CAPITOLO 18-
Litigando si impara
“In che senso,
scusa?”
Robby fissa la
giovane di fronte a sé con aria dubbiosa: “Non mi sembra di aver mai parlato in
modo poco chiaro! Ti ho sempre detto quello che pensavo… a volte con pessimi
risultati, è vero, ma è così!” Fa spallucce e rimane in silenzio.
“Mi… mi riferisco
a quello che hai fatto, non detto!” Esclama Miky con aria leggermente irritata.
Hutton si incupisce: “E allora?”
L’altra
allarga le braccia: “Non ho la minima idea di cos’hai cercato di dimostrare: che
sei più abile, intelligente, furbo, non lo so!”
“Sì che lo sai!”
Sbotta Robby continuando a fissarla negli occhi.
“E invece no! Posso solo fare supposizioni! Perché? Perché non riesco a
capirti! Sono anni che ci massacriamo a parole e a volte siamo arrivati anche
alle mani, quindi non chiedermi perché non capisco che ti è saltato in mente!”
Miky alza il tono di voce.
“E allora evita di fare certe domande!”
Robby muove un
passo in direzione del suo scooter, mentre sul volto
di Lenders compare una smorfia.
“Hai un debole
per Riky, giusto?” La voce di Hutton è calma: “E allora che t’importa di sapere
certe cose?”
Miky sposta lo
sguardo a terra e stringe i pugni lungo i fianchi, accennando un sorriso:
“Riky… per lui sono solo… solo un compagno di squadra!”
“Cosa?” Domanda Robby sorpreso.
“Già… un’amica,
ma prima di tutto un compagno di squadra!” Torna a guardare il giovane: “Ora
sto solo cercando di capire, sto cercando di mettere un po’ di
ordine nel caos più totale!” Miky scrolla le spalle e lancia un’occhiata
all’orizzonte.
Hutton
rimane a fissarla, in silenzio, senza riuscire a fare nulla: “Più passano i
giorni e più ti accorgi di quanto sei stupido!” Pensa scuotendo lentamente la
testa: “E allora ammettilo una buona volta che sei geloso marcio!” Socchiude le
labbra: “L’unico patetico qui sono proprio io!” Pensa muovendo un passo in
avanti: “Sono completamente stupido! Sono… Miky!” Esclama
incerto.
“Hm?” La ragazza
lo guarda e resta in attesa.
“Ascolta, io…”
Robby comincia a torturarsi
le mani, guardando a terra e avanzando lentamente: “Non è… non sono…”
Lenders inclina leggermente
la testa da un lato non riuscendo a capire cosa gli è preso tutto d’un tratto. Lo vede avvicinarsi, ma rimane immobile fin quando non ci
sono che una manciata di centimetri a separarli.
Robby alza la
testa di scatto, ritrovandosi faccia a faccia con la
ragazza.
Quest’ultima
arrossisce di colpo irrigidendosi e trattenendo istintivamente il respiro.
Hutton apre e
chiude le mani, non riuscendo a farle star ferme, mentre non si sente più in
grado di parlare con voce ferma. Rimane imbambolato a fissare la giovane, che
sembra più confusa di lui, per poi stringere le labbra e avvicinare
improvvisamente una mano al volto di Miky, sfiorandole una guancia.
La giovane
Lenders avverte un brivido percorrerle l’intera spina dorsale
mentre vede il volto dell’altro farsi vicino… pericolosamente vicino…
Robby
si allontana bruscamente, facendo qualche passo indietro, paonazzo: “Scusa!”
Dice in un soffio: “Stavo… stavo per farlo di nuovo!”
Respira velocemente
e guarda a terra, non riuscendo più a sostenere lo sguardo confuso e sorpreso
della ragazza.
Miky continua a
fissarlo, attonita, mentre comincia a sentirsi presa in giro: “Robby, cosa…?”
Scuote la testa senza riuscire a trovare le parole e il giovane Hutton le viene
in aiuto.
Ritorna a
guardarla con un sorriso imbarazzato: “Volevi una risposta? Beh, penso che
questa possa bastare, no?”
La ragazza sbatte
le palpebre, incredula: “No… no! Certo che no! Hutton, ma per chi mi hai preso?
Per una stupida, forse!” Urla Miky con aria furiosa, avvicinandosi al giovane
che arretra di qualche passo.
“Tu!” Esclama
Lenders picchiando con un dito sul petto dell’altro: “Tu sei un vigliacco!”
”Grazie per l’’informazione, ma lo sapevo già!” Robby alza le mani e si lascia
sfuggire un sorriso tirato.
