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Autore: violetti    15/04/2013    3 recensioni
Andrea.
Un sedicenne francese sensibile e incompreso.
Una madre pressante ed invadente.
Ed una sorella pestifera e fastidiosa.
E degli amici che sono messi peggio di lui.
Ma ha un diario, ed è questo che lo salva...
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 aprile.

 
Caro di amico,
non pensavo di tornare a scrivere su queste pagine, ma (non ci crederai) mi è venuta una voglia matta di scrivere qualcos’altro su di me. Non sono egocentrico, sto solo passando un momento un po’ incasinato e mi sono accorto che solo il fatto di presentarmi nella pagina precedente mi ha dato un po’ più di ordine.
Così mi sono rifugiato di nuovo in soffitta e, indovina come sto scrivendo?
In piedi. Attaccato alla parete.
E sai perchè? Certo che no.
Perché mia sorella è un’idiota.
Si diverte a farmi scherzi da quando è nella culla e la cosa più triste è che io ci casco continuamente. Anzi, la cosa più triste in assoluto è che lei abbia solo undici anni.
Essendo il suo giorno preferito in tutto l’anno il Pesce d’Aprile (insieme al Carnevale), ieri ha messo in scena uno dei suoi scherzi preferiti, quello della sedia. Cioè quello dove toglie la sedia sotto al fondoschiena del povero malcapitato di turno; in una parola, il sottoscritto.
Di solito sto abbastanza attento a dove metto i piedi quando lei è nei dintorni, ma ieri ero distratto a causa di un compito in classe che avevo svolto quella mattina, e non ho prestato attenzione al fatto che fosse dietro di me.
Maledetta la mia ingenuità!
Ormai lo dovrei sapere che il primo di aprile mi succede sempre qualcosa.
L’anno scorso ha sostituito il mio yogurt mattutino con uno scaduto: sono stato male una settimana.
Con questo non voglio dire che mia sorella sia cattiva, anzi: è solo che non pensa alle conseguenze delle sue azioni, oppure ci pensa quand’è troppo tardi.
Bè, questa volta non mi era venuto in mente che fosse il Pesce d’Aprile, sta di fatto che sono caduto a peso morto per terra, suscitando le risate generali.
Divertente, davvero divertente.
Soprattutto il fatto che da ventiquattr’ore non riesca a stare seduto per più di venti secondi.
Bando alle ciance, devo andare a finire i compiti di letteratura; e vado, prima che mi venga una paralisi alle gambe per il troppo stare in piedi.
.. e la paralisi già ce l’ho in un altro posto, quindi me ne basta una, sinceramente.
Ciao,
Andrea.
 
P.S.: Ero così preso dal racconto che mi sono dimenticato di dire che mia sorella si chiama Anaìs.
 
 
Magic corner:
Hhello c:
Questa volta ho deciso di parlare della sorella di Andrea, che è un po’ una peste èwè
Ma io adoro le bimbe stronzette, quindi capitemi.
Nel prossimo capitolo ci sarà una breve presentazione di sua madre e della sua famiglia in generale..
Poi boh #.#
Sono ancora un po’ indecisa sul modo in cui strutturare questa fan fiction.
Ma ciancio alle bande (?), grazie a immaterial che ha già recensito il mio primo capitolo ♥   
E grazie anche a tutti quelli che l’hanno letto senza insultarmi ç__ç
È nato tutto da un’idea balzana, come avrete notato ùù
Ok, vado.
Alla prossima!
<33
_pink 
  
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