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Autore: Heart InRussia    24/12/2012    1 recensioni
C'é qualcosa in noi che non potrà mai spegnersi del tutto
C'é qualcosa in noi che dobbiamo tener sempre acceso perché ci accompagna avanti
Qualcosa che abbiamo nelle vene, nelle mani e negli occhi.
E'il desiderio di vivere, anche quando tutto ciò che é intorno muore.
You may not understand
You could think everything is as you said
If you still think this way
Baby you should see the underworld.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kei Hiwatari, Takao Kinomiya, Yuri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Green-rose” scandì Kei guardando la cartina che teneva in mano.

Lily, seduta di fronte a lui memorizzò il nome di quel luogo mai sentito, mentre l’ennesima buca nel terreno presa dalla carrozza la faceva sobbalzare insieme a Takao, di fianco a lei.

“Ci ho vissuto un paio d’anni- affermò quest’ultimo-sarà bello tornarci”

“Quante ore dista?”

“Mah-le rispose gettando un’occhiata al paesaggio- una mezza giornata tutta. Non è molto grande, il tipico luogo in cui tutti conoscono tutti… Vedrete che accoglienza quando mi riconosceranno”

Di fronte  a lui Yuri, che come al solito stava guardando il paesaggio, alzò gli occhi al cielo.

“Senti, damerino- lo apostrofò il ragazzo-pensala un po’ come vuoi però escludi la possibilità di partire presto domani! Io stasera vado alla spiaggia di sicuro e non ho intenzione di andare a dormire all’orario dei polli! Anzi- aggiunse poi sogghignando-del pollo

“Come mi hai chiamato, scusa?- Sibilò questo- Sai che se solo volessi mollarti qui in mezzo al nulla?”

“Voglio proprio vedere come faresti” Rispose Takao senza smettere di sorridere con aria strafottente.

“Potrei iniziare fermando questa carrozza”

“Sì, sto aspettando che tu avvisi il tipo che guida.”

Lily lanciò un’occhiata a Kei, che come al solito si strinse nelle spalle come a dire che non gli importava nulla della discussione.

“Ragazzi, per PIACERE!” intervenne allora.

Due sguardi inceneritori le si rivolsero un istante dopo e la ragazza decise allora di non aggiungere più nulla. In quel mentre la carrozza si fermò.

“Che succede ora?” Esclamò Yuri sporgendosi per parlare col cocchiere.

“Uno dei due cavalli si è fermato signore, non so perché”

Sbuffando, il ragazzo scese  a vedere cosa stesse succedendo, seguito dagli altri tre. Era vero, uno dei due animali aveva  un arto piegato in una posizione di dolore.

“Provvedo io, non si preoccupi, non preoccupatevi signorini!”

 Disse l’omino scendendo dalla posizione di guida e inginocchiandosi vicino alla zampa.

I ragazzi rimasero in piedi per non doversi sedere sulla sabbia arroventata mentre aspettavano:  Kei incrociò le braccia al petto e si appoggiò al veicolo, mentre Takao guardava l’orizzonte camminando intorno alla carrozza. Yuri iniziò a guardare la cartina e Lily decise di andare aiutare il cocchiere a risolvere il problema.

“Grazie signorina-le disse-ma non occorre”.

“Sta scherzando? Così mi rendo utile a qualcosa”

“Mi creda, lei continuerà a rendersi utile se eviterà una rissa tra il signorino e il suo amico. Mi sembrano due temperamenti abbastanza vivaci”

“Conosce Yuri da tanto, vero?” Senza essersene resa conto, si era creata un’occasione per scoprire qualcosa di più su di lui.

“In realtà no, signorina-rispose- qualche tempo fa l’ho incontrato in una cittadina perché cercava qualcuno che guidasse una carrozza… Ed eccomi qui”

Che delusione, ancora non sapeva niente di lui e Kei. Ma l’avrebbe scoperto, potevano esserne certi.

Il problema però non sembrava risolversi: qualche minuto dopo l’uomo chiamò Yuri dicendo che proprio non capiva cosa avesse il cavallo. Il ragazzo si piegò vicino all’animale, che non riusciva a stare in piedi, e Lily lo vide sussurrargli qualcosa per tranquillizzarlo mentre dava un’occhiata alla zampa che teneva piegata.