“Questo è già
qualcosa!” Miky si ferma e fissa l’altro negli occhi, riacquistando un po’ di
calma: “E adesso dillo!”
“Cosa?” Chiede confuso il giovane.
“Lo sia benissimo
cosa!”
Robby sghignazza:
“Ma… perché? A questo punto non c’è più alcun motivo per…”
“Ho detto di dirlo! Ora!” Sibila la ragazza avvicinando il volto a quello
di Hutton.
Quest’ultimo la
guarda con aria
incredula, ma poi sospira: “Ok, mi arrendo!”
Si morde
leggermente un labbro: “Credo… penso… cioè…” Inspira
profondamente e dopo un passo indietro, sorride: “Mi piaci e… e per me sei
molto più di un compagno di squadra!”
Il viso
imbronciato di Miky cambia espressione. La giovane si sente arrossire e sorride
imbarazzata: “Bene… si, molto bene… finalmente ti sei deciso a rispondermi!”
Deglutisce e rilassa i muscoli, allontanandosi di poco dal giovane che la
guarda con aria tenera e divertita allo stesso tempo.
“O-ok, perfetto!” Lenders continua a spostare lo sguardo dal
volto di Robby al terreno fin quando non si blocca e,
stringendo le labbra, afferra di scatto la maglia del giovane con una mano,
attirandolo a sé e baciandolo con forza…
Miky si scosta di
poco fissando l’altro negli occhi pieni di stupore: “Ecco…” Sussurra facendo un
passo indietro: “Adesso siamo pari!” Guarda ancora per qualche istante il
ragazzo:” Penso… si, penso di poter andare, ora!”
Si volta, facendo
qualche passo.
“Ehm…. Miky?”
Sussurra Robby vedendo l’altra che si allontana, ma la ragazza sembra non
averlo sentito: “Aspetta!”
Esclama raggiungendola.
“Si? Che c’è?” Domanda Lenders dandogli le spalle.
“Dove stai andando?”
“A casa, perché?”
Robby sorride:
“Beh, allora dovresti andare dall’altra parte!”
Miky sussulta
lievemente e si gira, rossa in volto, ridacchiando: “Ah, si, che stupida!” Fa
la linguaccia, mentre l’altro scuote la testa.
“Se vuoi, posso accompagnarti io… è quasi buio e…” Robby
mette una mano dietro la testa: “Sempre se per te va bene!”
Miky apre la
bocca senza però dire nulla, limitandosi ad annuire con la testa e spostare lo
sguardo oltre il giovane. Inarca un sopracciglio e sospira: “Secondo te quanto
tempo passerà prima di ricominciare a litigare?” Torna a fissare Hutton che fa un smorfia.
“Hm… secondo me,
una settimana!”
“Oh, sei
un’ottimista! Per me non resistiamo più di due giorni!”
Esclama la moretta, sorridendo allegramente e portando le mani sui
fianchi.
“Beh, questo
dipende da te!”
Il ragazzo si
guarda intorno mentre l’altra inarca le sopracciglia:
“Da me? Ma smettila!” Allarga le braccia e scuote la testa con aria incredula,
allontanandosi di qualche passo.
“Ok, si, dipende da noi!” Ride il giovane avvicinandosi di
nuovo alla ragazza, che lo fissa con aria dubbiosa.
“Hm, se però me
la dai vinta con tanta leggerezza, potrei sentirmi
presa in giro!”
“Dici?” Hutton
sorride, divertito, e continua ad avvicinarsi a Miky, che non batte ciglio,
fissandolo con aria imbronciata: “Si, dico, dico!” Esclama stringendo i pugni,
mentre in volto le si dipinge un’aria di sfida.
Robby si fa serio
di colpo: “Allora non lo faccio più!” sussurra.
Lenders
rabbrividisce.
“Almeno fin
quando non ritorneremo ad essere semplici compagni di
squadra…!”
Miky si lascia
sfuggire un ghigno a quelle parole: “Questa volta non
ho da obiettare!”
Senza preavviso
si avvicina al volto del giovane, fino a sfiorargli le labbra con le proprie in
un timido bacio, e sorride vittoriosa: “E adesso portami a casa!”
L’altro annuisce
esclamando: “Ai suoi ordini!” E beccandosi uno spintone dalla giovane.
Poco distante, in
un’auto di grossa cilindrata, qualcuno assiste alla scena, guardando i due
giovani che si apprestano a salire sullo scooter.
Il colorito del
viso, dapprima pallido, assume sfumature scarlatte e le mani si stringono con
fare spasmodico sul volante, finché le nocche non sbiancano del tutto.
