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Autore: Maya92    24/01/2013    7 recensioni
La guerra è finita, Voldemort ha vinto. I mezzosangue sono ormai ridotti in schiavitù.
E se Narcissa stesse cercando una Dama di Compagnia? e se questa fosse proprio Hermione? come la prenderà Draco?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Insieme

 

 

Erano passati alcuni giorni da quando Hermione si era trasferita da Pansy. La ragazza era stata molto contenta di ospitarla, ma sapeva che quella decisione era costata molta fatica ad Hermione. Aveva deciso di allontanarsi per sempre da Draco , era l’unica soluzione possibile ormai.

Ma nonostante facesse di tutto per nasconderlo , Draco le mancava e tanto anche.

Doveva ammettere però, che la vita a casa di Pansy era molto più facile. Nessuno che la guardava in cagnesco di continuo, nessuno che le ricordava ogni secondo quanto meraviglioso fosse tuo marito, nessuno che la buttava giù dalle scale per tentare di ucciderla.

Aveva sentito parlare di Draco e della gravidanza di Astoria solo dalle conversazioni che Pansy e Theo facevano quando pensavano di non essere ascoltati. Doveva ammettere che non avrebbe mai pensato di poter trovare in loro degli amici dei quali potersi fidare.

-Quindi hai deciso di non tornare più a Malfoy Manor!?-

-si io penso proprio che rimarrò qui. La presenza di Astoria e della sua famiglia potevo anche sopportarla ma un bambino cambia tutto. E poi qui sono molto più utile!-

Disse Hermione sorridendo all’amica, ed era vero, la pancia di Pansy iniziava a fare capolino e l’ex serpeverde avrebbe avuto bisogno di una persona che le stesse vicino. C’era sempre sua madre naturalmente, ma Pansy le aveva chiesto così tante volte di rimanere che ormai non aveva più senso rifiutare. L’unico ad essere un po’ in difficoltà era il povero Theo poiché Draco continuava a fare pressioni per vedere l’ex grifona e sapere come stava, ma il giovane Malfoy se ne sarebbe fatto una ragione prima o poi!

-Devo solo andare a prendere le ultime cose, aspetterò un momento in cui sarò certa di non incontrare Draco.-

-senti Pansy posso chiederti una cosa?-

-certo, dimmi!- chiese curiosa la ragazza

-Tu … come hai fatto a dimenticare Blaise?-

Pansy sorrise amaramente. I suoi occhi diventarono improvvisamente tristi.

-In realtà  non l’ho dimenticato ma ho imparato a convincerci diciamo. L’amore vero, non si dimentica tanto facilmente.-

Hermione sospirò, questo lei lo sapeva fin troppo bene. Non aveva mai provato per Ron quello che provava per Draco.

In quel momento fece il suo ingresso nella stanza un Theo raggiante.

-Ho preparato tutto per stasera!

-Cosa hai preparato Theo?- chiese Pansy seriamente preoccupata.

-La cena per il tuo compleanno! Avevi detto che volevi una cosa intima quest’anno quindi ho invitato solo Blaise e Draco!-

-Si Theo, una cosa intima … io te ed Hermione!

-Ma … ma tu hai sempre amato festeggiare il tuo compleanno!-

-Si Theo ma quest’anno le cose sono un po’ cambiate!-

La discussione stava degenerando ed Hermione aveva capito bene il motivo. La presenza di Draco avrebbe significato la presenza di Astoria. Theo sembrò capire.

-Oh … mi dispiace Pansy io non … non ho riflettuto! Scusa anche tu Hermione, vado e disdico tutto.-

-No! Assolutamente Theo, non sono una bambina e ho affrontato cose peggiori nella mia vita te lo assicuro. E Tu Pansy, sei davvero un tesoro a preoccuparti per me ma Theo ha avuto un pensiero dolcissimo! Ti ha organizzato una bella festa di compleanno con i tuoi amici, goditi la serata.-

-Hai ragione … scusa Theo.-

-Scusa tu Pansy.- I due si abbracciarono. Hermione li osservò. Theo l’amava veramente e si vedeva da tutto quello che faceva, ogni suo gesto era per lei. E Pansy … beh era sicura che anche Pansy a modo suo lo amava e non avrebbe mai fatto nulla per farlo soffrire!

