Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Angele87    25/07/2004    19 recensioni
"Qulcosa nei tuoi occhi mi fa sentire come se mi perdessi e non sapessi più chi sono. Qualcosa nella tua voce mi fa vibrare come la corda di un violino.Non sai quanto sono stata sola prima che tu mi offrisse la tua amicizia... e adesso mi sento a casa solo se tu mi sei vicino, mi sento felice solo se tu mi abbracci e mi tieni accanto a te... Lo sai cosa ho fatto per ripagarti della tua amicizia, Ron? beh, smeplice... mi sono innamorata di te!"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Feels like Home -4-

Feels like Home -4-

 


Somethin' in your eyes, makes me wanna lose myself
Makes me wanna lose myself, in your arms
There's somethin' in your voice, makes my heart beat fast
Hope this feeling lasts, the rest of my life

If you knew how lonely my life has been
And how long I've been so alone
And if you knew how I wanted someone to come along
And change my life the way you've done

 

Chantal Kreviazuk

 

 

Prima di iniziare i dovuti avvisi.

 

I personaggi di questa one-shot appartengono tutti alla scrittrice J.K. Rowling e a tutti coloro aventi diritti. I fatti narrati non sono mai avvenuti nella saga di Harry Potter (ahimè..)

 

Io li ho utilizzati solo ed esclusivamente per puro divertimento.

 

Questo racconto è stato scritto senza alcuna intenzione di lucro, quindi, si ritiene che nessun diritto di copyright sia stato infranto.

 

 Non immaginavo che dopo quella sfuriata con Ron e l’accettare  l’invito di Seamus mi sarei mai sentita così... sola.

 

Non avrei mai potuto immaginare che senza la compagnia di Ron non sarei più riuscita a chiamare Hogwarts casa. In effetti non è una vera e propria casa ma, visto che, per la maggior parte dell’anno, vivo qui e che le persone a cui più sono legata sono qui non saprei in che altro modo chiamare questa scuola.

Devo ammetterlo, girare per i corridoi senza la scorta di Harry e Ron è abbastanza stressante. Non mi sento protetta. Ron mi faceva sentire al sicuro e accanto a lui credevo che nulla avrebbe potuto toccarmi ma adesso che non ci rivolgiamo la parola da quasi un mese mi sento una schifezza.

E peggio ancora mi sento un’opportunista visto che esco con Seamus solo perché non voglio rimanere del tutto sola. Va bene, non è che ci esco proprio.. diciamo che mi fa compagnia in biblioteca, per i corridoi, in sala comune, nel parco... in poche parole fa quello che Ron ha fatto per 7 lunghi anni.

 

Sospiro mentre per la terza volta il ragazzo dai capelli sabbia mi richiama.

 

-Ma is può sapere perché sei sempre così silenziosa?-

 

Bella domanda... Perché non riesco più a fare un discorso senza che il fiato mi si mozzi in gola a causa di Ron? Ho sempre la mente altrove, non sono mai concentrata e questo non fa bene al mio rendimento scolastico. Ieri per colpa sua ho aggiunto una goccia di asfodelo in più nella mia pozione e... questa non è venuta pienamente grigia e argentea come il professor Piton aveva detto. Aveva più che altro una colorazione grigia tendente al celeste brillante...

Lui e i suoi tristissimi occhi sulla mia schiena. Perché devo essere in grado di avvertire il suo sguardo sempre e comunque? Perché devo vibrare come una corda di violino ogni volta?

 

Sono stanca di tutto questo. Mi piacerebbe tanto fare la pace con Ron. Ma non è facile, visto che adesso passa la maggior parte del tempo ad esplorare l’apparato digerente di Lavanda. Pare che facciano coppia fissa. Si sono messi assieme circa... Mah?! Non saprei neanche dire quando. Sono così disgustata del comportamento di quell’oca... ma, soprattutto, sono arrabbiata con Ron.  

Certo, a me non dovrebbe interessare. Ma, allora, perché ieri sera ho utilizzato un incantesimo urticante sulle lenzuola del letto di Lavanda? Devo ammetterlo è stato molto divertente, però non avrei dovuto.

 

-Oh, oh!- mi richiama di nuovo Seamus sventolandomi una mano vicino al naso.

 

Io mi riscuoto sorridendogli.