Ormai stavano tutti guardando il cavallo e lui, preoccupati che il problema non si risolvesse e temendo di dover rimanere bloccati ancora molto.

“Possiamo dare una mano?” Chiese Lily.

“No, non serve” giunse in risposta. Takao batteva un piede a terra per l’impazienza.

Dopo quella che parve loro un’infinità di tempo Yuri estrasse qualcosa dalla zampa del cavallo, che incerto riprese la postura normale. Si alzò, sotto gli sguardi sollevati di tutti, e fece per tornare a sedersi in carrozza: ”E’ tutto a posto” disse semplicemente.

Il sollievo generale era così intenso da potersi quasi toccare e nel viaggio che seguì nessuno osò più contraddire il ragazzo.

**

 

Finalmente nel tardo pomeriggio arrivarono a Green-Rose, mentre il sole già stava tramontando. Era un piccolo paese dall’aria semplice e accogliente . Ognuno scese dalla carrozza con il proprio carico di vestiti o cibo e si diressero verso l’unico hotel che vedevano.

“Wow-esclamò Takao mentre entravano- che posto”

L’atrio era grande e spazioso e tutta la struttura era realizzata in legno.  Alla ragazza il posto piacque subito, istintivamente. Davanti a loro c’era un bancone davanti  al quale stava una ragazza che parlava con un uomo seduto davanti a un registro. Quando le si avvicinarono lui alzò la testa e  chiese: “Desiderate?”

“Una camera per quattro” chiese Kei, ma Lily non  lo ascoltò. Guardava la ragazza che la fissava esterrefatta.

Ci fu qualche istante di smarrimento generale e poi la giovane gridò :”LILY!”

Alla ragazza quasi mancava la voce per la troppa gioia:” Tess! Sei tu?!”

Questa si alzò e le venne incontro e le due ragazze si abbracciarono subito, incredule e felicemente sorprese di ritrovarsi. Tess, la sua amica d’infanzia! Non la vedeva da… quanti mesi?  Bè, da quando non lei non era più venuta a trovarla al Castello! Da piccole avevano giocato moltissimo insieme, ma poi suo padre aveva deciso di andare a vivere sulla terraferma, come molti del resto facevano e da allora si vedevano solo quando la ragazza veniva a trovarla. E ora, essere lì con lei… Vedere un volto amico e che le ricordava casa sua…era terribile e fantastico allo stesso tempo.

“Cosa ci fai qui?”

“Sono solo di passaggio, sto per ripartire e … Non posso credere che tu sia qui! Non potevi venire qualche giorno fa?”

“Io davvero…”

“Noi andiamo in camera!” Gridò Takao mentre Kei, prese le chiavi che l’uomo gli aveva dato, si dirigeva con gli altri due verso le scale.

 “Senti, facciamo che ci troviamo più tardi e mi racconti tutto! Ti offro qualcosa al bar” le disse allora l’amica.

“Volentieri, dai!”

“Dov’è il bar?” Chiese allora Takao.

“Lì, proprio alla tua destra-gli rispose prima di rivolgersi ancora a Lily mentre si dirigeva verso l’uscita-allora ritrovo qui alle otto!”

“Ci sarò!”

Lily raggiunse i ragazzi sulle scale. Per la prima volta da tanto tanto tempo sorrideva di sincera allegria.

 

Casa tua è dove hai il cuore

Dove eravamo partiti

Il luogo a cui apparteniamo

 

In questi giorni difficili di rabbia

siamo spaventati da ogni estraneo

ma oggi stiamo cambiando la storia

E’il tuo momento, pensa a chi ami

Siamo tutti fratelli e sorelle.

 

(McFly, Home is where the heart is)

 

L’atrio dell’albergo  era molto più piena di gente in quel momento, rispetto a quando erano arrivati. Khris scese le scale sorpresa, osservando quante persone venivano lì per l’ora di cena approfittando del bar dell’hotel.

In quello spazio di tempo, i ragazzi avevano lasciato i bagagli in camera (che avrebbe avuto la solita disposizione Yuri-letto, Takao e Kei- tappeto, Lily-divano) ed erano usciti dopo essersi lavati, lasciandola libera di farsi una bella doccia.

