Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: marty0029    18/03/2013    6 recensioni
Lolita.
Una ragazza che per vivere lavora al KittyKatty Burlesque, un locale frequentato da persone squallide che bramano solo il corpo delle ballerine del posto.
Lolita.
Una ragazza che non ha niente se non un soprannome, conoscerà lui, il “capo” della banda più importante di New York, Ian.
Lolita.
Una ragazza che non ha mai creduto nell’amore e nel genere maschile, si troverà a dover far in conti con dei sentimenti mai provati e con scontri duri che la porteranno a capovolgere completamente la sua quotidianità.
Lolita.
Una ragazza che odia il suo soprannome, inventato da chissà chi in chissà quale circostanza.
Lolita.
Questa è la sua storia.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



 


EPILOGUE 2 YEARS LATER

 





Avevo deciso di prendermela comoda stamattina, molto comoda, quindi me ne stavo seduta sul divano intenta a non far cadere nuovamente il mio biscotto nel caffèlatte, mentre mi facevo una cultura guardando il nuovo film di Sex and the City; ma ovviamente il destino aveva deciso diversamente per me, e proprio sulla scena più bella del film il campanello di casa suonò.
Maledissi chiunque fosse dall’altra parte della porta e raccogliendo le ciabatte che ovviamente erano andate a finire sotto il divano, mi diressi verso l’ingresso.
Aprì lentamente la porta di casa e sorrisi posandomi sullo stipite e incrociando le braccia sotto il seno. Decisamente le dure abitudini sarebbero state dure a morire. Noi eravamo duri a morire. Anche adesso che aveva fatto un “patto” con Ian e anche adesso che era felicemente fidanzato con una delle mie migliori amiche, mi veniva sempre a trovare quando sapeva benissimo di avere il via libera e soprattutto quando sapeva di non poterci rimettere un polmone. Era uno strano ma fantastico ragazzo.
 
-ciao Nate!- dissi semplicemente posando la testa sull’angolo della porta.
 
Sapevo che era una semplice visita perché era di passaggio da queste parti, quindi non pensai nemmeno per un secondo di farlo entrare in casa. Non l’aveva mai fatto.
 
-come va?- mi disse con quella sua solita faccia da morsi.
 
Alzai leggermente le spalle e lo vidi annuire. Tutto come al solito. Tutto come sempre.
Da quando avevo sposato Ian ero diventata intoccabile per tutta New York, il che faceva di me la persona più al sicuro al mondo dopo Barack Obama. Ian stava riuscendo nel suo intento e aveva bandito un grande carico di cocaina che proveniva dal Messico proprio alcuni giorni fa. Era un progetto di cui sentivo parlare da mesi e mesi e devo essere sincera che la cosa mi rendeva orgogliosa di lui. Adesso più che mai.
Tornai con i piedi per terra e mi concentrai con la figura che avevo davanti a me. Evitava il mio sguardo e dondolava leggermente avanti e indietro. Mmh decisamente un brutto segno.
 
-che mi devi dire Nate?- domandai adesso leggermente curiosa.
 
Lo vidi alzare di scatto la testa e puntare gli occhi su di me. Per poco non gli scoppiai a ridere davanti per colpa della faccia che aveva fatto. Era troppo buffo.
 
-vieni entra, ti faccio un caffè!- dissi entrando in casa e lasciando la porta aperta in modo che anche lui potesse entrare dentro di me.
 
Sentì la porta battere e misi al fuoco la macchinetta e aspettai che bollisse mentre veniva raggiunta dal mio migliore amico che stranamente sembrava più silenzioso del solito. Già Nate entrava difficilmente in casa mia, se stava anche zitto qui decisamente c’è qualcosa che non va. Non era da lui.
 
-fuori il rospo Union!-
 
-vorrei chiedere a Debby di sposarmi!- disse tutto d’un fiato mentre si sedeva sullo sgabello davanti all’isola che avevo in cucina.
 
