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Autore: Light_Yagami_    11/03/2013    2 recensioni
Light Yagami è uno studente modello, i suoi voti sono indiscutibilmente i più alti di tutto il Giappone, ma cosa accadrebbe se il suo studio fosse distratto dalla presenza di quattro piantagrane suoi compagni di stanza e un professore provocante fuori dal comune?
Il tutto dovuto ad un cambio di scuola che Light credeva fosse in meglio!
Ma non sarà questo il problema principale che il giovane dovrà affrontare, perché sullo sfondo di una spensierata vita studentesca un serial killer sembra abbia preso di mira i cittadini di Tokyo...
Genere: Comico, Dark, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: L/Light
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Compagni di stanza

I corridoi della Wammy's sembrano un complicato labirinto. File e file di lussuose porte si susseguono, e io sto attento a non perdermi, seguendo i numeri sugli stipiti, e finalmente il quindici fa capolino  un paio di porte più in là, e, con le chiavi in mano, comincio  già ad immaginare le ore di studio che mi attendono, nella più  completa pace e tranquillità, senza il minimo disturbo; avrò la possibilità di dare il meglio di me.

Sospiro felice, mentre infilo le chiavi nella toppa e apro la porta.

Festoni, coriandoli e soprattutto una coltre di fumo, rischiano di mandarmi in coma irreversibile.

"Te lo avevo detto Near che non ti avrei fatto occupare il letto in alto quest'anno".

"Non ho mai detto di volerlo occupare"

La prima voce è vittoriosa, la seconda, atona. Riesco a immaginare la delusione che quest'ultima ha appena dato alla prima, tuttavia, non riesco a dare un volto nitido a esse, a causa del fumo sempre più denso.

"Matt, ti avevo chiesto d'andare a fumare fuori, sai che detesto la puzza che emetti mista all'odore della mia marmellata..."

"E io ho deciso d'ignorarti Beyond, e poi la marmellata non fa odore".

"Ritira ció  che hai detto ros..."

"Sì, sì, bravi, ora non litigate e non aprite quella finestra, se no si gela". Dice di nuovo la prima voce.

"Tecnicamente non c'è freddo, sei tu che metti abiti troppo scollati per questa temperatura".

"Taci River, ehi Beyond, ti avevo detto di non aprire la finestra!"

"Non voglio rischiare di morire soffocato, Mello".

Una folata di vento, e finalmente il fumo comincia a diradarsi, permettendomi di vedere i quattro interlocutori. Mi rendo conto soltanto adesso d'avere i polmoni in fiamme e gli occhi lacrimanti.

"Ehi ragazzi, abbiamo visite". La ciminiera umana m'indica, ma non ci faccio attenzione perché inizio a tossire talmente forte da piegarmi in due.

"Cosa ci fate nella mia stanza?" Riesco a chiedere tra un colpo di tosse e un altro.

"Oh, che carino, la sua stanza!" Alzo lo sguardo verso il ragazzo che ha appena parlato e rimango perplesso.

La voce è senza alcun dubbio maschile, ma la figura avvolta in abiti di pelle succinti, dagli occhi di ghiaccio, che mi fissa con fare irritato, è sicuramente femminile, o forse no...

Lo guardo confuso e aggrotto la fronte, all'apparenza non sembra affatto un travestito.

Il rosso scoppia a ridere d'innanzi la mia faccia stralunata. "Poveretto, Mello prova a capire, è nuovo, potevi vestirti come la gente normale".

Il biondo lancia un'occhiataccia al rosso ma questi continua imperterrito. "Almeno avresti potuto indossare la divisa scolastica, avremmo avuto più tempo per preparare il nostro coinquilino psicologicamente al tuo guardaroba". Ora ulula dalle risate.

"Taci Matt!" Mello ha preso a guardarlo in cagnesco, sembra che voglia azzannarlo, ma io non li ascolto, sono rimasto fermo alla parola coinquilino, sto cercando di trovarvi un significato diverso da quello che le si dà abitualmente, ma non ci riesco, e mi ritrovo a respirare affannosamente, senza un minimo di saliva in bocca.

Cosa vuole dire questo qui? Che sarò costretto a coabitare con questi individui per un intero anno scolastico? In questo caos di stanza? No, no, ci dev'essere stato un errore, mi hanno detto che avrei avuto una stanza speciale per via delle mie doti, e non che sarei finito in... in... in un porcile!

Faticosamente riesco a riprendere il controllo su me stesso e faccio un lieve inchino. "Piacere di conoscervi, sono Light Yagami".

"Piacere mio, Light Yagami io sono Nate River".

Sposto lo sguardo sull'albino, seduto sul letto in basso, intento a sistemare la sua roba nei cassetti accanto, impostando sul mio volto un sorriso cortese.

"Mail Jeevas". Dice il rosso alzando una mano in segno di saluto.

"Beh, noi ci siamo già presentati". Beyond afferra il mio bagaglio e lo porta all'interno della stanza per poi sparire assieme ad esso dietro una porta.

Non provo nemmeno ad obiettare, sono troppo occupato a raccogliere i cocci dei miei sogni infranti, con un sorriso da ebete stampato in faccia.

"Io ti dirò il mio nome soltanto se riuscirai a sopravvivere qui dentro per le prossime tre settimane". Dice quello che ho capito essere IL biondo portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"E com'è che ti dovrebbe chiamare fino ad allora fratello?" Matt anticipa la mia domanda, irritandomi non poco, ma continuo a non darlo a vedere.

Mello ci pensa su e infine annuncia. "Può scegliere. Gli propongo tre opzioni: la prima, mi può chiamare padrone, la seconda, può non chiamarmi affatto, e la terza, grande maestro".