La ragazza decise di passare a salutare gli altri prima di uscire e andare a cercare l’amica. Si sentiva incredibilmente a suo agio in quell’ambiente pieno di vita, avvolta in uno dei vestiti che più le piacevano e si addicevano a quella stagione estiva.

Entrò nel bar e raggiunse Kei e Yuri, seduti al bancone.

Il primo si stava versando qualcosa da una bottiglia che era già vuota per metà. Lily immaginò che avesse bevuto lui tutta quella roba, e gli chiese cosa fosse. Kei la guardò con aria serena (non da lui, pensò in seguito) :”Vodka”.

“Non capisco”.

I due ragazzi si scambiarono un’occhiata tra loro, come increduli, poi Kei continuò: “Bè…come dire… E’ tutto quello che vuoi: ricordo…o oblio, gioia artificiale…. E’ un modo per poter piangere, o togliersi la maschera o rivelarti.”

Yuri sorrideva divertito all’espressione spaesata della ragazza. “E’ una bevanda alcolica” sentenziò.

Lily, che nella sua infanzia e adolescenza non aveva mai sentito parlare di niente di tutto ciò, alzò le spalle e decise di non continuare a far domande per non sembrare stupida e preferì invece chiedere dove fosse Takao. “Andato-disse Kei- usciva con alcuni che conosceva. Ha detto che per mezzanotte torna”.

“Bene. Io invece tornerò anche prima quindi ci vediamo più tardi”

Fece per uscire dall’albergo, e ci sarebbe anche riuscita se due  ragazze non l’avessero fermata, ridacchiando tra loro e parandosi davanti a lei:” No ma scusa, ma tu conosci quei due là?”

Intuì che si riferissero a Yuri e Kei e annuì. Le ragazze scoppiarono a ridere, prima di chiederle se fosse insieme a uno dei due. L’idea la fece quasi ridere, e sorridendo e scuotendo il capo disse loro di no.

“Ma sono fidanzati? O sono liberi?”

“Liberi che io sappia. Ve li devo presentare?” chiese divertita

“No no figurati, facciamo da sole-strizzatina d’occhio- Grazie e ciao, eh!”

Ancora sorridente Lily uscì dal bar, cercò Tess e, una volta individuatala, si diresse verso di lei.

“Aaaah ma te guarda come stai bene!  A casa non potevi mica goderti le tue gambe!” La salutò l’amica.

“Ssssh, non urlare! E comunque questi abiti sono troppi comodi! Ma dove andiamo?”

 

“Verso la spiaggia”. Iniziarono a incamminarsi  lontano dal paesino, e Lily iniziò a raccontare tutto quello che le era successo in quegli ultimi giorni. “Credo che diventerete molto uniti-affermò l’amica-siete un bel gruppetto, sapete già gestirvi bene. Sono davvero contenta per te. E poi sono dei così bei ragazzi” le strizzò l’occhio.  “Aah troppo… troppo strani” replicò la principessa esprimendo cosa pensava di loro. “E’ come se fossimo incompatibili tutti. Stiamo insieme per vantaggio, ma finito il nostro percorso insieme… Credi forse che li rivedrò più?”

“Non dire così, perderli sarebbe proprio un peccato. Sono certa che sapranno stupirti e…”

“HA!” Disse ironica Lily alzando gli occhi al cielo “ In negativo, forse. Sono tutti concentrati su loro stessi. Io so poco e niente di loro, e a loro non interessa sapere niente di me. Forse Takao è l’unico con cui si può parlare. Ma è così che deve essere, e mi va bene”.

“Mmm direi che qui serve qualche buona notizia… e io  ne ho una.”

La guardò incuriosita.

Tess proseguì:  Non è che per caso passerai per London Bridge?”

“Penso di sì, perché?”

“In questi giorni c’è Andrew. Mi aveva detto che sperava di riuscire a salutarti e magari a parlare con te”

Bum. Sentì il sangue di tutto il corpo affluire al cuore, che prese a battere con impeto. Le gambe quasi le cedettero. Non era vero.

“Andrew…. Quell’Andrew?”

L’amica sorrise furba: “Proprio lui”-

“Spera di salutare me?”

“Sì”.

”Mi ha chiesto se vai al ballo con  qualcuno.”