 

 

***

 

La sera era arrivata e con lei gli invitati. Hermione poteva sentire le risate dalla sua stanza. Doveva scendere, doveva farlo per Pansy ma soprattutto doveva farlo per se stessa, per liberarsi una volta per tutte dalle catene che la legavano a Draco. Prese un respiro profondo e si diresse nel grande salone allestito per l’occasione. Blaise rideva con Theo, Pansy invece era stata rapita dalla dolce Astoria Greengrass. Draco era accanto a lei, uno sguardo annoiato nel volto. Appena Hermione però entrò nella stanza lo sguardo di lui corse a cercarla, come se la sua sola presenza lo richiamasse. I loro sguardi si incrociarono per un minuto, poi Hermione, lo abbassò voltandosi.

Pansy la raggiunse e andarono insieme a sedersi per la cena.

Tutto proseguiva in tranquillità tra le battute di Theo e Blaise. Pansy sembrava godersi la serata. Ma si sa, tutto non può essere sempre tranquillo specialmente se una delle Greengrass è nei paraggi.

-Quindi Pansy la gravidanza procede bene?-

Il silenzio calò. Tutti avevano capito dove volesse arrivare.

Hermione abbassò lo sguardo sul piatto di fronte a lei, la rabbia iniziava a crescere.

-Si … si Astoria procede bene grazie!-

-Anche io, mi sento raggiante ultimamente! Neanche una nausea sai? Un vero angioletto! Tutto il contrario del padre.- disse lei ridendo. Prese il calice e bevve un sorso di vino. Subito Draco glielo tolse dalle mani.

-Mi sa che hai bevuto un po’ troppo non ti fa bene lo sai!-

-oh da quando sei diventato così noioso!?-

-Non sono noioso ho solo detto basta bere!-

-oh tesoro, come sei dolce ti preoccupi per me! Non è dolcissimo?- aggiunse poi rivolta verso gli altri. La tensione si poteva tagliare con un coltello. Le mani di Hermione tremavano tanto era la rabbia ma decise di contenersi. Non avrebbe rovinato il compleanno di Pansy ma soprattutto, non avrebbe dato alcuna soddisfazione a quella viscida serpe.

 

 

La serata era finita per fortuna senza altri spiacevoli inconvenienti. L’indomani Hermione sarebbe andata a prendere le sue cose al Manor e mettere finalmente un punto a quella storia.

 

 

***

Era arrivata a Malfoy Manor sicura che non avrebbe incontrato Draco. Lui Theo e gli altri erano infatti stati mandati in missione per alcuni giorni.

L’aveva accompagnata Pansy poiché lei non aveva possibilità di usare la magia e di smaterializzarsi.

Prima di entrare in casa però volle fare una passeggiata in giardino. In quella casa aveva vissuto tanti momenti, belli e brutti. Pensò a quel bambino, frutto del suo amore, che non sarebbe mai nato. Pensò a Narcissa. Quanto le mancava quella donna. L’unica che le aveva dato una seconda possibilità in quel mondo pieno di odio per la gente come lei. L’unica che l’aveva protetta e amata come una seconda madre. Ed era per lei che non aveva mai ceduto, che non aveva mai mollato neanche negli attimi più difficili. Era per lei che anche dopo la sua morte aveva deciso di non abbandonare quella casa. Ma adesso tutto era cambiato. Adesso, tutte le speranze erano svanite per sempre. Adesso non aveva più senso continuare a lottare.

Hermione si diresse verso la sua stanza per prendere le ultime cose rimaste. Pansy aveva deciso di aspettarla fuori per darle un po’ di tempo per stare da sola.