Una voce profonda
e matura sibila: “Io lo ammazzo… io lo spezzo in du…
no, in quattro… io… HUTTON!”
L’uomo lascia il
volante e ingrana la retromarcia, allontanandosi velocemente dal campo.
A casa Hutton
qualcuno suono il campanello.
Holly
sposta gli occhi dal foglio che
sta leggendo e si alza dalla sedia, andando ad aprire.
“Oh, ciao Mark,
che ci fai da…” Il sorriso gli muore sulle labbra mentre
l’uomo dal viso abbronzato lo afferra per il colletto della camicia,
costringendolo ad indietreggiare.
“Hutton, ti
faccio un occhio nero!”
“E… anch’io sono felice di vederti, Mark!” Esclama Holly con voce strozzata.
“Fa’ poco lo
spiritoso, Oliver Hutton!”
Lenders gli lancia un’occhiataccia, continuando a mantenere salda la
presa sull’indumento dell’altro.
“Mark Lenders,
molla subito mio marito! Che ti è saltato in mente?”
urla Patty con aria accigliata, avvicinandosi ai due e scagliando a terra una
rivista.
Lenders le lancia
un’occhiata e, con un grugnito, lascia la presa.
“Cos’è successo?” Chiede subito Hutton cominciando a massaggiarsi
il collo.
“Cos’è successo?” Chiede l’altro con aria ironica: “Cos’è
successo?! Chiedilo a tuo figlio cos’è
successo!” Sbotta inarcando le sopracciglia e continuando a fissare l’uomo
che però sembra ancora più confuso di prima.
“Robby? Che c’entra Robby, ora?” Chiede Patty con fare indagatorio,
avvicinandosi ai due.
Mark prende a
fissarla con aria poco amichevole.
“Ehm… Mark,
perché non andiamo a sederci di là…?!” Comincia Holly con calma.
“Si, certo… ma
che stai dicendo, non ho intenzione di rimanere a vita!” Lancia un’occhiataccia
all’uomo e sibila: “Di’ a tuo figlio che se prova a toccare di nuovo la MIA
Miky, rimpiangerà di essere nato!”
“Che cosa?” Urla Patty tra lo sconcertato e l’indignato.
“Che vuoi dire?” Chiede più pacatamente Holly,
inarcando un sopracciglio.
“Esattamente
quello che ho detto… non voglio più vederlo appiccicato a mia figlia!”
“Mark, ma sei
sicuro di quello che dici?” Domanda Holly, con aria
sempre più perplessa.
“Mi hai preso per
uno stupido? Certo che sono sicuro e ti ripeto che non ho intenzione di
assistere di nuovo ad una scena del genere, chiaro?”
Sbotta puntando un dito verso l’uomo che annuisce per niente convinto.
Lenders si
avvicina al portone e lo oltrepassa chiudendoselo, poi, dietro con forza.
Per qualche
secondo nella cosa non si ode nessun rumore.
“Ehm… pensi che
stesse dicendo sul serio?” Domanda Hutton alla moglie, con aria confusa.
“Non lo so, ma se
si azzarda a toccare MIO figlio, si ritroverà con qualche costola incrinata!”
Patty fissa con
aria torva il portone e ritorna indietro, raccogliendo la rivista gettata a
terra e cominciando a stropicciarla fra le mani.
Rientra nella
stanza dove si trovava prima dell’irruzione di Mark, e si chiude violentemente
la porta alle spalle.
Oliver Hutton fissa il
pavimento e fa spallucce, scuotendo la testa.
“Quando entra in campo ed inizia a giocare sembra proprio un
ragazzo!” Esclama Robby lanciando un’occhiata a Sam che appoggia una mano sulla
cancellata ed annuisce.
“Si, devo
ammettere che non è niente male!”
“Grazie, grazie!”
Esclama Miky facendo un inchino.
I tre giovani sono davanti casa Lenders, e chiacchierano incuranti del
fatto che il sole sia ormai quasi del tutto tramontato.
“Il problema è
che molto spesso dimentico proprio che è una ragazza…” Hutton annuisce con aria
grave.
“Non che cambi
molto!” Miky alza le spalle: “Non siamo mai arrivati a prenderci a pugni, come
amate fare voi ragazzi, ma ci siamo andati vicini in molte occasioni!”
“Se è per questo possiamo rimediare, basta che lo dici!”
Esclama Robby con aria divertita.
“Perderesti,
Hutton, lo sai che perderesti!”
Sam sposta lo
sguardo dall’uno all’altra con aria piacevolmente sorpresa: “Ragazzi, sarà una
mia impressione, ma è come se…”
Una frenata
improvvisa interrompe il giovane.