“Oh… bè. WOW!” Non poté impedire al sorriso di farsi largo sul volto. Andrew, Andrew, il ragazzo più bello del regno, l’indiscutibile baronetto più affascinante, il principe azzurro che ogni ragazza avrebbe voluto incontrare… E aspettava lei.

Nel frattempo erano arrivate alla spiaggia. SI sedettero su uno scoglio, voltate verso il mare. Ma se gli occhi di Lily erano fissi sulla spiaggia e su un gruppo di ragazzi che giocavano- uno sembrava Takao- la sua mente era parecchie galassie distante. Anni luce più in là.  Vagonate di ricordi le scorrevano davanti agli occhi: quante volte l’aveva incontrato? Poche. Ma ognuna era stata magica.

Da piccoli si vedevano spesso, anche una volta ogni mese, ai pranzi organizzati da suo padre con i nobili del regno. Già allora lui l’aveva colpita. Era bello, era affascinante, già a tre anni stravedeva per lui.

Poi la frequenza era diminuita.  Il padre di lui si faceva vedere sempre meno a corte, ma lui era sempre presente nella sua mente, nei discorsi con le contesse o delle madri.

Crescendo, era diventato un ragazzo parecchio cercato, perché ogni madre avrebbe voluto vederlo sposato alla figlia. L’ultima volta che l’aveva visto era stato a un piccolo ricevimento, e come ogni volta era riuscita a scambiargli qualche parola.

“Io… bè… Non so che dire!”

Al ballo! L’avrebbe forse invitata? No no Lily non sognare non sognare troppo, che poi ti svegli e piangi.

L’amica le sorrise. “Sì, ti invidio moltissimo!” Poi però cambiò espressione. “MA non è l’unica notizia che ti porto. Sai…. Sai cosa è successo al palazzo? Al castello?”

“No” Il sorriso si sciolse subito. Non sapeva niente di cosa era successo a casa. Non aveva informazioni da quando se ne era andata. L’amica la guardò, lo sguardo fermo. “E’ passato il principe Kossig”

Sentì mancare l’aria. Sperò che l’amica le dicesse subito tutto. “Sa che non sei lì. Sa che sei scappata. Non ti ha trovato e ha distrutto quasi tutto. Era coi Korinn. “

No.

“La tua famiglia si è salvata, ma i quadri, gli arazzi, i tesori…”

No.

“Ora si cerca di ricostruire tutto. Per  fortuna le ricchezze della tua famiglia non erano conservate lì”

La casa… Le stanze… La sua stanza… I libri di bambina… le tende dietro le quali si nascondeva… I ritratti…

“Era notte, una sentinella li ha visti arrivare e i tuoi sono fuggiti. Dicono che fosse furioso. Lily…”

La principessa guardò l’amica, sentendosi vuota e priva di emozioni. “Che altro?” chiese..

“…. Gli abitanti del villaggio vicino al palazzo sono prigionieri. Se nessuno dice dove ti trovi…”

Non  ci fu bisogno di concludere la frase- li avrebbe uccisi, chiaro. Senza pensarci, senza rimorsi.

Lily raccolse la voce, che sembrava essere morta insieme a tutte le sue emozioni. “Diteglielo. Diteglielo dove mi trovo. Fagli sapere che mi hai vista qui e che sto andando avanti. Che mi segua. Che mi trovi. Non muoiano innocenti a causa mia.”

“MA…” Gli occhi di Tess si fecero lucidi “…sei TU sei la cosa più importante che dobbiamo salvare…”

“No! Fatelo e basta. Ti prego…” Lily abbassò il volto, inerte.

 Tess la sentì mormorare “E’ L’unica cosa giusta da farsi.”

 

L’amica si sentì malissimo  per la reazione della principessa, e non seppe far altro che abbracciarla. Mai e poi mai avrebbe voluto dirle cose così tristi, ma piuttosto che tacere e mentirle preferiva che lei sapesse. Era coraggiosa, lo era sempre stata, e anche stavolta non era da meno. “Torniamo in hotel- le disse-e cerca di pensarci meno che puoi. La salvezza di tutti dipende dalla tua e rimanere al sicuro è ciò che più buono puoi fare.” Lily annuì. Non riusciva a piangere, non riusciva. Anche se lei era Tess, una sua cara amica.

