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Autore: Dastrea    01/11/2007    2 recensioni
Passati sono gli anni... riuscirà Vincent a dimenticare Lucrecia? Riuscirà Yuffie a dimenticare il suo destino? Una Yuffientine che verrà così dalla mia mente spero vi piaccia... "..La neve alcune volte si scioglie.."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Vincent Valentine, Yuffie Kisaragi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Year

 

Ti sentivi stanca in quel giorno nuovo, già oggi la tua migliore amica avrebbe coronato il sogno delle sue nozze. Già da quando tu e Vincent vi eravate baciati era passata una settimana, non vi eravate visti perché a lui era stata affidata una missione dalla WRO, ti era mancato in quei giorni e le tu notti erano tormentate dal suo volto, anche lui aveva pensato a te, voleva rivederti e stringerti tra le sue forti braccia, baciare le tue labbra che gli erano mancate, non avrebbe mai scordato il giorno in cui partì, ti chiamò in disparte e ti baciò con forza, entrambi richiedevate l’uno la lingua dell’altra in un susseguirsi di carezze, volevate stare insieme, ma in quel momento ciò non era possibile. Lo guardasti andare via lasciando che le vostre mani si toccassero dita con dita, non potevate farne a meno e quando la sua figura scomparve ti sentisti vuota senza più un briciolo di vitalità.

Ma oggi l’avresti visto, tu eri la damigella d’onore e in quel momento aiutavi Tifa ad allacciare il suo meraviglioso abito bianco, volevi mettertelo tu e far sì che lo sposo fosse stato Vincent, tuo padre così non ti avrebbe portata via da lui. In quei giorni tutto era stato difficile, una lettera mandata da Wutai ti richiamava a corte per discutere con tuo padre dell’imminente matrimonio, tu non volevi partire, volevi rivedere il tuo amato e dirgli quell’incresciosa notizia che ti aveva torturato assieme al ricordo dei suoi baci sulle tue labbra.

Tifa notò il tuo sconforto e ti portò davanti allo specchio, eri ancora in pigiama e dovevi prepararti, andasti a prendere il kimono delle damigelle, sì lo avevi portato dal tuo paese e per quell’occasione lo avresti indossato, era color bianco tempesta, e il tuo viso era in contrasto con esso perché il sereno dei tuoi occhi sembrava il sole che fa breccia tra la pioggia, ma le lacrime che scendevano in quel momento erano la prova che la sensazione di contrasto era invece di unione tra il tuo stato fisico e il tuo cuore distrutto dal dolore. Tifa ti abbracciò per confortarti, non dovevi piangere perché lui non avrebbe voluto, tu eri il sole e dovevi illuminare il cammino della tua gente.

Te le asciugasti con un fazzoletto e ritornasti col sorriso, già stavi di nuovo pensando a lui, all’uomo che ti aveva fatto sorridere e la tua amica divenne contenta.

Ti legò bene il nastro intorno alla vita, era di un celeste pallido che esaltava le foglie di acanto celesti disegnate sul tuo kimono, eri davvero bellissima, i tuoi capelli leggermente lunghi li acconciasti dietro la nuca in uno chignon avvolgendolo in un nastro blu e un bellissimo pettinino con una rosa azzurra. Il lieve trucco sui tuoi occhi ti rese ancora più bella. Eri diventata una donna stupenda, nessuno ti avrebbe resistito.

Quando scendeste dalla scalinata della casa tutti guardavano te e Tifa, e il gruppo non capiva chi fosse quella bellezza dietro la sposa, il tuo Vincent non c’era, Barret accompagnò Tifa all’altare dove l’aspettava un Cloud nervoso e Vincent era al suo fianco, che ti guardava sorridente e tu stavi per piangere di felicità, ma trattenesti le lacrime donandogli un sorriso smagliante che avrebbe fatto imbarazzo al sole stesso. Sorridevi come non avevi mai fatto in vita tua per l’uomo che amavi, l’uomo con cui avresti condiviso la tua vita per sempre, finchè la morte non vi separi.

Notasti anche alcune guardie del corpo, li riconoscesti, erano del tuo paese, forse erano venuti per portarti via, tra loro c’era un uomo anziano, era tuo padre e lo guardasti con disprezzo, non volevi tornare a casa. Denzel e Marlene erano a braccetto e guardavano Tifa con ammirazione, ai loro occhi sembravano la coppia più bella del mondo. La cerimonia ebbe inizio e lo scambio degli anelli fu atteso da tutti, il bacio degli sposi fu il simbolo che la celebrazione era finita, tu e Vincent eravate al seguito degli sposi vi guardavate negli occhi con tutto l’amore che riuscivate a trasmettere,tuo padre guardava sospettoso l’ex-turk, aveva capito subito che tra lui e te c’era qualcosa e doveva fare di tutto per impedire che il peggio avvenisse, lui ti aveva promessa a un nobile di Wutai che avrebbe preso posto come reggente assieme a te che saresti diventata l’imperatrice.

Tu parlasti con lui spiegandogli ciò che provavi per Vincent e che per nulla al mondo avresti rinunciato al suo amore, dopo tutto quello che entrambi avevate passato, non stava bene rovinare tutto per un capriccio.

