Goodnight Kiss
Un
bambino … Hermione aspettava un bambino … un bambino suo, che adesso
non c’era più…
Il
giovane Malfoy fu costretto ad appoggiarsi al
muro. Vide che Narcissa parlava ancora col medimago ma non riusciva a
sentire
nulla di quello che dicevano. Si era completamente estraniato da quel
mondo e
adesso riusciva solo pensare a quel figlio, suo e di Hermione, che non
sarebbe
mai nato! Si girò, Astoria era seduta su una sedia, doveva
essere sconvolta
dalla notizia. Si girò sentendo forse lo sguardo del ragazzo
su di se ma
riabbassò subito gli occhi non riuscendo a sostenere quel
peso. Non soffriva
sicuramente di sensi di colpa, anzi Draco era sicuro che in cuor suo ,
provasse
anche una certa soddisfazione … no , lei non riusciva a
sostenere il suo
sguardo per paura, e faceva bene ad averne … questa insieme
alle altre, prima o
poi Draco avrebbe presentato il conto.
-Ed
è cosciente ora?-
-Si
, si è svegliata prima che uscissi. Potete
entrare uno alla volta ma ha bisogno del massimo riposo. Adesso io vado
tornerò
nel pomeriggio per vedere come sta.-
Draco
non aspettò neanche che il dottore terminasse
la frase che subito entrò.
-Draco
..- Narcissa tentò di fermarlo ma invano.
Il
ragazzo entrò con forza nella stanza. Hermione
era seduta, poggiata sullo schienale del letto. Aveva il viso rivolto
verso la
finestra, non si era girata nemmeno quando lui era entrato.
Draco
era fermo sulla soglia.
Perché
non mi hai detto nulla …
Strinse
i pugni a quel pensiero. Doveva mantenere la
calma, doveva provarci a qualsiasi costo, ma sentiva che la rabbia
stava per
prendere il sopravvento. Fece un respiro profondo.
-Come
stai?-
La
ragazza non rispose, continuò ad ignorarlo
tenendo lo sguardo fisso sulla grande finestra.
Tu
sapevi e non mi hai detto nulla … me lo hai tenuto nascosto
…
Draco
si avvicinò lentamente e si sedette sul letto.
Notò che lo sguardo della giovane mezzosangue era perso nel
vuoto. Il ragazzo
non riuscì a trattenersi oltre.
-Perché
non mi hai detto niente.-
Silenzio.
Lui la prese per le spalle e la fece
girare.
-Granger
perché NON MI HAI DETTO NIENTE?-
Hermione
lo fissò per un attimo , aveva gli occhi
lucidi.
-cosa
avrei dovuto dirti Malfoy , COSA?-
-che
significa cosa? Granger aspettavi un bambino,
MIO figlio!-
-e
cosa sarebbe cambiato Malfoy, se te l’avessi
detto? Avrebbe fatto qualche differenza? –
Lui
non rispose… non poteva credere che Hermione
stesse davvero dicendo quelle cose.
-Da
quanto lo sapevi? …-
Lei
rimase un minuto in silenzio poi rispose.
-Da
circa due mesi …-
-Due
mesi?-
-
all’inizio … non te l’ho detto
perché volevo
esserne sicura, aspettare solo un po’ , ma poi …
è successa tutta la cosa del
matrimonio ed io … non sapevo come comportarmi.-
-MA
PER QUANTO VOLEVI TENERMELO NASCOSTO? Pensi che
non me ne sarei accorto prima o poi ? Pensi che nonostante il
matrimonio io non
me ne sarei preso cura?-
-Non
è questo Malfoy ma … cosa avrebbero detto gli
altri di questo bambino? Pensi che sarebbe stato al sicuro? Pensi che
sarebbe
stato accettato? Certo, Voldemort vuole creare un mondo magico fatto
solo di
purosangue e tu gli presenti un bambino nato da una mezzosangue! Pensi
che TU
saresti stato al sicuro o che ti avrebbero perdonato? Pensi che Astoria
lo
avrebbe accettato?-
Draco
rimase in silenzio …
-e
cosa pensavi di fare sentiamo?-
-io
….-
Hermione
scoppiò in lacrime. – Non lo so … non
so
cosa volevo fare! Pensavo di andare per un po’ dai
miei… e poi …-
-lasciarlo
li? Senza permettermi di conoscerlo o di
sapere della sua esistenza?-
-Draco
non avevo scelta perché non lo capisci? –
Draco
… da quanto non mi chiamavi
così
mezzosangue…
Il
ragazzo provò a prenderle una mano ma lei la
ritirò .