Non poteva caricarla del peso del suo dolore, mostrarsi fragile avrebbe dispiaciuto l’amica ancora di più e non era necessario. “sai… devo solo prendere tempo. Se mi trova quando ho già compiuto gli anni posso usare il Dono.” Non ci credeva, sapeva che non ce l’avrebbe fatta, ma servì a rassicurare l’amica.

Il Dono era un’abilità che avrebbe avuto e potuto scegliere compiuti i diciotto. Avrebbe potuto essere qualsiasi cosa, e le sarebbe durata per sempre. Magari avrebbe potuto desiderare di diventare invincibile, o cose del genere.

Ma il suo palazzo era distrutto… I paesani catturati… Quasi li vide, donne e bambini, anziani e uomini, innocenti, imprigionati dai Korinn mentre erano nei loro giacigli. Si sentì morire.

***

Come si sentiva ad aver fatto tutto ciò?

Era pieno di rabbia.

E ora voleva la sua reazione. Voleva sentirla soffire come stava soffrendo lui per il suo complicare le cose. Che bisogno c’era di scappare?

Mettersi contro il destino?

Aveva già perso.

Che sapesse, che capisse a cosa stava andando incontro.

***

 

Raggiunsero l’hotel, dove si separarono. Tess era preoccupata per l’amica, e chiese a una ragazza che lavorava all’ingresso di non farla uscire dall’edificio. Finché era lì era al sicuro.

Lily si incamminò sulle scale, sentendosi una donna che, già morta, si comportava come gli altri esseri viventi. Perché  non riusciva a piangere? Perché non riusciva a sfogarsi? Voleva gettare la maschera e piangere, voleva cadere nell’oblio.

Come dire… E’ tutto quello che vuoi: ricordo…o oblio, gioia artificiale…. E’ un modo per poter piangere, o togliersi la maschera o ribellarti.

Ricordò le parole di Kei, ricordò di cosa parlava:  e ricordò che lui aveva intenzione di tenerne qualche bottiglia in camera. Alcool. Le serviva Alcool.

 




Hi Everyone!
Grazie per esservi presentati anche stavolta all'appuntamento con questa storia., che finalmente sta prendendo piede.  I ragazzi che stanno viaggiando insieme hanno responsabilità e caratteri diversi e modi differenti di reagire di fronte alle situazioni... in questo capitolo e nel prossimo penso (spero)che si inizi a capire.
Ho messo molte cose in questo capitolo... Ma tutte sono solo "dei semi", vedremo i loro effetti nei prossimi.
Ma passiamo a voi!!
Grazie tanto, tantissimo a chi ha messo la storia nelle "seguite" e a chi ha recensito!

grazie a
Vegeta Hiwatari!
Ti ringrazio per la recensione attenta e precisa, assolutamente non superficiale. Non sai quanto piacere mi abbia fatto che un lettore selettivo come te abbia aperto questa storia!
Mi piacerebbe sapere cosa ti aveva reso prevenuto, cioé: si tratta di qualcosa che ho scritto nell'introduzione?
Comunque la tua recensione mi é stata utilissima, in effetti non sempre tengo a mente certe regole della grammatica che invece dovrei rispettare e avere qualcuno che me lo segnali é proprio una grande fortuna! Davvero, grazie tantissimo per l'attenzione con cui hai recensito e per il tuo commento!
Spero di poter contare ancora sul tuo punto di vista!

Henya
Weeeeeeee ragazza che bello risentirti! Mi sei mancata!
Ovviamente lui non poteva mancare... Io cerco di sviluppare una storia  senza farlo intervenire troppo, ma é impossibile non lasciare che la influenzi, Yuri é troppo carismatico per  non  attirare l'attenzione su di sé e far vertere sulla sua persona alcuni capitoli!
Mi hai riempito di complimenti *.* (ammettilo, tutto a causa del personaggio di cui sopra) e caspita si vede che hai letto con attenzione! Grazie *.* davvero mi mancavano i tuoi commenti! E grazie per la segnalazione sul sogno...preziosissima, non ci avevo fatto caso!! SPASIBA
Ovviamente non posso non  concludere mettendoti pressione perché TU pubblichi presto i capitoli della TUA storia ehehe
Grazie e a risentirci presto!

Quind auguro a tutti Buon Natale e Buon Anno!
Non so quando riaggionerò perché tra poco inizia il periodo di esami ma spero presto!
Grazie a tutti!
  
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