Feels like
Home
Somethin' in your eyes, makes me
wanna lose myself
Makes me wanna lose myself, in your arms
There's somethin' in your voice, makes my heart beat fast
Hope this feeling lasts, the rest of my life
If you knew how lonely my life has been
And how long I've been so alone
And if you knew how I wanted someone to come along
And change my life the way you've done
Chantal Kreviazuk
*°*°*
Un sospiro esagerato si
leva dalle sue labbra. Mi scruta con quegli occhi azzurri stramaledettamente
espressivi. Ha l’aria stanca e sbattuta, ma io non ho resistito, e come ogni
sera l’ ho provocato per il piacere di vedere quelle sue labbra rosee
corrucciarsi ed arrabbiarsi con me. Litigare, discutere, giocare e ridere con
lui, mi fa sentire viva...
Mi porto una ciocca scura
e boccolosa dietro l’orecchio sinistro. Li odio questi
capelli, mi cadono sempre alla rinfusa sulle mie spalle troppo minute. Mi inumidisco un labbro mentre appoggiò il mio capo sulle
braccia conserte sul tavolo. E’ così dolce da questa prospettiva, che rimarrei ad osservarlo fino a domani.
-Hermione, ma perché devi
sempre rompermi con i compiti?! Anche Harry non li ha
fatti, però a lui non dici mai niente!- mi dichiara sorridendo sarcasticamente.
Harry si volta verso di
noi, gli occhiali alzati sulla fronte e lo sguardo concentrato sulla pluffa
rossa che sta lucidando. La riconosco, è quella della
bacheca dei trofei. La sfera riflette la luce arancio del fuoco, illuminandomi
i ricci. Con questo gioco di ombre sembrerò
sicuramente uno spaventapasseri. Sbruffo, iniziando a
stiracchiarmi e ad allungarmi casualmente
verso la direzione di Ron. Ha un profumo di pulito così buono!
-Ron, io lo faccio solo
per te! Vuoi entrare nel corpo degli Auror con Harry?- gli
domando afferrando un grosso tomo dalla mia borsa. L’ho trovato oggi
pomeriggio nella biblioteca, nulla di impegnativo, una
buona lettura rilassante.
Oso
portare scioccamente i miei occhi sul
suo volto, ed immediatamente, arrossisco. Sta sorridendo così dolcemente che il mio cuore ha fatto un salto
nel petto. Ha dei denti così bianchi e dritti che è un piacere guardarli. Non come i miei, migliorati solo grazie alla magia al 4°anno.
-Non mi sorridere così,
perché tanto non mollo... finisci i compiti e dopo potrai giocare con Harry a
scacchi!- gli dico in un tono autoritario e convincente. Mi ricordo in modo
impressionante la Signora Weasley.
Ron si appoggia sul gomito
mentre allunga una mano verso una ciocca che mi ricade docilmente sulle labbra.
L’afferra amorevolmente e senza volerlo mi sfiora la bocca e la guancia con la
punta delle sue dita fredde. Non so se lui ha provato quello che ho sentito io.
Un lungo brivido sulla schiena, una scossa elettrica
che ancora una volta mi ricorda quanto io desideri il mio migliore amico.
Inghiotto il vuoto
abbassando i miei occhi troppo scuri per osare guardare quelli estremamente limpidi di lui...
-Ehi, voi due!- Harry ci richiama mentre rimette a posto il “Set di pulitura di
Bolidi e Pluffe”. –Sbrigatevi a terminare i compiti, voglio stracciarvi a scacchi,
oggi!- si sfrega le mani prima di avviarsi a prendere i pezzi e la scacchiera
situati sul tavolo più vicino alla finestra.
Ron si inumidisce le
labbra riprendendo a scrivere sulla pergamena. Mi soffermo ancora una volta a
guardarlo senza ragione.
Perché deve essere così sexy?