-Ti
prego Malfoy lasciami sola … voglio riposare.-
Non
aspettò una risposta da lui. Si distese a letto
portandosi la coperta fino al viso. Draco rimase li a guardarla per un
attimo.
D’ora in poi tutto sarebbe cambiato , lo sapeva. Quello era
davvero un addio.
Si
alzò lentamente e andò verso la porta,
uscì senza
guardarsi indietro.
Trovò
Narcissa ancora seduta ad aspettare. Quando
vide Draco uscire, la madre gli corse incontro.
-Come
sta? –
Draco
guardò la donna. Quanto male può sopportare
un'unica persona? Quanto dolore può provare sulla proprio
pelle, prima di
cadere definitivamente?
-vuole
riposare.-
Apatico,
freddo come non lo era da tempo. L’unico
calore, l’unica fiamma che illuminava la sua vita e gli
permetteva di andare
ancora avanti nonostante tutto , si era spenta per sempre. La sua
mezzosangue,
probabilmente, non sarebbe stata mai più sua.
Narcissa
non aggiunse altro, conosceva fin troppo
bene il figlio,
così lo lasciò andare.
Draco si allontanò andando verso la sua stanza. Era stanco ,
sentiva solo il
desiderio di fare una doccia calda, con la speranza magari, di poter
eliminare
tutto quel dolore che stava provando.
Quando
entrò rimase un attimo fermo sulla soglia.
Astoria era la che lo aspettava. Lei provò immediatamente ad
avvicinarsi.
-come
sta? …-
-smettila
Astoria, la parte della povera ragazza con
i rimorsi non ti viene bene.-
-Non
era mia intenzione devi credermi … -
Draco
non rispose, si tolse la camicia e la buttò
per terra. Lei si avvicinò lentamente, iniziando ad
accarezzargli la schiena
con una mano.
-Quindi
era incinta … -
Draco
sentì la rabbia crescere nuovamente. Si girò
di scatto , le prese il polso e la avvicinò al suo viso.
Astoria trasalì per la
sorpresa.
-Ascoltami
bene Astoria … io non posso
lasciarti,perché la legge non me lo permette e non ho ancora
un motivo valido
per ripudiarti. Ma se osi toccare nuovamente Hermione io ti giuro, che
ti farò
rimpiangere il giorno in cui mi hai sposato … - dicendo
questo la lasciò,
andando verso il bagno e chiudendosi la porta alle spalle.
***
Era
passata una settimana e Narcissa si ostinava
ancora a non voler fare alzare Hermione dal letto. La ragazza
però , testarda
per com’era , un giorno decise di fare di testa sua
nonostante le proteste
della signora Malfoy.
-Hermione
ti prego , io me la cavo benissimo da sola
, devi pensare a te adesso!-
-Narcissa
davvero sto bene, sono stanca di rimanere
a letto … quando sono a letto penso e …
è la cosa peggiore per me in questo
momento.- disse abbozzando sorriso.
-Andiamo
in giardino a fare una passeggiata? C’è una
bellissima giornata ed io non esco da molto.-
-Certo
cara come vuoi .-
Mentre
camminava a braccetto con Narcissa chiuse gli
occhi beandosi di quel leggero vento che le accarezzava il viso. La
primavera
era finalmente arrivata ed il giardino era tornato al suo stato
originale, con
quel profumo di fiori sparso per l’aria. Mentre camminavano
sentì delle risate.
Si girò e vide che, nel gazebo , erano tranquillamente
sedute a sorseggiare un
tè, le donne Greengrass. Hermione incontrò lo
sguardo di Astoria e subito lei
divenne seria. L’ex Grifondoro provò una
sensazione strana vedendola. Rabbia,
per quello che le aveva fatto ma anche tristezza perché in
fondo, nonostante la
facciata, aveva capito quanto Astoria fosse debole ed insicura, quanta
paura
potesse avere di perdere l’uomo che ama, consapevole che i
suoi sentimenti non
saranno mai ricambiati.
-Andiamo-
disse ad un tratto Hermione procedendo
nella sua passeggiata.
Arrivarono
finalmente al lago. Alla ragazza era
mancato molto quel posto.
-Questa
è la parte del giardino che preferisco. –
-Lo
so cara , Draco me l’ha detto.-
Draco
… non lo vedeva dal quel giorno. Lui non era
più andato a trovarla dopo la discussione.
Come
dargli torto …
Mentre
camminava notò qualcosa di strano.
-
È
questo? C’era anche prima?-
Narcissa
esitò un attimo poi rispose.