"Oppure ce n'è anche una quarta". Aggiungo sorridendo sotto i baffi. "Wendy".

Ah se solo gli sguardi potessero uccidere! Sono sicuro che a quest'ora mi ritroverei sotto tre metri di terra.

"Comunque sia..." dico stringendomi nelle braccia. "Sono sicuro che qui ci deve essere stato un errore, ad avvallare la mia tesi sussiste il fatto che in questa stanza vi sono solo tre letti". Dico cercando d'ignorare con tutto me stesso la porta dietro la quale e appena riapparso Beyond.

"Ogni camera è un bilocale". Mi dice l'albino spazzando via quel che restava ancora da raccogliere dei cocci dei miei sogni. E ora cosa mi resta in mano se non un bene e amato nulla?

"Sta tranquillo ". Mi dice Beyond tirando un pugno scherzoso sulla spalla di Matt. "Non avrai questo narcotrafficante in camera, condividerò io la stanza con te". Annuisco sorridendo lievemente e aprendo la porta.

Come la camera precedente, anche questa è spaziosa, due letti, posti uno a fianco all'altro, hanno accanto due scrivanie, con tanto di lampada e portatili. La finestra è aperta, e finalmente posso rilassarmi un po'.

"Non fare caso a Mello, fa così con tutti i nuovi arrivati". Dice il ragazzo andando a sedersi sul letto.

"Avrà seri problemi". Dico cominciando a sistemare le mie cose nei cassetti.

Beyond resta per un po' in silenzio, e ciò mi va bene, l'astenersi dal parlare non è mai stato un problema per me, anzi, mi trovo ancora più al mio agio così.

"Ti devi fare i miei più sinceri complimenti". Dopo un paio di minuti di pace assoluta il moro riprende a parlare. "Sono ben pochi coloro che vengono ammessi alla Wammy's provenienti da normali istituti scolastici, devi avere un qi considerevole per essere entrato qui, ennesima riprova è il fatto che tu sia stato reclutato tra i migliori".

"I migliori?" Chiedo inarcando un sopracciglio, l'unico essere umano presente in quella stanza ad essermi sembrato degno di questo istituto, era quello che chiamasi Nate River.

Beyond annuisce convinto. "Io, Matt, Mello e Near siamo indiscutibilmente i migliori di questo istituto. Il più competitivo è certamente Mello, quindi sta attento a non entrare in competizione con lui, finirai in una lotta senza fine, destinata a durare fino al giorno del giudizio, un po' com'è capitato a River".

Annuisce fiero di sé, per il suo consiglio e poi si siede, scrutandomi attentamente.

Lo guardo di sfuggita, è alquanto imbarazzante questo suo comportamento e m'infastidisce non poco, detesto quando invadono i miei spazi.

"E i professori?" Chiedo sperando che la smetta di fissarmi ancora così e che si cimenti in una dettagliata descrizione della gente del luogo, ma lui si limita a fare spallucce.

"Ogni professore è all'altezza di questa scuola, per quanto ognuno di questi possa apparire strambo".

Inarco un sopracciglio a queste parole e porto la mia attenzione su di lui.

Il ragazzo sembra soddisfatto di sé e continua. "Beh, più che strambo, credo che il termine adatto sia particolare. Sì, ognuno ha i suoi metodi d'insegnamento, vedrai..." sul volto del ragazzo si disegna un ghigno mentre gli occhi rossi luccicano malevoli.

Quell'espressione mi mette i brividi, ma quasi subito mi riscuoto, che razza di pensieri mi vengono in mente? Saranno sicuramente dovuti alla stanchezza dettata dal viaggio.

"E di Mello e Near che mi dici? Mi sembrano gli opposti..."

Beyond scuote la testa e sorride. "Near è..." si ferma pensandoci su "Near". Dice infine. "Solo un nano albino apatico e privo d'emozioni, il comportamento che ha tenuto in camera non era dovuto a te, lui è sempre così. Mentre Matt non è un cattivo ragazzo, a patto che abbia le sue venti sigarette all'ora, altrimenti si salvi chi può!" Dice in tono melodrammatico portandosi le mani ai capelli.

Ok, quindi ricapitolando, sarò costretto a convivere con un pinguino, un ragazzo che sembra essere costantemente in crisi premestruale, uno spazzacamini e un'inquietante compagno di stanza dagli occhi rossi.

Bene, peggio di così non potrebbe andare!

Sbuffo ad alta voce per poi sbadigliare e stiracchiarmi. "Beyond, sei stato davvero gentilissimo a darmi tutte queste informazioni, seguirò i tuoi consigli. Ma se non ti dispiace, ho un programma da seguire oggi, quindi vorrei riposarmi un po'".

Il moro mi guarda pensieroso, grattandosi il mento per poi sogghignare. "Va bene figliuolo, spero ti troverai bene qui" .

"Sarà sicuramente così ne sono sicuro". Mi appoggio sul letto, mentre B esce dalla stanza.

"Beh," dico a voce alta con la testa affondata nel cuscino. "Sarà un anno molto lungo".

 

 

"Ragazzi". Disse Beyond guardando il trio e sciabolando un paio di volte le sopracciglia. "Indovinate un po', Yagami sta dormendo e..." detto questo mostrò un agenda nera che teneva saldamente tra le mani. "Ha una giornata piena d'impegni".

Matt e Mello risero di gusto, mentre Near sospirò osservandoli, con un sorriso ben nascosto però.

Dio solo sapeva quali pene dell'inferno avrebbe dovuto sopportare Light Yagami.

  
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