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Autore: palanmelen    23/09/2007    5 recensioni
(Cambio intro, per ovvi motivi) Nata come One-shot, mi avete “costretta” a continuarla, ma ovviamente non l’avrei fatto se non avessi già avuto il finale in testa.
Parla di una follia di Gojyo. Parla di Sanzo che non sa gestire i suoi desideri, si fa inseguire, ma non vuole essere preso. Finirà il prossimo capitolo, spero. Amarezza, dolore, voglia di sesso, di morte. Che altro pretendere da Sanzo e Gojyo? (E grazie infinite a chi mi ha detto che ha iniziato ad amare le 5x3 per questa storia.)
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Genjo Sanzo Hoshi, Sha Gojio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le citazioni sono tratte da Carmen, libretto di Meilhac e Halèvy, musica di G. Bizet.
In questi giorni io Manenglî continuiamo a canticchiarla, il che è sempre meglio di quando duettiamo su La Traviata… Beh, nulla, lui stava fischiettando “La cloche a sonné…” e mi è venuta sta cosa… La verità? È colpa di Sakucchan, che mi fa venire le 5x3. Leggere Burial e miei commenti come prova.
Ah. Non leggetela come pervasa da malinconia ed amore. È una passione un po’ folle, proprio nel senso di pazza, cioè Gojyo è un po' fuori di testa.
E i riferimenti alla Carmen non si limitano alle frasi in corsivo.
Una domanda catartica. Ma Sanzo lo fa apposta o no?
Altra osservazione: La fine mi ricorda qualcosa…O.o… di mio, tra l’altro.

 

Voyez-les… Regards impudents / mine coquette, / fument toutes, du bout des dents, / la cigarette.

