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Autore: Aoimoku_kitsune    27/12/2012    5 recensioni
La guerra sta distruggendo sogni e speranze. La notte di Natale si affaccia su tutto il paese del fuoco.
Sasuke, prima di raggiungere il campo di battaglia, si ritrova a vivere un sogno che alla fine gli piace e dalla quale non vuole svegliarsi. Quando torna alla realtà si rende conto che la strada che aveva scelto all'inizio gli ha rovinato l'esistenza, corrodendolo lentamente. Cosi' ritorna dal suo primo amore, mette via l'orgoglio e con coraggio cerca di dirgli che è cambiato.
Perché ha visto il loro futuro insieme.
Si può sempre tornare indietro nella vita, basta avere il coraggio di rimettersi in gioco.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: Naruto Shippuuden
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Il mondo sta andando sotto-sopra

I raggi del sole del nuovo giorno stavano riscaldando il viso di Sasuke che, stranamente a quanto si aspettava dalla posizione scomoda in cui si era addormentato, non voleva svegliarsi.
Sotto al copro sentiva un tepore nostalgico di un letto comodo, quasi conosciuto.
Aggrottò le sopracciglia e sospirò.
Facendolo, si accorse di un peso allo stomaco che gli rendeva difficile il respiro.
Mugugnò, aprendo lentamente le palpebre e fissò il… soffitto?
Spalancò gli occhi, cercando di alzarsi.
Vedendo che non riusciva in un impresa così semplice per uno shinobi, fissò verso il basso, sbarrando gli occhi al capo biondo che gli si stagliò davanti.
Comodo e scomposto come solo Naruto sapeva fare, il ragazzo abbracciava la vita di Sasuke, stretto, mentre teneva in una morsa di ferro le gambe del moro tra le sue, e il capo appoggiato mollemente sul suo stomaco.
Sasuke strinse le coperte sotto alle mani, sentendone la morbidezza e il calore che emanavano.
Stava sognando?
Era ancora uno stupido scherzo della sua mente?
Allungò una mano verso la chioma bionda.
Naruto si mosse e come se cocesse, Sasuke ritirò il braccio, portandoselo al petto.
Il ragazzo sopra di lui si voltò, pronto a svegliarsi e Sasuke si ritrovò a fissare scioccato il viso del ninja.
Naruto era cambiato.
Ed era impossibile che una persona potesse cambiare così tanto in quei pochi mesi di lontananza.
Il viso di Naruto era più maturo, più adulto. Le sopracciglia ricordavano il profilo delle ali di un predatore in volo. Le labbra erano come un tempo, forse, quella superiore era più piena.
Il viso, anche se aveva tenuto tratti inconfondibili come le cicatrici sulle guance, era affilato, meno tondo di quando si ricordasse.
Naruto sospirò e aprì gli occhi che puntò fin da subito in quelli di Sasuke.
Quello sguardo era così intenso che Sasuke rischiò di dimenticare chi fosse. Si sentiva come se fosse sempre stato parte di lui, come se avessero sempre condiviso gli stessi bisogni.
Lui continuò a fissarlo.
Poi un sorriso dolce si affacciò sul quel viso e Naruto si alzò, tenendosi su un braccio.
Sasuke fissò a rallentatore come Naruto si avvicinò a lui e socchiuse appena gli occhi, porgendogli le labbra.
Che diamine stava accadendo?
Spalancò gli occhi e con un gesto improvviso scaraventò lontano da lui Naruto che rimbalzò sul letto, fissando scioccato il moro che si alzava.
-Che diamine… Hai le tue cose?
Sbraitò il biondo, furioso mentre si alzava anche lui, mostrandosi con indosso una maglietta larga nera e le gambe nude.
Sasuke deglutì, guardandosi le mani.
Perché la distanza dal suolo si era intensificata?
Sentiva il suo corpo diverso, come se non fosse realmente il suo.
Sentì Naruto sbuffare e voltarsi verso l’armadio, afferrando un cambio.
-Tsk… ma guarda te. Uno cerca di dare il buongiorno al proprio compagno e si ritrova a gambe all’aria.
Borbottò, afferrando con stizza un pantalone e una felpa.
Sasuke guardò Naruto scioccato e con le palpebre spalancate.
-Ch… compagni?
Naruto appoggiò le mani sui fianchi, sporgendosi appena in avanti.
-Per caso ieri ti sei ubriacato? Siamo sposati, bastardo.
Ringhiò, mostrando la mano con l’anello.
Sasuke indietreggiò.
Prima che potesse fare qualsiasi cosa, dalla porta della camera spuntò una bambina bellissima.
I capelli erano dei boccoli lunghi e neri, e ricadevano sulla schiena in un movimento veloce come i saltelli felici della creatura.
Gli occhi vispi puntarono Sasuke e la bambina sorrise.
-Tousan… oggi c’è il primo giorno di accademia…
Strillò contenta, correndo verso il genitore, abbracciandogli le gambe.
Il corpo del moro si tese e guardò verso il basso.
Aveva capito bene?
Quella bambina lo aveva chiamato… papà?
-Scusate… Mika mi è scappata all’improvviso.
Ridacchiò un uomo al di là della porta.
Naruto ricambiò con un sorriso, scuotendo appena il capo, mentre Sasuke si sentì mancare il terreno sotto ai piedi.
-Ehi, hai per caso visto un fantasma, otoutoo?!

   
 
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