Sorrisi e lo corsi ad abbracciare. Era una stupenda notizia. Finalmente qualcun altro avrebbe fatto il grande passo dopo Sally.
Già Sally. La mia piccola migliore amica si era appena sposata con Greg e adesso erano ancora in viaggio di nozze. Hawaii. Decisamente un posto invidiabile. Ancora non riesco a credere che si sia sposata. Per me, che la vedo come la mia sorellina minore, è sempre una piccola combina guai. Se chiudo gli occhi mi viene sempre in mente il momento in cui mi ha detto che si sarebbe sposata. Era più emozionata di una bambina. Non c’era cosa più bella per me, che vederla felice e sapevo che con Greg lo era al cento percento, quindi.. ero felice di conseguenza.
Gina e Shane invece avevano deciso di andare a convivere e adesso vivevano nel vecchio appartamento di Shane che fortunatamente per lei, si trovava a pochi isolati da quello di Sally e Greg. Tutte le coppie erano al posto giusto.
Entrambe lavoravano ancora al KittyKatty, proprio come Debby, Cam e ovviamente Brad. Io avevo smesso da qualche mese, ma mi mancava da morire quel lavoro. Andavo spesso al locale a trovare le ragazze, ma onestamente non credo che quello sarebbe mai più stato il posto adatto a me. Non in questo momento della mia vita almeno. Sapevo benissimo che non sarei potuta essere una ballerina di Burlesque per tutta la vita. Ma posso dire con orgoglio che mi sono goduta alla grande il periodo in cui lo sono stata.
Ho dato il massimo sul palco e fuori, per mandare avanti quel posto e per salvare il culo a Brad, quindi posso dire che lo considero un po’ come mio. Ho versato sudore e lacrime, ma ne è sempre valsa la pena. Era la mia valvola di sfogo e lo sarà per sempre.
Tornai concentrata sul mio migliore amico che non aveva per niente la faccia di uno che sta per fare la proposta. Che gli stava succedendo?
 
-è stupendo che tu voglia proporglielo! Perché non stai saltando di gioia insieme a me?- domandai smettendo di essere felice per lui.
 
-perché non so come la prenderà! Insomma io la amo e so che anche lei mi ama, ma se non mi volesse sposare? Merda non voglio espormi e poi essere fucilato!- disse poggiando la testa sopra le braccia sul bancone.
 
Sorrisi pensando che il paragone era più che azzeccato. Fucilato.
 
-ehi andrà tutto bene! L’hai detto tu stesso che siete innamorati cotti! E poi lasciatelo dire da chi ne sa meglio di te, se non rischi non andrai mai da nessuna parte!- gli dissi porgendogli una tazza di caffè che era appena arrivato.
 
-andrà tutto ok?- disse sollevando leggermente la testa tanto da poter poggiare il mento sull’orlo della tazzina.
 
Annuì leggermente e gli feci l’occhiolino. Si sarebbe sposato con Debby e avrebbero messo su famiglia. Proprio come avevamo fatto io e Ian.
 
***
-sai chi è venuto a trovarmi oggi?- domandai mentre entravo nel letto.
 
-chi?-
 
Non risposi subito. Mi presi un secondo per ammirare quel dio greco al posto di mio marito nel letto. Mio marito. Dio dopo due anni faceva ancora effetto chiamarlo in questo modo. Era come se parlassi di qualcosa che mi apparteneva. Il che in un certo senso era anche vero.
Io appartenevo a lui e lui mi apparteneva nella buona e nella cattiva sorte. Eravamo legati da un filo rosso del destino. Destinati a stare insieme.
 
-Nate!- dissi sorridendo e notando il suo sbuffo.
 
Scoppiai a ridere e trascinai anche lui nella mia risata.
Da quando ci eravamo sposati, avevano accettato una specie di patto che avevo stipulato io stessa, il quale prevedeva che dovevano cercare di avere un rapporto il più civile possibile l’uno con l’altro. Devo dire che entrambi si impegnano a rispettarlo e la cosa non potrebbe farmi più piacere. Non c’è niente di meglio che vedere il proprio migliore amico e l’uomo della tua vita andare d’amore e d’accordo.
Dio proprio d’amore e d’accordo no visto che quando si vedevano, entrambi avevano la pistola nella fondina dietro i pantaloni, ma almeno ci stavano provando. Apprezziamo la sforzo.
 
-vuole chiedere a Debby di sposarlo!-
 
Vidi Ian sgranare leggermente gli occhi e voltò di scatto la testa verso di me. Che succedeva adesso? Perché aveva avuto quella reazione?
 
-dio che bello! Sarebbe fantastico, almeno il cretino è sistemato una volta per tutte! gli hai detto di sposarsi vero?-
 
Risi scuotendo la testa. Inutile, nonostante il patto quei due erano come il cane e il gatto, sempre pronti a stuzzicarsi alla prima occasione.
 
