavano giù fuori al palazzo, ad aspettare che Iliana e Francesco scendessero, la macchina dove Yulian aveva poggiato la schiena era ricoperta di neve, come se non la guidassero da tempo.
<< Dove mi porti? >> Chiese la ragazza scaldandosi le mani frettolosamente, nonostante portasse dei guanti pesantissimi. Yulian le prese delicatamente le mani e l’avvicinò a lui infilandole nelle tasche del suo giaccone imbottito, in quel modo sembrava quasi che i due si stessero abbracciando. << Mi dispiace per quello che ti ha detto mio padre >>
Claudia ci impiegò almeno due minuti buoni per digerire quelle parole, prima cosa, Yulian aveva detto “ mi dispiace” , seconda, si era scusato per una cosa che non era stato lui a fare, niente di più sbagliato di questo.
<< No Yul, tu non devi scusati >> Mormorò la ragazza scuotendo la testa, Yulian fissò i suoi intensi occhi azzurri in quelli verdi della fidanzata.
<< Tu sei la cosa più bella che Dio mi abbia donato >> Quanto era semplice quella frase, così semplice che poteva risultare anche abbastanza banale, Claudia però, pianse, pianse stringendosi al petto del russo, Yulian era l’unica cosa bella che aveva avuto da quando suo padre era andato via. << Quando mi dici queste cose, farei l’amore con te ogni ora >> Bisbigliò Claudia abbracciando Yulian convulsamente, il biondo però, la teneva stretta tra le sue mani senza troppa difficoltà, sorrise divertito.
<< Fallo allora >> Lo disse con una naturalezza tale che sembrava stesse chiedendo un bicchiere d’acqua. << Forse >> Rispose Claudia, e proprio in quel momento arrivarono Francesco e Iliana.
<< Che cosa state combinando? Sembrate la statua di “Amore e Psiche” conciati in quel modo >> Specificò Francesco scalciando un pezzo di neve, Iliana sorrise per il paragone, Yulian lo mandò a quel paese nella sua lingua, Claudia contemplò l’idea con occhi sognanti.
<< Psiche si è fatta pestare a sangue da Venere per l’amore di Amore, non trovate sia meraviglioso? >> Cinguettò Iliana prendendo Claudia sotto braccio, la rossa alzò gli occhi al cielo, l’insinuazione della russa era stata davvero poco pertinente, quello era un livello d’amore così elevato che Claudia faceva ancora fatica a concepire.
<< In realtà è praticamente il contrario, qui sarà Amore a farsi pestare a sangue per Psiche>> Le parole di Yulian rimasero sospese nell’aria, incerte sul significato che volessero attribuirsi da sole, gli altri lasciarono scorrere velocemente quel momento imbarazzante.
<< Dove andiamo? >> Domandò Francesco strofinando furiosamente le mani tra di loro, il moro non sopportava minimamente il freddo, non lo tollerava nemmeno un po’, doveva amare Iliana alla follia per aver accettato di venire fino in Russia.
<< Vi portiamo a vedere la Невский проспект>> Nevskij Prospekt … Prospettiva Nevskij …  Dichiarò Iliana parlando il suo russo perfetto, Francesco e Claudia non fecero domande su cosa fosse quella roba, ma il nome era abbastanza familiare.
<< E poi la Собор Воскресения Христова o la Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato e di conseguenza il Канал Грибоедова>> Sobor Vockreseniya Cristova … Cattedrale della Resurrezione di Cristo … Canal Griboedova … Canale Gribaedova
<< C’è dell’altro vero? >> Si informò Francesco, il moro sembrava già avvilito, ma non poteva avere idea di cosa significasse farsi tutta la Prospettiva Nevskij.
<< Andiamo allora >> Li incitò Claudia.
<< Da! >> Rispose in coro i due biondi, e i quattro andarono.






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Effe_95

Buonanotte a tutti xD
Ecco, so di non essere nelle condizioni di fare battute stupide dopo due settimane di assenza.
Più di chiedervi perdono in ginocchio non posso fare, voi non potete nemmeno immaginare quello che sta succedendo a scuola e nella mia vita in generale, diciamo che ho incontrato il mio " Yulian" anche io ;), ma non è questo, in realtà è la scuola il vero dramma. A parte questo, vi è piaciuto il capitolo?
Tutti quei posti meravigliosi io li ho visti solo in foto purtroppo, ma spero di avervi incuriosito almeno un pò, in attesa del prossimo capitolo.
Cosa ne pensate di Claudia e Yulian? Sono terribili vero? :)
Amore e Psiche è un'opera di Apuleio, scritta in Latino, ma si può leggere anche in Italiano ovviamente, mentre la statua a cui fanno riferimento è quella di Antonio Canova, meravigliosa a mio parere.
Grazie mille e scusate ancora per il ritardo.
A presto.
  
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