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Autore: Anya_BlackAngel    31/12/2012    2 recensioni
Amy, una ragazza appena diplomata e in vacanza, nel suo scontro all'aeroporto perde un oggetto preziosissimo: il suo diario.
Il caso vuole che a ritrovarlo sarà Jared Leto, proprio la persona cui Amy immagina di parlare nel diario.
Curioso comincia a leggerlo e ben presto comincerà una lunga ricerca della misteriosa ragazza che lo ha scelto come confidente.
* * *
Dal Capitolo 3...
" Eccoci! Non senti che dolce profumo di metropoli?
- Io sento puzza. Del tuo cervello che frigge.
Shannon si sistema il giacchetto e sospira.
Non é contento.
- Dov'è Tomo? - domando per distrarlo.
Lui si guarda intorno e ridacchia.
- Sta flirtando con delle ragazze appena arrivate da Parigi.
- Uh lalá!
Mio fratello sbuffa rumorosamente.
- Che hai? Mi sembri un pó su di giri.
- Tu che dici? Per colpa tua abbiamo perso l'aereo. Potevamo essere qui, luogo che non mi
entusiasma particolarmente, almeno tre ore fa!
- Sei il solito rompipalle.
Shannon reprime a stento la furia omicida mentre Tomo ci raggiunge allegramente con dei
foglietti in mano.
- Allora? Dove si dorme?
"Staremo due settimane dalla mia amica Emily. Ha un attico proprio di fronte a Central Park."
- Al Plaza!"
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dear Diary...

11. Finally!

 

- Jared ascolta. Devi stare calmo. L'abbiamo vista, è già qualcosa no? Siamo riusciti

ad indovinare uno dei luoghi in cui trovarla. Vedrai che ce la faremo.

Tomo cerca di tranquillizzarmi.

Inutilmente.

- Tomo non capisci? Era qui, davanti al mio naso. E non sono riuscito a riconoscerla.

- E allora? Non la conosci molto bene, è normale.

Non mi interessa. Non lo ascolto.

Mi prendo a pugni la fronte poi mi avvio a passi lunghi verso il parco per recuperare mio

fratello, che invece di aspettare buono e zitto seduto sulla panchina, è già a metà

strada.

- Raggiunta?

- Non fiatare - lo zittisco io.

Lui ridacchia e si sistema gli occhiali. E' la prima volta che lo sento ridere di gusto in mia

presenza e ciò mi rincuora. Almeno la giornata non è andata male del tutto.

- Forza ragazzi - Mofo compare alle nostre spalle - torniamo in albergo.

Sconsolati ce ne andiamo via dal parco.


Shannon è stranamente felice.

Troppo felice per i miei gusti.

Immerso nei miei pensieri sposto la mano e mi verso il caffè bollente sulla mano.

- Ahia! 

Impreco a mezza voce mentre mi asciugo e finisco di riempire la tazza.

Faccio un giro completo della sala osservando cosa c'è di buono da mangiare. Dopo un'attenta

scansione delle pietanze opto per una brioche alla nutella e una sfogliatina alle mele.

- Hai fame Jay?

- Scusa Mofo ma non ho voglia di parlare.

Shannon e Tomo si guardano negli occhi poi tornano a occuparsi dei loro caffè.

C'è qualcosa di strano nel loro modo di comportarsi ma non sono molto dell'umore per sprecare

tempo ad indagare.

- Allora oggi dove si va?

Faccio le spallucce - Decidete voi due.

- Perfetto - interviene Shannon - Approfitto di questa libertà di scelta per poter visitare il Palau de

la Musica.

Tomo batte un pugno sul tavolo facendo sobbalzare tutto.

- Aggiudicato!


La luce del sole filtra nel salone attraverso il bellissimo vetro colorato del soffitto.

Adoro questo posto. Ci sono dentro da pochi minuti ma già lo amo.

Il Palau de la Musica riesce a trasmettermi un insolito senso di pace.

Forse è proprio per questo che Shannon lo ha scelto. Prendo il cellulare e guardo per la millesima

volta il suo sms.

Domani mattina, ore 10 al Palau de la  Musica. 

Sei libera?

Shan

Ancora non riesco a crederci. Ieri quando mi ha chiesto il numero di telefono sono quasi svenuta.

- E' importante. Fidati, non sono un maniaco! 

A quella battuta abbiamo riso entrambi.

Nervosa mi alzo per fare una piccola camminata tra le file di sedili del salone. Mi sgranchisco le 

gambe un attimo poi mi siedo nuovamente e comincio ad osservare il soffitto.

L'enorme vetrata centrale è davvero stupenda. Ha colori che sfumano dal rosso all'azzurro e al

centro scende verso il basso in un cono. E' circondata da due cornici di rose, fiori che si trovano

anche intorno agli archi situati sopra le volte delle finestre.

Ok, ok, lo so. La mia descrizione non rende, ma la colpa è di questo posto così bello da essere

indescrivibile a parole.

Un tonfo mi fa sussultare riscuotendomi.

- Falla finita di fare il cretino! - un sussurro.

All'improvviso compare Tomo che spintona Jared come se fosse un toro infuriato facendolo cadere

a terra. Poi, con la stessa velocità con cui è entrato, scompare.

Jared si alza scazzato sistemandosi il maglione. Si passa una mano tra i capelli, sospira poi si guarda

intorno.

In mano ha un oggetto piccolo e rettangolare che non riesco a distinguere.

Non appena mi vede lo lascia cadere a terra provocando un tonfo che echeggia nel salone per un 

minuto. 

- Trovata!

Deglutisco confusa.

La mia non era una paranoia, i Mars mi stanno seguendo sul serio.


* * * 

Capitolo corto, ma non ne potevo più di far

soffrire Jared! >.<

Buon Anno a tutti! <3

 

 

 


 


  
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