 

-Certo, scusami. Sto pensando al tema di pozioni che devo svolgere questa sera.-

 

Seamus mi guarda sospettoso. Ormai ha iniziato a conoscermi. Mi afferra una ciocca boccolosa che è scivolata sulle mie labbra. Sono screpolate e rosse a causa del freddo di metà Dicembre. Mi sorride ed io come al solito divento rossa. Sono imbarazzata. A sempre quel suo modo tutto speciale di posare quegli occhi scuri su di me. E’ un modo bellissimo ma allora perché non mi trasmette nessuna emozione a parte un inadeguatezza terribile?

 

-Ti do un mano se vuoi?-

 

Questa è bella! Lui vuole dare una mano a me in un saggio di pozioni. Va beh, che è in gamba ma io sono Hermione Granger e per studiare, almeno, non ho bisogno di nessuno. Gli sorrido comunque è stato molto gentile. Mi libero dalla sua presa e mi allontano di qualche passo.

 

-No, figurati...Ora, però, vado al campo di Quidditch, Harry vuole parlarmi... Ci vediamo più tardi!- e senza voltarmi in dietro corro giù per le scale dell’ingresso e mi fiondo sulle porte di quercia. Volo a perdi fiato sul prato. Sento il vento freddo sferzarmi il viso, i capelli agitarsi, il mio cuore accelerare il battito. Ed improvvisamente quel brivido che mi percorre la schiena.

Ron mi sta osservando. Non so dove. Ma è qui vicino e mi osserva. Quel brivido può trasmettermelo solo lui.

 

Mi blocco, all’improvviso, la gonna fa una piccola ruota quando mi giro di scatto. Scruto il mio campo visivo ma del mio ex migliore amico non c’è nessuna traccia. Mi porto i lunghi boccoli lontano dagli occhi e riprendo la mia corsa.

 

Forse mi sono sbagliata.

 

Arrivo trafelata alle porte dello stadio ma prima che possa spingerle per entrarci Harry le spalanca sorridendo.

 

-Allora, Ron aveva visto giusto!- dice allegramente.

 

Ron?Aveva visto giusto? Harry, invece, aveva preso un boccino in mezzo agli occhi...

 

-Cosa?-

 

-Sì, ti ha visto correre per venire qui... E’ lì, sulla scopa!- continua indicandomi col capo la figura  rossa che troneggia contro gli anelli dello stadio. Sento il mio cuore fermarsi quando all’improvviso incontro i suoi occhi chiari.

 

Non mi ero sbagliata.

 

Sono tentata di sorridergli ma sono ancora un po’ arrabbiata; abbasso lo sguardo e riprendo a fissare il mio migliore amico.

 

- Di cosa volevi parlarmi?-

 

Harry sorride. Si sposta leggermente dall’ingresso per farmi passare. Io entro senza esitare nel grande campo. Mi sento male all’idea di quello spazio immenso.

 

-Ecco volevo farti una proposta... sai Ginny non sta bene. Ha preso l’influenza che la costringerà al letto per i prossimi 15 giorni e noi venerdì partiamo per il ritiro...-

 

-Quale ritiro?-

 

-Ecco, ho organizzato un ritiro per le vacanze di Natale. I genitori di Dean hanno una piccola villetta dove c’è un campo di Quidditch e visto che molti di loro vorrebbero andare in vacanza ho pensato di fare una vacanza allenamento...Andiamo Hermione... tu sei l’unica ragazza che non si scandalizzi più di tanto dei comportamenti maschili, insomma sei amica di Ron e mia...-

 

-Ex amica di Ron...- preciso incrociando le braccia sul petto.

 

-Andiamo finiscila! So che non è vero...- mi dice guardandomi negli occhi. -Non so se hai notato come ti si sono illuminati gli occhi quando ho detto che Ron ti aveva visto da lontano!-

 

Increspo le labbra nel tentativo di ribattere... ma non ci riesco. So che ha perfettamente ragione.

 

-Comunque, non sono venuta fin qui per parlare di questo. Arriva al sodo, Potter-

 

Inarca un sopraciglio quando sente che lo chiamo per cognome.

 

-Voglio che tu diventi il factotum della squadra nel frattempo che Ginny non si rimette!- 

 

Le sue parole rimangono sospese nell’aria; non ho ben capito...