Mark Lenders
parcheggia l’auto e scende, avvicinandosi ai ragazzi, con aria accigliata.
“Ciao papà! Dove
sei andato?” Chiede Miky con aria allegra.
L’uomo
si fa ancora più vicino e addita Robby, afferrando la figlia per un braccio:
“Tu, sparisci o finisci nei guai e tu…” Indica con la testa la giovane: “Fila
dentro… o finisci nei guai!”
“Ma…” Miky fissa
il padre, confusa: “Papà, cos’è successo?”
“Pensi che sia
stupido? Pensi che non vi abbia visti poco fa, fuori dal
campo?”
La ragazza
arrossisce di colpo e guarda Robby che le ricambia lo sguardo incredulo, per
poi muovere un passo.
“Mark, non…”
“Tu sta’ zitto!”
Esclama senza neanche guardarlo.
“Da quand’è che
fai la civetta con Hutton?”
Miky a quelle
parole diventa ancora più rossa e sbotta, stringendo i pugni: “Io non faccio la
civetta con nessuno, chiaro?!”
Si divincola
dalla stretta del padre e fa un passo indietro.
“Papà, non puoi aver visto male?” Chiede Sam alquanto scettico.
“Non dire
idiozie! Riconosco ancora mia figlia e quello lì…” Indica Robby con la testa:
“Lo conosco da quando era un bamboccio così!” Esclama
facendo un gesto con la mano.
“O-Ok, come non detto!” Sam alza le mani non riuscendo ad
evitare di sghignazzare per l’assurdità della cosa.
“E con questo?” Sbotta Miky, alquanto contrariata: “Non
stavamo facendo niente di male!”
“Oh, si, vi
stavate solo sbaciucchiando un po’, vero?” Urla l’uomo diventando paonazzo,
seguito a ruota dalla figlia che gli si avvicina e si alza sulle punte dei
piedi: “Smettila di urlare, ti sta ascoltando tutto il vicinato!”
“Al diavolo i vicini!”
Sbuffa l’altro incrociando le braccia al petto.
“Mark, io…”
Comincia Hutton con aria titubante.
“Tu cosa?”
“Io non vedo cosa
ci sia di male!” Esclama guardandolo negli occhi.
“Cosa sono queste urla disumane?!”
I quattro si
voltano e vedono Maki uscire di
casa.
“Mark, che ti
prende?” La donna mette le mani sui fianchi.
“Sono loro che mi
provocano!” Sibila l’uomo guardando con aria indignata i due giovani.
“Questo non è
vero! Sei tu che ti stai comportando in modo infantile!” Esclama Miky
incrociando le braccia.
L’altro si limita
a fissarla per poi spostare lo sguardo su Hutton che ricambia l’occhiata.
“Si può sapere
cos’è successo?!” Chiede la donna facendo qualche
passo in avanti.
“Li ho beccati mentre facevano gli sdolcinati fuori dal campo!”
Borbotta Mark guardando sua figlia, che sposta lo sguardo a terra, imbarazzata.
“Che cosa?” Urla Sam come se solo in quel momento avesse
capito cosa sia realmente successo.
“E allora?” Sbotta, invece, Maki
con aria indifferente: “Resti impassibile davanti al fatto che tua figlia esce
senza permesso per andare a giocare una partita a calcio, e ti sorprendi se poi
vedi che… ehm… scherza affettuosamente con un ragazzo?” La donna ammicca con
aria saccente.
“Scherzare
affettuosamente?” Sussurra Lenders con aria contrariata.
“Già, suppongo
che sia questo che stavi cercando di dire, vero?”
L’uomo fissa la
moglie e inarca un sopracciglio: “Scherzavano affettuosamente…?! Bah!”
“Bene!” Maki sorride soddisfatta: “Io ritorno in casa! Mi
raccomando: discutete come persone civili!” La donna torna indietro, scuotendo
la testa, mentre i quattro rimangono a fissarsi in silenzio fin
quando Sam non comincia a balbettare: “Ma-ma…
come? Quando?”
“Io avrei una
proposta!” Esclama Robby guardando Mark.
“Sentiamo!”
L’uomo sospira.
“Allora…” Il
ragazzo inspira profondamente: “Sarai libero di conciarmi per le feste ogni qualvolta
farò incavolare Miky se…”
“Di tutte le
stupidaggini che hai detto, questa è la più grande!” Esclama Miky
interrompendolo, mentre Lenders fa una smorfia: “E poi sono in grado di…”
“Hm…” il grugnito
di Mark fa bloccare la ragazza.
“E in cambio
vorresti carta bianca, se ho ben capito!?”