-no
… no cara l’ha fatto piantare Draco qualche giorno
fa’. Per il bambino.-
Ad
Hermione mancò un battito. Draco aveva fatto
piantare un bellissimo , enorme salice … La ragazza si
avvicinò e posò una mano
su di esso. Non riuscì a trattenere le lacrime, quelle
lacrime che si era
ripromessa di non versare più , erano di nuovo li . Narcissa
si avvicinò
abbracciandola piano.
-Narcissa
io … vorrei andare per qualche giorno dai
miei genitori, solo per poco! So che qua ho i miei doveri …
è solo per
allontanarmi un po’-
-Hermione
… se
fosse per me ti avrei fatta tornare a casa
già dopo il matrimonio ma … il Signore Oscuro ha
ordinato che nessun
mezzosangue, possa più utilizzare le passaporte, o passare
da un mondo all’altro.
Mi dispiace tanto tesoro.-
La
ragazza crollò. Si sedette all’ombra
dell’albero
e pianse. Non poteva essere, non avrebbe più rivisto neanche
i suoi genitori,
ora che li aveva ritrovati poi … Ad Hermione sembrava di
vivere un incubo, un
terribile incubo dal quale non riusciva a risvegliarsi.
-Torniamo
dentro tesoro, forza.-
La
giovane mezzosangue si alzò lentamente
aggrappandosi a Narcissa come un ‘ancora di salvezza, ormai
le era rimasta solo
lei.
Mentre
tornavano videro in lontananza Pansy.
-Hermione,
Lady Malfoy, vi ho
cercate per tutto il giardino!-
-Scusa
Pansy,Hermione è testarda ed ha voluto fare
una passeggiata a tutti i costi!-
Ad
un tratto le raggiunsero anche le tre Greengrass.
Hermione provò un senso di inquietudine, quando
c’erano loro in giro, niente
andava bene.
-Narcissa
cara, ti cercavamo per un tè!- disse la
matrona Greengrass.
-Grazie
ma … ho fatto compagnia ad Hermione , sai è
da molto che non esce a causa di una brutta caduta.-
rispose la signora Malfoy con una nota di
astio nella voce.
-Si
ho saputo … Pansy anche tu qui? Tesoro ancora tantissimi
auguri, quella di stasera sarà una bellissima
festa!–
Hermione
notò Pansy e Narcissa irrigidirsi e guardarsi
sottecchi .
-Quale
festa Pansy? - chiese lei
-Beh
forse la tua padrona, mezzosangue, si è resa
conto che certi ambienti non fanno per te, per questo non ti ha detto
nulla.
Comunque questa sera ci sarà la festa in onore del bambino
di Pansy e
Theodore.-
-Cassandra*
non ti permetto di insultare Hermione in
questo modo! Io non sono la padrona di nessuno e se non ho detto nulla
alla mia
DAMA , è solo affar mio. Ora, sono molto stanca e ti
pregherei di andare, puoi
tornare a far visita a tua figlia domani. Buona giornata.-
La
signora Greengrass non si sarebbe mai aspettata
di venire cacciata dal Malfoy Manor,così ,indignata ma
tentando di non
dimostrarlo, si girò e con un semplice “buona
giornata” andò via.
Calò
il silenzio sulle tre donne rimaste.
-Perché
non me l’hai detto Pansy? E anche voi
Narcissa-
-Hermione
io avrei voluto ma … una cosa era dirti
che ero incinta un’altra era invitarti ad una festa. Tu sei
… l’unica ragazza
che si sia mai avvicinata al concetto di amica in tutta la mia vita e,
non
potevo farti questo!-
La
giovane mezzosangue sorrise, come poteva pensare
che non le sarebbe stata vicina in un momento simile! Allo stesso tempo
però,apprezzò
molto il suo gesto. La abbracciò.
-Grazie
Pansy.-
***
La
festa era stata organizzata con cura. La villa
nella quale ora vivevano i due sposi , era stata un regalo dei signori
Nott,
splendida nella sua antichità ma con un tocco più
“giovanile” . Hermione
infatti la trovava molto più calda ed accogliente in
confronto a molte
abitazioni alle quali aveva fatto visita. Vide Pansy in lontananza
sorridere e
ringraziare tutti quelli che si congratulavano per il lieto evento.
Appena la
vide le corse incontro.
-Hermione!-
disse sorridendola ed abbracciandola. –grazie
per essere qui!-
-Non
sarei mancata per niente al mondo Pansy.-
-devo
andare scusa, torno da te tra poco.- e dicendo
così si allontanò.