Sanzo è quel genere di persona che neanche si accorgere di spegnere le cicche delle sue sigarette direttamente sul tuo cuore.
Qualcuno sa quanto è atroce sentire la carne viva andare a fuoco?
Ti guarda, così arrogante, maleducatamente; mostra i denti come una bestia ed esattamente in mezzo stringe la sigaretta. Tu vedi la lingua dietro di essa, scura e morbida, piena di sangue, un attimo prima che lui espiri il fumo.
Non si accorge di quanto ti fa venir voglia di arrossargli quella boccuccia rosea che si ritrova.
Hélas! Se invece lo sa… è perché mi ha maledetto di proposito.
Non vuole che quando usciremo da questo deserto, mi trovi una donna, una qualsiasi… Qualunque sarà, scommetto che vedrò il suo viso, mentre me la scoperò.
Credo sia solo un’impressione. Lui è il solito bonzo corrotto, a meno che un qualche spirito lussurioso (e femmina, aggiungerei), lo stia possedendo. Aah…, anche i verbi mi danno alla testa, in questo momento.
Tutta colpa sua, è lui che m’ispira. Se non ci fossero doppi sensi, direi che è capace di entrarti dentro.
Più che con la pistola, quell’oggetto maledetto, ti colpisce cogli occhi (che colore da donna, vero? Viola come i crochi, o come gli iris). Qui, giusto in centro alla fronte.
E mi fa lo stesso effetto di un proiettile.
Tsk. Che marea di sciocchezze.
Le doux parler des amants / c’est fumée! / Leurs transports et leurs serments / c’est fumée!
Non la pensiamo entrambi in questo modo?
Come si dice?
Tu crois l’éviter, il te tient.
No, non sono innamorato. Sono represso, e lui assomiglia davvero ad una ragazza, ogni tanto. Soprattutto se tiene chiusa quella sua boccaccia.
Quando la apre… mi mette una voglia di farci cose sporche, che mi stupisco di quanto posso essere maniaco.
Mi fa impazzire. Ha quel modo di fare… così egocentrico e presuntuoso, mortifica la gente gratuitamente come se gli piacesse farlo. Se la scimmia si mette in un angolo a sbollire la rabbia, a me viene voglia di rispondergli, di prenderlo per la gola e sbatterlo al muro. Di strappargli quel broncio a morsi.
Ma non posso sfiorarlo. Mi guarda da sotto in su, e se non sapessi che lui non ha neanche la più pallida idea di cosa significhi, crederei che stia cercando di sedurmi.
Colle labbra dischiuse, appena umide dopo che ci ha passato sopra la lingua, mi mostra i denti, ghignando per un momento. –Che vuoi, kappa? Ti brucia?-
Kami, mi brucia. E mi manda a fuoco il sangue là sotto, razza di puttana vergine.
Quanti ne ha spediti al manicomio?
… je suis comme un homme ivre…
Perchè io sono il solito stupido che prende tutto sul serio, anche le occhiate ambigue che è più facile siano causate dalla mia immaginazione. È tanto facile farmi cadere in trappola, che il divertimento non sta nel catturarmi, ma nel vedermi dibattere. E continua a venirmi il dubbio che lui lo faccia apposta. Non che sarei meno idiota, nel caso.
...
si je cède, si je me livre, /… Si je t’aime, tu m’aimeras?
Mi faccio pena da solo a pensarle, queste cose. Non mi derido ad alta voce perché questi tre dormono, e non li vorrei svegliare.
No. Lui è sveglio.
-La pianti da solo di agitarti, o vuoi che ti dia una mano io?-
Ma come posso fare a non trovarci qualcosa di provocante, anche se ha scoperto la pistola?
Si è voltato verso di me, è ancora mezzo addormentato, e ha quello scintillio cattivo negli occhi. E la sua bocca è più gonfia del solito.
Mmh.
Victoire.
Io ho perso, invece.
Posso rispondergli a tono? A quest’ora non spara.
No. Ultimamente, mi gira contro ogni piccola battuta. Fa male proprio perché, stando metà tra il sensuale ed il perfido, non mi lascia capire…
Mi guarda in modo strano e si rimette seduto.
Son âme reste inflexible.
Mi tiro su e mi appoggio al suo sedile. Lui alza la testa. Che voglio fare? Dirgli: “Sanzo, hélas!, moi, je t’adore!”?
-Tu sei proprio rincoglionito. Cos’hai da ridacchiare?-
-Stavo pensando una cosa stupida.-
-E che c’è di strano?-
-Tsk.- Scuoto la testa e lui sbuffa infastidito, quando i miei capelli gli solleticano il viso. Mi sposto, m’infilo tra il sedile di Hakkai ed il suo.
-Vuoi saperlo?-
-Le tue stupidaggini puoi anche ten…-
Kami.
Lo sto facendo. Lo sto baciando.
-Mh. È piuttosto strano, non credi?-
-Pervertito.-
-Strega.-
-Mmh…-
Che bocca calda. Deve avere la febbre, non ho mai baciato una bocca così calda.
-Ehi… cerchiamo un posto un po’ più appartato, ti va?-
Mi soffia in faccia. –Non tirare troppo la corda.-
Ipocrita. Non ha fatto altro fino ad ora. E si lascia baciare ancora, per giunta.
Pour la dernière fois, démon, / veux-tu me suivre?
Stronzo. Alla fine l’apre, la portiera.
Scende. Ha la sua solita faccia puntigliosa. Tira fuori una sigaretta e la prende tra i denti.
Scavalco ed atterro vicino a lui, senza rumore. Gliela sfilo di bocca, e mi guarda male.
-Tienila per dopo. Fidati, è più buona.-

Voyez-les… Regards impudents / mine coquette, / fument toutes, du bout des dents, / la cigarette. : -Guardatele... Sguardi impudenti, aria da civetta, tutte fumano, stretta fra i denti, la sigaretta.
Hélas! : Diamine!
Le doux parler des amants / c’est fumée! / Leurs transports et leurs serments / c’est fumée! : Il dolce parlare degli amanti, è fumo! I loro impeti e i loro giuramenti, sono fumo!
Tu crois l’éviter, il te tient. : Credi di evitarlo, lui ti prende.
… je suis comme un homme ivre; si je cède, si je me livre, /… Si je t’aime, tu m’aimeras? : sono come un ubriaco; se cedo, se mi arrendo, se io ti amo, mi amerai?
Son âme reste inflexible. : La sua anima resta inflessibile.
hélas!, moi, je t’adore! : Dannazione!, io ti adoro!
Pour la dernière fois, démon, / veux-tu me suivre? : Per l'ultima volta, demonio, vuoi seguirmi?

  
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