-sei sempre il solito Ian! Ahia!- dissi portandomi una mano sulla pancia.
 
-che succede?- mi domandò apprensivo posando la mano proprio sopra la mia.
 
-succede che qualcuno qua dentro voleva farci sapere che esiste anche lui!- dissi prima di tornare a guardare la mia pancia.
 
Era decisamente ingrossata dall’ultimo controllo che avevo fatto. L’ultimo controllo in cui mi avevano detto finalmente il sesso.
Ebbene si. Ero incinta.
Incinta di cinque mesi ormai e futura mamma di un piccolo Ian in miniatura. Ancora non abbiamo scelto il nome, credo che lo faremo quando lo vedremo per la prima volta.
Ricordo come se fosse adesso la faccia di Ian quando tornando a casa mi trovò in bagno ripiegata in due sul water. Cristo, avevo delle nausee che mi facevano vedere i sorci verdi.
Facemmo il test insieme. Dio insieme è un parolone dato che era stato lui a vedere il risultato dato che a me tremava troppo la mano.
Ricordo solo che mi disse “cazzo amore siamo incinti!”. Io per prima cosa scoppiai a ridere, poi mi aggrappai a lui e lo rassicurai dicendogli che saremmo stati dei genitori fantastici e unici.
Entrambi avevamo un passato a dir poco schifoso, ma insieme ce l’avremmo fatta. Insieme eravamo capaci di fare grandi cose.
 
-ehi signorino vedi di non stressarmi la mamma sennò quando nasci ti metto subito in punizione!- disse Ian puntando il dito verso la mia pancia.
 
Scoppiai a ridere.
Era così buffo. Da quando aveva saputo di diventare padre camminava mille metri sopra terra. Era così felice e spensierato. Mi chiamava minimo venti volte il giorno per sapere come andava e se avevo male da qualche parte. I primi mesi era dolce, adesso ogni volta che mi chiama lo sbrano. È diventato un incubo.
 
-ehi Ian..-
 
Lui alzò la testa dalla mia pancia e mi guardò negli occhi sorridendomi e prendendomi in collo. Avevo la testa appoggiata sul suo braccio destro e intrecciai le nostre gambe insieme.
 
-dimmi amore!-
 
Sorrisi e respirai il suo profumo prima di parlare. Era il mio anti-stress. Respiravo il suo profumo e tutto prendeva un sapore diverso. Noi eravamo diversi. Più grandi, più maturi, ma pur sempre dei ragazzi con un passato disastroso alle spalle.
 
-mi prometti che lui non avrà mai un passato triste? Promettimi che saremo perfetti e che lui non ci odierà mai!- dissi mentre i miei occhi si facevano leggermente lucidi.
 
-andrà bene! Noi ci amiamo Lola! Avrà dei genitori che gli vogliono bene e degli zii pazzi pronti a proteggerlo! Saremo fantastici!- mi baciò i capelli e mi strinse più forte a se.
 
-andrà bene! Lo cresceremo bene e avrà una cosa che nessuno di noi due ha mai avuto.. una famiglia!- mi disse.
 
Sorrisi e annullai la distanza dei nostri visi per dargli un bacio.
Un bacio che sicuramente valeva più di mille parole.
Si. Mio figlio avrebbe avuto una famiglia piena e molto probabilmente unica nel suo genere.
Degli zii assurdi come i Bloods e delle zie pazze come le KittyKatty.
Dei genitori innamorati come noi e una città ai suoi piedi.
Sarebbe stato un Sunders, e nessun cognome, mai come in questo momento, faceva più paura per le strade di questa città.


____________________________________________

carrellata dei personaggi:






___________________________________

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
siamo arrivati alla fine di questa serie... un pò mi viene da piangere.. credo che resterà la mia serie preferita per adesso.. voi? vi è piaciuta?
ci tengo a ringraziare, quelle persone che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/da ricordare... siete tanti e vi voglio davvero bene! GRAZIE

un grazie particolare a chi ha recensito con costanza i capitoli.. siete davvero delle persone uniche!

-ELE-
-MINELLI-
-PINKYCCH-
-MARYESSE-

GRAZIE DI NUOVO e ci vediamo alla prossima storia che prometto inizierò quanto prima! un bacio grande..

MARTY0029


   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: marty0029