Quando
l’ex Grifondoro si girò vide che Draco si era
allontanato e parlava con Theo e Blaise, quei tre nascondevano qualcosa
ne era
certa. Si soffermò sul giovane Malfoy, quella sera,
nonostante la semplicità
era davvero bellissimo. Non si parlavano da giorni , forse era meglio
così. La ragazza
si portò istintivamente una mano sul ventre. Quando aveva
scoperto di aspettare
un figlio da Draco il cuore le si era riempito di gioia. Avrebbe dovuto
dare
molte spiegazioni a Ron e Ginny se mai li avesse rivisti ma in quel
momento non
le importava. Voleva aspettare qualche settimana , per non dare false
speranze
al giovane ma poi , era arrivata la notizia del matrimonio ed il mondo
le
sembrò crollarle addosso. Cosa poteva fare, quel bambino non
sarebbe mai stato
al sicuro e nessuno lo avrebbe mai accettato e lei, sapeva bene cosa
significava essere screditati per il proprio sangue.
-Tesoro
, tutto bene?-
Narcissa
… quella donna era diventata una seconda
madre per lei.
-Si
Narcissa , mi ero distratta un attimo –
-Vieni.
Andiamo a bere qualcosa!-
Passarono
un po’ di ore, e la festa, si svolgeva
alla perfezione, Hermione dovette ammettere che si era sopravvalutata
nel
credere di poter partecipare come se niente fosse.
-Tesoro,
ti dispiace andare da Draco e dirgli che
vorrei tornare a casa? Sono un po’ stanca.-
-Certo
Narcissa vado subito.-
Quella
donna avrebbe fatto qualsiasi cosa per
Hermione e lei se ne rendeva conto. Si avvicinò a Draco ,
lui era di spalle.
-Malfoy?...-
Il
ragazzo si voltò e lesse sorpresa nel suo volto,
sicuramente non si aspettava questo
“riavvicinamento”.
-tua
madre è stanca, vuole tornare a casa, se tu
vuoi restare ancora andiamo noi. –
-No,
no arrivo subito. Scusa Theo e ancora auguri.-
Auguri
…
chissà cosa sta provando lui, non mi sono neanche premurata
di chiederglielo.
-Andiamo.-
e senza aggiungere altro tornarono al
Manor.
Hermione
non riusciva a dormire, si girava e
rigirava nel letto senza sosta. Decise di alzarsi e andare a fare una
passeggiata
in giardino, era inutile stare ancora così. Quasi
automaticamente, senza
rendersene conto arrivò al laghetto.
Quando
si dice farsi del male vero Hermione?
Si
incamminò e iniziò a vedere una figura in
lontananza. Rimase per un attimo ferma. Draco era lì seduto
ai piedi del grosso
salice, la testa poggiata all’albero e gli occhi chiusi.
Decise di avvicinarsi
, era inutile continuare ad ignorarsi.
-Non
riesci a dormire? .-
Il
ragazzò aprì gli occhi, non l’aveva
completamente
sentita troppo assorto nei suoi pensieri.
-No
.. non dormo molto ultimamente. –
-Neanche
io … posso?-
-Certo
.- disse spostandosi leggermente per farle spazio.
Hermione sollevò un po’ la testa per guardare le
lunghissime foglie che
arrivavano quasi a sfiorarle il viso.
-é
stato bello da parte tua …-
-è
stato solo un gesto.-
-è
stato un bel gesto …- disse sorridendogli.
-come
stai?-
-è
come …è come se mancasse una parte di me, io
…-
Non
aggiunse altro non ci riuscì.
-e
tu?-
-non
lo so … è diverso per me io … non ho
avuto il
tempo di abituarmi all’idea.-
Toccata
Hermione.
-Scusa
… hai ragione io dovevo dirtelo, avevi tutto
il diritto di sapere!-
-Si
, avevo il diritto , ma anche tu avevi i tuoi
motivi per fare quello che hai fatto.-
-Hai
fatto bene a non venirmi più a trovare mentre
ero in convalescenza.-
Sentì
Draco ridere. –in realtà sono venuto ogni
giorno, solo che venivo sempre mentre tu dormivi, pensavo non ti
avrebbe fatto
piacere vedermi …-
Hermione
rimase un minuto spiazzata da quella
confessione.
-Sei
uno stupido Malfoy-
-Sempre
stato- disse lui ridendo.
La
ragazza decise che era meglio cambiare discorso.
-Come
va con Astoria?-
Lui
sorrise. –non ci
parliamo da giorni o meglio, io non le
parlo da giorni, lei ogni tanto ci prova. Sapeva che non sarebbe stato
facile
essere mia moglie.-
Lei
rise – già … non è facile
starti dietro.-
-scusa
…- Hermione si voltò verso il ragazzo, lui
guardava un punto lontano indefinito.