Il mio migliore amico non
solo è dannatamente bello e dolce, ma ha anche quel “non so che” che lo rende
atrocemente ed irrimediabilmente SEXY!
Mordicchia la punta della
sua penna. Cosa darei perché al posto di quell’oggetto ci
fossero le mie labbra. Abbasso tristemente il mio
sguardo tornando a fissare le pagine ingiallite del volume. Vorrei tanto
riuscire a leggere tre parole di fila senza dovermi immaginare Ron mentre mi
prende tra le braccia e mi bacia appassionatamente.
Che tristezza!
-Finto!- esclama
all’improvviso regalandomi un altro sorrisone da cucciolo. Alzo
lo sguardo iniziando a squadrargli il volto. Sa benissimo che deve prima
farmelo leggere. Diligentemente mi consegna la pergamena. La sua grafia è
minuta e rotonda, a tratti spigolosa e irregolare...
Leggo con difficoltà il saggio sulle “Pozioni Velenose” che Piton ci ha
assegnato questa mattina. Correggo saltuariamente qualche errore grammaticale,
ma per il resto può andare. Alzo gli occhi scuri incontrando i suoi molto più
chiari, è in attesa del verdetto.
Ripongo con estrema
lentezza l’inchiostro e la penna con i quali ho fatto
le correzioni, chiudo il libro che stavo leggendo... adoro farlo stare sulle
spine. Ma ancora di più adoro sentire il suo sguardo
su di me. Alzo timidamente la testa appoggiando le mani sulla sua pergamena.
Sotto le dita sento i solchi che la sua grafia ha lasciato sulla sottile
filigrana. E’ così tenero quando mi guarda con quegli occhioni tristi.
-Bravo...- gli dico
porgendogli il foglio. –Ora puoi andare a giocare-
Rimane interdetto mentre
tremante ed incredulo afferra la pergamena.
-Davvero?- mi domanda
alzandosi dalla sedia. Io asserisco col capo, inclinandolo leggermente. Mamma mia quanto è alto. Sfiora sicuramente il metro e ottanta. Le spalle larghe sono scolpite e ben
piantate. Le mani grandi, nonostante tutti quegli allenamenti, continuano ad essere morbide. Sono così presa dai miei pensieri che non
mi accorgo che si fionda su di me sollevandomi con
estrema facilità dalla sedia. Mi stritola in una morsa amichevole.
-Allora, sabato esci con
me, Hermione?- mi chiede all’improvviso. E’ la decima volta in questa settimana
che mi fa una proposta simile. So che sta scherzando, ma non riesco ad evitare
al mio cuore di saltare. Gli do un piccolo schiaffo sul braccio, mentre mi
tiene ancora sollevata di qualche centimetro dal suolo.
-Sta attento, Ronald,
perché fino alla fine potrei anche accettare!- esclamo ridendo. Ron mi stritola
ancora di più. Si avvicina eccessivamente al mio viso. Sento il suo respiro
tiepido sulla pelle delle guance. Non
riesco ad evitare di rabbrividire. Lui lo avverte e si allontana guardandomi
interrogativamente. Mi rimette a terra iniziando a sfregarmi la schiena con
eccessiva veemenza.
-Freddo,
piccola?!- mi domanda.
Certo che non ho freddo!
Le mie guance per l’eccessivo caldo, provocato dalla sua vicinanza, stanno
andando a fuoco. Sospiro sorridendogli:
-Sì, un po’-
Si sfila il maglione
grigio della sua divisa e me lo poggia sulle spalle.
-Vai a sederti davanti al
fuoco... io ed Harry arriviamo tra poco-
Arrossisco furiosamente
notando la sua maglia intima fuoriuscire dalla camicia candida. Quello scorcio
di biancheria insieme alla prestanza del suo fisico mi mandano
letteralmente in visibilio. Asserisco aritmicamente col capo
recandomi a sedermi comodamente sulla poltrona. Il profumo di Ron
impregna la sua maglia. Rimarrei volentieri accoccolata su quel divano
abbracciando, provando e sentendo il suo buon odore. Mi mordo le labbra quando
Ron si accomoda accanto a me sul piccolo divano. E’ così profumato e caldo che
vorrei abbracciarlo e dormire tra le sue braccia. Forse finalmente riuscirei a riposare
tranquilla. Si stiracchia mentre attende Harry intento a ripescare tutti i suoi
pezzi preferiti nella grande panca dei giochi sotto la
finestra della sala comune.