Lui arrivò e ti chiese di ballare, accettasti con entusiasmo e lo seguisti verso la sala, prendesti il vestito in mano in modo da non cadere, non eri portata per la danza, ma lui conduceva benissimo e faceva in modo che i tuoi piedi venissero calpestati dai suoi e tu cercavi di non fare altrettanto guardando per terra, lui però ti alzò il volto con le mani in modo che poteste guardarvi negli occhi e ammirarvi dopo così tanto tempo.

“Mi sei mancata Yuffie…” disse lui quasi in un sussurrò avvicinandosi al tuo orecchio mentre una lenta musica suonava per tutta la stanza.

“Anche tu amore mio…” disse la ragazza in preda al pianto che non sgorgò dai suoi occhi perché si sentiva perfettamente a suo agio con lui.

Vincent aveva la divisa dei Turk, il mantello non era stracciato, ma ben cucito e la divisa era decisamente nuova.

“Hai deciso di prenderne  un’altra?” chiese lei.

“Reeve mi ha costretto. Perché non sto bene?” tu scuotesti la testa ridendo allegramente, da lontano tuo padre guardava la scena mentre ripensava alle parole che gli avevi detto, forse doveva rassegnarsi e lasciarti sposare il tuo amato Vincent, gli sembrava un bravo ragazzo, bello e responsabile, forse l’unico che riuscisse a fermare la tua testa calda.

Decise che gli avrebbe parlato.

Quando il dj richiamò tutti interrompendo le danze tuo padre si avvicinò chiedendo di parlare con Vincent, l’uomo accettò scusandosi con lei.

“Ho visto come guarda mia figlia… che intenzioni avete?” chiese l’imperatore con tono serio.

“Se lei me lo permettesse vorrei anche sposarla.” Disse con altrettanto tono Vincent, certo non si aspettava quelle parole da se stesso, ma era ciò che gli aveva detto il suo cuore, voleva sposare la sua amata Yuffie, tenerla per sempre tra le sue braccia e poterla amare.

“Va bene… io vi do la mia benedizione a costo che voi vi prendiate la responsabilità di essere reggente al fianco della futura imperatrice.” L’ex-turk annuì e con un cenno della testa ritornò dalla sua amata.

“Che cosa ti ha detto? Io non voglio lasciarti, non gli permetterò mai di rovinare la nostra storia io…”

“Mi vuoi sposare Yuffie?” ti aveva interrotta per dirti quelle parole, non te le aspettavi, rimanesti a guardarlo con occhi sgranati mentre le lacrime scendevano.

“Non ho un anello adesso però…” gli saltasti al collo baciandolo con passione, stupito, ma altrettanto felice ti strinse a sé e quando vi staccaste volteggiaste per tutta la sala con gli occhi dei presenti stupiti.

“Sì che lo voglio!! Sì Vincent Valentine!!” urlasti dalla gioia, mentre Tifa applaudiva felice per la sua amica. Cid si stava sbellicando dalle risate vedendo i due. Berret che aveva intuito tutto sorrideva mentre Marlene e Denzel gli facevano il girotondo contenti anche loro.

 

Come andò a finire? Bhè semplicemente con il matrimonio dei due, Godo presiedette la cerimonia e una settimana dopo abdicò in favore della figlia che venne incoronata imperatrice assieme a Vincent.

Tifa e Cloud ebbero un bambino davvero stupendo, coccolato sia dai genitori che da Denzel e Marlene che quando giocavano alla famiglia lo includevano come loro figlio. Vincent viaggiava spesso per spedizioni militari coi ninja di Wutai, ma quando tornò dalla sua amata ebbe una sorpresa.

 

“Vincent potresti venire un attimo?” quel giorno eri al settimo cielo, lo trascinasti in camera da letto mentre ti torturavi le mani, Vincent capendo il nervosismo te le prese e ti baciò le labbra per darti coraggio.

“Sono incinta…. Avremo un bambino o una bambina non si sa.. io…” le braccia di Vincent ti circondarono baciandoti le labbra, era estremamente felice, quando vi staccaste, dai suoi occhi sgorgavano lacrime di gioia.

“Grazie… mi hai reso di nuovo felice… Yuffie.” Un nuovo bacio vi unì, ti stese piano sul letto coccolandoti con i suoi baci sul tuo collo, ti carezzava il ventre in cui in quel momento vostro figlio riposava placido. Rimaneste abbracciati finchè un paggio non venne a chiamarvi per ricevere i cittadini più bisognosi di aiuto.

Questa è la tua storia giovane rosa di Wutai, il tuo amore coronato e tuo padre felice dell’arrivo di un nipotino. Godo Kisaragi dapprima ostile nei confronti di Vincent si rivelò tutto il contrario quando lo vide a contatto con la gente, era severo e al contempo dolce, soddisfava tutti i desideri di Yuffie, e la metteva a tacere sempre con un bacio, per farla rilassare quando era arrabbiata.

Ora era curioso di vederlo nelle vesti di padre, ma… questa è un’altra storia.

  
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