Arrivata in corridoio però, sentì delle voci femminili provenire da una camera. Astoria doveva essere con la madre e la sorella. Era decisa a proseguire oltre ma delle parole la bloccarono.

-Cosa significa che non sei incinta?-

-non alzare la voce !-

-ma chi vuoi che ci senta, gli elfi? Piuttosto vuoi spiegarmi?-

-è stata un’idea di mamma.-

-tu lo sapevi?-

-è naturale che lo sapevo! Astoria doveva fare qualcosa e in fretta o quella stupida sangue sporco le avrebbe portato via Draco in un modo o nell’altro!-

-ma … ed il medico?-

-o Daphne come sei ingenua certe volte! Dovresti sapere benissimo che i soldi comprano tutto e tutti!-

-Si ma non credete che prima o poi si capirà?-

-C’è ancora tempo per quello …-

Hermione era senza parole. Astoria non era incinta! Si sarebbe aspettato tutto da quelle donne ma non cadere davvero così in basso.

Doveva andare via prima che qualcuno la scoprisse li. Corse verso l’uscita dove l’aspettava Pansy.

-Presto dobbiamo andare via!-

-ma …e le tue cose?-

-ti spiego dopo andiamo!-

 

***

-COSA?? Quella brutta…  e l’altra sera faceva la stupida parlando delle nausee e di tutto il resto! E tu che hai fatto?-

-Cosa dovevo fare Pansy ? irrompere nella stanza e dire “brutte imbroglione come vi siete permesse?” Sii seria Pansy.-

-Hai ragione... devi dirlo a Draco!-

-Cosa? No!-

-certo che si Hermione! È la tua possibilità per riprendertelo e farla pagare una volta per tutte ad Astoria!-

-Io … io non so se voglio riprendermelo Pansy…-

-Ma … ma che dici Hermione? Perché?-

-Perché Pansy, è una storia senza futuro! Se non Astoria ci sarà sempre qualcuno pronto a dividerci ed io sono stanca di soffrire.-

-Beh in ogni caso lui ha il diritto di sapere. Quella è capace di prendere il primo bambino che le capita e propinarglielo come figlio.-

Hermione non rispose.

 

 

***

Erano passati alcuni giorni e Theo era tornato dalla sua missione. Di conseguenza anche Draco doveva essere tornato a casa. Era da giorni che Hermione non chiudeva occhio. Aveva ragione Malfoy doveva sapere la verità, ma allo stesso tempo … La giovane Grifona era terrorizzata. E se non le avesse creduto? Se anzi si fosse arrabbiato con lei?

Proprio in quel momento Astoria si materializzò nella stanza accompagnata dal marito.

-Salve, disturbiamo?-

-io avevo detto che era meglio avvertire!-

-Oh ma che dici tesoro sono nostri amici… comunque, siamo qui per invitarvi alla festa che daremo domani sera per il bambino.-

Hermione e Pansy si guardarono.

Brutta figlia di …

-sarà meraviglioso! Faremo prima una bellissima cena e poi apriremo tutti i regali! O ma ci pensi Draco , tra poco diventeremo genitori! Ho già pensato a quale camera sarebbe la migliore per il bambino, quella accanto alla stanza della cara Narcissa, è abbastanza grande e luminosa, perfetta!-

Hermione strinse i pugni … voleva trasformare la sua camera in quella del “suo bambino”. Adesso basta era troppo, le parole le uscirono senza poterle contenere!

-OH MA SMETTIAMOLA CON QUESTA FARSA! TU NON SEI INCINTA ASTORIA!-

Tutti i presenti rimasero in silenzio. Astoria divenne pallida.

-Ma cosa dici sporca mezzosangue ma come ti permetti? –

-L’ho sentito con le mie orecchie Greengrass! L’altro giorno sono venuta al manor e ti ho sentita mentre parlavi con tua madre e Daphne! Ammettilo!-

Le parole iniziarono a mancare alla giovane.