Ron appoggia un braccio
sulle mie spalle attirandomi verso di lui.
Questo è davvero troppo.
Mi irrigidisco
cercando di non pensarci. Avverte la mia freddezza ed inizia a massaggiarmi
languidamente un braccio.
Ho capito.
Il mio migliore amico
vuole uccidermi di piacere. Mi mantengo distaccata senza ricambiare in nessun
modo quelle coccole tanto desiderate. Quanto sono
stupida!
-Perché non vuoi uscire con me?!- mi domanda sfregando il suo naso sui miei capelli.
Dio, adesso gli tappo la
bocca con un bacio. E’ troppo bello, dolce, simpatico, caldo, profumato...
Io rido
nervosamente cercando velocemente una risposta. Non posso dirgli che potrei saltargli addosso, se
non ci fosse qualcun altro a controllarmi.
-Perché
siamo amici...-
Lo sento sollevare la
testa dai miei capelli.
-Già...- mi risponde
sollevandomi di peso e portandomi sulle sue gambe.
Ho capito; vuole usarmi di
nuovo come portafortuna per la partita a scacchi. Peccato che lui non ne abbia affatto bisogno. Io, però, non sollevo nessuna obbiezione mi limito ad appoggiarmi sul bracciolo
della poltrona.
-Se non fossimo
amici?- domanda all’improvviso.
Cerchiamo a vicenda lo
sguardo dell’altro.
-Ancora con questa
scemenza di Hermione sulle gambe?!- la
voce falsamente arrabbiata di Harry mi arriva alle orecchie.
Ron mi passa un braccio
attorno ai fianchi attirandomi a lui possessivamente. Dio
adesso tocco il cielo con un dito. E’ così bello essere accanto a lui, e
soprattutto sentirsi un po’ importante
per lui.
-Sai che funziona!-
ribatte infilando la testa sotto il mio braccio. Rido.
- E’ proprio questo il
problema! Funziona troppo bene, ecco
perché mi da fastidio. Tu sei già praticamente
imbattibile con lei in braccio diventi inespugnabile...-
Accarezzo i capelli
amaranti del mio amico.
-Non preoccuparti, Harry, sono troppo stanca... starò qui solo una manche, d’accordo?-
Il moro sorride trionfo
all’indirizzo di Ron.
-Così impari!-
Sento serrare la presa
intorno a i miei fianchi e non posso far a meno di
arrossire compiaciuta.
-Rompi di meno e inizia a
sistemare i pezzi- abbaia Ron iniziando a massaggiarmi delicatamente il
polpaccio che penzola sul suo ginocchio. Quel contatto impalpabile mi manda
sulla luna. Quelle dita fredde percorrono febbrilmente la pelle della mia
gamba. Diversi brividi mi percorrono la schiena, ed ecco, che, nuovamente, mi irrigidisco nel suo abbraccio. So che non lo fa apposta e
senza nessuno scopo, ma le sue attenzioni mi fanno sempre questo
effetto.
Sono così presa da Ron che
non mi accorgo che il buco del ritratto si apre.
Seamus Feannigan, entra
velocemente. I capelli color sabbia sono disordinati
sulla fronte. Gli occhi scuri si soffermano sulla mia figura. Lo vedo
arrossire. Chissà cosa gli è successo.
-Ciao.- si accomoda sul
divano accanto a me e Ron. Continua a fissarmi senza battere ciglio. Le labbra
rosse si inclinano in un sorriso.