“Beh, si, più o meno!” Annuisce Hutton mentre la ragazza scuote la
testa.
“Una cosa del
genere ancora non l’avevo sentita!” Sussurra Sam quasi a se stesso.
“Quindi è come se vi dessi l’ok
senza alcun tipo di garanzia…” Bisbiglia Mark con aria assorta.
“Come?” Chiede
Robby confuso.
L’uomo fissa il
ragazzo e sbuffa: “Va bene, avete vinto… tanto sono solo contro tutti!” Inarca le sopracciglia: “Conosco Patty da troppo
tempo e non credo che permetterà a suo figlio di rispettare questo accordo
assurdo!” Scuote la testa, mentre Robby lancia un’occhiata vittoriosa a Miky,
che però guarda il padre con aria ancora un po’ dubbiosa.
“Ma vedi tu se con tanti ragazzi, proprio con un Hutton
doveva… scherzare affettuosamente mia figlia…”
L’uomo si volta e
comincia a camminare, allontanandosi dall’abitazione, senza però riuscire a
reprimere un sorriso.
Infila una mano
in tasca e ne tira fuori il cellulare.
“Papà, dove stai
andando?” Chiede Sam con aria leggermente preoccupata.
“A
telefonare!” Risponde l’altro senza voltarsi: “Devo chiedere scusa a qualcuno
e…” Un ghigno gli solca il viso, mentre sussurra: “E minacciarlo di nuovo!”
Il ragazzo fa
spallucce e guarda i due giovani che ricambiano lo sguardo perplesso.
“Ok, vado a riordinare le informazioni ricevute in questi
due minuti! Non combinate altri casini, voi… piccioncini!”
Sam agita una
mano e si incammina verso l’ingresso mentre Miky e
Robby si lanciano un’occhiata, sorridendo con aria leggermente imbarazzata.
“Accidenti,
discutere con tuo padre è più faticoso di novanta
minuti di gioco!” Sospira Robby avvicinandosi alla ragazza.
“Puoi ben dirlo, ma, in fondo, è tenero come un gattino!”
Miky fa spallucce mentre l’altro inarca un sopracciglio: “Si, certo,
un gattino con gli artigli da tigre!” Esclama Hutton lanciando un’occhiata
all’uomo poco distante che parla con fare concitato al cellulare, e lasciandosi
sfuggire un sorriso.
Fine
Eccoci arrivati alla fine della fanfic! Piaciuta? Spero di si^^
Ad
essere sincera un po’ mi dispiace, e credo proprio che mi mancheranno i ragazzi
della Fujiteam (ovviamente Miky è inclusa^_____^).
Mi
sono divertita un mondo a riscrivere e rimodificare
questa “vecchia” fanfic che, fino al momento della
pubblicazione su EFP, era stata relegata su un vecchio quaderno.
Vorrei
cogliere l’occasione per ringraziare nuovamente tutti coloro
che hanno seguito l’evolversi della storia!
Un bacione enorme a chi mi ha sostenuta
e un ringraziamento doveroso anche ai lettori silenti!
Con
questo credo sia davvero tutto! Alla prossima!
Bacibaci!
Prue
per hikarisan:
ecco qui la conclusione… più veloce della luce, vero?^^ Mi ci sono messa
d’impegno! Baci!
per jessy16: spero mi
risparmierai la vita^^Comunque sì, Maki lo sa… c’era
anche lei quando Miky ha… confessato^^ Povero Mark, lo tratto proprio male…
povero piiiccolo!^___^ Baci!
per kari87: grazie mille
per i complimenti! Spero che quest’ultimo capitolo ti sia piaciuto come il resto
della fanfic! Baci!
per lisepotter:
è sorprendente la tua capacità di comprendere a fondo i personaggi… alla faccia
degli psicologi!^^ Sono stupefatta!
Secondo me sono una delle poche persone che ancora non ha msn… (a dire la
verità ho provato a metterlo, ma alla prima difficoltà ho gettato la
spugna^^) comunque con l’e-mail vado a braccetto e non esiterò a chiedere aiuto…
(sa tanto di minaccia, ma non lo è!^^) Spero vivamente che il finale non abbia
deluso le aspettative! Baci!
per MiaBlack:
la giovane Lenders ha tirato fuori il coraggio stavolta! D’altra parte doveva
venirlo a sapere prima o poi! E
mi sa che Robby se la sia cavata abbastanza bene… come Miky, d’altronde!^^
Baci!
per vampirosolitario91: e
si, mi piace un mondo far rimanere le cose in sospeso (si, sono un po’
sadica^^), ma come vedi ho finalmente concluso^^! Baci!