-ma … ma… ma come ti permetti di insinuare cose simili? Sei solo invidiosa! Draco ti prego andiamocene.-

-è vero? –

-cosa?-

Draco era una statua di ghiaccio. Sapeva che Hermione non aveva motivo di mentire su una cosa simile al contrario di Astoria. La moglie era infatti consapevole che con un bambino lo avrebbe tenuto in pugno per sempre.

-ho detto … è vero Astoria?-

-NO! Certo che no Draco- ma la sua voce non confermava le sue parole, tremava aveva paura e Draco sapeva percepire il terrore.

-Se vuoi chiamiamo il medico e lo facciamo venire subito, ti confermerà lui…-

-si hai ragione. Chiamerò il MIO medico e mi farò confermare da lui. Sono certo che non avrai nulla in contrario. –

-io … -

-scusate … abbiamo delle cose da sistemare prima di domani sera. Buona giornata-

E si smaterializzarono senza aggiungere altro.

 

***

 

Hermione era in camera sua seduta sul davanzale della finestra e pensava. Pensava che forse non doveva intromettersi in quella situazione ma allo stesso tempo Draco aveva tutto il diritto di sapere la verità. Chiuse gli occhi.

Ad un tratto qualcuno bussò alla porta.

-Herm sono io posso entrare?-

-Si Pansy entra pure.-

La ragazza aprì uno spiraglio.

-C’è una persona per te.-

L’ex grifona si girò e vide che Draco era li. Il cuore iniziò a batterle all’impazzata.

-grazie Pansy.-

Draco era fermo davanti alla porta, le mani in tasca. I capelli scombinati lo rendevano più bello di quanto non fosse. Aveva l’aria stanca.

-ciao.- disse lui , se Hermione non lo conoscesse bene avrebbe potuto giurare di sentire dell’imbarazzo nella sua voce.

-ciao … senti Draco io non…-

-no … aspetta!- sospirò ed iniziò ad avvicinarsi.

-sapevo che persona fosse Astoria ma non pensavo potesse arrivare a tanto. Quando sono arrivata a casa ho chiamato il medico e beh … non c’è stato bisogno di dire altro.-

Prese le mani di Hermione nelle sue.

-L’ho ripudiata Granger. Sono libero e d’ora in poi, voglio solo te al mio fianco! Ti amo mezzosangue, ti amo forse da quando mi hai preso a pungi per quello stupido ippogrifo!-

Hermione sorrise nonostante le lacrime.

-ho bisogno di te Hermione, so che ho commesso molti errori, so che pensi di non poterti più fidare di me ma ti assicuro … che tutto quello che faccio, tutto quello che farò Granger lo farò per te, per noi! Per poter vivere un futuro nostro nel quale nessuno potrà intromettersi più. Ci hanno tenuti lontani per troppo tempo, ricominciamo da qui. Insieme!-

Con quelle parole tutte le incertezze, tutti i dubbi di Hermione svanirono. Nonostante tutti i tentativi era consapevole che non sarebbe mai riuscita a dimenticarlo e ad allontanarsene. Gli buttò le braccia al collo e lo baciò come da tanto tempo desiderava fare.

-ah … credo che tu abbia dimenticato qualcosa!-

Il ragazzo si mise una mano in tasca ed uscì l’anello di famiglia, l’anello che le aveva regalato quando le aveva promesso di amarla qualsiasi cosa fosse successa. Ed in fondo era stato così, nonostante tutte le avversità non avevano mai smesso di amarsi.

Quello era il momento di un nuovo inizio,di una nuova vita. Avrebbero ricominciato da qui, e lo avrebbero fatto insieme.

 

Ed eccomi qui, come sempre in ritardo e come sempre a chiedere umilmente perdono, dovevo postare ieri ma sono stata tutto il giorno all’università per un’esame! Scusate! Proprio per farmi perdonare ho unito due capitoli in uno per farvi avere il lieto fine! In realtà doveva finire con “come non sei incinta?” ma poi ci ho ripensato xD

Spero vi sia piaciuto! Grazie come sempre a tutti quelli che seguono.

Alla prossima : ) un bacio enorme a tutti!

  
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