-per
cosa?-
-Per
tutto … per non aver mantenuto le promesse che
ti ho fatto, per averti fatto soffrire , per non … per non
avervi saputo
proteggere.-
-Draco
non è colpa tua, sei stato costretto tu non
avevi scelta. Piuttosto … non mi hai ancora detto cosa
stavate facendo a
Neville! Sta bene vero? .-
-dai
tempo al tempo mezzosangue! È meglio che tu
vada a riposare, buona notte Granger!-
Disse
allontanandosi . –buona notte … Draco .-
***
I
giorni passavano , Pansy veniva sempre più spesso
in visita al manor così Hermione poteva stare in sua
compagnia.
Draco
ed Hermione avevano ripreso a parlarsi anche
se le loro discussioni non duravano più di qualche minuto
specialmente se soli.
Lei si sentiva come ai tempi della scuola quando tentata di evitarlo il
più
possibile. Al contrario le veniva benissimo ignorare Astoria. Le due
donne non
si erano più parlate dai tempi della loro animata
discussione. E anche Draco da
quel poco che poteva notare non le rendeva la vita facile. Non che
questo
dispiacesse ad Hermione ovvio.
Quella
sera a cena c’era anche Blaise. Era da molto
che non si fermava, anche perché molto spesso, era lo stesso
Malfoy ad andare
da lui. Tutto si stava svolgendo tranquillamente , il giovane Zabini
riusciva a
portare una ventata d’aria fresca in quella casa. Hermione
sorrise all’ennesima
battuta del ragazzo ,non le veniva difficile ,a scuola infatti, era
forse l’unico
Serpeverde che riusciva a tollerare. Il suo sguardo si posò
su Narcissa, non
aveva quasi toccato cibo. Dal giorno del matrimonio era cambiata. La
Narcissa
bella e allegra era scomparsa di nuovo . Sicuramente neanche per lei
doveva
essere facile quella situazione, vedere il figlio vincolato in un
matrimonio
con una donna che non amava e costretto ad essere per sempre infelice.
-Narcissa
state bene?- chiese Hermione posandole una
mano sulla sua. La donna alzò gli occhi dal piatto.
-si
cara sono solo un po’ stanca. – disse piano, poi
aggiunse rivolgendosi a tutti i commensali – perdonate la mia
maleducazione ,
specialmente tu Blaise, ma sono un po’ stanca e vorrei andare
riposare.-
-Non
pensatelo nemmeno Narcissa anzi, se c’è
qualcosa che io Draco possiamo fare non esiti a dircelo.-
La
donna sorrise. – grazie ragazzi, voi continuate
pure, anche tu Hermione non c’è bisogno che mi
accompagni resta pure seduta. Buona
notte a tutti.-
Prima
di andare però si avvicinò a Draco e gli
posò
un leggero bacio sulla fronte, poi gli accarezzò il viso
come solo una madre
premurosa sa fare.
-Non
si è mai troppo grandi per il bacio della buona
notte.- disse lei sorridendo.
-No,
infatti. Buona notte madre.-
La
donna si girò e andò via.
Quando
finirono i quattro ragazzi andarono nello
studio di lui. Andò anche Hermione date le insistenze di
Blaise . Astoria si
mise in un angolo a leggere. Hermione ascoltava i due giovani parlare
di
Quidditch. Ad un tratto però la giovane mezzosangue si
alzò.
-Dove
vai?- chiese prontamente Malfoy.
-Vado
a vedere come sta Narcissa, se si è
addormentata o ha bisogno di qualcosa. Torno subito.-
Hermione
salì al piano superiore e si diresse verso
la camera della signora Malfoy. Bussò ma nessuno rispose,
doveva essersi
addormentata. L’ex Grifondoro decise di entrare comunque e
quello che vide le
fece mancare il fiato! Narcissa era riversa in terra priva di sensi.
Senza
riuscire a dire nulla corse di sotto il più
velocemente possibile. Quando entrò nello studio credeva che
il cuore le
sarebbe scoppiato!
-Draco
… tua madre… -
Ok ok
, giuro che questo è l’ultimo capitolo triste
…
o uno degli ultimi xD questo capitolo è stato molto triste
anche per me, spero
che nonostante tutto vi sia piaciuto. Sono consapevole che la storia
abbia
preso una brutta piega ma dal prossimo andrà meglio! Credo e
spero di poter
riuscire a postare prima di natale , e vi prometto che sarà
un regalo piacevole
xD a presto un bacio e un grazie a tutti quelli che seguono .