-Hermione devo chiederti
un favore...- io e i miei amici ci voltiamo a guardarlo.
Gli sorrido dolcemente.
-Sì, dimmi
Seamus.- lo esorto. Ron non mi massaggia più le gambe,
fortunatamente, così riesco anche a fare una o due frasi di senso
compiuto.
-Mi faresti ripetizioni di Artimanzia?! Sono rimasto un po’ in dietro a causa del
club dei duellanti e così...-
Ron si irrigidisce.
-Certo, dimmi dove e
quando- gli dico secca cogliendo la distrazione del rosso per alzarmi da quel
comodissimo giaciglio. Lui mi guarda corrucciato.
-Martedì e venerdì, dopo
cena?!-
Ha scelto i giorni in cui
ho meno da fare. Chissà come avrà fatto a beccarli?
-Perfetto...- sorrido ai
tre ragazzi afferrando la mia pesantissima borsa dei libri.
-Dove stai andando?- mi chiede Ron scrutandomi con i
suoi occhi azzurri.
-Nel mio
dormitorio...Buona notte a tutti- non do a nessuno dei miei migliori amici il
bacio rituale, non voglio che si diffonda la voce di questa mia dolcezza nei
loro confronti. Girano già abbastanza pettegolezzi sui noi tre senza che io li
alimenti con certi comportamenti. Mi volto, ma sia Ron che Harry si
schiariscono rumorosamente la voce. Si accorgono sempre quando salto quel
piccolo gesto.
-Non hai
dimenticato qualcosa?- mi domanda Harry sollevando la testa.
Arrossisco,
adesso non posso tirarmi in
dietro.
Mi avvicino ad Harry scoccandogli un piccolo bacio sulla fronte un po’
più in basso della cicatrice. Lì, può baciarlo solo Ginny. Mi volto raggiungendo Ron che pazientemente
aspetta il suo turno. Sono un po’ titubante ma alla fine mi chino su di lui e
sfioro la sua fronte calda con le mie labbra. Quanto è bello
poterlo baciare senza destare sospetti.
Finalmente
posso andare, mi sistemo meglio la sacca nera sulle spalle e mi dirigo verso i
dormitori femminili senza guardare affatto Seamus.
Non faccio nemmeno un
passo che la voce di quel ragazzo mi rimbomba nelle orecchie.
-Posso avere anch’io
questo bacio della buonanotte?-
Mi giro arrossendo
furiosamente. Ron lo sta squadrando con il sopracciglio inarcato.
Prima che io possa rispondere qualcosa lui mi precede.
-No- spara secco al ragazzo biondino. Non so per quale
motivo ma quel comportamento non lo sopporto. Non mi piace quando diventa
troppo possessivo.
Mi avvicino silenziosa al
divano e mi rivolgo a Seamus. Scoccò perfidamente un’occhiata in tralice al mio
amico rosso.
-Certo...- mi chino sulla
fronte di Seamus e gli concedo il bacio
della buonanotte. Non l’avrei davvero voluto dare, ma l’ho
fato solo per punire Ron del suo comportamento iper-protettivo.
Sento gli occhi di Ron
puntati sulla mia schiena mentre velocemente lascio la stanza e salgo verso il
mio dormitorio. Prima di raggiungere la porta delle ragazze del
7°anno, sento Ron parlare a voce un po’ troppo alta.
-Solo io ed Harry abbiamo diritto a quel bacio!-
Ok.
Ne avevate già abbastanza delle mie storie ma questa è una mini,
mini fanfiction di 5 o 6 puntate massimo. Che ho scritto nell’arco
della scorsa settimana. I chaps non superano la lunghezza di 6 pagine...
spero vivamente che vi piacerà fatemi sapere e per chi non l’avesse
notato non ha nulla a che vedere con le mie altre ffc. DAAB (da Auror a
Babbani) arriverà molto presto.
Se vi va lasciatemi un mini, mini commento!
AngéleJ