 

-Cosa?-

 

-Hai capito benissimo!-

 

Beh, in effetti ha ragione.

 

-Harry io... non... credo di esserne capace!-

 

-Ti prego- mi dice chinandosi e prendendomi le mani. Mi guarda con i suoi occhi verdi e grandi. Non posso incontrare il suo sguardo. So che non gli saprei dire di no!

 

-Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, - ripete come una cantilena. Non riesco a rifiutare.

 

-Va bene...-

 

-ti prego, ti... Davvero? Non speravo potesse essere così facile, convincerti!- mi prende in giro scompigliandomi i capelli.

 

Gli sorrido perfidamente incrociando le braccia.

 

-Sia chiaro, che porterò i libri così non rimarremo indietro...-

 

Harry spalanca la bocca incredulo. La sua espressione è così buffa che io non posso fare a meno di ridere.

 

Ancora una volta sento quello strano brivido. Ron mi sta guardando.

 

-Verrà anche lui?- chiedo tornando seria all’improvviso.

 

Harry rimane in silenzio e si mette le mani nelle tasche della divisa.

 

-Sì...- sospira diventando leggermente più triste. –Perché non cerchi di approfittare di quest’occasione per risistemare le cose.-

 

Mi mordo le labbra. Ancora una volta, Harry pensa che Ron abbia ragione.

 

Sembra leggermi nel pensiero perché poco dopo mi dice.

 

-Non penso che la colpa sia tua, anzi, so per certo che è completamente la sua... ma sai com’è fatto! Si sentirà così in colpa da non riuscire nemmeno a guardarti negli occhi...-

 

Sospiro. In effetti, so benissimo com’è fatto Ron. Lo so fin troppo bene.

 

-Non lo so, Harry...mi ha fatto un po’ troppo male, questa volta- gli dico cercando la figura di Ron nel cielo. E’ cos bello quando è concentrato sulla pluffa da intercettare.

 

-Ehi, piccola. Sai che non voleva dire nulla di cattivo. Ti vuole bene; forse è l’unico che te ne vuole più di me!- mi assicura accarezzandomi la guancia col dorso della mano.

 

Io rido quando incontro i suoi occhi speranzosi.

 

-Va bene... cercherò di farci un pensierino. Non posso assicurarti che parlerò con lui, ma cercherò comunque di non litigarci...-

 

Harry sorride abbracciandomi forte.

 

-Così parla l’Hermione che conosco io!- mi scocca un bacio sulla guancia prima di richiamare a sé la sua firebolt2000. Ci sale sopra con una naturalezza da fare invidia al mio amico Victor.

 

-Vai a preparare i bagagli...- mi suggerisce assumendo una strana espressione.

 

Lo guardo ancora negli occhi. Lo seguo fino a quando non diventa una piccola palla nell’azzurro. Sospiro dirigendomi verso le porte di quercia. Le sospingo dolcemente. Prendo a camminare lentamente lungo il grande prato; provo ancora quel brivido sulla schiena. Arrivo quasi vicino al castello quando sento Harry gridare.

 

-Ron, ma dove diavoli stavi guardando?-

 

 

Lo so, lo so. E’ un chap tranquillo in realtà non è successo niente. Ho voluto omettere la descrizione dell’uscita ad Hogsmead perché non succede nulla di particolare dal punto di vista di Hermione. E visto che, questa, è una breve ffc con il suo POV, mi pareva giusto non raccontare di come Lavanda e Ron si siano messi assieme. In fondo, lei non c’era e non ha visto nulla...       

 

Il prox sarà il penultimo chap, e dopo mi dedicherò alla stesura del nuovo capitolo della mia ffc DAAB...

 

Beh, ora vi lascio un ringraziamento particolare a:

 

Sweetie

 

Hobbit

 

MiciaMao

 

Maho

 

Silvix (in effetti hai perfettamente ragione... ^?^;;)

 

Klaretta

 

Selphie

 

Tipsy

 

Clo87

 

Vale

 

°°Marty°°

 

Avana Kedavra

 

Anonimo

 

Phi Phi

 

Silvia

 

EMMA

 

Vale e Mely(Non vi preoccupate... non vi lascio!)

 

AngéleJ

 

Lasciatemi un commentino...

 

   
 
Leggi le 19 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Angele87